Comunismo - Scintilla Rossa

L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista, Traduzione mia di un articolo su Medium

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view post Posted on 15/7/2021, 23:41

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CITAZIONE (primomaggio1945 @ 16/7/2021, 00:14) 
Che mao sostenesse la proprietà collettiva delle comuni sui trattori è cosa risaputa...è cosa piuttosto strampalata che la proprietà collettiva dei mezzi di produzione sia un fattore che indichi "la strada verso il capitalismo"...visto che stalin stesso sostiene che nel socialismo le due forme di proprietà convivano...ma chiedere conto agli hoxhaisti della loro coerenza è come chiedere ad un maiale di non sporcarsi...

Ma Stalin sostiene che convivano proprietà statale e di tutto il popolo per quanto riguarda: " la produzione dei prodotti è proprietà dei singoli colcos, giacché nei colcos il lavoro, come le sementi, sono di proprietà dei colcos", certamente non per quanto riguarda i mezzi di produzione , tanto che anche sulla terra dice:" benché non possano venderla, comprarla, darla in affitto o ipotecarla." E " Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato".
Poi possiamo discutere del fatto che la proprietà collettiva dei mezzi di produzione al posto della proprietà statale , non è un elemento che da solo apre la strada al capitalismo , ma quello che dice l'articolo esclusivamente sulla questione della proprietà dei mezzi di produzione nei colcos è per forza di cose in linea con quello che dice Stalin , anche perché lo dicono riportando le parole dello stesso Stalin! Sono veramente un coglione suppongo , visto che non riesco a capire dove Stalin sostiene che nel socialismo esiste la proprietà collettiva e non statale dei mezzi di produzione.
 
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view post Posted on 16/7/2021, 16:36
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Giulio7777, è buona norma presentarsi nell'apposita sezione prima di postare. I messaggi dei nuovi utenti che non si presentano verranno cancellati in automatico.
 
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view post Posted on 18/7/2021, 16:14
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Ma Stalin sostiene che convivano proprietà statale e di tutto il popolo per quanto riguarda: " la produzione dei prodotti è proprietà dei singoli colcos, giacché nei colcos il lavoro, come le sementi, sono di proprietà dei colcos", certamente non per quanto riguarda i mezzi di produzione , tanto che anche sulla terra dice:" benché non possano venderla, comprarla, darla in affitto o ipotecarla." E " Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato".

"Problemi economici del socialismo nell'urss" ruota principalmente sulla contraddizione tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva che, secondo stalin, di fatto nei colcos riguarda anche la terra. Il fatto che, nel testo di cui stiamo parlando, ci di fermi alla "titolarità" dei mezzi di produzione è piuttosto stupido, direi superficiale e formale, atto a corroborare semplicemente la tesi precostituita dell'hoxhaista che ha scritto quella grande cazzata.
Una cazzata che parte in tromba fin dall'inizio con l'idiozia del rinnegato gao gang che avrebbe diretto il primo piano quinquennale che andò dal 1953 al 1957 ma il suddetto si suicidò nel 1954. Ma i vermi hoxhaisti ci hanno insegnato che non vi è limite alle cazzate che possono uscire dalle loro bocche...
Nell'introdurre il testo si scrive addirittura che in cina presero il potere i "krusceviani" dagli anni '50...la verità storica, più volte ribadita su questo forum difronte alle vostre idiozie, è che kruscev saboto' lo sviluppo della cina proprio dopo il primo piano quinquennale che evidentemente, aldilà del delirio hoxhaista, ebbe il sostegno sovietico. Tra l'altro fa specie come l'unilateralismo dell'industria pesante era la linea della destra del pcc, quindi dei kruscev cinesi liu e deng...come si è visto su altri frangenti il dogmatismo di sinistra degli hoxhaisti e il revisionismo di destra arrivano alle stesse conclusioni...
Sul punto dei trattori, mao riteneva che andassero ceduti direttamente nelle mani delle comuni perché ciò avrebbe consentito lo sviluppo delle forze produttive e dunque il superamento dell'efficacia della legge del valore nei rapporti tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo.
 
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view post Posted on 18/7/2021, 17:15
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Una cazzata che parte in tromba fin dall'inizio con l'idiozia del rinnegato gao gang che avrebbe diretto il primo piano quinquennale che andò dal 1953 al 1957 ma il suddetto si suicidò nel 1954

Definire Gao Gang un rinnegato è giusto: ha rinnegaro la via buchariniana e titoista di Mao a favore di una costruzione coerente del socialismo in Cina. Poi cosa vuol dire che morì nel 1954? Ormai il piano era già stato avviato. Quello successivo dimostra che il krushioviano Mao ha attuato, guarda caso nello stesso identico periodo, le medesime impostazioni economiche revisioniste del suo maestro sovietico

CITAZIONE
Nell'introdurre il testo si scrive addirittura che in cina presero il potere i "krusceviani" dagli anni '50...

