Comunismo - Scintilla Rossa

l' influenza della geografia nella storia politica

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view post Posted on 8/3/2023, 21:04
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compagno

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Una cosa non esclude l' altra

E no. Mi dispiace, ma l'eclettismo fa a pugni col marxismo.
Delle due l'una o "La storia umana è lotta tra terra e mare" oppure "La storia d’ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi".
Persino gesucristo diceva che non si possono servire due padroni " o Dio, o Mammona".
CITAZIONE
le scelte degli esseri viventi sono vincolate dall' ambiente in cui vivono

Appunto questa è un'emerita scemenza, in quanto valuta solamente (e volutamente!) una contraddizione secondaria.
Secondo questa "teoria" le scelte di un operaio di Milano o di un padrone di Milano, saranno sostanzialmente diverse da quelle di un operaio di Palermo oppure di un padrone di Palermo.
Da qui poi le gabbie salariali e compagnia bella.
Tu stai propugnando una "teoria" reazionaria ed idealista.
 
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view post Posted on 9/3/2023, 22:09
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QUOTE (carre @ 8/3/2023, 21:04) 
Secondo questa "teoria" le scelte di un operaio di Milano o di un padrone di Milano, saranno sostanzialmente diverse da quelle di un operaio di Palermo oppure di un padrone di Palermo.
Da qui poi le gabbie salariali e compagnia bella.
Tu stai propugnando una "teoria" reazionaria ed idealista.

Non ho propugnato nulla, questa teoria è un' ipotesi,ma una cosa è il controllo della produzione che il proletariato ha nella società, un' altro i rapporti di potere del mondo,come spiega lo stesso Marx la massa del denaro circolante è direttamente proporzionale alla somma dei prezzi delle merci, chi può trasportarle decide anche quanto e in che modo manipolando così la massa monetaria,quindi la ricchezza,la stessa ricchezza che determina anche quanto è povero il proletario.
 
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view post Posted on 9/3/2023, 23:14

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QUOTE (aixo @ 9/3/2023, 22:09) 
la massa del denaro circolante è direttamente proporzionale alla somma dei prezzi delle merci, chi può trasportarle decide anche quanto e in che modo manipolando così la massa monetaria,quindi la ricchezza

Eppure in imperialismo le merci diventano secondarie rispetto ai capitali. La Svizzera e il Lussemburgo non hanno il mare ma sono tra i paesi più ricchi al mondo.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 14:22
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QUOTE (k7ygd @ 9/3/2023, 23:14) 
QUOTE (aixo @ 9/3/2023, 22:09) 
la massa del denaro circolante è direttamente proporzionale alla somma dei prezzi delle merci, chi può trasportarle decide anche quanto e in che modo manipolando così la massa monetaria,quindi la ricchezza

Eppure in imperialismo le merci diventano secondarie rispetto ai capitali. La Svizzera e il Lussemburgo non hanno il mare ma sono tra i paesi più ricchi al mondo.

E' imperialista quella che è una potenza marittima, le potenze marittime appunto trovano il modo per controllare la ricchezza e fare in modo che gli altri dipendano da lei, e questo conferma la fallacia della teoria dei più imperialismi,se la Russia sembra imperialista è perchè è vincolata allo stesso sistema economico occidentale ma non ha nessun interesse a essere imperialista,anzi la sua azione degli ultimi tempi deriva dal fatto di essere principalmente una potenza di terra e di aver capito il gioco delle potenze marittime

Poi ovviamente la borghesia ha molte facce, la ricchezza e le rendite possono derivare da altri fattori (es. ricchezza passata), come nel caso della Svizzera e il Lussemburgo (ma comunque la ricchezza di un paese non dipende solo dalla quantità di denaro in circolazione anche se è l' aspetto principale)

Edited by aixo - 10/3/2023, 14:48
 
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view post Posted on 10/3/2023, 14:28

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Quello della Russia non è (per ora) un imperialismo finanziario bensì un imperialismo neo-zarista.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 14:33
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QUOTE (Pepito 17 @ 10/3/2023, 14:28) 
Quello della Russia non è (per ora) un imperialismo finanziario bensì un imperialismo neo-zarista.

Varrebbe se Putin fosse stato da solo a scegliere la guerra, in realtà la decisione è stata presa insieme al parlamento, la situazione della Russia nel periodo Putin è comunque migliore rispetto a quella di Eltsin da un punto di vista economico
 
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view post Posted on 10/3/2023, 17:14

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QUOTE (aixo @ 10/3/2023, 14:22) 
e questo conferma la fallacia della teoria dei più imperialismi

Come fallacia? Lenin stesso parlava di "anello debole della catena imperialistica". Non poteva certo essercene solo uno di anello.

