Comunismo - Scintilla Rossa

Papa Francesco, il lupo vestito d'agnello

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view post Posted on 14/3/2013, 14:39

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il parere di marco rizzo
http://www.comunistisinistrapopolare.com/2...di-marco-rizzo/

per il corriere della sera è una "Scelta geopolitica: come Wojtyla"
 
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view post Posted on 14/3/2013, 14:43
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Concordo. Però non va dimenticato che i "socialisti del XXI" sembrano subire un arcaico fascino dalla Chiesa. Fidel era legato ad alcuni ambienti americani vicini alla Chiesa ed ha incontrato il papa in diverse occasioni. Chavez era un cattolico che ha più volte espresso la volontà di incontrare il papa. D´altra parte è difficile liberarsi dei condizionamenti sociali determinati dalla classe d´appartenenza alla nascita ( contadina). Stalin rispose a chi gli chiedeva se era il caso di aprire un´ambasciata in Vaticano più o meno così: " Di quante divisioni dispone il Vaticano?". "Nessuna", rispose il sostenitore dell´apertura dell´Ambasciata nella santa Sede. "Allora non è necessario", disse Stalin. Sia Stalin che Napoleone utilizzarono, però, i preti per "accreditarsi" tra le masse di origine contadina arruolate nelle battaglie che i due condottieri hanno guidato. Certi retaggi sono difficili da estirpare prima che siano passati decenni dall´instaurazione di nuovi rapporti di produzione. La Storia è maestra e dovrebbe farci riflettere........
 
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Ceskystev
view post Posted on 14/3/2013, 15:26




Ludovico si allaccia ad un discorso interessante, se le masse sono affascinate dall'idea, tanto vale sfruttarla a proprio vantaggio. La chiesa non è tutta uguale, ci sono elementi di ceto sociale basso più vicini al popolo, i quali possono essere molto più vicini a noi rispetto ai porporati. Allo stesso modo questi dispongono di consenso tra la popolazione. Rifiutarli e allontanarli a priori, senza valutare la situazione, può essere un errore non trascurabile in paesi a forte impronta e tradizione religiosa, qual'era la Russia zarista, qual'è l'america latina, qual'è anche l'Italia. Non sia mai che si preferisca far affondare una rivoluzione per simili giudizi che non tengono conto della situazione ma che propugnano una visione univoca nello spazio e nel tempo (a chi volesse ricordarmi di Berlinguer, invito a considerare che c'è differenza tra l'avvicinarsi ad un potere ostile e l'usare l'idea di quel potere ostile contro se stesso. In questo caso, l'idea religiosa potrebbe essere facilmente ritorta contro i suoi stessi propugnatori)
 
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MDCCXCIII
view post Posted on 14/3/2013, 15:28




San Benedetto eradicava gli alberi sacri, San Francesco li piantava...
Interessante, no?
 
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view post Posted on 14/3/2013, 16:28
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compagno

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[...] Viene, in seguito, un emendamento all'arti¬colo 124 del progetto di Costituzione, che chiede la modificazione di questo articolo nel senso di proibire la celebrazione delle cerimonie religiose. Penso che questo emendamento conviene respingerlo, perché non è conforme allo spirito della nostra Costituzione.
Infine, ancora un emendamento, di carattere più o meno sostanziale. Parlo dell'emendamento al-l'articolo 135 del progetto di Costituzione. Esso pro¬pone di privare dei diritti elettorali i ministri del culto, le ex guardie bianche, tutti gli «ex» e le per¬sone che non compiono un lavoro di utilità pubblica, oppure, in ogni caso, di limitare i diritti elettorali delle persone di questa categoria, accordando loro soltanto il diritto di eleggere, ma non quello di esse¬re eletti. Penso che anche questo emendamento deve essere respinto. Gli elementi non lavoratori e sfrut¬tatori sono stati privati dei diritti elettorali dal pote¬re dei Soviet non per i secoli dei secoli, ma tempora-neamente, per un dato periodo. Ci fu un tempo in cui questi elementi conducevano una guerra aperta contro il popolo e si opponevano alle leggi sovietiche. La legge sovietica che li privava del diritto elettorale fu la risposta del potere sovietico a questa loro op¬posizione. Da allora è passato non poco tempo. Nel periodo trascorso abbiamo ottenuto che le classi sfruttatrici siano state liquidate e il potere sovietico sia diventato una forza invincibile. Non è venuto il momento di rivedere questa legge? Penso che è ve¬nuto. Si dice che la cosa è pericolosa, perché pos¬sono infiltrarsi negli organi supremi del paese degli elementi ostili al potere sovietico, delle ex guardie bianche, dei kulak, dei preti, ecc. Ma perché aver paura, in sostanza? Se hai paura dei lupi non andare nel bosco. In primo luogo, non tutti gli ex kulak, ex guardie bianche o preti sono ostili al potere sovietico. In secondo luogo, se il popolo in una località o nell'altra eleggerà degli elementi ostili, ciò vorrà di¬re che il nostro lavoro d'agitazione sarà stato orga¬nizzato molto male e che ci saremo completamente meritata una simile vergogna; se, invece, il nostro lavoro d'agitazione sarà fatto in modo bolscevico, il popolo non lascerà che degli elementi ostili penetrino nei suoi organi supremi. Ciò significa che bisogna lavorare e non piagnucolare, lavorare e non aspet¬tare che tutto ci venga presentato bell'e fatto per via di provvedimenti amministrativi. [...]
da STALIN : "Sul Progetto di Costituzione dell'U.R.S.S."
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 14/3/2013, 16:58