E infatti si sbaglia. I revisionisti cinesi presero il potere fin dall' inizio

CITAZIONE
Tra l'altro fa specie come l'unilateralismo dell'industria pesante era la linea della destra del pcc, quindi dei kruscev cinesi liu e deng

Dei quali Mao si è servito per sconfiggere Gao Gang, il quale morì prima che i revisionisti sovietici togliessero la maschera e che quindi teoricamente avrebbero aiutato la Cina ad industrializzarsi. Quella di Teng e Liu era una politica diversa da quella del "trotskista e destro" Lenin, dato che questi volevano aprire al capitale estero in un modo eccessivo rispetto alla NEP, quest'ultima via la avrebbe potuta percorrere anche la Cina di Gao Gang sempre se quel matto che ha collettivizzato il mondo senza che lo sviluppo delle forze produttive fosse ancora all'altezza fosse stato sconfitto

CITAZIONE
Sul punto dei trattori, mao riteneva che andassero ceduti direttamente nelle mani delle comuni perché ciò avrebbe consentito lo sviluppo delle forze produttive e dunque il superamento dell'efficacia della legge del valore nei rapporti tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo.

Valle a raccontare a qualcuno col tuo stesso quoziente intellettivo. Mao ha detto chiaramente con onestà, e questo lo riconosco, che la cessione delle SMT sarebbero dovute avvenire anche nell'Urss staliniana, a differenza di te che cerchi di conciliare Mao e Stalin, ovvero il diavolo e l'acqua santa, dimostranoti un eclettico non indifferente oltre che un revisionista storico e ideologico
 
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view post Posted on 18/7/2021, 17:40

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CITAZIONE (primomaggio1945 @ 18/7/2021, 17:14) 
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Ma Stalin sostiene che convivano proprietà statale e di tutto il popolo per quanto riguarda: " la produzione dei prodotti è proprietà dei singoli colcos, giacché nei colcos il lavoro, come le sementi, sono di proprietà dei colcos", certamente non per quanto riguarda i mezzi di produzione , tanto che anche sulla terra dice:" benché non possano venderla, comprarla, darla in affitto o ipotecarla." E " Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato".

"Problemi economici del socialismo nell'urss" ruota principalmente sulla contraddizione tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva che, secondo stalin, di fatto nei colcos riguarda anche la terra. Il fatto che, nel testo di cui stiamo parlando, ci di fermi alla "titolarità" dei mezzi di produzione è piuttosto stupido, direi superficiale e formale, atto a corroborare semplicemente la tesi precostituita dell'hoxhaista che ha scritto quella grande cazzata.
Una cazzata che parte in tromba fin dall'inizio con l'idiozia del rinnegato gao gang che avrebbe diretto il primo piano quinquennale che andò dal 1953 al 1957 ma il suddetto si suicidò nel 1954. Ma i vermi hoxhaisti ci hanno insegnato che non vi è limite alle cazzate che possono uscire dalle loro bocche...
Nell'introdurre il testo si scrive addirittura che in cina presero il potere i "krusceviani" dagli anni '50...la verità storica, più volte ribadita su questo forum difronte alle vostre idiozie, è che kruscev saboto' lo sviluppo della cina proprio dopo il primo piano quinquennale che evidentemente, aldilà del delirio hoxhaista, ebbe il sostegno sovietico. Tra l'altro fa specie come l'unilateralismo dell'industria pesante era la linea della destra del pcc, quindi dei kruscev cinesi liu e deng...come si è visto su altri frangenti il dogmatismo di sinistra degli hoxhaisti e il revisionismo di destra arrivano alle stesse conclusioni...
Sul punto dei trattori, mao riteneva che andassero ceduti direttamente nelle mani delle comuni perché ciò avrebbe consentito lo sviluppo delle forze produttive e dunque il superamento dell'efficacia della legge del valore nei rapporti tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo.

Stalin dice che la terra non poteva né essere venduta , né ipotecata , né comprata , né data in affitto ... E nel testo è scritto testualmente: Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato". Mi sembra sinceramente una polemica basata sul nulla.
Poi , è vero che Gao Gang si suicidò nel 54 (o comunque venne ucciso entro il 55 ) , ma lo stesso Mao disse:
«Nel primo periodo che seguì la liberazione di tutto il Paese, non avevamo esperienza nella gestione dell'economia nazionale. Quindi dovemmo, nel corso del primo quinquennio, imitare i metodi sovietici, anche se non ci soddisfacevano». (Mao Zedong; Mao Zedong e la costruzione del socialismo: testi presentati da Hu Chi-hsi e Le Seuil, 1975)


Allo stesso tempo la questione dell' unilateralismo dell' industria pesante è una questione pretestuosa. Adesso magari accusiamo Stalin e Lenin di dengismo perché parlano di industria pesante come base della economia...

