Comunismo - Scintilla Rossa

L'imperialismo si organizza in Libia

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Ziggy
view post Posted on 9/2/2011, 19:41




Timori di finire come la Tunisia e l'Egitto

Libia: Gheddafi preoccupato per la giornata di protesta del 17 febbraio

Riunioni con giornalisti e capi locali per depotenziare la «Giornata della collera»


Muhammar Gheddafi
MILANO - Il vento rivoluzionario nordafricano sta per interessare anche la Libia, Paese che finora era rimasto immune dell'ondata di proteste che ha travolto la Tunisia e sta seriamente minacciando il regime di Mubarak in Egitto. Secondo il quotidiano AlSharq Al-Awsat, il principale quotidiano arabo internazionale con sede a Londra, gruppi libici di opposizione hanno proclamato tramite internet il 17 febbraio «Giornata della collera», destando forti preoccupazioni nel colonnello Muhammar Gheddafi.

SCOMPIGLIO - Secondo quanto riferisce il giornale, l'appello lanciato in rete per una protesta popolare ha creato scompiglio nel governo di Tripoli. Per correre ai ripari, da tre giorni Gheddafi convocherebbe giornalisti e attivisti politici per fare il punto della situazione. In particolare, nel corso di un incontro con alcuni giornalisti locali, secondo quanto riferisce il sito del giornale Libya al-Youm, Gheddafi «ha espresso preoccupazioni per la protesta, paventando i rischi connessi a una situazione di caos che potrebbe scatenarsi nel Paese».

STUDENTI - È la prima volte che le autorità libiche mostrano segni di preoccupazione per una possibile rivolta. A scendere in piazza il 17 febbraio saranno in modo particolare gli studenti. È a loro infatti che si è rivolto Gheddafi nelle sue riunioni, criticando con forza anche Al-Jazeera per aver incitato, a suo giudizio, alla ribellione in Egitto. Commentando quanto accaduto di recente al Cairo, il colonnello avrebbe affermato: «È sbagliato prendersela con Mubarak, che è un uomo povero, non ha neanche i soldi per i suoi vestiti e più volte lo abbiamo aiutato. Quanto sta accadendo in Egitto è tutta opera dei servizi segreti israeliani».





Edited by Ziggy - 22/3/2011, 17:35
 
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Túpac Amaru II
view post Posted on 10/2/2011, 12:26




Tralasciando ques'affermazione del tutto discutibile:

«È sbagliato prendersela con Mubarak, che è un uomo povero, non ha neanche i soldi per i suoi vestiti e più volte lo abbiamo aiutato. Quanto sta accadendo in Egitto è tutta opera dei servizi segreti israeliani»

Non credo che ci sarà un grosso seguito in libia: in ogni caso poi sono cazzi loro!!
 
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Ziggy
view post Posted on 19/2/2011, 12:51




IL CAIRO - Le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 84 persone in Libia in tre di giorni di manifestazioni. Lo afferma Human Rights Watch citando testimonianze di fonti mediche e di residenti. Ieri sera Amnesty international aveva fornito un bilancio di 46 morti. "Le autorità libiche devono porre fine immediatamente agli attacchi contro i manifestanti pacifici e proteggerli da gruppi antigovernativi", si legge in un comunicato dell'organizzazione umanitaria che ha sede a New York.

A BENGASI IL BILANCIO PIU' PESANTE, 55 MORTI - E' Bengasi, capoluogo della Cirenaica tradizionalmente avversa a Gheddafi, la città dove ci sono state più vittime nella repressione delle proteste popolari contro il leader libico, al potere da 42 anni. Lo rivela sul suo sito la ong per i diritti umani Human Rights Watch, che accanto al bilancio complessivo di 84 morti, offre anche un conteggio delle vittime per ciascuna città. Secondo HRW, giovedì 17 febbraio ci sono stati 20 morti a Bengasi, 23 ad Al Baida, 3 ad Ajdabiya e 3 a Derna.