Bergoglio Vs Kirchner



(AGI) - Roma, 14 mar. - La nomina del cardinale argentino Jose Mario Bergoglio a Papa ha colto impreparata anche la stessa stampa di Buenos Aires. I titoli piu' rivelatori della sua figura vengono da El Clarin, il quotidiano piu' diffuso. Dopo il titolo "Il nuovo Papa e l'argentino Jorge Bergolio e si chiamera' Francesco I", un altro pezzo ricorda "Le pessime relazioni tra Bergoglio e i Kirchner (l'ex presidente Nestor - morto nel 2010 - e la moglie Cristina attuale presidente, ndr)...con Nestor che considerava l'allora cardinale, "il vero rappresentante dell'opposizione".

Il quotidiano ricorda come Kirchner fosse costantemente irritato dalle critiche al suo operato avanzata da Bergoglio e dai vescovi argentini, che, guidati dall'attuale Papa, "non hanno mai riconosciuto quanto aveva fatto", per il Paese. Con l'attuale presidente Cristina i "maggiori punti di dissidio hanno riguardato la legge sul matrimonio tra le persone dello stesso sesso. Bergoglio assunse la guida dell'opposizione contro il provvedimento che rapidamente divenne realta'" A conferma le ruggini tra la Casa Rosada e il nuovo Papa il quotidiano sottolinea che, "Mentre veniva annunciato Bergoglio come Papa, Cfk (Cristina Fernandez Kirchner) twittava lamentandosi che i giornali non avevano dato risalto al suo lavoro nella provincia di Neuquen".
Solo alle 21,30 ora italiana, oltre un'ora dopo la nomina di Bergoglio, Kirchener si e' complimentata sempre su Twitter con un cinguettio indirizzata a "Sua Santita' Francesco I". "A nome del governo argentino - si legge nel testio - e in rappresentanza del popolo del nostro Paese, voglio salatarLa ed esprimere le mie felicitazioni". A conferma delle antiche ruggini tra l'ormai ex arcivescovo di Buenos Aires e i Kirchner, l'ex presidente Nestor (deceduto nel 2010) e l'attuale, Cristina, le congratulazioni del presidente argentino per l'elezione del primo Papa argentino sono giunte quasi un'ora e mezza dopo la notizia della nomina di Jose Mario Bergoglio.
In un twitter che rimanda ad una dichiarazione scritta, Cristina Fernandez Kirchner, si felicita e scrive, "Le auguriamo, mentre assume la guida della Chiesa, una missione pastorale fruttuosa, con questa tremenda responsabilita' sulle sue spalle, che porti giustizia, uguaglianza, fratellanza e pace tra l'umanita".