I sabotaggi krusceviani , correggetemi se sbaglio , iniziarono nel 1960 , quindi già in seguito rispetto alle dimissioni di Mao per il fallimento degli obbiettivi che erano stato posti per il grande balzo.Ok che Mao ritenesse che occorreva cedere la proprietà dei trattori per sviluppare le forze produttive , però col senno di poi possiamo concordare che il suo punto di vista sulla questione specifica ( lo sviluppo delle forze produttive) non sia stato proprio esatto , no ?
Intendo dire : In un sistema economico privo degli investimenti centrali che garantiscono i trattori alle comuni , come possono sviluppare le forze produttive delle comuni arretrate e magari sprovviste del denaro necessario per acquistare dei beni costosi come delle macchine agricole?
 
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view post Posted on 18/7/2021, 22:23
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Scusate se mi intrometto ma:

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Sul punto dei trattori, mao riteneva che andassero ceduti direttamente nelle mani delle comuni perché ciò avrebbe consentito lo sviluppo delle forze produttive e dunque il superamento dell’efficacia della legge del valore nei rapporti tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo.

Detta così sembra la stessa tesi di Kruscev e, prima ancora, di Sanina e Vensger. Stalin ha dimostrato che cedendo le macchine alle fattorie collettive l’azione della legge del valore non si restringe ma si allarga, perché i trattori passano dalla forma superiore della proprietà socialista a quella inferiore, dallo Stato ai singoli gruppi di contadini cooperatori, e dunque diventano oggetto di compravendita non più solo formale ma sostanziale, perché non si tratta di allocazione statale centralizzata ma di vero e proprio scambio di merci.

Inoltre, in tutti i paesi che hanno attuato questo tipo di riforma, l’agricoltura è entrata in crisi perché le cooperative agricole non riescono a sostenere le spese di gestione, rinnovamento e manutenzione del parco macchine. In Corea del nord le stazioni di macchine agricole, le officine di manutenzione, gli impianti di irrigazione e le imprese industriali al servizio dell’agricoltura sono ancora oggi tutte di proprietà dello Stato, e questo è uno dei segreti della longevità del socialismo nel paese: www.ryongnamsan.edu.kp/univ/ko/rese...4d61c610?cp=226

Quali sono le obiezioni di Mao? Nei suoi appunti non è chiaro, parla della sfiducia di Stalin verso i contadini ma non elabora oltre. Forse riteneva eccessivo un simile livello di centralizzazione per l’economia cinese del tempo, in cui la circolazione mercantile non era ancora d’ostacolo allo sviluppo sociale come in URSS? È un dubbio legittimo, visto che tutti gli altri esponenti antirevisionisti (Hoxha, Che Guevara, Molotov, Kim Jong Il, Kurt Gossweiler, ecc.) hanno difeso la posizione di Stalin sul tema e denunciato lo smantellamento delle stazioni di macchine e trattrici come uno dei primi passi del revisionismo in economia.
 
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view post Posted on 19/7/2021, 00:26

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CITAZIONE (Hwasong-15 @ 18/7/2021, 23:23) 
Scusate se mi intrometto ma:

CITAZIONE
Sul punto dei trattori, mao riteneva che andassero ceduti direttamente nelle mani delle comuni perché ciò avrebbe consentito lo sviluppo delle forze produttive e dunque il superamento dell’efficacia della legge del valore nei rapporti tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo.

Detta così sembra la stessa tesi di Kruscev e, prima ancora, di Sanina e Vensger. Stalin ha dimostrato che cedendo le macchine alle fattorie collettive l’azione della legge del valore non si restringe ma si allarga, perché i trattori passano dalla forma superiore della proprietà socialista a quella inferiore, dallo Stato ai singoli gruppi di contadini cooperatori, e dunque diventano oggetto di compravendita non più solo formale ma sostanziale, perché non si tratta di allocazione statale centralizzata ma di vero e proprio scambio di merci.

Inoltre, in tutti i paesi che hanno attuato questo tipo di riforma, l’agricoltura è entrata in crisi perché le cooperative agricole non riescono a sostenere le spese di gestione, rinnovamento e manutenzione del parco macchine. In Corea del nord le stazioni di macchine agricole, le officine di manutenzione, gli impianti di irrigazione e le imprese industriali al servizio dell’agricoltura sono ancora oggi tutte di proprietà dello Stato, e questo è uno dei segreti della longevità del socialismo nel paese: www.ryongnamsan.edu.kp/univ/ko/rese...4d61c610?cp=226

Quali sono le obiezioni di Mao? Nei suoi appunti non è chiaro, parla della sfiducia di Stalin verso i contadini ma non elabora oltre. Forse riteneva eccessivo un simile livello di centralizzazione per l’economia cinese del tempo, in cui la circolazione mercantile non era ancora d’ostacolo allo sviluppo sociale come in URSS? È un dubbio legittimo, visto che tutti gli altri esponenti antirevisionisti (Hoxha, Che Guevara, Molotov, Kim Jong Il, Kurt Gossweiler, ecc.) hanno difeso la posizione di Stalin sul tema e denunciato lo smantellamento delle stazioni di macchine e trattrici come uno dei primi passi del revisionismo in economia.

