Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by SkateRed

view post Posted: 9/3/2019, 16:12 L'imperialismo si organizza in Venezuela - Esteri

L'attore José de Abreu si è autoproclamato Presidente del Brasile



Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha minacciato di avviare un procedimento giudiziario contro un attore che si definisce "l'autoproclamato presidente del Brasile".

L'attore José de Abreu, ispirato al leader venezuelano dell'opposizione Juan Guaidó, ha fatto il suo annuncio alla fine di febbraio nel suo account Twitter ( questo il profilo per chi volesse seguirlo https://twitter.com/zehdeabreu?s=09 ) ed ha ricevuto oltre al benvenuto degli ex presidenti brasiliani Luis Inacio Lula da Silva e Dilma Rousseff, anche quello di 320.000 follower su Twitter.

https://www.hispantv.com/noticias/brasil/4...jngtEHWl8PRAb5I
view post Posted: 8/3/2019, 19:07 CARC - (n)PCI - Partiti e movimenti comunisti
Oltre ogni limite della decenza. il gruppo reazionario travestito di rosso (n)pci/carc difende il governo e salvini anche sulla politica dell’immigrazione

(da proletari comunisti)
Pubblicato il 07/03/2019 di pennatagliente

Deve Salvini essere processato a Catania? Questo secondo il sistema di intossicazione e disinformazione del regime sarebbe la questione. Ma Salvini contro gli emigranti e la filiera che li porta in Italia e in Europa, ha applicato le decisioni del governo italiano o decisioni sue proprie abusando dei suoi poteri di Ministro dell’Interno? Conte e Di Maio dicono che Salvini ha attuato le decisioni del governo e capo del governo non è Salvini. Perché il Tribunale di Catania non processa il capo del governo? Il vero capo del governo è Salvini, dicono in sostanza i sostenitori del processo di Catania.
E intanto il governo con Salvini in prima linea fa sgomberare i centri degradati, dove i governi delle Larghe Intese tra PD e Berlusconi hanno costretto i lavoratori emigrati a vivere e li manda a costruirne di simili altrove.

Comitato Centrale del (nuovo) Partito comunista italiano

https://pennatagliente.wordpress.com/2019/...tari-comunisti/

* * *

Nei paesi borghesi le leggi come quella su reddito di cittadinanza servono a redistribuire la povertà e non la ricchezza!
view post Posted: 8/3/2019, 18:54 Palestina - Esteri

LA SOLIDARIETA’ CON LA PALESTINA E’ ALLERGICA AI FASCISTI


Ci risiamo: la teppa fascista, in tempi di “governo amico”, crede di poter rialzare la testa, e prova (nell’intervallo tra il pestaggio di un immigrato e quello di uno studente) ad allungare le mani sulla questione palestinese.
I fascisti di Forza Nuova hanno indetto un corteo “Palestina libera” per sabato 9 marzo, nel tentativo di appropriarsi non soltanto dei nostri quartieri e territori, ma anche dei nostri contenuti e ambiti di intervento politico (complice, in questo, la latitanza dei partiti cosiddetti “di sinistra”, che sulla questione palestinese hanno tirato fuori la posizione dell’equidistanza tra i due popoli, dimenticandosi la differenza tra oppressi e oppressori e lasciando così spazio alla retorica sovranista neofascista).
Come associazioni solidali con la giusta lotta di liberazione del popolo palestinese contro l’occupazione sionista, come antifascisti militanti che praticano l’antifascismo mettendo al centro di tutte le iniziative politiche i criteri dell’antirazzismo, dell’antisionismo e dell’antimperialismo, denunciamo la strumentalità dell’operazione neofascista e ricordiamo che i sinceri amici della Palestina:
– manifestano in difesa del Venezuela bolivariano di Nicolàs Maduro!
– si schierano contro le politiche di respingimento messe in atto nei confronti dei nostri fratelli migranti e contro le politiche securitarie che soffocano le lotte sociali!
– scendono in piazza il 25 aprile nel nome dei valori partigiani, per celebrare la Festa di liberazione dal regime nazifascista!
La lotta del popolo palestinese è lotta di liberazione dall’occupante, è resistenza popolare che si batte contro l’imperialismo e lo sfruttamento.
Perciò….