FONTE

http://www.agi.it/cronaca/notizie/20130314...o_un_oppositore
 
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view post Posted on 14/3/2013, 19:58

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Caro Pontefice, Noi Donne (Figlie, Madri, Nipoti E Nonne) Non Siamo Scomparse

articolo
 
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Mikoyan89
view post Posted on 14/3/2013, 21:32




Una sopravvissuta argentina: «Io ti accuso Bergoglio!»
www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=41373&typeb=0
 
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view post Posted on 15/3/2013, 16:14

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Papa Francesco caccia il cardinale Law: “a Boston copriva preti pedofili”
fonte
 
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view post Posted on 15/3/2013, 16:17
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compagno

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Il Beppe Grillo dei preti.

Bisogna cambiare qualcosa perché nulla cambi.
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MDCCXCIII
view post Posted on 15/3/2013, 18:21




Un giovanotto va dal parroco Gesuita della sua parrocchia a chiedergli in prestito l'automobile. Il Gesuita gli dice. "Non te la darò se non ti tagli prima i capelli!".

Il ragazzo fa: "Padre, ma anche Gesù aveva i capelli lunghi..."

E il Gesuita: "Infatti andava in giro a piedi..."


Un barbiere taglia i capelli gratuitamente ai religiosi. Un giorno entra nella sua bottega un Domenicano, dopo il taglio, il barbiere dice che non vuole denaro, allora il giorno dopo il frate gli fa trovare sulla porta 12 rosari in madreperla.

In seguito anche un Francescano va a farsi i capelli da lui e anche qui il barbiere non vuole compensi, allora il giorno dopo il Francescano gli fa trovare 12 crocifissi di S. Damiano.

Un giorno entra un Gesuita, anche a lui il barbiere spiega che non vuole denaro per il suo servizio. Il giorno dopo il barbiere alla porta trova 12 gesuiti...



Un domenicano e un gesuita stanno discutendo animatamente sui loro carismi. Ad un certo punto, il gesuita dice all'altro:

"Prendiamo S. Ignazio di Loyola. Perché secondo te avrebbe lasciato decidere alla sua mula che cosa fare?"

E il domenicano:

"Perché voleva far agire qualcuno che fosse più intelligente di lui..."



Quattro gesuiti studiosi della parola sacra si incontrano ogni giorno per discutere, versetto per versetto, su quale sia il significato profondo del messaggio divino.

Alla fine si fa la conta dei vari pareri ed è ormai da molto tempo che tre studiosi risultano avere sempre la stessa opinione e un altro, sempre di opinione contraria, è perennemente in minoranza. Quest'ultimo è ormai scoraggiato, non ne può proprio più e alla fine si rivolge a Dio dicendo: "dammi un segno che dimostri ai miei compagni che ho ragione".

Improvvisamente scroscia una pioggia violentissima e l'uomo, felice, dice: "vedete che Dio mi dà ragione". Gli amici rispondono: "è solo un temporale".

Il gesuita grida: "Dio, Ti prego, manda un segno più chiaro".

Avviene un'eclisse di sole. L'uomo, felice, esclama: "questo è un chiaro segno". I colleghi di rimando: "è solo un'eclisse".

Il gesuita, disperato si rivolge ancora a Dio: "Ti prego dammi un segno che sia chiaro anche per questi uomini". Si aprono le nuvole e nel cielo il dito di Dio scrive: "Hai ragione tu e non loro". L'uomo sconvolto per la gioia grida ai colleghi: "Vedete!? Dio è con me...".

Gli altri studiosi rispondono: "ma siamo sempre tre contro due !".



Un giorno chiedono a un gesuita che cosa fosse il diluvio universale. E lui "Acqua passata..."




Un giorno un parroco decide che deve allontanare i piccioni dal campanile. Chiama allora una società specializzata, spende oltre 5000 euro e i piccioni se ne vanno. Ma dopo una settimana ecco che ritornano.

Chiama un'altra società specializzata, spende 10000 euro ma dopo un mese ecco che ritornano.

Alla fine, sente che un padre gesuita, noto per il suo acume, ha un metodo infallibile per allontanare i piccioni dalla parrocchia e lo chiama.

"Mi dica padre, come faccio ad allontanare i piccioni dalla parrocchia?"

"Semplice, li prepari per la cresima, poi chiami il vescovo a cresimarli"

"Come?"

"Vedrà che appena sono cresimati abbandoneranno la parrocchia istantaneamente..."




Un cappuccino muore e va in paradiso. Arrivato alla reception, gli assegnano la sua nuvola e gli indicano il tragitto per raggiungerla. Cammin facendo vede arrivare uno splendido cocchio dorato trainato da sei cavalli bianchi, una meraviglia.

