Comunismo - Scintilla Rossa

Stalin

« Older   Newer »
  Share  
Signor Rossi
view post Posted on 17/8/2007, 07:27




CITAZIONE
Trovo particolarmente crudeli i provvedimenti di deportazione di molte minoranze etniche caucasiche accusate di collaborazionismo col nemico nazista, per cui intere popolazioni con i propri figli sono stati forzosamente costretti ad abbandonare le loro regioni storiche per colonizzare le regioni pionieristiche dell'est con accuse infamanti e crudelmente generalizzatrici.

Innanzitutto precisiamo che la Costituzione Sovietica garantiva alle diverse minoranze etnico-linguistiche una libertà culturale mai vista prima, che sotto lo zarismo i popoli oppressi potevano solo vagamente sognare. In alcune repubbliche orientali, ad esempio, per non intaccare il naturale aspetto antropologico della popolazione, c'era anche un governo di tipo islamico.

Detto ciò, è storia che alcune etnie, magari credendo alle menzogne di superiorità di Hitler, hanno tradito l'URSS aiutando i nazisti.

CITAZIONE
Gli stessi Stati Uniti di America come popolo sono gente che secoli prima viveva in altre terre,e ha cacciato con la forza i nativi del luogo,per i loro interessi,lo stesso si può dire degli israeliani degli Italiani che vollero colonizare le terre d'Africa.
Questo è una visione Nazionalistica,ma Stalin aveva a capo un paese che è talmente grande che l'Etnie erano centinaia e centinaia.Di certo avere a che fare con tutto ciò non è stato facile.Io vorrei condannare le deportazioni,ma chi mi punta l'indice è colui che ha fatto la stessa cosa e non vuole ammetterlo,perchè dovremmo diostrare deblezza e passare per chi ha sbagliato ed essere giudicato da degli stessi criminali?

Sinceramente, quali etnie avrebbe perseguitato l'URSS?
 
Top
Lepontico
view post Posted on 17/8/2007, 10:38




CITAZIONE
Ma questa pur fatta da Stalin e dall'NKVD in particolare(visto che era il comando di Berja a occuparsi delle cose più sporche),non la si può accostare ad una sua particolare e ossessiva depravazione della visione Socialista.

Infatti non la voglio accostare ad alcuna visione distorta o ossessiva del socialismo, il socialismo soprattutto in economia rimane valido anche nell'epoca di Stalin; sono solo questioni di giustizia che non riguardano la politica ma sono generali.

Certo che anche italiani, statunitensi, britannici, ogni popolo colonialista ha sfruttato e deportato popolazioni "nemiche" o minoranze etniche. Quello di cui parlo non rientra nel nazionalismo o nel razzismo: si tratta di popolazione accusate di collaborazionismo e dunque punite per questo. La mia critica è però la seguente: uno stato, soprattutto socialista, non può perseguitare intere popolazioni, (uomini, donne e bambini per intenderci, anche animali) e bollarle con un'accusa di crimine collettivo, il crimine collettivo non deve esistere assolutamente! La polizia avrebbe dovuto occuparsi di trovare i collaborazionisti, processarli e condannarli, ma i singoli collaborazionisti perchè un intero popolo non può in nessun modo avere colpa. Voglio aggiungere anche che da questi episodi, il partito e i dipartimenti culturali legati al partito, hanno approfittato per diffondere visioni culturali russocentriche e vietate o bollate come controrivoluzionarie opere e testimonianze di molte minoranze etniche (per esempio le epopee nazionali dei popoli musulmani come l'epopea azera Dede Korkuz, la uzbeka Alpamysh, la kirghiza Manas). Certamente è da ricordare che la costituzione consentiva e riconosceva molte minoranze, ma da questi episodi sono state attuate delle strette autoritarie.

CITAZIONE
Sinceramente, quali etnie avrebbe perseguitato l'URSS?

la parola "perseguitato" è fuorviante perchè rientra più nel nazionalismo e nel razzismo; l'Urss non ha perseguitato etnie. Ha accusato di crimine collettivo alcune etnie deportandole coattivamente. Le popolazioni sono: ingusci e tatari di Crimea (acusati e deportati dal 1946) a cui seguì la soppressione della Repubblica autonoma Ceceno-Inguscia, la degradazione della Repubblica autonoma di Crimea a regione di Crimea. Ma già dal 1941 erano stati deportati i tedeschi del Volga accusati di avere fra loro delle spie, tra il 1943 e il 1944 vennero deportati sempre per crimine collettivo di collaborazionismo anche gli ingusci, i calmucchi, i karacaj, i balkari e 400.000 persone circa fra i ceceni.
Con questo discorso non voglio dire che tutte le persone fra quelle nazionalità erano innocenti, certamente ci sono stati collaborazionisti; il punto è che è profondamente sbagliato, allora come oggi, applicare una nozione di crimine collettivo e una condanna di deportazione coatta.