FUORI I FASCISTI DALLA SOLIDARIETA’ CON LA PALESTINA!
Forum Palestina – Comitato “Palestina nel cuore”

https://pennatagliente.wordpress.com/2019/...i-pubblichiamo/

vedere anche qui https://www.forumpalestina.org/news/2019/M...-su-9-marzo.htm
view post Posted: 8/3/2019, 18:45 Stalin e la lotta per il Partito oggi - Marxismo

Stalin e la lotta per il Partito oggi


Per noi proletari rivoluzionari ricordare e valorizzare la figura e l’opera del compagno Stalin a 66 anni dalla sua morte ha un preciso nesso con i compiti e le responsabilità dell’oggi. Non è possibile illustrare in poche righe i meriti di Stalin, che spaziano dall’attività svolta come uno dei dirigenti del processo rivoluzionario che culminò nella Rivoluzione d’Ottobre alla costruzione del socialismo nelle condizioni della dittatura del proletariato; dalla lotta vittoriosa contro il nazifascismo all’unione dei lavoratori delle varie nazionalità dell’Unione Sovietica; dallo sviluppo dell’internazionalismo proletario allo sviluppo dell’unione dei lavoratori di tutto il mondo, l’Internazionale Comunista – di cui in questi giorni celebriamo il 100° anniversario della sua fondazione. Senza il contributo offerto da Stalin alla causa della classe operaia, saremmo privi di una guida sicura per affrontare i problemi della rivoluzione proletaria, della teoria e della pratica rivoluzionaria, della strategia e della tattica, della lotta all’imperialismo e alle sue inevitabili conseguenze come la reazione politica, lo sciovinismo e le guerre di rapina, della lotta al revisionismo e all’opportunismo, della formazione del Partito comunista. Riguardo quest’ultimo fondamentale punto – perché il proletariato privo del proprio partito rivoluzionario non potrebbe svolgere una politica indipendente da quella della borghesia e sarebbe destinato alla sconfitta – vogliamo ricordare un importante insegnamento di Stalin .Il fedele discepolo di Lenin ha chiarito che vi sono delle tappe nello sviluppo di un partito comunista. Ad esempio, nel Partito bolscevico le prime tappe furono la formazione del nucleo fondamentale del partito nella lotta contro l’economismo, la formazione dei quadri come fondamento del futuro partito operaio di tutta la Russia; successivamente ci fu il loro sviluppo e il reclutamento di nuovi militanti provenienti dal movimento proletario. In ogni tappa, in ogni momento determinato, va trovato – dice il compagno Stalin – “quell’anello particolare, aggrappandosi al quale sarà possibile reggere tutta la catena e preparare le condizioni del successo strategico. ”Occorre dunque scegliere, fra i vari compiti che si pongono, “precisamente quel compito immediato, la soluzione del quale è il punto centrale e l’adempimento del quale assicura una felice soluzione di tutti gli altri compiti immediati”. (Stalin, Dei principii del leninismo, 1924) Qual è il compito fondamentale nella catena degli anelli e nella catena dei compiti che sono oggi davanti ai comunisti del nostro paese? Noi siamo in una situazione caratterizzata dalla frammentazione organizzativa e dalla confusione ideologica, dovute alla lunga egemonia revisionista-riformista e all’influenza delle concezioni e delle pratiche borghesi e piccole borghesi nel movimento operaio e comunista. In questa situazione il compito fondamentale da risolvere è l’avvicinamento e la fusione dei gruppi comunisti e dei migliori elementi del proletariato in una sola Organizzazione comunista basata sui principi fondamentali del marxismo-leninismo, applicati alla situazione concreta. Un’Organizzazione capace di portare la coscienza socialista elaborata da Marx, Engels, Lenin e Stalin nel movimento operaio, di svolgere attività di propaganda e agitazione fra le masse sfruttate, di preparare le condizioni dell’unità ideologica e tattica dei comunisti e porre così le basi per la formazione di un autentico partito rivoluzionario, indissolubilmente collegato con il movimento operaio. La formazione di questa Organizzazione comunista è all’ordine del giorno. Le diverse realtà comuniste debbono saper trovare le giuste vie di raggruppamento per cominciare a lavorare insieme, a studiare le condizioni della lotta, ad elaborare collettivamente una linea politica, a discutere in maniera approfondita le questioni teoriche.
Risolvendo questo compito, seguiremo gli insegnamenti che ci ha lasciato il compagno Stalin, il cui nome è legato indissolubilmente alla lotta per la creazione di un partito veramente rivoluzionario della classe operaia, capace di guidare le masse oppresse e sfruttate alla rivoluzione. Questo nuovo livello organizzativo è tanto più urgente nel momento in cui si avvicina una nuova crisi del capitalismo, con conseguenze politiche e sociali che saranno persino peggiori di quelle del 2008. Ma anche l’atteggiamento della classe operaia sarà diverso da quello di allora. Cresce il numero degli operai e delle operaie che non credono più alle ricette del neoliberismo, ai vecchi partiti della borghesia, in molti vedono che le promesse e la demagogia dei populisti portano acqua solo al mulino dei padroni. La risposta operaia sarà più radicale, nonostante le debolezze ideologiche. La lotta cambierà la situazione, le relazioni e gli equilibri di classe, la posizione della classe operaia, i suoi livelli di lotta e organizzazione. Nulla rimarrà come prima. Tutto ciò rappresenta per i comunisti e le avanguardie proletarie una grande opportunità, ma abbiamo un problema di tempo. Gli sviluppi saranno veloci, la reazione avanza e la classe operaia non può trovarsi senza direzione rivoluzionaria. L’attendismo non serve. Occorre assumere le necessarie responsabilità, per progredire nella formazione del partito indipendente della classe operaia, contrapposto a tutti i partiti borghesi e piccolo borghesi. Avanti compagni, uniamoci, organizziamo e lottiamo insieme !