Poco dopo incontra S. Pietro e gli chiede "Santità, ma chi c'era in quel bellissimo cocchio che è passato?"

"Ah quello?" fa Pietro "Si tratta di un gesuita".

"Come?" dice il cappuccino "Perché lui nel cocchio e io a piedi?"

E Pietro risponde "Sa, padre, è un fatto così raro vedere un gesuita da queste parti..."




Una signora incontra un gesuita e un francescano e chiede loro quante novene occorrono per avere dalla Provvidenza una Mercedes 500 SEC.

Il francescano risponde "Che cos'è una Mercedes?"

E il gesuita "Che cos'è una novena?"




Quali sono i punti comuni tra domenicani e gesuiti?

Ambedue furono fondati da spagnoli (S. Domenico Guzman e S. Ignazio di Loyola), ambedue avversarono gli eretici (rispettivamente, i domenicani lottarono contro gli Albigesi e i gesuiti contro i Luterani )

Quali sono i punti che differenziano i domenicani e i gesuiti?

Avete mai incontrato un Albigese in giro?




Un gesuita ed un domenicano, provenienti da Curie diverse si incontrarono nello stesso convento per il periodico ritiro spirituale. I due, entrambi accaniti fumatori, non si conoscevano.

Il primo giorno, passeggiando col breviario in mano nel chiostro del convento, il domenicano vide che il gesuita spipacchiava beatamente le sue sigarette durante la lettura.

Passeggiando e pregando sui lati opposti del chiostro, i due non si incontravano mai... Il domenicano, cui era stato proibito dal Priore di fumare, si poneva l'interrogativo come mai il gesuita fumasse così tranquillo. Il secondo giorno, nervoso e con le guance rosse per mancanza di nicotina, il domenicano accelerò il passo fin quasi a raggiungere il gesuita e inspirando voglioso le nuvolette di fumo emesse dall'altro decise di fermarlo e di parlargli:

"Ma a te il Priore ha dato il permesso di fumare?".

E il gesuita: "Certo!".

Il domenicano: "E allora perché a me no?".

Il gesuita: "Ma tu che gli hai chiesto?".

Il domenicano: "Bèh, gli ho chiesto se, durante la preghiera potessi fumare... e me lo ha negato!!!".

E il gesuita: "E' qui che hai sbagliato, fratello, infatti io gli ho chiesto se mentre fumavo potessi anche pregare..."





Un prete diocesano, un domenicano, un francescano e un gesuita si trovano a un ritiro in cui devono parlare del loro più grande peccato segreto.

Inizia il parroco: "Io, devo ammettere, ho una fidanzata, la vedo di tanto in tanto, stiamo un po' insieme e dopo riesco a fare il parroco con più gioia"

Poi il domenicano: "Io spesso ho dubbi di fede, non credo ai dogmi fondamentali del cristianesimo, al primato del papa di Roma".

Indi il francescano: "Io non riesco a vivere la povertà, mi piace il denaro e lo spendo spesso senza criterio"

Infine il gesuita: "Mi dispiace per voi, il mio più grande peccato è non sapere conservare i segreti degli altri..."





Un papà sta pensando in quale seminario mandare il figlio per fare il prete. Chiede consiglio a un gesuita. Il padre gli dice:

"Se manda suo figlio in un seminario diocesano, dovrà studiare per 6 anni. Se lo manda dai francescani, per 7 anni, se lo manda dai domenicani, per 8 anni, se lo manda dai gesuiti per 12 anni"

E il papà. "Va bene, lo mando dai gesuiti, sa non è molto veloce a capire le cose..."





Betlemme anno Zero. Il Bambino sentendo il fiato caldo del bue e dell'asinello si volta e sorride...

Dice "Ah... e sarebbe questa la Compagnia di Gesù?"





Davanti a una residenza di gesuiti appare un canestro con dentro un bimbo e un biglietto che dice "Questo è figlio di un gesuita". Il superiore della casa vede il biglietto e allora con molta discrezione inizia le indagini per appurare il fatto.

Dopo molte indagini, giunge alla conclusione che il bimbo non può essere figlio di un gesuita, per tre motivi:

1) Nessun gesuita può fare qualcosa di così bello in soli nove mesi.