Mi piacerebbe comunque che in questa discussione si parlasse anche del metodo della democrazia sovietica, quell'applicazione, che trovo sbagliata e degenerante, del centralismo democratico e della doppia dipendenza che ha reso di fatto la democrazia popolare in decisionismo del vertice, ovvero del Presidium se non del Segretario del partito.
 
Top
Nikolaj
view post Posted on 17/8/2007, 11:02




Innanzitutto, permettetimi di fare i miei complimenti al compagno Leopontico, perché, anche se non sono d'accordo con certe sue affermazioni, fa delle argomentazioni veramente chiare e comprensibili ;)

CITAZIONE
La mia critica è però la seguente: uno stato, soprattutto socialista, non può perseguitare intere popolazioni, (uomini, donne e bambini per intenderci, anche animali) e bollarle con un'accusa di crimine collettivo, il crimine collettivo non deve esistere assolutamente!

Su questo sono assolutamente d'accordo e penso che sia stato un grave errore. Però, come hai detto tu stesso, non c'era solo Stalin, anche lui a volte veniva messo in minoranza, oppure tradito da personaggi avidi ed egocentrici come Ezov e Beria. Dietro ogni decisione di Stalin c'era il Partito, il governo, o chi di responsabile.

Stalin ne era solo un rappresentante, nonché un leader carismatico che, vuoi perché era il dirigente del paese dove si stava realizzando il socialismo per la prima volta, vuoi perché era il successore di Lenin, vuoi perché era stato il condottiero della vittoria sul nazifascismo, era molto apprezzato e anche "riverito" in URSS e nel mondo.
 
Top
Lepontico
view post Posted on 17/8/2007, 11:22




CITAZIONE
non c'era solo Stalin, anche lui a volte veniva messo in minoranza, oppure tradito da personaggi avidi ed egocentrici come Ezov e Beria. Dietro ogni decisione di Stalin c'era il Partito, il governo, o chi di responsabile.

Questo è vero, forse non l'ho spiegato nel mio post, ma anche io sono convinto che le responsabilità della politica dell'Urss non sono da imputare ad un unico personaggio, dietro di lui c'è sempre il partito (per non parlare della polizia). Le responsabilità, buone o cattive, di Stalin sono anche le responsabilità del partito.
 
Top
Nikolaj
view post Posted on 17/8/2007, 12:47




CITAZIONE (Lepontico @ 17/8/2007, 12:22)
CITAZIONE
non c'era solo Stalin, anche lui a volte veniva messo in minoranza, oppure tradito da personaggi avidi ed egocentrici come Ezov e Beria. Dietro ogni decisione di Stalin c'era il Partito, il governo, o chi di responsabile.

Questo è vero, forse non l'ho spiegato nel mio post, ma anche io sono convinto che le responsabilità della politica dell'Urss non sono da imputare ad un unico personaggio, dietro di lui c'è sempre il partito (per non parlare della polizia). Le responsabilità, buone o cattive, di Stalin sono anche le responsabilità del partito.

Senza dubbio.
 
Top
Signor Rossi
view post Posted on 17/8/2007, 13:06




CITAZIONE
la parola "perseguitato" è fuorviante perchè rientra più nel nazionalismo e nel razzismo; l'Urss non ha perseguitato etnie. Ha accusato di crimine collettivo alcune etnie deportandole coattivamente. Le popolazioni sono: ingusci e tatari di Crimea (acusati e deportati dal 1946) a cui seguì la soppressione della Repubblica autonoma Ceceno-Inguscia, la degradazione della Repubblica autonoma di Crimea a regione di Crimea. Ma già dal 1941 erano stati deportati i tedeschi del Volga accusati di avere fra loro delle spie, tra il 1943 e il 1944 vennero deportati sempre per crimine collettivo di collaborazionismo anche gli ingusci, i calmucchi, i karacaj, i balkari e 400.000 persone circa fra i ceceni.
Con questo discorso non voglio dire che tutte le persone fra quelle nazionalità erano innocenti, certamente ci sono stati collaborazionisti; il punto è che è profondamente sbagliato, allora come oggi, applicare una nozione di crimine collettivo e una condanna di deportazione coatta.

