Comunismo - Scintilla Rossa

Il XX° Congresso del PCUS del 1956, Punto di svolta decisivo per la restaurazione del capitalismo in Unione sovietica e per la controrivoluzione imperialista

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view post Posted on 6/8/2013, 10:54

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Il XX° Congresso del PCUS del 1956:

Punto di svolta decisivo per la restaurazione del capitalismo
in Unione sovietica e per la controrivoluzione imperialista


Nel febbraio 1956 – tre anni dopo la morte di Stalin – Krusciov, il nuovo presidente del PCUS presentava al mondo un programma completamente revisionista. Fu un taglio netto con il passato, poiché questo Congresso rivedeva la linea comunista su tutte le questioni fondamentali della lotta di classe e le sostituì con una linea opportunista di adattamento all’ imperialismo mondiale. A prescindere dalla condanna di Stalin nel famoso “rapporto segreto” di Krusciov, la “novità” più “sensazionale” al XX Congresso fu la propaganda di Krusciov a riguardo della “via pacifica” al socialismo.

Le conseguenze furono disastrose: tutti i partiti comunisti che hanno seguito la “nuova via” del XX Congresso cambiarono colore. Il PCUS fu trasformato in un partito riformista borghese sotto la direzione della cricca Krusciov-Breznev. Su questa base, il capitalismo fu restaurato sotto il mantello del socialismo e l’Unione soviètica trasformata stato dello sfruttamento e dell’oppressione, in una grande potenza imperialista fondata sul saccheggio degli altri popoli e dei popoli all’interno dell’Urss in modo altrettanto devastante si dimostrò praticamente che la cosiddetta “via pacifica” porta a catastrofi sanguinose, come nel caso dell’assassinio di centinaia di migliaia di comunisti donne e uomini in Indonesia nel 1965 e come in Cile nel 1973, dove vennero massacrati decine di migliaia.

Il XX° Congresso del PCUS nel 1956:
II tradimento completo delle idee del comunismo!

La conquista del potere da parte del revisionismo moderno significa: controrivoluzione aperta nella prassi

Come poterono giungere al potere i revisionisti in Unione sovietica nel partito comunista e restaurare il capitalismo?

La lotta per la completa rottura con il revisionismo moderno deve continuare e rafforzarsi!

Dichiarazione programmatica dei comunisti rivoluzionari dell’Unione sovietica (bolscevichi) del 1966 – Estratto

Appendice
• Prendere a modello la lotta di Stalin contro i burocrati, comunisti”
• Su alcuni errori nella lotta contro il trotzkismo e altri nemici del partito
• Estratto dal rapporto di Zdanov al 18° Congresso del PCUS(b) il 18.3.1939
• Non fecero errori i classici? Non li fece Stalin?
• Stalin – un nemico del culto della personalità
• Stalin – un allievo della classe operaia di Tiflis
• Sulla connessione della lotta all’interno del partito coi processi di Mosca dal 1936 fino al 1938
• Le tesi centrali della linea revisionista al XX° Congresso del PCUS
• Il vecchio revisionismo e il revisionismo moderno dopo il 1945
• L’amnistia dei criminali di guerra nazisti in Unione sovietica nel 1955 mostra il tradimento dei revisionisti del PCUS e della SED nei confronti della lotta contro l’imperialismo tedesco-occidentale
• I compagni assassinati dai revisionisti controrivoluzionari e dai reazionari islamici nella lotta per la costruzione del Partito comunista dell’Afghanistan/ml
• II bilancio controrivoluzionario della “via pacifica” verso il socialismo” revisionista: massacri sanguinosi di lavoratori e lavoratrici in Indonesia nel 1965 e in Cile nel 1973

QUI tutto il documento
 
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view post Posted on 6/8/2013, 12:12

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(*) Purtroppo questo documento non è stato tradotto bene e ci sono alcune lacune ma con un po di pazienza (o ricorrendo anche alle versioni in altre lingue) il contenuto lo si può capire facilmente...

http://againstmodernrevisionism.wordpress.com/italiano/
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 6/8/2013, 12:16