Ieri, venerdì 18 febbraio, le forze di sicurezza a Bengasi hanno ucciso 35 persone. Quasi tutte le vittime di ieri avevano ferite da arma da fuoco al petto, al collo e alla testa. Le proteste si sono concentrate nelle città dell'est del paese, dove il potere del leader della Jamahiriya è meno forte. Testimoni hanno riferito alla ong che dopo le sparatorie di ieri, in serata i manifestanti riuniti intorno al palazzo di giustizia hanno continuato ad aumentare, fino a diventare migliaia. A Baida ieri sono state sepolte le 23 persone uccise negli scontri il giorno prima: la polizia pattuglia le strade e non ci sono stati incidenti. Ad Ajdabiya ieri sera c'erano manifestazioni di proteste, ma nessuna violenza. HRW riferisce che la situazione nella capitale Tripoli è tranquilla, ma che un uomo è stato prelevato a casa insieme allo zio dalla polizia e portato in una località sconosciuta, a causa di messaggi che aveva postato su Facebook. "Le forze di sicurezza di Muammar Gheddafi stanno sparando su cittadini libici e uccidendone decine solo perché chiedono un cambiamento e che i governanti rispondano del loro operato - ha detto Jack Stork, vice direttore di Human Rights Watch per il medio Oriente e il Nordafrica -. Il governo libico non permette ai giornalisti e agli attivisti per i diritti umani di lavorare liberamente. Ma il mondo guarda cosa sta avvenendo e le forze violente e i loro comandanti possono essere chiamati a rispondere". Testimoni hanno riferito a HRW che ieri a Bengasi forze di sicurezza con uniformi gialle hanno aperto il fuoco su manifestanti vicino a una base delle stesse forze nel centro della città, la Fadil Bu Omar Katiba. Un alto funzionario dell'ospedale cittadino "Al Jalaa" ha detto alla Ong che la sua struttura ieri ha ricevuto i corpi di 35 persone uccise nella giornata. "Abbiamo chiesto a tutti i dottori di Bengasi di venire in ospedale e a tutti di donare sangue perché non ho mai visto niente di simile prima", ha dichiarato la fonte alla ong.

PROCURATORE ORDINA INCHIESTA SU VIOLENZE - Il procuratore generale libico Abdelrahman Al-Abbar ha ordinato l'apertura di una inchiesta sulle violenze durante le manifestazioni anti-regime, in particolare nell'est del paese. Lo ha riferito una fonte informata alla France Presse. "Il procuratore ha ordinato l'apertura di una inchiesta sulle ragioni e il bilancio degli avvenimenti in alcune città e ha chiesto di accelerare le procedure per giudicare tutti quelli che sono colpevoli di omicidio o di saccheggi", ha detto la fonte.

BLOCCATO L'ACCESSO AD INTERNET - L'accesso a Internet è stato completamente bloccato in Libia nel corso della notte. Lo riferisce Arbor Networks, una società specializzata nella sorveglianza del traffico internet basata negli Stati Uniti.La Libia ha "bruscamente interrotto" l'accesso a internet alle 02.15 locali (le 1.15 in Italia), ha precisato la società, aggiungendo che le connessioni internet erano già molto disturbate ieri. Nelle manifestazioni degli ultimi giorni in Libia, soprattutto nelle città della Cirenaica, nell'est del Paese, sono rimaste uccise dall'intervento delle forze di sicurezza almeno 46 persone, secondo quanto ha riferito Amnesty International.

Fonte Ansa

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mo...1587570705.html
 
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cizikov
view post Posted on 19/2/2011, 20:35




se cade anche la Libia per il nostro paese sarebbe un vero disastro
 
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Túpac Amaru II
view post Posted on 19/2/2011, 23:54




CITAZIONE (cizikov @ 19/2/2011, 20:35) 
se cade anche la Libia per il nostro paese sarebbe un vero disastro

Si, decisamente!

Comunque, ecco come si dovrebbe comportare un vero leader:

 
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Ziggy
view post Posted on 20/2/2011, 21:11




Però sono un po' confuso, Gheddafi attualmente può essere definito antimperialista?
 
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Le_Quack
view post Posted on 20/2/2011, 21:21




CITAZIONE (Ziggy @ 20/2/2011, 21:11) 
Però sono un po' confuso, Gheddafi attualmente può essere definito antimperialista?

Quoto,perché tenersi stretto Gheddafi?
 
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LudovicoPiero
view post Posted on 21/2/2011, 08:43




QUOTE (Le_Quack @ 20/2/2011, 21:21) 
QUOTE (Ziggy @ 20/2/2011, 21:11) 
Però sono un po' confuso, Gheddafi attualmente può essere definito antimperialista?

Quoto,perché tenersi stretto Gheddafi?

Cari Le Quack e Ziggy vogliamo dare una mano ai grandi dittatori "americani" a sbarazzarsi di un piccolo "dittatore" antagonista ribelle aiutando il fronte imperialista a risolvere una sua contraddizione interna? Volete togliervi dalla testa che ATTUALMENTE non ci sono le condizioni per una rivoluzione? Stanno usandovi come dei burattini giocando con la vostra smania rivoluzionaria. Per bacco se hanno le palle gli imperialisti! Tanto di cappello! Ma non facciamoci prendere per i naso.

