cizikov |
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| Erode- Orgoglio proletario
Quali interessi avete difeso quali promesse avete mantenuto al popolo tradito al popolo offeso dai falsi difensori del proletriato. le nostre braccia o la vostra faccia, cosa è contato di più? per noi fatica,per noi solo dolore, ma a voi per sempre il disonore. Orgoglio proletario, orgoglio proletario un grido nella strada,Orgoglio proletario!
Erode- Tempo che non ritorna E' tramontato il sole sul mondo d'occidente si dorme senza sogni il sonno più pesante dove sono gli uomini per suonare le campane per richiamare in vita le belle addormentate E' tempo di bilanci che non possono quadrare Non c'è più sostanza niente soldi per saldare si alzano i lamenti di quelli che han pagato quando l'unica moneta era sangue da versare una riga grigia crudele tirata sul mondo di quelli che avevan creduto che ribellarsi era il minimo da fare che ribellarsi era il minimo da fare tempo che non ritorna e non ritornerà se tu non vuoi capire tempo che non ritorna e non ritornerà se non vuoi lottare avanti popolo alla riscossa bandiera rossa la trionferà
Erode-Stalingrado
una croce nera sul cuore della mia gente sotto il cielo di russia è arrivata la morte uomini in divise del colore dei lupi E'il quindici settembre e ci sentiamo perduti dalle rovine delle case bombardate si alza il grido delle donne"soldati resistete!" Compagno maresciallo ricorda il nostro sangue il nostro sacrificio respinge l'invasore al volga non si arriva,resiste Stalingrado. Abbiamo resistito per questo lungo inverno la fame e poi la neve,è stato il loro inferno Compagno Timoshenko ricorda chi è caduto per la bandiera rossa per il proletariato. Al volga non si arriva,resiste Stalingrado.
Atarassigrop - un'altra domenica
UN’ALTRA DOMENICA DI RABBIA E DI STRISCIONI CON LE SCIARPE AL COLLO CI TROVERAI QUA DALLA GRADINATA SI ALZERAN LE NOSTRE VOCI PER TE CHE SEI L’ORGOGLIO DI QUESTA CITTÀ E’ PER TE CHE SIAMO QUÀ
SIAMO SEMPRE INSIEME A VOI NON VI LASCEREMO MAI SEMPRE INSIEME A VOI
PALLA A CENTRO CAMPO ED INCOMINCIA LA BATTAGLIA SCOPPIA IL GRANDE CUORE RUMOROSO DEGLI ULTRÀ SENTIRAI LE NOSTRE BRACCIA STRETTE ALLA TUA MAGLIA E UN GRIDO CHE SI ALZA PER TUTTA LA CITTÀ “È PER TE CHE SIAMO QUA!”
SENTIRAI I NOSTRI SCARPONI BATTERE PIU’ FORTE SULLE GRADINATE DI METALLO E CAPIRAI CHE NON CI ARRENDIAMO MAI CHE NON CI CALMIAMO MAI ANDREMO DOVE ANDRAI E NON TI LASCEREMO MAI!
Banda bassotti - Mosca 993
Sopra le città della gloriosa stella rossa dell'oriente non risplende più il sole che scaldava la povera gente sta cambiando l'aria il vento dell'ovest non si fermerà fino a quando guerra odio e sfruttamento si respirerà Dalle montagne fino al mare calpesteranno l'uomo i piedi della proprietà Quando tu vedrai la fame entrare nelle case della gente e ti accorgerai di te al freddo non gliene importa niente mafia et CIA polvere di stelle vite prenderà cacheranno soldi sopra la tua pelle i cani dello zar Quale giustizia e libertà costruiranno sulla fame e la povertà Ottobre vedrà volare bassi gli avvoltoi dell'occidente facce di operai al muro insieme all'uguaglianza tra la gente tra le cannonate e l'asfalto rosso Ilijc partirà andrà per il mondo cercherà il suo amore Solidarietà Sopra il fumo e le macerie un corvo bianco indosserà la camicia nera Mosca '993, signor padrone mi ricorderò di te... Come un partigiano Tovaric non si arrende col martello in mano Tovaric si difende scenderà la notte con lo sfruttamento sopra le città ma la nostra idea si alzerà ogni giorno e camminerà tra chi mangia polvere e sudore tra chi resiste tra chi non dimenticherà Mosca '993 signor padrone mi ricorderò di te
Vari artisti(famosa quella banda bassotti) - Stalingrado
Fame e macerie sotto i mortai Come l'acciaio resiste la citta' Strade di Stalingrado, di sangue siete lastricate; ride una donna di granito su mille barricate. Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa D'ora in poi trovera' Stalingrado in ogni citta'.
L'orchestra fa ballare gli ufficiali nei caffe', l'inverno mette il gelo nelle ossa, ma dentro le prigioni l'aria brucia come se cantasse il coro dell'Armata Rossa.
La radio al buio e sette operai, sette bicchieri che brindano a Lenin e Stalingrado arriva nella cascina e nel fienile, vola un berretto, un uomo ride e prepara il suo fucile. Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa D'ora in poi trovera' Stalingrado in ogni citta'
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