Compagno sono d'accordo con le tue conclusioni e grazie per l'interessante articolo che hai riportato , tuttavia mi sorge un dubbio .
Kim il sung nel 1969 disse " In primo luogo, quando i mezzi di produzione fabbricati in imprese di proprietà statale passano a imprese di proprietà cooperativa, o viceversa, quando i mezzi di produzione fabbricati in imprese di proprietà cooperativa passano a imprese di proprietà statale, esse sono merci e dunque rispetto ad esse agisce la legge del valore. In secondo luogo, i mezzi di produzione che vengono scambiati nel quadro della proprietà cooperativa, cioè tra imprese cooperative, oppure tra le imprese cooperative e le cooperative di produzione, sono merci e anche in questo caso su di esse agisce la legge del valore." https://jucheitalia.blogspot.com/2020/08/s...lleconomia.html
Questa sua posizione non differisce rispetto alla corretta posizione enunciata nell' articolo che hai riportato ?
 
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view post Posted on 19/7/2021, 02:06
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Compagno sono d'accordo con le tue conclusioni e grazie per l'interessante articolo che hai riportato , tuttavia mi sorge un dubbio .
Kim il sung nel 1969 disse " In primo luogo, quando i mezzi di produzione fabbricati in imprese di proprietà statale passano a imprese di proprietà cooperativa, o viceversa, quando i mezzi di produzione fabbricati in imprese di proprietà cooperativa passano a imprese di proprietà statale, esse sono merci e dunque rispetto ad esse agisce la legge del valore. In secondo luogo, i mezzi di produzione che vengono scambiati nel quadro della proprietà cooperativa, cioè tra imprese cooperative, oppure tra le imprese cooperative e le cooperative di produzione, sono merci e anche in questo caso su di esse agisce la legge del valore." https://jucheitalia.blogspot.com/2020/08/s...lleconomia.html
Questa sua posizione non differisce rispetto alla corretta posizione enunciata nell' articolo che hai riportato ?

Quella che riporti è una situazione ipotetica: se i mezzi di produzione vengono scambiati in quel modo, allora sono merci. Ma di fatto questo avviene solo con gli attrezzi agricoli minuti e mai con le macchine, come spiegato dal grande leader nel 1978: «Alcuni paesi hanno proceduto alla meccanizzazione dell’economia rurale vendendo i trattori e le altre macchine agricole alle cooperative. Ma questo metodo non corrispondeva alle realtà del nostro paese, sia dal punto di vista delle basi economiche delle cooperative e delle prospettive di sviluppo della loro economia, sia negli aspetti tecnici dell’utilizzo delle macchine agricole.

Noialtri abbiamo assicurato che le stazioni statali di noleggio delle macchine agricole dispongano del controllo coordinato di tutte le macchine agricole moderne, e in particolare dei trattori, e che svolgano i lavori agricoli nelle cooperative. Abbiamo badato a che queste stazioni di noleggio non si limitino alla semplice funzione di imprese che aiutano il lavoro delle cooperative in cambio di denaro, bensì giochino il ruolo di centri per diffondere nelle campagne la tecnologia meccanica industriale, i metodi avanzati di gestione aziendale e la cultura della produzione. Così le nostre stazioni di noleggio delle macchine agricole hanno dato un notevole aiuto all’ascesa del ruolo dirigente della classe operaia e al rafforzamento dell’alleanza fra operai e contadini» (Kim Il Sung, Opere, vol. XXXIII, Edizioni in lingue estere, Pyongyang 1988, pp. 412-413).

Per un quadro completo della politica agraria in Corea del nord dopo la collettivizzazione raccomando di leggere le Tesi rurali: https://jucheitalia.blogspot.com/2021/07/t...socialista.html
 
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view post Posted on 21/7/2021, 18:48
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Quali sono le obiezioni di Mao? Nei suoi appunti non è chiaro, parla della sfiducia di Stalin verso i contadini ma non elabora oltre. Forse riteneva eccessivo un simile livello di centralizzazione per l’economia cinese del tempo, in cui la circolazione mercantile non era ancora d’ostacolo allo sviluppo sociale come in URSS? È un dubbio legittimo, visto che tutti gli altri esponenti antirevisionisti (Hoxha, Che Guevara, Molotov, Kim Jong Il, Kurt Gossweiler, ecc.) hanno difeso la posizione di Stalin sul tema e denunciato lo smantellamento delle stazioni di macchine e trattrici come uno dei primi passi del revisionismo in economia.