Boia c'è di tutto , afghanistan , cecoslovacchia , etiopia . Mionchia tante cose non le sapevo , p esempio il massacro di comunisti aghani per mano del PDPA
 
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view post Posted on 6/8/2013, 12:54

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ho postato il documento per analizzarlo1
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 8/8/2013, 12:00




Una seria analisi del documento va iniziata dalle nazionalizzazioni e dall'apparato industriale dello stato , citato ne il trucco revisionista della proprietà statale .
Le nazionalizzazioni sono un vecchio trucco sempre molto efficace , propinato oggi da ziuganov ( ma anche dal cosidetto socialismo del XXI secolo ), ieri da togliatti e bernstein : in particolare si pensa che con la lotta economica , trasferendo da mano privata a mano statale si avanzi verso il socialismo . Questa illusione è demolita dalla crisi economica , e anche dalla storia : la eni e mattei non sono eroi antiimperialisti perche uomini dell'industria di stato , ma semplicemente uomini borghesi e capitalistici che si servono delle nazionalizzazioni per interessi economici, e lo stato specchio dei rapporti sociali e del dominio borghese non è che la macchina di cui si serve la borghesia per reprimere i proletari , per cui in caso di crisi o di cambio di interessi della borghesia , come dimostrato dalle varie svendite del PD , tutte le conquiste , senza la rivoluzione proletaria andranno al diavolo . ma questo non viene o non vogliono comprenderlo

http://patriadelribelle.blogspot.it/2012/0...-comunista.html

www.marx21.it/storia-teoria-e-scien...socialismo.html

Qui posto due link interessanti da integrare nel documento.
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 8/8/2013, 12:16




Il revisionismo poi può portare a conseguenze infauste come spiegato giustamente nella parte dedicata ad allende e sukarno , in particolare la reazione della borghesia sarà violenta e non risparmierà nessuno se non si compie la rivoluzione proletaria . Il PC cileno , come i turatiani italiani e altri di fatto si è suicidato , ma anche in bolivia il rifiuto del pc boliviano a unirsi al che , in piena sintonia con i diktat kruscioviani , ha provocato una reazione violenta . Altra brutta storia fu il PC argentino brezneviano che appoggiò videla pur avendo fatto poi auto critica .
I partiti revisionisti poi fanno gli interessi della borghesia locale imperialista sopratutto nel caso dell'eurocomunismo , e della borghesia sovietica , in particolare con breznev , dove in afghanistan e iran ( luogo degli interessi economici sovietici ) perseguivano una politica comunque rivoluzionaria almeno a parole , e invece in sudamerica , ove uno scontro con l'imperialismo americano non era raccomandabile si collabora anche con l'imperialismo americano appoggiando un programma riformista ( Ovviamente ci sono le eccezioni delle borghesie nazionali in conflitto con l'imperialismo , come dimostrato dal compianto chavez , che per legittimarsi politicamente debbono avvicinarsi e soddisfare alcune esigenze del proletariato ) e quindi in sudamerica imperialismo e socialimperialismo , non erano in conflitto , mentre dopo la crisi del 73 gli americani e la nato volendo recuperare il medio oriente sono entrati in conflitto col socialimperialismo provocando l'intervento afgano .
Come descritto nel documento quindi il revisionismo comporta la borghesia al potere , e come dimostrato dalle diverse condotte dei partiti filosovietici diversi interessi a seconda del luogo , delle sue condizioni e delle condizioni economiche del capitalismo . Chiaramente imperialismo e socialimperialismo sono diversi , anche come mostrato nel documento e come descritto da mao i sovietici non esportavano capitale , ma imponevano un semplice dominio militare e una semplice divisione del lavoro , quindi la borghesia al potere non aveva ancora distrutto del tutto il socialismo , ma con la crisi ( come dimostrato da gorbaciov ) ha intensificato l'erosione del socialismo ,
 
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view post Posted on 12/8/2013, 12:43
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ma anche in bolivia il rifiuto del pc boliviano a unirsi al che , in piena sintonia con i diktat kruscioviani , ha provocato una reazione violenta .

