Comunismo - Scintilla Rossa

Trotskismo: controrivoluzione mascherata (1935), Moissaye J. Olgin

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Sandor_Krasna
view post Posted on 19/12/2014, 02:37 by: Sandor_Krasna
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3. Definizione del trotskismo

Che cos’è il trotskismo?
Più di dieci anni fa, quando Trockij godeva ancora del privilegio di far parte del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, Stalin rintracciò nel trotskismo “tre peculiarità che lo pongono in contraddizione inconciliabile con il leninismo”.
Prima di andare avanti dobbiamo dire una parola sui mediti qui usati per discutere del trotskismo. La questione è trattata dal punto di vista del marxismo-leninismo. Si suppone che il leninismo si è dimostrato corretto nella teoria e nella pratica della Rivoluzione. Diamo quindi per scontato che l’opposizione al leninismo è erronea.
Siamo pienamente consapevoli che molti lettori potrebbero essere in disaccordo con il punto di vista leninista. Potrebbero essere contrari alla rivoluzione proletaria, alla dittatura del proletariato, al sistema socialista. Questi lettori potrebbero trovare conforto negli attacchi di Trockij al leninismo. Ma allora devono ammettere di cercare in Trockij non una conferma ma un rifiuto della soluzione leninista al problema sociale. Contro lettori di questo tipo, che attingono dal torrente fangoso delle denunce di Trockij utili argomenti contro l’Unione Sovietica e il comunismo del suo paese, non si troveranno argomenti in queste pagine. L’unica cosa che questi lettori dovrebbero fare è ammettere di usare le munizioni di Trockij contro tutto ciò che Marx, Engels e Lenin hanno sostenuto e contro tutto ciò che Stalin, insieme all’Internazionale Comunista, sostiene oggi.
Molto diverso è il caso di coloro che si dichiarano a favore della rivoluzione proletaria, che ammettono la necessità di organizzare la classe lavoratrice per il rovesciamento del capitalismo e la fondazione di un potere sovietico, e che riconoscono in Lenin il maestro e fondatore del Partito Bolscevico e il leader storico della rivoluzione proletaria. Gli argomenti che seguono intendono dimostrare che non è possibile essere a favore della rivoluzione proletaria e del trotskismo, che se si accettano gli argomenti di Trockij ci si allontana da Lenin, che le affermazioni di fedeltà al leninismo da parte sua sono specchietti per le allodole dietro cui si nascondono la sua sfiducia nel proletariato, nel Partito Comunista Bolscevico e nei suoi metodi, e che il trotskismo è in realtà un’arma contro la Rivoluzione proletaria, un'arma dipinta di rosso per ingannare i lavoratori con tendenze radicali.
Possiamo supporre che coloro che sono onesti nei confronti nel rovesciamento del capitalismo e nella fondazione della dittatura del proletariato (in base ai principi dettati dalla Rivoluzione russa) nei paesi ora capitalisti, compresi gli Stati Uniti, condividano queste affermazioni:
a) che il Partito Comunista (Bolscevico) è il primo requisito per una rivoluzione di successo;
b) che può esserci soltanto un Partito Bolscevico in ogni paese, e non molti, e che l’unità di quel Partito, la sua coesione e quindi la sua forza sono di suprema importanza;
c) che la spina dorsale della rivoluzione socialista è il proletariato urbano;
d) che il Partito Comunista può realizzare la rivoluzione proletaria solo quando guida l’intera classe lavoratrice, o almeno la sua maggioranza, in un’insurrezione armata contro lo Stato capitalista;
e) che il successo della rivoluzione dipende in larga parte dalla capacità del Partito e del proletariato di allearsi con gli altri gruppi e le altre classi di oppressi e sfruttati, in primo luogo con i contadini, la piccola classe media delle città, gli intellettuali oppressi, eccetera;
f) che la fiducia tra i dirigenti e i membri del Partito è una delle condizioni più importanti per il successo, e che la sfiducia nella dirigenza bolscevica, quando è immotivata, indebolisce la rivoluzione;
g) che può esserci soltanto una Internazionale Comunista che guidi i Partiti Comunisti del mondo;
h) che non si può essere un vero rivoluzionario se si combatte contro l’Unione Sovietica, dato che l’Unione Sovietica è il massimo successo del proletariato mondiale e un esempio di costruzione del socialismo.
Ma torniamo alla definizione di Stalin. Bisogna ricordare che Stalin la pronunciò in un momento in cui il trotskismo aveva appena cominciato ad alzare la testa. Il testo in cui è contenuta la definizione, Trotskismo o leninismo?, fu pubblicato nel novembre 1924. È straordinario con quale chiarezza Stalin abbia previsto il significato e lo sviluppo futuro del trotskismo quando ancora Troskij aveva fama di essere uno dei massimi eroi della Rivoluzione.
Secondo Stalin le “peculiarità” del trotskismo sono:
Primo, il trotskismo è la teoria della cosiddetta “rivoluzione permanente”, che è soltanto un altro nome dell’idea che sarebbe impossibile costruire il socialismo in Unione Sovietica.
Secondo, il trotskismo significa mancanza di fiducia nella lealtà del Partito Bolscevico, nella sua unità, nella sua ostilità agli elementi opportunisti, che porta alla teoria della “convivenza dei rivoluzionari con gli opportunisti, con i loro gruppi e gruppetti, in seno a un unico partito” (Stalin, “Trotskismo o leninismo?”, Opere complete, vol. VI, p. 471).
Terzo, il trotskismo significa sfiducia nei dirigenti bolscevichi, tentativo di screditarli e infangarli. Con una visione profetica Stalin sottolinea i pericoli del trotskismo.