Nell'ottica di kruscev lo era...kruscev ruppe la pianificazione e reintrodusse il controllo della borghesia burocratica sui mezzi di produzione...ma la proprietà collettiva dei mezzi di produzione, che non equivale alla proprietà di tutto il popolo, non può essere paragonata alla proprietà capitalistica. In Cina la comune era un'unità produttiva agricola e industriale che deteneva in molti casi propri mezzi di produzione. L'obiezione che mao fa a stalin è questa: come si può superare la legge del valore nello scambio tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva se quest'ultima non sviluppa appieno le proprie forze produttive e la proprietà di tutto il popolo pesa finanziariamente sulla proprietà collettiva (con i costi di affitto dei macchinari)?
 
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view post Posted on 21/7/2021, 23:21

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CITAZIONE (primomaggio1945 @ 21/7/2021, 19:48) 
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Quali sono le obiezioni di Mao? Nei suoi appunti non è chiaro, parla della sfiducia di Stalin verso i contadini ma non elabora oltre. Forse riteneva eccessivo un simile livello di centralizzazione per l’economia cinese del tempo, in cui la circolazione mercantile non era ancora d’ostacolo allo sviluppo sociale come in URSS? È un dubbio legittimo, visto che tutti gli altri esponenti antirevisionisti (Hoxha, Che Guevara, Molotov, Kim Jong Il, Kurt Gossweiler, ecc.) hanno difeso la posizione di Stalin sul tema e denunciato lo smantellamento delle stazioni di macchine e trattrici come uno dei primi passi del revisionismo in economia.

Nell'ottica di kruscev lo era...kruscev ruppe la pianificazione e reintrodusse il controllo della borghesia burocratica sui mezzi di produzione...ma la proprietà collettiva dei mezzi di produzione, che non equivale alla proprietà di tutto il popolo, non può essere paragonata alla proprietà capitalistica. In Cina la comune era un'unità produttiva agricola e industriale che deteneva in molti casi propri mezzi di produzione. L'obiezione che mao fa a stalin è questa: come si può superare la legge del valore nello scambio tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva se quest'ultima non sviluppa appieno le proprie forze produttive e la proprietà di tutto il popolo pesa finanziariamente sulla proprietà collettiva (con i costi di affitto dei macchinari)?

Ma com'è possibile che delle comuni arretrate sviluppino appieno le forze produttive se non c'è lo stato che garantisce loro i mezzi di produzione , sobbarcandosi di spese esose che le comuni non sarebbero in grado di affrontare? Più che un peso , la proprietà di tutto il popolo qui risulta essere una salvezza per le comuni , eventuali costi di affitto ( si sa a quanto ammontavano ?) sono niente rispetto alle pesanti spese da affrontare per garantire i trattori alle comuni. L'unico modo in cui la proprietà di tutto il popolo può pesare sulla proprietà collettiva è magari attraverso la tassazione , tassazione di cui si serve per sviluppare l'industria pesante e poi garantire i trattori alle comuni.

Anche se Stalin lo spiega molto meglio di me : "Ma che cosa significa togliere
dalla circolazione centinaia di migliaia di trattori a ruote e sostituirli
con trattori a cingoli,sostituire decine di migliaia di mietotrebbiatrici
invecchiate con mietotrebbiatrici nuove, creare nuove macchine,
poniamo, per le culture tecniche? Significa sopportare spese di
miliardi, che possono essere recuperati solo entro 6-8 anni.
Possono sopportare queste spese i nostri colcos, anche se sono
milionari? No, non possono, perché non sono in grado di addossarsi
spese di miliardi che possono essere recuperate solo entro 6-8 anni.
Solo lo Stato può prendere su di sé queste spese, perché esso e
soltanto esso è in grado di addossarsi le perdite dovute
all'accantonamento delle vecchie macchine e alla loro sostituzione con macchine nuove, perché esso e soltanto esso è in grado di
coprire queste perdite in un periodo di 6-8 anni, compensando entro
questo termine le spese sostenute.
Che cosa significa, dopo tutte queste considerazioni, chiedere la
vendita delle stazioni di macchine e trattori trasferendone la
proprietà ai colcos? Significa causare gravi perdite ai colcos e
rovinarli, scalzare la meccanizzazione dell'agricoltura, diminuire i
ritmi della produzione colcosiana."

Edited by Generico Marxista leninista - 22/7/2021, 00:54
 
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view post Posted on 22/7/2021, 15:11
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Sotto la guida della linea rivoluzione proletaria del presidente Mao, e specialmente dopo la Grande Cultura Proletaria Rivoluzione, c'è stato un rapido sviluppo nell'agricoltura cinese in termini di meccanizzazione. Confrontando il 1970 con il 1965,il consumo di energia elettrica nelle aree rurali è aumentato di 1,6 volte, il drenaggio e l'irrigazione più che raddoppiate, la proprietà di trattori grandi e medi è aumentata di oltre 70 per cento, la proprietà di trattori a mano è aumentata di quasi 20 volte, e l'area arata dalle macchine rappresenta quasi il 20% della superficie coltivabile.