Ma il Che non era anch'egli kruscioviano?
Comunque Videla era un coerente antiamericano, no?
 
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view post Posted on 12/8/2013, 13:03

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"Io credo che nelle questioni fondamentali su cui si fondava, Trozkij commetteva degli errori; credo che il suo comportamento posteriore fu erroneo e negli ultimi tempi anche oscuro. Credo che i trozkisti non abbiano apportato nulla al movimento rivoluzionario, in nessun paese, e dove hanno fatto di più hanno fallito perché i metodi erano sbagliati".
(Ernesto Che Guevara, Discorso al ministero dell'Industria, 5 novembre 1964)

"In Stalin sta la differenza fra la rivoluzione ed il revisionismo. Dovete guardare Stalin nel contesto storico in cui egli si muove, non dovete guardarlo come un bruto, ma in quel particolare contesto storico. Sono approdato al comunismo a causa di papà Stalin e nessuno deve venire a dirmi che non devo leggere Stalin. L'ho letto quando è stato dichiarato disdicevole.... Continuo soprattutto in questo periodo che è proibito leggerlo. Ho trovato una serie di cose che sono molto interessanti". (ERNESTO CHE GUEVARA)
https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=46067715
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 12/8/2013, 13:23




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ma anche in bolivia il rifiuto del pc boliviano a unirsi al che , in piena sintonia con i diktat kruscioviani , ha provocato una reazione violenta .

Ma il Che non era anch'egli kruscioviano?
Comunque Videla era un coerente antiamericano, no?

Fiero Maoista , Videla era un cattofascista ammiratore di franco e pinochet , e la alianza anticomunista argentina era finanziata dagli usa .
il Che era alleato dell'URSS ma se leggi le sue opere inizia a maturare una critica verso la fine della sua vita alla yugoslavia e al sistema kruscioviano , inoltre lui guardava di piu a ben bella che non a nasser , il primo era fortemente filocinese , il secondo filo sovietico
 
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view post Posted on 12/8/2013, 13:57

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Videla era un cattofascista ammiratore di franco e pinochet

e papa Francesco è un super cattofascista ammiratore di Videla ;)
 
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view post Posted on 12/8/2013, 17:27
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"Io credo che nelle questioni fondamentali su cui si fondava, Trozkij commetteva degli errori; credo che il suo comportamento posteriore fu erroneo e negli ultimi tempi anche oscuro. Credo che i trozkisti non abbiano apportato nulla al movimento rivoluzionario, in nessun paese, e dove hanno fatto di più hanno fallito perché i metodi erano sbagliati".
(Ernesto Che Guevara, Discorso al ministero dell'Industria, 5 novembre 1964)

"In Stalin sta la differenza fra la rivoluzione ed il revisionismo. Dovete guardare Stalin nel contesto storico in cui egli si muove, non dovete guardarlo come un bruto, ma in quel particolare contesto storico. Sono approdato al comunismo a causa di papà Stalin e nessuno deve venire a dirmi che non devo leggere Stalin. L'ho letto quando è stato dichiarato disdicevole.... Continuo soprattutto in questo periodo che è proibito leggerlo. Ho trovato una serie di cose che sono molto interessanti". (ERNESTO CHE GUEVARA)

Ti ringrazio per le due citazioni (che comunque conoscevo già assieme a molte altre simili), compagno Skate Red, però non è che ogni individuo che dice due belle parole su Stalin si può considerare automaticamente "grande marxista-leninista". Le tattiche e strategie militari del Che, nonché il suo pensiero sono abbastanza lontani dal marxismo-leninismo, essendo impregnati piuttosto di idealismo e metafisica che non del materialismo dialettico di Marx ed Engels.
CITAZIONE
Fiero Maoista , Videla era un cattofascista ammiratore di franco e pinochet , e la alianza anticomunista argentina era finanziata dagli usa .