2) Nessun gesuita può cooperare così strettamente con una laica.

3) Nessun gesuita può compiere un atto d'amore gratuito così grande...





A un convegno mondiale sui consigli evangelici, i vari ordini si interrogano su come vivono il loro voto di povertà.

Iniziano i francescani. Il loro delegato dice "Noi diamo tutto ai poveri e teniamo solo lo stretto necessario per vivere".

Poi il domenicano, il quale razionalmente dice "Noi ad inizio di ogni anno facciamo un budget per le spese apostoliche, calcoliamo i profitti e le perdite, prevediamo i fondi di accantonamenti, i ratei, i risconti, etc."

Indi il benedettino "Noi semplicemente diamo la maggior parte per la liturgia e il resto per accogliere i poveri e gli ospiti!".

Arriva il turno del gesuita. "Per noi è molto semplice. Buttiamo in aria la cassetta con le offerte e diciamo 'Dio tieni quello che ti serve e il resto dallo a noi...'"






Un giorno un tale chiede a un gesuita:

"Perché voi gesuiti rispondete sempre a una domanda con un'altra domanda?"

E il padre: "Chi le ha detto questa falsità?"




Betlemme anno zero. Tutti gli ordini vanno ad adorare il Bambino.

Iniziano i francescani: "Che meragliosa povertà! Certo questo Bambino sarà il re dei poveri!"

Poi i domenicani: "Questo Bambino è il Verbo incarnato. Certo sarà il re dei predicatori!"

Poi i salesiani: "Questo Bambino è la Sapienza di Dio. Certo sarà il re degli educatori!"

Poi i benedettini: "Gli angeli cantano per Lui la lode perenne di Dio. Certo sarà il re dei liturgisti!"

Arrivano i gesuiti: in due, come prescritto dalle regole.

Il primo dice: "Mh, questo Bambino sembra intelligente. Potrebbe entrare in uno dei nostri collegi..."

E l'altro dice: "Ma non hai sentito i francescani? I suoi sono poveri, non potranno mai permetterselo...!"





Quali sono le tre cose che neppure il Padreterno conosce?

1) Da dove prendono i soldi i salesiani.

2) Quanti sono gli ordini femminili

3) Che cosa pensano realmente i gesuiti.





Un gesuita e un francescano sono invitati a pranzo in una famiglia. Giunti al dessert, il gesuita prende il pezzo di dolce più grosso e lascia al frate quello più piccolo.

Il francescano dice: "Beh... S. Francesco ci avrebbe insegnato a prendere quello più piccolo!"

E il gesuita "E infatti quello ha avuto, padre..."

www_gesuiti.it/linguaggi/1387/listagenerica.asp
 
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view post Posted on 16/3/2013, 14:00

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E pure per Francesco è tutta colpa dei comunisti