Quale pericolo racchiude il nuovo trotskismo?
Il pericolo di trasformarsi, per tutto il suo contenuto intrinseco, in un centro e punto di raccolta degli elementi non proletari, che inspirano a indebolire, a disgregare la dittatura del proletariato.
[…]
Il trotskismo opera adesso per menomare il prestigio del bolscevismo e scalzarne le basi. (Stalin, “Trotskismo o leninismo?”, Opere complete, vol. VI, p. 425)


Descrivendo nuovamente il trotskismo sei anni dopo, nel giugno 1930, Stalin dovette soltanto approfondire le “peculiarità” già citate. Le attività dei trotskisti erano coerenti con la descrizione data in passato da Stalin. Ciò che aveva anticipato nel 1924 come possibilità e tendenza era diventato una pratica consolidata.

L’essenza del trotskismo consiste prima di tutto nella negazione della possibilità della costruzione del socialismo nell’Unione Sovietica, con le forze della classe operaia e dei contadini del nostro paese. Che cosa significa? Significa che se in un prossimo futuro non dovesse arrivare un aiuto sotto forma di una rivoluzione mondiale vittoriosa, dovremmo capitolare alla borghesia e fare spazio a una repubblica democratica-borghese. Di conseguenza, ci troviamo di fronte al rifiuto borghese della possibilità di costruire il socialismo nel nostro paese, mascherato da una fraseologia “rivoluzionaria” sulla vittoria della rivoluzione mondiale.
L’essenza del trotskismo consiste, in secondo luogo, nella negazione della possibilità di attirare le masse contadine verso la costruzione del socialismo nelle campagne. Che cosa significa? Significa che la classe lavoratrice non è abbastanza forte da guidare i contadini dietro di sé con l’obiettivo di portare le fattorie individuali sulla strada della collettività, e che se in un prossimo futuro la vittoria della rivoluzione mondiale non dovesse venire in aiuto della classe lavoratrice, i contadini restaureranno il vecchio ordine borghese. Di conseguenza, ci troviamo di fronte alla negazione borghese della forza e delle opportunità della dittatura del proletariato di guidare i contadini verso il socialismo, mascherata con una fraseologia “rivoluzionaria” sulla vittoria della rivoluzione mondiale.
L’essenza del trotskismo consiste, in terzo luogo, nella negazione della necessità della ferrea disciplina, nel riconoscimento della libertà dei gruppi frazionisti all’interno del Partito, nell’accettazione della necessità di costituire un partito trotskista. Per il trotskismo, il Partito Comunista dell’Unione Sovietica non deve essere un partito militante, unito e singolo, ma una collezione di gruppi e fazioni, ciascuno con la propria organizzazione centrale, la propria stampa e così via. E che cosa significa? Significa che dopo la libertà dei gruppi politici nel Partito dovrà arrivare la libertà dei partiti politici nel paese, cioè la democrazia borghese. Di conseguenza, ci troviamo di fronte all’accettazione della libertà dei gruppi frazionisti nel Partito, che porta direttamente alla tolleranza dei partiti politici nel paese della dittatura del proletariato, il tutto mascherato con frasi sulla “democrazia interna al Partito” e sul “miglioramento del regime” all’interno del Partito. (Stalin, Leninism, edizione inglese, vol. II, pp. 391-393)


La negazione della possibilità di costruire il socialismo in Unione Sovietica può soltanto scoraggiare i lavoratori sovietici, distruggere la loro fiducia, affievolire il loro entusiasmo. La negazione della possibilità di costruire il socialismo nelle campagne può soltanto scoraggiare i contadini piccoli e medi, indebolire la loro lotta contro i kulaki, indebolire la loro fiducia nel proletariato urbano e nel suo Partito come guide della Rivoluzione e costruttori del socialismo. La negazione della necessità della disciplina ferrea nel Partito può soltanto incoraggiare le rotture della disciplina, indebolendo così l’arma più forte della dittatura del proletariato. Per questo motivo nel 1930 Stalin lo definì “un gruppo anti-proletario, anti-sovietico e controrivoluzionario che informa con cura la borghesia degli affari del nostro Partito”. (Ibid., p. 391)
Oggi il trotskismo non si limita più a “informare” la borghesia. Oggi il trotskismo è il centro e il punto di incontro dei nemici dell’Unione Sovietica, del proletariato rivoluzionario dei paesi capitalisti, dell’Internazionale Comunista. Il trotskismo sta cercando non solo di disgregare la dittatura del proletariato in Unione Sovietica, ma anche di disgregare le forze a favore della dittatura del proletariato di tutto il mondo.

* * *


La nostra esposizione seguirà le “peculiarità” del trotskismo nell’ordine dato da Stalin. Aggiungeremo alcuni capitoli sulle imprese recenti dei trotskisti negli Stati Uniti e all’estero.

Edited by Sandor_Krasna - 21/2/2015, 02:29
 
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