Marzo 2019

https://pennatagliente.wordpress.com/2019/...ubblichiamo-67/

Da "piattaforma comunista”
view post Posted: 8/3/2019, 13:47 habemus Papam: il Conte del Grillo - Interno
Nessuno qui ha parlato di dignità per il lavoro alle dipendenze svolto nei regimi borghesi ma credo che (dovendo sopravvivere in questo sistema) sia più dignitoso vivere del proprio lavoro e lottare per i propri diritti con tutte le forze e non essere foraggiati come le pecore destinate al macello!
Comunque abbiamo capito, il compagno Kollontaj è a favore del reddito di cittadinanza. Stai a vedere che manca poco e mi diventa grillino? :P :lol:
view post Posted: 6/3/2019, 20:26 habemus Papam: il Conte del Grillo - Interno
Con il reddito di cittadinanza questo governo "guadagnerà punti", alla gente non interessa la dignità del lavoro ma ricevere l'elemosina. Il dato più sporco di questa vicenda è che per poter pagare questo 'reddito di cittadinanza' il governo si rifarà sui lavoratori aumentando le tasse sino a ridurre anche questi lavoratori, già in precarie condizioni, alla povertà.
view post Posted: 4/3/2019, 20:04 Fascismo, le tangenti - Off topic
Che i fascisti non sono mai stati onesti noi l'abbiamo sempre saputo!

Strano che a scrivere questo articolo sia Paolo Mieli (falso storico assoldato dal regime per denigrare in continuazione il comunismo e Stalin) non meno fascietta del defunto repubblichino Chiari!