QUOTE
se la Russia sembra imperialista è perché è vincolata allo stesso sistema economico occidentale ma non ha nessun interesse a essere imperialista

Come non ha nessun interesse? Gli investimenti e le risorse del Donbass non sono un interesse? La Russia imperialista lo è già da più di un secolo, interesse o meno, proprio per come è sviluppata la sua economia.

QUOTE (Pepito 17 @ 10/3/2023, 14:28) 
Quello della Russia non è (per ora) un imperialismo finanziario bensì un imperialismo neo-zarista.

Mi devo essere perso qualche capitolo di Lenin, quale sarebbe la differenza tra imperialismo finanziario e neo-zarista?

QUOTE (aixo @ 10/3/2023, 14:33) 
Varrebbe se Putin fosse stato da solo a scegliere la guerra, in realtà la decisione è stata presa insieme al parlamento

Potremmo chiamarlo imperialismo parlamentare allora.

Scusate ma di che stiamo parlando? È ancora un forum marxista questo o come?
 
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view post Posted on 10/3/2023, 17:19
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È ancora un forum marxista questo o come?

E' quello che mi chiedo anch'io, concordando con te.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 17:41

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L'imperialismo odierno della Russia sia Europa che in Asia è per molti versi un imperialismo pre-moderno, basato sull'accrescimento territoriale. Non molto dissimile da quello che hanno fatto gli zar in Asia per circa 4 secoli, o da quello che hanno fatto gli USA nel corso dell'800. Non credo che Lenin abbia analizzato questa forma storica di imperialismo (è quella grosso modo di tutti gli imperi del passato), la forma che Lenin ha analizzato è quella moderna legata all'esportazione di capitali ("fase suprema del capitalismo").
Per molti versi la Russia si sta comportando da fossile vivente.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 18:02
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QUOTE (Pepito 17 @ 10/3/2023, 17:41) 
L'imperialismo odierno della Russia sia Europa che in Asia è per molti versi un imperialismo pre-moderno, basato sull'accrescimento territoriale. Non molto dissimile da quello che hanno fatto gli zar in Asia per circa 4 secoli, o da quello che hanno fatto gli USA nel corso dell'800. Non credo che Lenin abbia analizzato questa forma storica di imperialismo (è quella grosso modo di tutti gli imperi del passato), la forma che Lenin ha analizzato è quella moderna legata all'esportazione di capitali ("fase suprema del capitalismo").
Per molti versi la Russia si sta comportando da fossile vivente.

Ma in un sistema politico federativo, se una regione non è d' accordo nello stare con il governo centrale è libera di andarsene,ovviamente con il consenso della popolazione,quindi con almeno un referendum, quello che sembra acquisizione territoriale da parte della Russia, in realtà è un tentativo di eliminare la divisione politica all' interno dei popoli e inutile burocrazia
 
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view post Posted on 10/3/2023, 19:24
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QUOTE (k7ygd @ 10/3/2023, 17:14) 
Come fallacia? Lenin stesso parlava di "anello debole della catena imperialistica". Non poteva certo essercene solo uno di anello.

Quella frase può essere interpretata in più modi, comunque non sto' dicendo che la teoria imperialista sia falsa, ma fino a che qualcosa non è dimostrato è un' ipotesi come un' altra, in particolare riferito alla Russia, l' economia Russa è globalizzata come le altre dell' occidente dove starebbero tutte ste prove che si sia comportata da imperialista? gli stati nel capitalismo investono e fanno tutto quello che è nelle loro possibilità, ciò che la geografia gli permette, è normale, ma quasi tutta l' europa a ovest della Russia è sotto la Nato
 
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view post Posted on 10/3/2023, 19:36

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Avevo in mente le recenti campagne di Cecenia, Georgia, Ucraina. La Russia si sta comportando come uno stato imperialista pre-moderno. Si potrebbe argomentare che oggi la stessa Federazione russa somiglia più ad uno stato imperiale che ad uno federale. L'URSS è nata come vero stato confederale basato sull'adesione volontaria dei popoli. Ma l'attuale Federazione russa è purtroppo tutt'altra cosa.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 20:03
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QUOTE (Pepito 17 @ 10/3/2023, 19:36) 
Avevo in mente le recenti campagne di Cecenia, Georgia, Ucraina. La Russia si sta comportando come uno stato imperialista pre-moderno. Si potrebbe argomentare che oggi la stessa Federazione russa somiglia più ad uno stato imperiale che ad uno federale. L'URSS è nata come vero stato confederale basato sull'adesione volontaria dei popoli. Ma l'attuale Federazione russa è purtroppo tutt'altra cosa.