Viviamo una miseria così profonda che ci accontentiamo di nulla. Forse è un buon segno, il segno che comunque vada riusciremo sempre a conservarci, plasmando il nostro essere con la materia del bisogno.
“Non mi importa di quel che si dice del Papa, per me l’importante è che mi ha fatto una buona impressione, e poi, si chiama Francesco, e poi ha pagato il conto dell’albergo, e poi non vuole il trono, e la croce; la croce! Ha tenuto la sua, non ha voluto quella d’oro fatta a posta per lui.” Dice la gente, la stessa abituata a scendere in piazza con la speranza di vedersi porre un microfono dinnanzi alla bocca per poter dire: “C’ero anche io!”
La stessa gente che nell’immediatezza dell’elezione di Benedetto sedicesimo, colta da extasy divina riuscì a dire: “Ha gli occhi buoni!” (Oh Gesù!)
Allora, per quanto in questi giorni sia stata abbastanza silente, questa mattina trovo il messaggio di un seguace di Dio in terra – quello misericordioso – che dopo avermi augurato le sette piaghe d’Egitto escluse forse solo le cavallette, mi allega il link della dichiarazione di Padre Lombardi, quella che imputa ai comunisti anticlericali come me, la responsabilità delle bugie sulla storia dell’Argentina.
La miseria fa sperare ma non aiuta a sognare, a fantasticare.
Per esempio un Padre Lombardi che durante la conferenza stampa dice: “Sì, quando era ancora un vescovo o un arcivescovo o un cardinale, il monsignor Bergoglio, in effetti ebbe una sorta di collusione con il regime, ma che ci volete fare, era la storia di quei tempi e ti dovevi assoggettare. Poi però ha chiesto scusa, si è confessato, e quindi tutto è tornato ad essere come se nulla fosse. Fatta tabula rasa della sua anima, e assurto al soglio di Pietro per ricominciare.”
La miseria ci fa accontentare, e quindi che sia: tutta colpa dei comunisti. Tanto ci siamo abituati.
La miseria è così profonda che ci accontentiamo anche del veleno, e quindi giù, a menare a caso, “ndo cojo cojo”.
“Ti chiami Francesco? AH! Allora sarai il mio Papa quando andrai scalzo, quando venderai tutto l’oro della chiesa per dar tutto ai poveri, quando vivrai in povertà … venditi la casa.”
Si chiami Francesco, si chiami Ciccio, Chicco, Chikkinu, Franciscu, il mio Papa non lo sarà mai, perché non sono cattolica. Così come è difficile che il Rabbino Di Segni sia il mio rabbino. Tuttavia riconosco l’importanza del ruolo che assume e per questo anche a me piacerebbe …
Non che andasse scalzo, questo proprio non lo vorrei. È un vecchio, ha la stessa età di mia mamma, poverella. È vecchio quanto quel tizio, perché mai andar scalzo?
Mi piacerebbe che per esempio, Francesco, iniziasse a ragionare sullo IOR, a stanare e punire i pedofili che si annidano nella chiesa riempiendo le segrete del Vaticano di questi individui abominevoli. Mi piacerebbe che finalmente aprisse i cassetti segreti di duemila anni di storia, e dicesse alla famiglia Orlandi, che ne è stato di Emanuela. Mi piacerebbe che le collusioni mafiose dei cardinali con lo stato di mafia venissero rese pubbliche, giudicate e poi punite e che le case offerte in sacrificio ai vari Bertolaso, fossero messe disposizione di chi ne ha bisogno. Cose così, insomma, cristiane e francescane che aiuterebbero a correggere le nefandezze di una storia, che non può essere cancellata nemmeno con la scolorina di Dio.
Rita Pani (APOLIDE)
 
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view post Posted on 16/3/2013, 14:19
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compagno

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A me piacerebbe invece che crollasse quell'istituzione capitalistica che va sotto il nome del Vaticano. E mi piacerbbe che quelli che "credono" e fintanto saranno così arretrati per farlo, possano credere liberamente senza quella istituzione criminale, sfruttatrice e castrante.
Il buonismo alla Grillo della Si.ra Rita Pani non cambia nulla. Neppure una sola coscienza.
 
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view post Posted on 16/3/2013, 14:28

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CITAZIONE
Il buonismo alla Grillo della Si.ra Rita Pani non cambia nulla. Neppure una sola coscienza.

in effetti questa "scrittrice comunista" è un po ambigua, diverse volte ha difeso stalin e poi nel suo blog si può trovare il link del pcl...
 
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view post Posted on 16/3/2013, 15:45
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Un papa gesuita e restauratore alla testa della Chiesa

