Comunismo - Scintilla Rossa

Yuri Alexevich Gagarin

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rikycccp.17
icon10  view post Posted on 22/12/2005, 23:49




Jurij Alekseevic Gagarin (in cirillico Юрий Алексеевич Гагарин) (9 marzo 1934 - 27 marzo 1968), colonnello e astronauta sovietico, viene spesso indicato come il "Cristoforo Colombo dello spazio" e l'"Icaro redivivo"; fu il primo uomo a volare nello spazio portando a termine la sua missione.

Le origini

Nato a Gžatsk, un villaggio nella regione di Smolenk, nell'ex Unione Sovietica il 9 marzo 1934 da padre falegname e madre contadina, cresce in una di quelle collettività aziendali che erano sorte in Russia sul finire della rivoluzione, e si distingue a scuola per la sua spiccata capacità nelle materie scientifiche. Pur tuttavia è costretto a interrompere lo studio a causa dell'invasione tedesca, per riprendere poi gli studi a guerra finita frequentando la scuola tecnica di Saratov e conseguendo il diploma di metalmeccanico. E’ appunto a scuola che inizia ad interessarsi al volo e a tutto quello che consente di volare.

Il volo, la sua vita

Nel 1955 si iscrive ad un aeroclub ed è appunto qui che sperimenta il primo volo della sua vita. Questa passione lo porta ad iscriversi ad una scuola di aeronautica, distinguendosi come vero e proprio talento. Nello stesso anno entra a far parte dell'aviazione sovietica e si diploma con grande profitto nel 1957 presso l'Accademia Aeronautica Sovietica di Orenburg.

Anche qui le sue doti appaiono subito evidenti e fuori dal comune tanto da guadagnarsi la stima dei superiori che gli accordano fiducia facendogli collaudare sofisticate apparecchiature di volo e approntare test altamente specializzati. La sua passione per il volo lo porterà ad essere scelto nel 1959, insieme ad alcuni colleghi, all'addestramento e al "training" per diventare cosmonauta sovietico.

Orbita storica

Così, dopo un addestramento durato parecchi mesi che si svolge nella città di Zvezdniy, dove sorge un centro specializzato per la preparazione dei cosmonauti, l'allora maggiore Jurij Gagarin, il 12 aprile 1961 alle ore 9,07 di Mosca, all'interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1) del peso di 4,7 tonnellate, parte per il volo spaziale e compie un'intera orbita ellittica attorno alla terra, raggiungendo una massima distanza (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km e volando ad una velocità di 27.400 km/ora.

Quel pianeta blu

Durante il volo, guardando dalla navicella quello che nessuno aveva mai visto prima, comunica alla base che "la terra è blu … è bellissima". Dopo 108 minuti di volo intorno al nostro pianeta, senza avere il controllo della navicella spaziale ma guidato da un computer controllato dalla base, la capsula frena la sua corsa accendendo i retrorazzi in modo da consentire il rientro nell'atmosfera terrestre. Gagarin viene espulso dall'abitacolo e paracadutato a terra. Il volo termina alle 10,20 ora di Mosca, in un campo vicino alla città di Takhtarova.

Eroe nazionale

Migliaia di russi lo attesero al suo ritorno e la sua impresa ebbe una grande eco in tutto il mondo. Gagarin dimostrò che l'uomo era in grado di volare oltre le previsioni diventando a soli 27 anni il primo uomo della storia a orbitare intorno alla terra osservandola dallo spazio. Venne decorato da Nikita Khruščёv con l'Ordine di Lenin, la più grande onorificenza russa, diventando Eroe dell'Unione Sovietica.

In seguito Gagarin collaborò alla preparazione di altre missioni spaziali come quella della Soyuz che portò Valentina Tereshkova, nello spazio, prima donna in assoluto a compiere una tale missione.

La drammatica morte


Gagarin morì il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa: mentre compiva un volo sperimentale in compagnia di un altro pilota a bordo di un Mig 15, il suo caccia si schiantò al suolo in conseguenza di un guasto; i piloti non ebbero tempo di lanciarsi dal velivolo perché intenti a dirottare l'aereo per evitare che cadesse sopra un centro abitato.

Sposato e padre di due bambine, Gagarin quando morì era in procinto di partire per una nuova missione nello spazio, ma lo storico volo del 1961 resterà il suo unico viaggio in orbita. Le sue ceneri riposano al Cremlino.

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.SOVIET.
view post Posted on 23/12/2005, 00:07




Doppiamente eroe Gagarin l'uomo che ha segnato la storia.
 
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Bootsboy rebelde
view post Posted on 23/12/2005, 08:25




bè che dire, posso solo citare i CCCP in questo momento:
"SPARA JURIJ"
 
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Traktor
view post Posted on 23/12/2005, 15:54




Come dire: Dalle stelle alle stelle...
 