Fondamenti di economia politica,a cura di c. Wang, 1975.


Bisogna tener presente la differenza tra colcos sovietici e comuni cinesi...queste ultime erano univano anche allo sviluppo agricolo quello industriale...il modello è diverso anche se parte dalle stesse premesse teorico-pratiche, in particolare il rapporto tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo, sostanzialmente ignorato nell'articolo.

Ovviamente adesso mi attendo le contestazioni sulla fonte da parte di qualche rimbecillito hoxhaista che cita trotskijsti, denghisti e Rockefeller...oltre che deliranti fonti hoxhaisti su piani quinquennali diretti dall'aldilà...

Il socialismo si basa sul superamento delle condizioni di arretratezza non sulla considerazione che esse sono immutabili.
 
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view post Posted on 22/7/2021, 17:15

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CITAZIONE (primomaggio1945 @ 22/7/2021, 16:11) 
Sotto la guida della linea rivoluzione proletaria del presidente Mao, e specialmente dopo la Grande Cultura Proletaria Rivoluzione, c'è stato un rapido sviluppo nell'agricoltura cinese in termini di meccanizzazione. Confrontando il 1970 con il 1965,il consumo di energia elettrica nelle aree rurali è aumentato di 1,6 volte, il drenaggio e l'irrigazione più che raddoppiate, la proprietà di trattori grandi e medi è aumentata di oltre 70 per cento, la proprietà di trattori a mano è aumentata di quasi 20 volte, e l'area arata dalle macchine rappresenta quasi il 20% della superficie coltivabile.

Fondamenti di economia politica,a cura di c. Wang, 1975.


Bisogna tener presente la differenza tra colcos sovietici e comuni cinesi...queste ultime erano univano anche allo sviluppo agricolo quello industriale...il modello è diverso anche se parte dalle stesse premesse teorico-pratiche, in particolare il rapporto tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo, sostanzialmente ignorato nell'articolo.

Ovviamente adesso mi attendo le contestazioni sulla fonte da parte di qualche rimbecillito hoxhaista che cita trotskijsti, denghisti e Rockefeller...oltre che deliranti fonti hoxhaisti su piani quinquennali diretti dall'aldilà...

Il socialismo si basa sul superamento delle condizioni di arretratezza non sulla considerazione che esse sono immutabili.

Continui a sostenere che l'articolo in questione ignora il rapporto tra la proprietà collettiva e la proprietà di tutto il popolo , ma non si capisce su quale base visto che l'articolo su questo punto cita Stalin in persona.

Facciamo parlare Engels a questo punto:"La questione non ha nulla a che fare con Schulze-Delitzsch o Lassalle. Entrambe hanno propagato piccole cooperative, sia l'una che l'altra senza aiuti di Stato; Tuttavia, in entrambi i casi, le cooperative non erano destinate a essere di proprietà dei mezzi di produzione già esistenti, ma a creare insieme alla produzione capitalistica esistente una nuova cooperativa. Il mio suggerimento richiede l'ingresso delle cooperative nella produzione esistente. Bisogna dare loro una terra che altrimenti sarebbe sfruttata con mezzi capitalistici: come richiesto dalla Comune di Parigi, gli operai devono gestire le fabbriche chiuse dai proprietari delle fabbriche su base cooperativa. Questa è la grande differenza. Marx e io non dubitavamo che nella transizione verso la piena economia comunista avremmo dovuto usare il sistema cooperativo come una fase intermedia su larga scala. Deve essere così organizzato nella società che all'inizio lo Stato mantenga la proprietà dei mezzi di produzione in modo che gli interessi privati ​​rispetto a quelli della cooperativa nel suo insieme non possano deformarli ». (Lettera di F. Engels ad August Bebel, Berlino, 20 gennaio 1886. )
Nessuno ha negato il fatto che esistano proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo nel socialismo , viene negato esclusivamente che nel socialismo le comuni possiedano le macchine o la terra al posto dello stato.

"Il socialismo si basa sul superamento delle condizioni di arretratezza non sulla considerazione che esse sono immutabili." Stai diventando dengista?😜
( Per quale motivo dovremmo ritenere che le condizioni di arretratezza sono immutabili ? Su questo sfondi una porta aperta)
 
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view post Posted on 12/8/2021, 17:32
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Continui a sostenere che l'articolo in questione ignora il rapporto tra la proprietà collettiva e la proprietà di tutto il popolo , ma non si capisce su quale base visto che l'articolo su questo punto cita Stalin in persona.