Il nuovo papa, Jorge Mario Bergoglio, ha deciso di chiamarsi Francesco. E’
l’apoteosi dell'ipocrisia per il monarca assoluto di una delle istituzioni più
ricche e potenti del pianeta, non solo per il controllo ideologico-religioso
che essa esercita su centinaia di milioni di esseri umani, ma anche per la sua
influenza politica e per i capitali che possiede.
La Chiesa cattolica possiede il secondo tesoro aureo del mondo; le sue riserve
finanziarie (visibili) superano i 300 miliardi di euro; è proprietaria di
innumerevoli immobili, industrie elettroniche, siderurgiche, del cemento,
tessili, chimiche, alimentari, di costruzioni; detiene migliaia di miliardi di
titoli di proprietà nei più disparati settori (ferro, distillerie, acqua
potabile, gas, sanità, scuole, alberghi, apparecchiature industriali); è il
maggiore latifondista del mondo; possiede molte banche, e lo Stato della Città
del Vaticano è un paradiso fiscale.
Come ha accumulato tanta ricchezza e potere l’impero che Francesco ha
accettato di governare?
L’indiscutibile evidenza storica ha mostrato il ruolo nefasto svolto dalla
Chiesa cattolica durante i secoli nei processi di sfruttamento e saccheggio
dei popoli, specie quelli sudamericani. Sono ricchezze bagnate di sangue,
quelle che Francesco eredita. Se seguisse l’esempio del «poverello di Assisi»
dovrebbe rinunciarvi. Ma non lo farà mai, perché il Vaticano è un pilastro
fondamentale per il mantenimento del sistema capitalistico.
Per i poveri (che con la crisi sono sempre di più e sempre più affamati,
mentre i ricchi aumentano i loro guadagni), per i migranti, per coloro che
vivono nelle zone di guerra, ci saranno solo carità e preghiere. E il mondo
disumano del capitalismo che Francesco e la Chiesa perpetuano.
Bergoglio è latinoamericano. La scelta della sua elezione è evidentemente
politica, volta a frenare l'avanzata della sinistra rivoluzionaria e dei
comunisti in un subcontinente che la Chiesa cattolica considera una riserva da
preservare a tutti i costi (dopo la perdita dell’Europa), da tenere in pugno
per subordinare i popoli all’imperialismo, ai latifondisti, alla borghesia
locale, per accumulare ricchezze, come ha sempre fatto. E il nuovo papa ha una
certa esperienza in materia, visto il ruolo giocato nel periodo del dittatore
fascista Videla.
Bergoglio è gesuita e si è subito presentato come il vescovo che vuol dare
impulso all'evangelizzazione e catechizzare i ceti subalterni con le vecchie
tradizioni cattoliche: lo scontro col mondo moderno sarà particolarmente duro
sul terreno dell'insegnamento e dei diritti delle donne e degli omosessuali.
Si aggraverà l’ingerenza vaticana nella sfera politica e istituzionale.
Francesco è chiamato a risolvere la crisi devastante della Chiesa, scossa da
scandali, corruzione, reati sessuali, gravi problemi finanziari, acute lotte
intestine. Una crisi più grave e profonda di quella che appare alla
superficie, una crisi di carattere epocale.
Riuscirà a ripulire l’immagine della Chiesa, recuperare il prestigio perduto e
riformare “tranquillamente” la comunità ecclesiale? Non lo crediamo. A tal
fine non basta la rinunzia di Ratzinger e la nomina di un uomo apparentemente
“umile”. La potenza reazionaria del Vaticano è storicamente in declino e non
può risollevarsi, poiché si sono esaurite le condizioni della sua vecchia
egemonia. Le sue lotte intestine non cesseranno, e il modello gesuita di
obbedienza assoluta ai superiori per la sopportazione paziente di vessazioni e
umiliazioni provocherà nuove divisioni.
Bergoglio è un restauratore a tutto campo che non risolverà la crisi della
Chiesa, ma l’accentuerà.
Per scalzare dalle le sue posizioni tradizionali la gerarchia cattolica, tutti
i comunisti - alla testa di un ampio schieramento di forze laiche e
progressiste - debbono rilanciare la lotta su alcuni obiettivi immediati: fine
dei finanziamenti al Vaticano, alla Chiesa, alle scuole e alla sanità privata,
agli enti religiosi; abolizione dell’8x1000; forte tassazione per i beni
mobili e immobili della “Vaticano S.p.A.” e degli enti ecclesiastici, con
restituzione degli arretrati; soppressione di tutti i privilegi economici,
sociali e fiscali del Vaticano e della Chiesa; verità e giustizia sui traffici
finanziari dello IOR; basta con le emissioni prevaricatrici di Radio vaticana;
completa separazione della Chiesa dallo Stato; lotta all’oscurantismo
religioso, alle ingerenze clericali; difesa intransigente dei diritti delle
donne e degli omosessuali; una scienza e una scuola libere da ogni
condizionamento e da tutte le confessioni religiose.
La “questione vaticana” sarà risolta definitivamente dal proletariato quando
instaurerà la sua dittatura. Allora saranno dichiarati nulli e senza effetto
i Concordati e le varie intese stipulate dallo Stato italiano con le
confessioni religiose. Tutti i beni appartenenti alle istituzioni religiose
saranno espropriati senza indennizzo. La Città del Vaticano sarà annessa allo
Stato italiano.
14.3.2013
Piattaforma Comunista
 
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