Ah sì sì sì scusa mi ero sbagliato io, è che spesso confondo Videla con Perón. Errore mio.
CITAZIONE
il Che era alleato dell'URSS ma se leggi le sue opere inizia a maturare una critica verso la fine della sua vita alla yugoslavia e al sistema kruscioviano

Appunto, verso la fine della sua vita. Il krusciovismo si manifestò scopertamente nel 1956, mentre il Che morì nel 1967. Possibile mai che in undici anni si sia accorto così tardi della natura revisionista del krusciovismo? E per quanto riguarda la Jugoslavia, egli la guardò con ammirazione, dopo averla visitata, ed esaltava il modello di "autogestione" che invece altro non è se non una forma di capitalismo in salsa diversa. Bisogna vedere se queste critiche partono da posizioni di principio o no. Anche Honecker se per questo disse (della serie: chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati) che il più grosso errore dei partiti dell'est è stato quello di rinnegare Stalin...
CITAZIONE
lui guardava di piu a ben bella che non a nasser , il primo era fortemente filocinese , il secondo filo sovietico

Un'informazione: dov'è che avresti trovato che Ben Bella era filocinese? Non ho trovato nulla a riguardo, ma solo che cercava di equilibrarsi tra Europa e URSS creando una "via algerina al socialismo", ma siccome dubito fortemente della fonte volevo informarmi prima di dar retta a delle sciocchezze.
 
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view post Posted on 12/8/2013, 18:02

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Fiero Maoista' le tue posizioni riguardo al comandante Che sono quelle del pmli.
Se oltre a leggere quanto ho riportato qui andassi a leggere anche il resto riportato nel topic linkato capiresti molte altre cose.
Il tuo discorso è riduttivo. Secondo te o si scrive un trattato su Stalin o non si è marxisti leninisti?
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 12/8/2013, 19:10




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lui guardava di piu a ben bella che non a nasser , il primo era fortemente filocinese , il secondo filo sovietico

Un'informazione: dov'è che avresti trovato che Ben Bella era filocinese? Non ho trovato nulla a riguardo, ma solo che cercava di equilibrarsi tra Europa e URSS creando una "via algerina al socialismo", ma siccome dubito fortemente della fonte volevo informarmi prima di dar retta a delle sciocchezze.

Prendiamo per esempio la guerra di liberazione nazionale del popolo algerino.
La direzione del PCUS non solo si è astenuta da ogni sostegno per lungo tempo,
ma si era messa a fianco dell’imperialismo francese. Kruscev considerava
l’indipendenza nazionale dell’Algeria come un “affare interno” francese. Parlando
della questione algerina il 3 ottobre 1955, egli dichiarava: “In primo luogo io
ritenevo e ritengo che l’Unione Sovietica non debba intervenire negli affari interni
degli altri paesi”. In in un’intervista accordata il 27 marzo 1958 a un corrispondente
del giornale francese Le Figaro egli dichiarava ancora: “Noi non desideriamo che
la Francia si indebolisca, noi desideriamo che essa divenga più grande ancora”.
Pur di attirare la buona grazia degli imperialisti francesi, la direzione del PCUS
non osò per lungo tempo riconoscere il Governo provvisorio della Repubblica
algerina; è solo quando la vittoria della guerra di resistenza contro la Francia
condotta dal popolo algerino fu certa e la Francia fu costretta ad ammettere
l’indipendenza algerina, che essa riconobbe precipitosamente l’Algeria. Il suo
atteggiamento indegno coprì i paesi socialisti di vergogna. Tuttavia la direzione
del PCUS trae gloria dalla sua vergogna e pretende che la vittoria pagata dal
popolo algerino al prezzo del suo sangue debba ugualmente essere portata a
credito della sua politica di “coesistenza pacifica”
.

www.nuovopci.it/arcspip/IMG/pdf/20.pdf


e qui un altro punto debole dell'URSS


A poco più di un anno dalla celebrazione del cinquantenario di partnership politica, mutuata da entrambi i Paesi nel lontano 1959, Algeria e Cina tornano a parlare di sodalizio diplomatico e di rafforzamento bilaterale delle rispettive politiche di sviluppo economico