Sull' Ucraina se n'è già parlato ampiamente,per quanto riguarda le popolazioni del caucaso questo è quello che lo stesso Stalin ha detto: (nel testo la questione nazionale);

Non ritorneremo qui ancora una volta sull’autonomia nazional-culturale in genere: ne abbiamo già rilevato il carattere negativo. Vorremmo soltanto osservare che l’autonomia culturale nazionale, inutile in generale, è ancor più insensata e assurda dal punto di vista delle condizioni del Caucaso.
Ed ecco perché.
L’autonomia culturale nazionale presuppone nazionalità più o meno sviluppate, con una cultura ed una letteratura progredite. Senza queste condizioni, l’autonomia perde ogni significato e si trasforma in un’assurdità. Ma nel Caucaso c’è tutta una serie di popolazioni con una cultura primitiva, con una lingua propria, ma senza una propria letteratura; una serie di popolazioni, per giunta, che sono in un periodo di transizione; che in parte si assimilano, in parte invece si sviluppano ulteriormente. Come applicare a queste popolazioni l’autonomia culturale nazionale? Come comportarsi con queste popolazioni? Come «organizzarle» in unioni culturali nazionali separate, che sono indubbiamente il presupposto dell’autonomia culturale nazionale?
Come regolarsi con i mingreli, con gli abkhasi, con gli adzeri, con gli svani, con i lezghini e altri, che parlano lingue diverse, ma non hanno una letteratura propria? A quali nazioni attribuirli? È possibile «organizzarli» in unioni nazionali? Intorno a quali «questioni culturali» è possibile «organizzarli»?
Come regolarsi con gli osseti, dei quali i transcaucasici si vanno assimilando ai georgiani (ma sono ancora lontani dall’essersi assimilati), e i ciscaucasici in parte si assimilano ai russi e in parte si sviluppano ancora, dando origine ad una propria letteratura? Come «organizzarli» in una sola unione nazionale?
A quale unione nazionale assegnare gli adzeri, che parlano la lingua georgiana, ma sono di cultura turca e professano la religione musulmana? Non si dovrebbe «organizzarli» separatamente dai georgiani sulla base delle questioni religiose e insieme ai georgiani sulla base delle altre questioni culturali? E i cobuleti? E gli ingusci? E gli inghiloizi?
Che cos’è quest’autonomia che esclude dall’elenco tutta una serie di nazionalità?
No, questa non è una soluzione della questione nazionale, questo è il parto di una fantasia oziosa.
Ma ammettiamo pure l’inammissibile e supponiamo che l’autonomia culturale nazionale del nostro N. venga realizzata. A che cosa condurrà? A quali risultati? Prendiamo, per esempio, i tartari della Transcaucasia con la loro bassissima percentuale di persone che sappiano leggere e scrivere, con le loro scuole, a capo delle quali stanno gli onnipotenti mullah, con la loro cultura impregnata di spirito religioso... Non è difficile comprendere che «organizzarli» in un’unione culturale nazionale significa mettere alla loro testa i mullah reazionari, significa creare una nuova fortezza per l’asservimento spirituale delle masse tartare al loro peggiore nemico.
Da quando in qua i socialdemocratici portano acqua al mulino dei reazionari?
È possibile che i liquidatori del Caucaso non avessero nulla di meglio da «proclamare» che i tartari della Transcaucasia dovessero essere confinati in un’unione culturale nazionale destinata ad asservire le masse ai peggiori reazionari?
No, questa non è una soluzione della questione nazionale.
La questione nazionale nel Caucaso può esser risolta solo nel senso di attirare le nazioni e le popolazioni arretrate nell’alveo comune di una cultura superiore. Solo questa soluzione può essere progressiva e può essere accettata dalla socialdemocrazia. L’autonomia regionale del Caucaso può essere accettata perchè trascina le nazioni arretrate nel generale sviluppo culturale, le aiuta a uscire dal loro guscio angusto di piccole nazionalità, le spinge in avanti e facilita il loro accesso ai benefici di una cultura più alta. Invece l’autonomia culturale nazionale agisce in senso addirittura opposto, perchè rinchiude le nazioni nel vecchio guscio, le incatena ai gradini più bassi dello sviluppo culturale, impedisce loro di innalzarsi ai gradi più elevati della cultura.
In questo modo l’autonomia nazionale paralizza i lati positivi dell’autonomia regionale, li riduce a zero.
Appunto per questo è inutile anche quel tipo misto di autonomia proposto da N., consistente nel combinare l’autonomia culturale nazionale con quella regionale. Questa combinazione contro natura non migliora la situazione, ma la peggiora, perchè, oltre ad ostacolare lo sviluppo delle nazioni arretrate, trasforma anche l’autonomia regionale in un’arena di scontri tra le nazioni organizzate nelle unioni nazional
i.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 21:42