Fascismo, le tangenti del Littorio
È un falso l’onestà delle camicie nere


Un libro di Mauro Canali e Clemente Volpini (Mondadori) passa in rassegna
gli arricchimenti illeciti di noti personaggi del regime, Mussolini compreso

Nel 1975, durante uno spettacolo a Genova, Walter Chiari (che in gioventù aveva aderito alla Repubblica sociale italiana) lanciò una provocazione: «Quando fu appeso per i piedi a piazzale Loreto, dalle tasche di Mussolini non cadde nemmeno una monetina… Se i nuovi reggitori d’Italia subissero la stessa sorte, chissà cosa uscirebbe dalle loro tasche!». La battuta provocò un grande applauso, a dispetto del fatto che la città fosse medaglia d’oro della Resistenza e di lì nell’estate del 1960, per protesta contro la convocazione di un congresso del Msi, fosse partita la rivolta che aveva provocato la caduta del governo Tambroni. Da allora la battuta di Walter Chiari divenne un luogo comune della destra e, più in generale, dei settori qualunquisti e conservatori dell’opinione pubblica italiana. Anche quelli non nostalgici. Mauro Canali e Clemente Volpini sono andati a verificare se le cose andarono veramente nei modi di cui alle parole di Walter Chiari. Se cioè corrisponde alla realtà che i fascisti, ancorché politicamente nefasti, siano stati sostanzialmente onesti. E sono giunti alle conclusioni — esposte in un libro, Mussolini e i ladri di regime. Gli arricchimenti illeciti del fascismo, in procinto di essere pubblicato da Mondadori — che le cose non stanno così.


https://www.corriere.it/19_marzo_03/fascis...4&refresh_ce-cp
view post Posted: 3/3/2019, 14:14 Cd barricata rossa e Vento dall'est - Musica
Abbiate pazienza e tra sette o otto mesi vi risponderà!
view post Posted: 2/3/2019, 21:07 Tempo bui per i popoli indigeni, cresce il numero delle vittime e non si arrestano le violenze.. - Esteri
Tempi bui per i popoli indigeni:

leader Tukano massacrato e ucciso davanti alla famiglia



Tempi bui per i popoli indigeni, cresce il numero delle vittime e non si arrestano le violenze contro le tribù che vogliono proteggere la natura e le loro terre ancestrali. L’ultimo assassinio è quello del capo dei Tukano ucciso a colpi di fuoco.

Aveva solo 53 anni, Francisco de Souza Pereira ed era il cacicco della sua comunità di Urukia nel nord di Manaus. Uomini incappucciati sono entrati mercoledì scorso in casa sua e hanno sparato senza pietà davanti alla moglie e alla figlia del capo tribù.

Ancora sconosciuto il movente del delitto e adesso l’Ufficio Omicidi (DEHS), sta indagando per scoprire la verità. Una prima ricostruzione dei fatti è stata data dalla moglie del cacicco, Dulcinea Ferreira Lima.

La coppia era in casa con la figlia di 11 anni, verso l’una di notte tre uomini sono entrati in casa mentre loro dormivano.

"Stavamo dormendo e ci siamo svegliati spaventati. Hanno cercato di portare fuori mio marito, ma lui si è opposto e hanno sparato. Hanno messo una mano davanti alla bocca di nostra figlia per impedirle di urlare”, racconta disperata la donna.

Pereira era un capo indigeno del gruppo etnico Tukano e gestiva ben 42 villaggi, lavorando per la comunità e secondo la moglie, non aveva nemici. Pereira aveva iniziato la sua leadership dopo la morte della madre, quattro anni fa.

Secondo la sorella Sulamita de Souza Pereira, l’uomo aveva sempre aiutato tutte senza chiedere niente in cambio.

“Spesso offriva il suo stesso cibo agli altri, non è giusto quello che è successo”.

Violenze contro i popoli indigeni in aumento
Purtroppo, da quando Bolsonaro è il presidente del Brasile, le tribù indigene devono combattere ogni giorno contro la privazione delle loro terre ancestrali. Secondo le organizzazioni che si occupano dei popoli indigeni, con l’elezione del Trump tropicale, le violenze e gli assassini sono aumentati.

“Già prima di essere eletto, Bolsonaro era tristemente noto per le sue idee razziste”, dice Survival.