Citare una questione non significa affrontarla. Se le questioni vengono affrontate come dati di fatto e non come realtà in movimento, cioè se non viene adottato un metodo dialettico, ci si limita a declamare dogmi (come fanno i sinistri) o ad opporre il dato concreto alla necessità della trasformazione rivoluzionaria. Come fanno i destri.
Se non si entra nella contraddizione tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo non si coglie né quello che dice stalin né quello che dice mao. Citare è da filistei, analizzare dialetticamente è da marxisti. Stalin ad esempio afferma che la terra è una proprietà di fatto dei colcos anche se sottratta alla circolazione mercantile. Addirittura egli parla di concessione eterna della terra ai colcos.
La contraddizione tra la teorizzazione di Stalin e quella di mao è sui rapporti tra proprietà socialista statale e proprietà collettiva delle cooperative agricole che, dato assolutamente non trascurabile, in cina avevano prerogative più vaste rispetto all'urss in tutti i campi (da quello produttivo a quello amministrativo).
Secondo stalin la contraddizione tra proprietà socialista di tutto il popolo e proprietà socialista dei colcos, che si concretizza nel permanere della legge del valore nei loro rapporti di scambio, si risolve unilateralmente aumentando la produzione industriale della proprietà socialista di tutto il popolo. Secondo mao invece l'integrazione economica socialista dei due settori può avvenire elevando la produzione di entrambi e mobilitando politicamente le masse contadine. In questo rientrava la proprietà dei trattori che altrimenti sarebbero stati sotto affitto delle comuni nei confronti dello stato. Questa diversità va interpretata anche alla luce del fatto che le comuni secondo mao dovevano svilupparsi anche industrialmente mentre secondo Stalin i colcos rimanevano esclusivamente unità produttive agricole.
 
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CITAZIONE (primomaggio1945 @ 12/8/2021, 18:32) 
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Continui a sostenere che l'articolo in questione ignora il rapporto tra la proprietà collettiva e la proprietà di tutto il popolo , ma non si capisce su quale base visto che l'articolo su questo punto cita Stalin in persona.

Citare una questione non significa affrontarla. Se le questioni vengono affrontate come dati di fatto e non come realtà in movimento, cioè se non viene adottato un metodo dialettico, ci si limita a declamare dogmi (come fanno i sinistri) o ad opporre il dato concreto alla necessità della trasformazione rivoluzionaria. Come fanno i destri.
Se non si entra nella contraddizione tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo non si coglie né quello che dice stalin né quello che dice mao. Citare è da filistei, analizzare dialetticamente è da marxisti. Stalin ad esempio afferma che la terra è una proprietà di fatto dei colcos anche se sottratta alla circolazione mercantile. Addirittura egli parla di concessione eterna della terra ai colcos.
La contraddizione tra la teorizzazione di Stalin e quella di mao è sui rapporti tra proprietà socialista statale e proprietà collettiva delle cooperative agricole che, dato assolutamente non trascurabile, in cina avevano prerogative più vaste rispetto all'urss in tutti i campi (da quello produttivo a quello amministrativo).
Secondo stalin la contraddizione tra proprietà socialista di tutto il popolo e proprietà socialista dei colcos, che si concretizza nel permanere della legge del valore nei loro rapporti di scambio, si risolve unilateralmente aumentando la produzione industriale della proprietà socialista di tutto il popolo. Secondo mao invece l'integrazione economica socialista dei due settori può avvenire elevando la produzione di entrambi e mobilitando politicamente le masse contadine. In questo rientrava la proprietà dei trattori che altrimenti sarebbero stati sotto affitto delle comuni nei confronti dello stato. Questa diversità va interpretata anche alla luce del fatto che le comuni secondo mao dovevano svilupparsi anche industrialmente mentre secondo Stalin i colcos rimanevano esclusivamente unità produttive agricole.

Sono d'accordo su alcune delle tue considerazioni , visto che limitarsi a delle citazioni non basta a presentare in modo preciso un argomento abbastanza complesso come quello che stiamo trattando , ma sono in disaccordo con altre. Ad esempio : quando parlerebbe Stalin di concessione eterna della proprietà della terra ai colcos ? In problemi economici del socialismo in URSS non mi sembra dica nulla del genere.Lui dice : "Il colcos non è un'azienda di tipo ordinario. Il colcos lavora sulla
terra e coltiva la terra, che da tempo non è più proprietà colcosiana,
ma proprietà di tutto il popolo. Di conseguenza, il colcos non è
proprietario della terra che lavora."
Infine : solitamente quando paragoni Stalin e Mao , mi sembra di notare che venga tirata spesso in ballo la questione della " mobilitazione delle masse " , contadine e non, come se la posizione di Stalin fosse un po' più " burocratica " rispetto a quella di Mao ( il discorso poi andrebbe ampliato alla rivoluzione culturale e alla linea di massa ). Comunque a mio giudizio questa è una interpretazione che nasce esclusivamente dal linguaggio di Mao , mentre Stalin nel suo libro si limita a trattare esclusivamente i tratti " economici " della cosa , ma nei fatti la mobilitazione delle masse mi viene difficile da credere che sia avvenuta in misura inferiore nell' URSS staliniana che nella Cina maoista , basta pensare che i cinesi a metà anni 60 criticarono Stalin perché era stato troppo di sinistra nell' acutizzare la lotta di classe e che inizialmente nelle comuni agricole in Cina i kulaki erano stati integrati e ricevevano profitti in base a quante terre avevano integrato pacificamente nella comune e a quanti mezzi di produzione avevano fornito ...
Mentre per quanto riguarda l'elevazione della produzione sia della industria che delle comuni agricole si torna al punto di partenza: sicuramente in Cina ci furono anche degli ottimi risultati in alcuni periodi , ma il paragone con l'URSS staliniana o anche con l'Albania per quanto riguarda la elevazione della produzione non credo vada a vantaggio della Cina , anzi ... E questo appunto perché la decentralizzazione economica ( anche della industria) rallentano alla lunga lo sviluppo delle forze produttive.
 