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Red §hane
view post Posted on 23/12/2005, 16:28




a mosca sono stato su piazza gagarin, c'era una sua statua ritraente juri ke spicca un salto verso il cielo, è l'orgoglio russo.....
 
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.SOVIET.
view post Posted on 23/12/2005, 16:50




CITAZIONE (Traktor @ 23/12/2005, 15:54)
Come dire: Dalle stelle alle stelle...

morire per salvare altre vite umane mi sembra un atto di eroismo non di stalla.
Cose del genere non si vedono da anni ormai.
 
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Bootsboy rebelde
view post Posted on 23/12/2005, 16:58




bè fermo tre anni fa il mio professore di musica Claudio Cruciani è morto in honduras per salvare la vit ad una ragazza che stava per essere scippata; quasi non se ne è parlato e qui nella mia città nessuno lo ricorda!!! un vero schifo sta situazione!!!
 
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Traktor
view post Posted on 23/12/2005, 18:01




CITAZIONE (.SOVIET. @ 23/12/2005, 16:50)
CITAZIONE (Traktor @ 23/12/2005, 15:54)
Come dire: Dalle stelle alle stelle...

morire per salvare altre vite umane mi sembra un atto di eroismo non di stalla.
Cose del genere non si vedono da anni ormai.

E chi ha detto stalla? Ho scritto Dalle stelle alle stelle, nel senso di dalle stelle dell'ideologia alle stelle di chi è entrato tra i grandi...
 
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.SOVIET.
view post Posted on 23/12/2005, 18:17




e vero ho letto male.
 
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Mààuro
view post Posted on 23/12/2005, 19:21




CITAZIONE (rikycccp.17 @ 22/12/2005, 23:49)
da padre falegname e madre contadina,

tsk e mi parlano di sogno americano


 
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headcracker
view post Posted on 27/12/2005, 12:02




Onore al compagno Gagarin
 
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view post Posted on 28/3/2006, 10:53
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Nikolaj
view post Posted on 12/4/2006, 14:22




Viva il compagno Gagarin! Figlio dell'Ottobre Rosso! :gagarin...;;1234: :.flagsovietico.àòè: :.flagsovietico.àòè:
 
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.SOVIET.
view post Posted on 12/4/2006, 23:37




Gagarin domina!
 
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view post Posted on 10/3/2013, 09:17

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Yuri Alexevich Gagarin


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L'infanzia e i primi anni
Yuri Alexevich Gagarin nasce il 9 marzo 1934 a Klushino, un villaggio vicino Smolesk nella regione di Oblast (Unione Sovietica). Insieme ai genitori e ai 3 fratelli (Valenti, Zoya e il più piccolo Boris) vive in un kolchoz, dove il padre lavora come falegname.
Malgrado l’interruzione a causa della seconda guerra mondiale, Yuri riesce a frequentare la scuola superiore trasferendosi a Mosca dove frequenta la scuola di fonditore a Lyebersty. Nel 1951 si trasferisce alla scuola tecnico-industriale di Saratov.
Il battesimo dell’aria avviene nel 1955, dopo essersi iscritto ad un aeroclub; nello stesso anno effettua il suo primo volo da solo su uno Yak 18.
Grazie all’ottimo risultato scolastico, entra nel tardo autunno del 1955 all'Accademia Aeronautica Sovietica di Orenburg, dove viene addestrato per pilotare i MIG.
L’8 gennaio 1956 presta il giuramento di fedeltà.
In questo periodo conosce Valentina “Valya” Ivanovna Goryacheva, che studia per diventare infermiera. Con lei condivide l’amore per la lettura e il teatro.
Nel novembre 1957, all’età di 23 anni, ottiene il diploma con alto profitto presso la scuola militare e diventa quindi tenente dell’Aeronautica Sovietica. Negli stessi giorni sposa Valya.