Appena entrato in carica ha tolto la responsabilità di demarcare le terre indigene al Dipartimento brasiliano agli Affari Indigeni FUNAI per trasferirla al Ministero dell’Agricoltura, notoriamente anti-indigeno. Una decisione che Survival ha definito ‘praticamente una dichiarazione di guerra contro i popoli indigeni del Brasile’.

Nonostante tutto, le tribù indigene resistono organizzando proteste e scioperi con il solo obiettivo di salvaguardare la natura dagli interessi delle lobby.

“Resistiamo da 519 anni. Non ci fermeremo ora. Uniremo le nostre forze e vinceremo” ha detto Rosilene Guajajara. Ninawa Huni Kuin ha aggiunto “Lottiamo per proteggere la vita e la terra. Difenderemo la nostra nazione”, mentre la APIB ha diffuso il messaggio: “Abbiamo il diritto di esistere. Non ci tireremo indietro. Denunceremo questo governo in tutto il mondo”.

“I popoli indigeni del Brasile subiscono massacri e genocidi da ormai 500 anni e non si faranno intimidire dal Presidente Bolsonaro, per quanto ripugnanti e obsolete possano essere le sue idee” ha commentato il Direttore generale di Survival International Stephen Corry. “È davvero incoraggiante vedere quante persone in tutto al mondo si stanno schierando al loro fianco”.

Leggi anche: https://www.greenme.it/vivere/costume-e-so...wboqvDO-HASKbn0
view post Posted: 2/3/2019, 21:02 habemus Papam: il Conte del Grillo - Interno
C'è qualcuno che ancora dubita sul fatto che i fascisti siano al potere?

Al convegno sulla famiglia con Forza Nuova e Alba Dorata il patrocinio della presidenza del Consiglio

https://www.globalist.it/politics/2019/03/...-fVtp-ELnpQvRWE

Devastata sede della Lega. Sul muro la scritta: “La pacchia è finita”

www.tpi.it/2019/03/01/devastata-se...28G6pMjEU6AfiQo
view post Posted: 2/3/2019, 16:58 La disperazione dei renzisti - Interno

La disperazione dei renzisti


pubblicato il 02/03/2019 di pennatagliente

Quale sia il livello di disperazione a cui sono giunti i renzisti, in vista delle elezioni primarie di domenica tre marzo, dalle quali uscirà il nome del nuovo segretario del Partito Democratico, è testimoniato da un particolare.

In un videoforum di Repubblica, il parlamentare Roberto Giachetti – evidentemente a corto di argomenti, non avendo la sua cricca altro motivo di esistere se non quello di appoggiare il ritorno del “senatore semplice” – ricorre alla solita tiritera.

«Bersani, D’Alema, Speranza, Emiliano, devo andare avanti oppure mi fermo… Sono usciti, ma vogliono anche rientrare, bussano spesso alle porte e bussano soltanto da una parte»; come a dire: votate per me, altrimenti ritornano quelli là.

Sottinteso: quelli brutti, sporchi, e cattivi, che ci hanno impedito di terminare la manomissione della Costituzione della Repubblica Italiana, ed hanno anche avuto la sfacciataggine di festeggiare davanti alle telecamere.

Povero Giachetti, deve essere proprio alla disperazione assoluta se crede di risvegliare le coscienze dei suoi accoliti raccontando per l’ennesima volta una favola che non ha alcun fondamento: i dirigenti di Articolo Uno-Movimento Democratico e Progressista hanno chiarito a più riprese le proprie intenzioni.

Il ragionamento dei bersanian-dalemiani è chiaro, ancorché a nostro avviso sbagliato: se il Partito Democratico cambierà strada, allora si potrà riaprire quella interlocuzione con esso che al momento è del tutto impossibile; ma il dialogare con un’altra forza non significa per forza voler fare entrismo in essa, e stupisce che non lo si voglia capire.

La disperazione dei renzisti
https://pennatagliente.wordpress.com/2019/...e-dei-renzisti/
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