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view post Posted on 13/8/2021, 14:12
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CITAZIONE
Ad esempio : quando parlerebbe Stalin di concessione eterna della proprietà della terra ai colcos ?


Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato, tuttavia la produzione dei prodotti è proprietà dei singoli colcos, giacché nei colcos il lavoro, come le sementi, sono di proprietà dei colcos, mentre della terra, che è stata concessa ai colcos in uso eterno, i colcos dispongono di fatto come di una loro proprietà, benché non possano venderla, comprarla, darla in affitto o ipotecarla.


CITAZIONE
mentre Stalin nel suo libro si limita a trattare esclusivamente i tratti " economici

Appunto un limite, se si parla di transizione al comunismo doveva prendere in considerazione anche gli altri aspetti.

Dall’inizio alla fine Stalin trascura nel suo libro l’esistenza della sovrastruttura
nella società. Nelle sue analisi egli non considera l’uomo: considera solo le cose
e non l’uomo. Occorre discutere se l’attuale sistema di distribuzione favorisce lo
sviluppo economico. Il punto di vista di Stalin nella
sua ultima lettera
è praticamente del tutto sbagliato; il suo errore principale è la
sfiducia nei confronti dei contadini
.(...)

L’aspetto principale nella terza lettera di Stalin è la sua sfiducia nei confronti dei
contadini. In particolare egli non ha trovato una via per la trasformazione della
proprietà collettiva in proprietà di tutto il popolo. Noi manteniamo il sistema della
produzione mercantile e dello scambio di merci. Per quanto riguarda la legge del
valore, noi sosteniamo la pianificazione e poniamo la politica al posto di comando.
I sovietici invece parlano solo di rapporti di produzione e trascurano la sovrastruttura
della società; non considerano né la politica né il ruolo delle masse popolari. Senza
un movimento comunista non si raggiunge mai il comunismo.


MAO TSE TUNG, ANNOTAZIONI A
PROBLEMI ECONOMICI DEL SOCIALISMO NELL’URSS
DI STALIN
(1958)


CITAZIONE
ma nei fatti la mobilitazione delle masse mi viene difficile da credere che sia avvenuta in misura inferiore nell' URSS staliniana che nella Cina maoista

Basta guardare alla rivoluzione culturale...

CITAZIONE
inizialmente nelle comuni agricole in Cina i kulaki erano stati integrati e ricevevano profitti in base a quante terre avevano integrato pacificamente nella comune e a quanti mezzi di produzione avevano fornito ...

Nell’Unione Sovietica, durante il periodo della Nuova Politica Economica (NEP),
dato che si aveva bisogno dei cereali dei contadini ricchi (kulak), si sono adottati
provvedimenti non coercitivi nei loro confronti, provvedimenti che somigliavano un
po’ a quelli che noi abbiamo preso nei confronti della borghesia nazionale durante
il primo periodo dopo la Liberazione. Solo quando la produzione totale dei cereali
nelle cooperative di produzione agricola (kolkhoz) e nelle fattorie di Stato (sovkhoz)
raggiunse i 400 milioni di pud si cominciò ad affrontare i kulak. Si adottarono allora
politiche e misure per la loro eliminazione e per l’attuazione della collettivizzazione
totale. Per parte nostra ci siamo già praticamente sbarazzati dell’economia dei
contadini ricchi nel corso della riforma agraria.


Mao tse tung, NOTE DI LETTURA DEL
MANUALE DI ECONOMIA POLITICA, 1960

CITAZIONE
Mentre per quanto riguarda l'elevazione della produzione sia della industria che delle comuni agricole si torna al punto di partenza: sicuramente in Cina ci furono anche degli ottimi risultati in alcuni periodi , ma il paragone con l'URSS staliniana o anche con l'Albania per quanto riguarda la elevazione della produzione non credo vada a vantaggio della Cina , anzi ...

Anzi cosa? Innanzitutto la questione dell'elevazione della produzione non va posta in termini unilaterali...vuoi nuovamente provarci con la fandonia revisionista dei "disastri economici maoisti"?

Edited by primomaggio1945 - 13/8/2021, 15:59
 
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