Semplicemente, le zone caucasiche occupate dai nazisti, avevano una gran varietà di etnie, che avevano abbondanti nuclei collaborazionisti, con reparti divisi dai nazisti a seconda delle etnie, per questioni politiche, ma pur sempre agenti sotto il controllo tedesco e con autorità locali riconosciute dai nazisti, che servivano, anche materialmente l'esercito tedesco e oltre alla guerra, partecipavano anche contro le resistenze partigiani locali.

Per quanto riguarda i tedeschi insediati nella regione del Volga, il trasferimento della popolazione da quelle aree in alcuni kolhoz, è stata fatta per ragioni di sicurezza, in una delicata situazione di guerra.
 
Top
view post Posted on 17/8/2007, 16:05
Avatar

Group:
Member
Posts:
8,383
Location:
Roma

Status:


CITAZIONE
Sinceramente, quali etnie avrebbe perseguitato l'URSS?

NKVD nel 43 verso le zone della Crimea fece mandare in Siberia un intera Etnia che per ora non ricordo il nome preiso.

CITAZIONE
Le popolazioni sono: ingusci e tatari di Crimea (acusati e deportati dal 1946)

ecco chi erano.Però io sapevo che già si era iniziato a internarli con la liberazione della Crimea stessa.
 
Top
Lepontico
view post Posted on 18/8/2007, 09:39




CITAZIONE
Semplicemente, le zone caucasiche occupate dai nazisti, avevano una gran varietà di etnie, che avevano abbondanti nuclei collaborazionisti, con reparti divisi dai nazisti a seconda delle etnie, per questioni politiche, ma pur sempre agenti sotto il controllo tedesco e con autorità locali riconosciute dai nazisti, che servivano, anche materialmente l'esercito tedesco e oltre alla guerra, partecipavano anche contro le resistenze partigiani locali.

Per quanto riguarda i tedeschi insediati nella regione del Volga, il trasferimento della popolazione da quelle aree in alcuni kolhoz, è stata fatta per ragioni di sicurezza, in una delicata situazione di guerra.

questo lo so, ma non vedo tutta questa normalità, vedo piuttosto una grande tragicità in questi eventi. Quello che reclamo è che si sarebbe potuto arrestare le persone coinvolte in collaborazionismo anzichè deportare coattivamente le etnie intere, il crimine collettivo non esiste.
 
Top
Signor Rossi
view post Posted on 18/8/2007, 11:03




CITAZIONE (Lepontico @ 18/8/2007, 10:39)
CITAZIONE
Semplicemente, le zone caucasiche occupate dai nazisti, avevano una gran varietà di etnie, che avevano abbondanti nuclei collaborazionisti, con reparti divisi dai nazisti a seconda delle etnie, per questioni politiche, ma pur sempre agenti sotto il controllo tedesco e con autorità locali riconosciute dai nazisti, che servivano, anche materialmente l'esercito tedesco e oltre alla guerra, partecipavano anche contro le resistenze partigiani locali.

Per quanto riguarda i tedeschi insediati nella regione del Volga, il trasferimento della popolazione da quelle aree in alcuni kolhoz, è stata fatta per ragioni di sicurezza, in una delicata situazione di guerra.

questo lo so, ma non vedo tutta questa normalità, vedo piuttosto una grande tragicità in questi eventi. Quello che reclamo è che si sarebbe potuto arrestare le persone coinvolte in collaborazionismo anzichè deportare coattivamente le etnie intere, il crimine collettivo non esiste.

No, vabbeh, i criminali sono stati giudicati secondo le leggi di guerra. La deportazione ha il senso di trasferimento della popolazione in altre aree del paese.

Devo però ancora trovare un decreto che ne indichi le vere motivazioni, se per ragioni geopolitiche, di forza lavoro che serviva in altri lugohi (queste famiglie poi lavoravano nei kolhoz o nelle città industriali) o altro. I trasferimenti costano e nessuno in politica fa nulla senza una motivazione materiale.
 