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QUOTE (Pepito 17 @ 10/3/2023, 17:41) 
L'imperialismo odierno della Russia sia Europa che in Asia è per molti versi un imperialismo pre-moderno, basato sull'accrescimento territoriale. Non molto dissimile da quello che hanno fatto gli zar in Asia per circa 4 secoli, o da quello che hanno fatto gli USA nel corso dell'800

E questa mi pare una tesi non da poco.
Se vogliamo parlare di "imperialismo feudale" dobbiamo capire quali erano le dinamiche di potere al tempo e dunque anche lì significa analizzare i rapporti di produzione.
La ricchezza in feudalesimo era data dalla terra in quanto mezzo di produzione principale. Le società erano società agricole e la contraddizione di classe più acuta era quella tra nobiltà e servitù della gleba.
Quando si parla di zarismo, di questo si parla. Di conquista di terre per lo sfruttamento di esse in quanto terre.
Ora io dubito che la Russia abbia invaso il Donbass per seminarci le patate. Lo avrà fatto per proteggere miliardi di investimenti capitalistici nelle risorse minerarie e industriali minacciati da un governo fascio-fantoccio filo-atlantico? Lo avrà fatto per proteggere gli interessi della grande borghesia russa e non di una classe nobiliare comandata da uno zar?
Per questo rimango perplesso quando sento parlare di neozarismo, che va bene giusto come titolo di giornale borghese ma non certo in bocca a dei marxisti. "Zar", "sultani", minestroni belli e buoni.

QUOTE
Non credo che Lenin abbia analizzato questa forma storica di imperialismo (è quella grosso modo di tutti gli imperi del passato), la forma che Lenin ha analizzato è quella moderna legata all'esportazione di capitali ("fase suprema del capitalismo").

Non risulta neanche a me. Tuttavia c'è una legge fondamentale "Tutta la storia è storia di lotta di classe". La classe nobiliare di un paese dichiarava guerra alla classe nobiliare di un altro paese, come abbiamo visto, per prendere le terre. La classi schiaviste invece lo facevano per saccheggiare e schiavizzare. Ma nessuna delle due lo faceva per garantire investimenti capitalistici esteri, o comunque se è accaduto è sempre stato come aspetto secondario.

QUOTE
Per molti versi la Russia si sta comportando da fossile vivente.

Qui però va dimostrato il perché. Se la Russia "si comporta da fossile vivente" va fatta un'analisi sociale che ne dimostri le cause. Di nuovo, che importa alla borghesia russa della terra del Donbass?

QUOTE (aixo @ 10/3/2023, 18:02) 
Ma in un sistema politico federativo, se una regione non è d'accordo nello stare con il governo centrale è libera di andarsene, ovviamente con il consenso della popolazione, quindi con almeno un referendum

A me non risulta per niente. Forse solo in Liechtenstein è possibile secedere.

QUOTE
l' economia Russa è globalizzata come le altre dell' occidente dove starebbero tutte stè prove che si sia comportata da imperialista?

L'economia russa non è particolarmente globalizzata (quale lo è?), ma ciò non toglie che nel suo piccolo, e nelle sue relazioni coi paesi vicini, dimostra tutte le caratteristiche di un paese imperialista.
Tra l'altro, giusto per tornare in topic, Crimea e tutta l'Ucraina sud occupata ha, guarda caso, il mare. Non è imperialismo? Feudale, finanziario, neozarista o quello che volete.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 23:03
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QUOTE (k7ygd @ 10/3/2023, 21:42) 
A me non risulta per niente. Forse solo in Liechtenstein è possibile secedere.

Teoricamente è possibile farlo poi ovviamente nel pratico non credo sia così semplice ma se le federazioni sono unioni di più enti in uno solo solo nulla gli vieta di uscire da questa unione,per l' Italia è più difficile dato che è lo stato che ha creato le regioni. Il motivo per cui nessuno recede è perchè la Russia non è solo un legame giuridico, ma culturale, la lingua Russia deriva dallo slavo meridionale, quindi c' è un legame originario comune tra tutti gli slavi,origine che è stata poi spezzata e frammentata dalla storia (es. invasione degli ungari nella pianura pannonica che hanno fatto perdere i contatti tra gli slavi occidentali e orientali)

QUOTE
L'economia russa non è particolarmente globalizzata (quale lo è?), ma ciò non toglie che nel suo piccolo, e nelle sue relazioni coi paesi vicini, dimostra tutte le caratteristiche di un paese imperialista.
Tra l'altro, giusto per tornare in topic, Crimea e tutta l'Ucraina sud occupata ha, guarda caso, il mare. Non è imperialismo? Feudale, finanziario, neozarista o quello che volete.

Infatti uno dei motivi dell' invasione è che il donbass è una terra di confine tra mare e terra e quindi i russi da impero terrestre si sono sentiti minacciati da una potenza marittima
 
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