Qualche blogghista ( di cui io non ne condivido in pieno il pensiero) ne ha piena coscienza:

http://blogghete.altervista.org/joomla/ind...onale&Itemid=47

Qui potete leggere il testo originale in inglese:

http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=23283


L'articolo è interessante. Spero che lo legga anche il compagno terzomondista Grimaldi...... soprattutto per quanto concerne il Gruppo egiziano 6 aprile.....


La speranza è che le contraddizioni interne al fronte imperialcapitalista permangano e che il tempo ( come è sempre stato in passato in ogni secolo o epoca) ci regali personalità straordinarie ( come Marx, Engels, Lenin, Stalin ma anche Napoleone, Voltaire, etc.) in grado di far progredire la scienza rivoluzionaria aggiornandola, tenendo conto degli errori passati e dello sviluppo delle nuove forze produttive.

Ludovico

Visto come stanno andando le cose in nord Africa l'imperialismo dmostra di essere in piena salute.

Edited by LudovicoPiero - 21/2/2011, 11:04
 
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BrigataGaribaldi
view post Posted on 21/2/2011, 11:45




Io credo che la situazione libica sia più complessa..anche alla luce di questo articolo penso che la Libia sia uno stato "particolare" nel fronte antimeperialista. Recentemente Gheddafi ha aperto sempre di più verso l'occidente e i suoi soldi..


"GHEDDAFI REGGERA', IN CIRENAICA RIVOLTA ENDEMICA"

Sulla sanguinosa crisi libica in corso, dagli esiti drammatici e incerti anche per la difficoltà delle fonti, abbiamo rivolto alcune domande ad Angelo Del Boca, esperto di Libia e storico del colonialismo italiano.

Le notizie che arrivano parlano di un paese spaccato in due, anche l'esercito e i «comitati rivoluzionari» sarebbero divisi, la Cirenaica con le città di al Bayda, Bengasi, Tobruk è nelle mani degli insorti. La situazione sembra precipitare e le vittime sono quasi un centinaio...

Sì, precipita. Però, come giustamente dicevi, il paese è spaccato in due. Per la Cirenaica era già possibile prevedere una rivolta. Non è la prima volta, è già accaduto nel 2006 per la provocazione anti-islam del «nostro» ministro Calderoli e c'è da dire che, perlomeno negli ultimi 15 anni siamo alla terza insurrezione. Nel 1996 infatti non abbiamo mai saputo il numero delle vittime, solo gli arrestati furono migliaia, eppure allora intervenne contro quella rivolta islamista l'esercito, l'aviazione e la marina che sparò contro la Montagna verde, l'unica presenza montuosa simbolo dell'eroe Omar al Muhtar. Impossibile sottovalutare ancora l'influenza fortissima in Cirenaica della storica confraternita politico-religiosa della Senoussia.

Quindi secondo te il colonnello Muammar Gheddafi non ha le ore contate...

No, anche perché la stessa famiglia Gheddafi è come spezzata in due. Una divisione che è quasi una risorsa.

C'è la possibilità che questo conflitto apra le porte del potere a Seif al Islam, il figlio di Gheddafi che lavora da tempo ad una riforma della costituzione libica e che ha trattato per la liberazione dalle carceri di centinaia di integralisti?

Su questo ci andrei un po' con calma. A proposito dei figli, voglio ricordare che da un parte ci sono Khamis che è a capo di questi battaglioni di sicurezza, che poi sarebbero i pretoriani del regime, e Motassem, anche lui coinvolto nell'esercito; entrambi a favore di Gheddafi e adesso suoi strenui difensori, a ogni costo, come si capisce dagli avvenimenti di Bengasi e al Beida, dove era presente proprio Khamis. Dall'altra parte abbiamo Seif al Islam, che in questa situazione non ha fatto particolari dichiarazioni, ma da quanto sappiamo è l'unico che dà informazioni su quello che sta succedendo. E certo è l'unico che ha fatto liberare negli ultimi mesi centinaia di integralisti islamici di Bengasi. Che aveva liberato a condizione che loro, in un certo senso, si pentissero, ammettessero il loro errore e non tornassero più a fare operazioni di carattere violento. Ripeto che in questi ultimi mesi e giorni, è l'unico che dà informazioni su quello che accade.

In questo momento il mondo occidentale, quello che ha interessi strategici fondamentali in Libia, sembra molto preoccupato. Non parliamo solo dell'Italia, con l'Eni e Finmeccanica, ma anche degli Stati uniti...