Top
Lepontico
view post Posted on 18/8/2007, 11:19




ma il rispetto per la persona dove lo mettiamo? E' proprio il "trasferimento della popolazione in altre aree del paese" che è stata fatta senza alcun rispetto verso la persona e i suoi particolari legami materiali e spirituali (lo so che c'entra poco e non è del tutto appropriato, ma come la prendereste se un decreto governativo decide il trasferimento forzato della popolazione francofona della Valle d'Aosta, tanto per dirne una, verso le province pionieristiche campane perchè lì serve forza lavoro? E il decreto è motivato in base a crimini collettivi di tradimento verso il nemico, chessò, iraniano??).

Tornando all'Urss, alcuni decreti sono stati pubblicati su "Izvestja" il 26 giugno 1946 con motivazione di crimine di tradimento collettivo. Altre questioni sul richiamo all'ordine delle nazionalità a discapito della glorificazione del passato russo sono presenti nelle riviste culturali "Voprosy Istorij" e "Partiinaja Zizn".
 
Top
Signor Rossi
view post Posted on 18/8/2007, 11:52




CITAZIONE
ma il rispetto per la persona dove lo mettiamo? E' proprio il "trasferimento della popolazione in altre aree del paese" che è stata fatta senza alcun rispetto verso la persona e i suoi particolari legami materiali e spirituali

Volendo fare l'avvocato delle cause perse, mi viene da dire che in tempo di guerra e nei subito seguenti difficili anni del dopo guerra, le preoccupazioni erano quelle di rimettere in sesto il paese, mobilitando la popolazione dove serviva. Sarà crudele sentirlo, ma alcune condizioni sociali, sono il privilegio della pace, non per volere politico, ma per neccessità. Succedeva anche ai russi.

CITAZIONE
(lo so che c'entra poco e non è del tutto appropriato, ma come la prendereste se un decreto governativo decide il trasferimento forzato della popolazione francofona della Valle d'Aosta, tanto per dirne una, verso le province pionieristiche campane perchè lì serve forza lavoro? E il decreto è motivato in base a crimini collettivi di tradimento verso il nemico, chessò, iraniano??).

L'esempio non regge, perchè i francesi di quelle zone non hanno mai combattuto con l'Iran. Mentre paragonerei il trasferimento di alcuni popoli per ragioni lavorative, a quello della costruzione di Israele, quando gli ebrei lasciavano i loro paesi originari per trasferirsi in quei luoghi e lavorare nei kibbutz.
 
Top
Lepontico
view post Posted on 18/8/2007, 12:29




Era un esempio inventato il mio. Secondo il mio senso di giustizia non sono affatto giustificati danni a persone innocenti o trattamenti così particolarmente duri anche se per contro provocano miglioramenti particolarmente vantaggiosi al resto della popolazione.
 
Top
view post Posted on 18/8/2007, 14:40
Avatar

Group:
Member
Posts:
8,383
Location:
Roma

Status:


Diciamo anche che I Russi non avevano tante simpatie per gli Ucraini.Li mandavano sempre come Frontevik,ossia soldati di prima Linea.
 
Top
Nikolaj
view post Posted on 18/8/2007, 17:34




CITAZIONE (*Rough* @ 18/8/2007, 15:40)
Diciamo anche che I Russi non avevano tante simpatie per gli Ucraini.Li mandavano sempre come Frontevik,ossia soldati di prima Linea.

Il sistema sovietico serviva anche ad appianare queste differenze ;)
 
Top
Signor Rossi
view post Posted on 19/8/2007, 08:02




CITAZIONE (Lepontico @ 18/8/2007, 13:29)
Era un esempio inventato il mio. Secondo il mio senso di giustizia non sono affatto giustificati danni a persone innocenti o trattamenti così particolarmente duri anche se per contro provocano miglioramenti particolarmente vantaggiosi al resto della popolazione.

No, certo, su questo punto restiamo d'accordo. Nulla può giustificare il trasferimento forzato di tanta gente. Forse giusto la guerra. Come è successo ad esempio ai miei nonni durante la 1. Guerra Mondiale, quando per via del fronte che passava giusto vicino alla loro città, le autorità hanno intimato un trasferimento di tutta la popolazione, e a piedi.
 
Top
1395 replies since 10/8/2007, 13:45   34958 views
  Share