Da un sito atlantista che descrive con orrore le buone relazioni cina algeria ormai 50 ennali ( anche se oggi possiamo dire quel che ci pare di cina e algeria ma un tempo ben bella e mao zedong erano in ottimi rapporti )

http://www.laogai.it/news/algeria-cina-una...-lunga-51-anni/


In effetti Ben Bella non era un Marxista Leninista , ma la sua lotta contro l'imperialismo francese è un esempio per tutti , cosi come quella di Chavez e di Che Guevara .
Solo che Che Guevara era in un ambiente fortemente filosovietico , la cuba di allora censurava alcuni testi e quindi era molto piu faticoso procurarsi la documentazione scottante , inoltre anche la cina ufficializzò la scissione con l'URSS negli anni 60 quando kruscev sfruttò l'india di nehru come base anti Cina .


www.liveleak.com/view?i=bb6_1368983394

Che Guevara ha fatto autocritica poi delle sue concezioni filo tito e filo kruscev , quindi rimane un compagno sincero , e fu molto aperto alla cina anche se premeva per un riconciliamento con l'URSS in funzione anti americana , non avendo gli strumenti per capire la trasformazione revisionistica e imperialistica dell'URSS .
Come dice Lenin

<<a volte le aquile volano più in basso dei polli, ma i polli non arriveranno mai ad elevarsi all'altezza delle aquile>>
 
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view post Posted on 12/8/2013, 23:41
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Le tattiche e strategie militari del Che, nonché il suo pensiero sono abbastanza lontani dal marxismo-leninismo

Adesso però ci rendi edotti de"le tattiche e strategie militari del marxismo-leninismo", possibilmente con citazione dei Sig.ri Marx e Lenin chiamati da te in causa su questioni di tattica e strategia militare.
Se non riesci a renderci edotti, facci la cortesia di chiedere almeno scusa.
 
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view post Posted on 13/8/2013, 12:00
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Fiero Maoista' le tue posizioni riguardo al comandante Che sono quelle del pmli.

E allora? Solo perché il PMLI è un partito revisionista non vuol dire che abbia torto su tutto. Nella critica ai revisionisti non bisogna essere né dogmatici né metafisici ma prendere tutto ciò che c'è di buono ed usarlo per la nostra causa.
CITAZIONE
Adesso però ci rendi edotti de"le tattiche e strategie militari del marxismo-leninismo", possibilmente con citazione dei Sig.ri Marx e Lenin chiamati da te in causa su questioni di tattica e strategia militare.
Se non riesci a renderci edotti, facci la cortesia di chiedere almeno scusa.