Sì, gli Stati uniti da quando hanno deciso con Bush nel 2004 che la Libia non è più uno stato canaglia, sono tornati ormai da sette anni con quattro multinazionali petrolifere ad attingere al petrolio di Tripoli. E gli interessi non sono solo per il petrolio perché i francesi hanno attivato contratti per vendere i loro aerei da combattimento, la Gran Bretagna aveva mandato Tony Blair - che con Seif al Islam risolse anche la vicenda drammatica di Lockerbie - come commesso viaggiatore d'affari. Tutti in fila per vendere forniture. Perché in Libia-Piazza Affari c'è da cambiare tutto: ci sono da costruire aeroporti nuovi, la famosa ferrovia, l'autostrada litoranea dovrà costruirla l'Italia. Come da accordo storico con il quale il governo italiano riconosce le infamie italiane colonialiste e fasciste, per avere in cambio il contenimento - vale a dire nuovi campi di concentramento - dell'immigrazione disperata del Maghreb e dell'interno africano.

A proposito d'Italia. Come giudichi le dichiarazioni di Berlusconi di fronte al precipitare della situazione e alla repressione sanguinosa: «Non ho chiamato Gheddafi perché non lo voglio disturbare»?


È una forma di viltà. Da parte di uno che proclama di essere un personaggio «amico e fraterno», ecc. ecc., e che «ha imparato il bunga-bunga da lui», ecc. ecc. Io non solo gli avrei telefonato, ma intanto gli avrei chiesto com'è la situazione, anche perché dalla sua voce sarebbe una dichiarazione autorevole. E poi gli avrei chiesto di essere clemente e di cercare di non provocare altro sangue. Invece «lui» non lo vuole disturbare. Non lo vuole disturbare perché oltretutto è anche un vigliacco

http://www.comedonchisciotte.org/site/modu...order=0&thold=0

 
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LudovicoPiero
view post Posted on 21/2/2011, 12:04




QUOTE (BrigataGaribaldi @ 21/2/2011, 11:45) 
Io credo che la situazione libica sia più complessa..anche alla luce di questo articolo penso che la Libia sia uno stato "particolare" nel fronte antimeperialista. Recentemente Gheddafi ha aperto sempre di più verso l'occidente e i suoi soldi..

Le "rivoluzioni" della Cia & co stanno avendo successo grazie all'aiuto inconsapevole delle popolazioni disperate. L'Eni dovrà rinunciare alle sue commesse in Libia con grande godimento per le multinazionali "americane". L'articolo che hai postato è perfettamente in "sintonia" con i dettami dell'Alta Finanza..........

Edited by LudovicoPiero - 21/2/2011, 12:13
 
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BrigataGaribaldi
view post Posted on 21/2/2011, 12:13




senza dubbio,ma non sto dicendo questo....sto dicendo può essere che lo scontro interno in Libia stia avvenendo non per far avvicinare (o entrare) il paese all'imperialismo ma addirittura per allontanarsene dopo le recenti aperure di Gheddafi
 
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LudovicoPiero
view post Posted on 21/2/2011, 12:14




QUOTE (BrigataGaribaldi @ 21/2/2011, 12:13) 
senza dubbio,ma non sto dicendo questo....sto dicendo può essere che lo scontro interno in Libia stia avvenendo non per far avvicinare (o entrare) il paese all'imperialismo ma addirittura per allontanarsene dopo le recenti aperure di Gheddafi

No! Solo per estendere il dominio "americano" sulle provincie ribelli! E ci stanno riuscendo grazie al popolo, alle masse.......
 
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BrigataGaribaldi
view post Posted on 21/2/2011, 12:21




Ok. Allora se così fosse dovremmo sostenere le province "ribelli" per fermare il progetto espansionista in Libia e acuire le contraddizioni all'interno del fronte imperialista
 
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LudovicoPiero
view post Posted on 21/2/2011, 12:45




Esattamente. Bisogna stare dalla parte dei regimi non più graditi agli "americani". Il contrario di quello che la popolazione sta facendo. Le masse diseredate, sfruttate ed inferocite stanno espletando il compito loro assegnato (da CIA & co)"perfettamente". Per quello non manifesterei mai con la sinistra venduta contro Berlusconi. È paradossale ma al momento Berlusconi è utile.
 
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Ziggy
view post Posted on 21/2/2011, 13:30




Adesso la situazione è più chiara.
 
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1213 replies since 9/2/2011, 19:41   22799 views
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