La carriera
Dopo essere diventato tenente presso l'Accademia Aeronautica Sovietica di Orenburg nel 1957, come prima destinazione sceglie la base di Nikel (regione di Murmansk) a circa 300 chilometri oltre il circolo polare artico, accompagnato dagli amici fraterni Yuri Dergunov e Valentin Zoblin. L’impegno sul lavoro e lo sforzo famigliare sono consistenti, ma qui Yuri può fare un’esperienza di volo unica e ben presto effettua le prime uscite in “solo” a bordo dei MiG-15.
Valya intanto lo raggiunge nell’agosto 1958, dopo aver conseguito il diploma di infermiera qualifica e tecnica di laboratorio.
E’ un periodo estremamente importante: mentre la cosmonautica sovietica intraprende il suo cammino nello spazio e segna primati mondiali, Yuri nel 1959 si iscrive al Partito Comunista e nasce la sua prima figlia Yelena Lenochka (Lena); perde anche il suo carissimo amico Dergunov in un incidente con il sidecar, episodio che lo segna per lungo tempo.
Nell’ottobre 1959 le maggiori basi e stazioni aeronautiche sovietiche vengono visitate dalle commissioni esaminatrici con l’obiettivo di selezionare i primi cosmonauti.
Yuri entusiasticamente si sottopone a tutti i test: accurate visite mediche, prove matematiche e test di resistenza allo stress. Dei 2200 candidati ne rimangono 20: Yuri è tra questi. Passa quindi al secondo ciclo di test, più mirati rispetto allo scopo della selezione, come prove nella cabina pressurizzata, resistenza alle temperatura, centrifuga, esami mnemonici e comportamentali.
L’esito positivo della selezione comporta il trasferimento immediato, insieme agli altri selezionati, di Yuri e della sua famiglia presso la Città delle Stelle nei pressi di Mosca.
Tutti i candidati incominciano la preparazione per lo spazio fatta di test psicoficisi, sport (nuoto soprattutto) e istruzione teorica (principi basilari della tecnica del missile, disegno della navetta, concetti di astrofisica, geofisica e medicina dello spazio).
Il 25 gennaio 1961 Yuri apprende di essere stato selezionato tra i sei candidati per il primo lancio. Ne facevano anche parte: Titov, Nelyubov, Nikolaiev, Popovich e Bykovsky.
Negli stessi giorni (era il 7 marzo) nasce la primogenita Galya ma già il 26 Yuri parte per Baikonur insieme agli altri cosmonauti scelti. La decisione definitiva stabilisce che il primo uomo nello spazio sarebbe stato Yuri Gagarin; Gherman Titov sarebbe stato il cosmonauta due.
All’alba dell’11 aprile 1961 il progettista capo Koroliov prepara sulla rampa il missile R-7. La sera stessa Yuri e Titov si preparano: partita di biliardo, cena “spaziale”, visita medica. La mattina successiva Yuri viene vestito con la tuta e portato alla rampa. Ripassati tutte le nozioni indispensabili per il viaggio, Yuri entra nella capsula e attende il lancio della Vostok 1. Alle 8.51 cominciano le operazioni di accensione e alle 9.07 (ora di Mosca) comincia il decollo: è in questo momento che Yuri pronuncia la storica frase поехали! (pojechali), cioè “si va!”
Durante il viaggio Yuri compie un'intera orbita ellittica intorno alla Terra, raggiungendo un'altitudine massima di 302 km e una minima di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/ora, per una durata complessiva di 108 minuti.
La discesa nella capsula si conclude a 7.000 metri da terra quando Yuri si eietta. Tocca il suolo alle 10.55 del 12 aprile 1961, nei campi di una fattoria collettiva nella regione di Saratov. Le prime persone che incontra sono la contadina Anna Taktatova e sua nipote.
Yuri e gli altri cosmonauti vengono subito trasferiti a Kuibishev (oggi Samara). Il 14 aprile Yuri arriva a Mosca dove viene accolto in maniera trionfale dalla folla riunita nella Piazza Rossa alla presenza di Nikita Krushov e i più alti funzionari politici.
Successivamente al suo rientro Yuri comincia un tour per il mondo e si reca in Cecoslovacchia, Bulgaria, Finlandia, Inghilterra, Canada, Cuba.

La morte
Al termine del lungo viaggio Yuri è nominato vice responsabile per l’istruzione dei futuri cosmonauti nel centro operativo della Città delle Stelle, incarico che mantiene fino alla morte.
Escluso definitivamente come candidato per altre missioni, Gagarin vuole riprendere a volare ,malgrado l'esiguità di aerei supersonici presso la Città delle Stelle. Si rivolge all'esperto istruttore Vladimir Serugin, asso della Seconda Guerra Mondiale.
Il 27 marzo 1968 Gagarin e Serugin decollano dalla base di Chkalovskij a bordo di un MiG-15 UTI: è l'ultimo viaggio nel cielo di Yuri. Alle 10.31 si interrompono le comunicazioni e solo dopo sei ore viene inviato un elicottero per sorvolare la zona a circa 96 chilometri a nord est di Mosca. Una nuvola di fumo segnala la presenza di un relitto: un grande cratere, frammenti di alberi e pezzi di metallo sparsi. Le ricerche riprendono il giorno seguente e vengono trovati i resti dei due piloti.

Malgrado le indagini, riaperte anche nel 1986, ancora fitto è il mistero sulle cause dell'incidente. Il cosmonauta Alexeij Leonov, che era a poca distanza dal luogo dell'incidente, afferma di aver sentito due forti esplosioni e la presenza di frammenti delle giacche indica che i due piloti non si erano potuti eiettare. Le analisi confermarono anche che il tasso alcolico era irrilevante.
Fu anche constatato che l'impatto al suolo era stato di pancia e non in picchiata, e che il tettuccio dell'abitacolo si era infranto durante il volo.

Yuri Gagarin è sepolto nelle mura del Cremlino sulla Piazza Rossa, insieme agli eroi della Patria.
 
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39 replies since 22/12/2005, 23:49   1499 views
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