Se non riesco a renderti edotto è perché sei un presuntuoso, tuttavia ci proverò, nonostante la difficoltà del compito (penso che la Lunga Marcia a confronto sia stato un picnic) ;)
Anzitutto, come si può evincere dalle lettere che scrisse ai familiari, ad esempio in una lettera alla madre del luglio '59, al centro della sua lotta non c'era l'emancipazione del proletariato né del popolo cubano, ma solo la ricerca di sé stesso, la ricerca del suo "io": «Sono sempre lo stesso solitario di un tempo, alla ricerca della mia strada, senza aiuto personale, ma possiedo ora il concetto del mio dovere storico... mi sento qualcosa nella vita, non solo una potente forza interiore, che ho sempre sentito, ma anche una capacità di comprensione per gli altri e un assoluto senso fatalistico della mia missione che mi toglie ogni timore», inoltre il Che molto raramente si è definito comunista, preferendo piuttosto le diciture "ribelle" e "rivoluzionario" che in senso strettamente marxista non vogliono dire nulla. Il suo esempio era José Martí, condottiero democratico-borghese della rivoluzione cubana nel XIX secolo, e non Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, la conoscenza della cui dottrina era "falsificata" da autori quali Mendel, Karol e Sartre, che nulla avevano a che vedere con esso. Non dimentichiamo inoltre, come accennavo in un precedente post, che egli ha definito la Jugoslavia titista "l'unico paese comunista che goda di una libertà di critica molto grande" e definiva il sistema di autogestione borghese "capitalismo imprenditoriale, con una distribuzione sociale dei profitti". Insieme ad essa, per l'edificazione del socialismo a Cuba (o quello che sarebbe dovuto essere) egli prenderà a esempio anche il capitalismo cecoslovacco.
Passiamo alla questione militare, tanto cara al carre.
«Io gli spiegavo che dovevamo fare un golpe basandoci sui princìpi, che era altrettanto importante sapere ciò che avremmo fatto una volta al potere» (Che Guevara, La formazione del programma sociale dell'esercito ribelle, 27 gennaio 1959). Si badi bene: un golpe, non una rivoluzione proletaria! Il Che ammise anche che la riforma agraria si era a loro posta come "un'imposizione dei contadini" (Ibidem), non dunque come una strategia esposta dal Partito, come accadde invece in URSS e in Cina. Se la rivoluzione cubana ha vinto, è perché i guerriglieri applicavano il marxismo-leninismo-Pensiero di Mao inconsciamente, poiché essi non lo conoscevano bene e ne scoprono le verità per via puramente empirica, laddove basti guardare che essi non consideravano il Partito quale avanguardia della rivoluzione (ricordiamo le note tesi di Lenin e Mao a tal proposito) ma l'Esercito ribelle educato non certo nello spirito marxista-leninista-maoista ma secondo gli insegnamenti di Martí («L'Esercito Ribelle è l'avanguardia del popolo cubano e quando ci riferiamo al suo progresso tecnico e culturale, dobbiamo conoscere il significato moderno di queste cose. Abbiamo già cominciato simbolicamente la sua educazione con una conferenza presieduta quasi esclusivamente dallo spirito e dall'insegnamento di José Martí» - Ibidem). Inoltre il Che si rifece indirettamente a Krusciov e alle sue tesi del "Partito di tutto il popolo" e dello "Stato di tutto il popolo" quando parlava dell'«affermazione sempre più positiva del popolo come guida di questa nazione; vale a dire, il popolo al potere» (Antonio Guiteras, 8 maggio 1961, in Scritti, discorsi e diari di guerriglia, Einaudi editore, p. 1007), non quindi la classe operaia, non quindi il proletariato. Per quanto riguarda le sue strategie e tattiche, egli cercò di nascondere il fatto che prendeva esempio da Trotzki, infatti nel suo diario scrisse di avere con sé una copia del libro Storia della rivoluzione russa che si rammaricava di aver perso in una battaglia.
Guardiamo poi alla storia del Partito Comunista Cubano, il cui primo UP e il primo CC furono costituiti l'1 ottobre 1965 ma il I Congresso si tenne nel 1975, diciassette anni dopo la vittoria della rivoluzione, alla presenza di tutti i partiti revisionisti del mondo, LCJ e PCI compresi, ma non il Partito Comunista Cinese che fra l'altro non inviò nemmeno un messaggio di saluto ma che anzi fu attaccato indirettamente in mezzo agli osanna all'URSS revisionista, capitalista e socialimperialista di Brezhnev.
Si può cianciare quanto si vuole, non mancherà chi dirà che questa "è propaganda pmlina" ma i fatti sono fatti. Non mi offendo se c'è chi la pensa diversamente da me ma si può benissimo vedere come, caro carre, ti ho fatto un'argomentata e documentata critica prendendo a esempio solo scritti del Che ;) Ognuno poi sia libero di vederla come vuole. Questi secondo me sono i motivi per cui un maoista non potrebbe dichiararsi anche guevarista, ma come ho detto ognuno ha la sua opinione (che rispetto).
Ringrazio il compagno Yuri Gagarin per la documentazione.
P.S. perché mai dovrei "chiedere scusa", compagno carre?
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Secondo te o si scrive un trattato su Stalin o non si è marxisti leninisti?

No, secondo me o si prende una posizione determinata (su Stalin come su ogni altra questione del marxismo-leninismo e del Pensiero di Mao), conforme ai fatti e alle leggi del marxismo, o non si è marxisti-leninisti. I trattati non c'entrano nulla, poi se uno ne vuole scrivere meglio :)
 
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