| da fb Pietro Secchia Nuovo
04/03/1891, la compagna Clara Eissner in Zetkin (cognome del primo marito) assume la direzione del quotidiano femminile del SPD Die Gleichheit (Uguaglianza).
Si avvicina l'8 marzo, e per questa ragione, ritengo doveroso parlare della donna a cui dobbiamo questa celebrazione della Festa della Donna, Clara Zetkin.
Clara Zetkin, una donna formidabile, sarà colei che creerà l'8 marzo.
Un otto marzo nell'ottica della difesa delle donne, delle proletarie in particolare, della "loro indipendenza economica", ma non è solo a questa causa essenziale che ha contribuito.
Sarà lei che, nell'infuriare della prima guerra mondiale, si recherà al Congresso di Basilea per pronunciare un vibrante tributo alla pace.
Sarà sempre lei a portare il saluto dell'Internazionale Comunista al Congresso di Tours, alla fondazione del PCF.
Quando i nazisti saliranno al potere, Lei sarà stata appena eletta come deputata comunista nell'ultimo Reichstag e quando il membro più anziano del Reichstag, dovette pronunciare il discorso di apertura, la compagna Zetkin, esausta, semicieca, si alzò in piedi e fece un magnifico discorso contro il nazismo...
Si rifugiò in URSS dove morì...
Ancora oggi la sua tomba è visitata, da comunisti e socialisti di ogni dove, sotto le mura del Cremlino.
Clara Eissner nacque a Wiederau, in Sassonia, il 5 luglio 1857. A partire dal 1874, mentre frequentava un corso per diventare insegnante, sviluppò legami con il movimento femminista e il movimento dei lavoratori in Germania.
Nel 1878 aderì al Partito Socialista dei Lavoratori della Germania (Sozialistische Arbeiterpartei, SAP).
Il partito venne fondato nel 1875, dalla fusione di due forze politiche preesistenti: l'ADAV, fondato da Ferdinand Lassalle, e lo SDAP di August Bebel e Wilhelm Liebknecht.
Nel 1890 il suo nome venne cambiato nell'attuale versione di Partito Socialdemocratico di Germania (SPD).
Nel SPD, Zetkin, insieme con Rosa Luxemburg (sua stretta amica e confidente), fu una delle più importanti figure dell'ala di sinistra del partito.
Nel dibattito sul Revisionismo, alla fine del diciannovesimo secolo attaccò le tesi riformiste sostenute da Eduard Bernstein insieme alla Luxemburg.
La compagna Zetkin si impegnò molto nelle politiche femminili, per esempio nelle pari opportunità e nel voto femminile.
Diede inizio ai movimenti femministi social-democratici in Germania; dal 1891 al 1917 diresse il quotidiano femminile del SPD Die Gleichheit (Uguaglianza).
Nel 1907 si assunse l'incarico del nuovo ufficio per le politiche femminili all'SPD.
In quel contesto, avviò la prima "Giornata internazionale della donna" l'8 marzo del 1911, lanciandone l'idea a Copenaghen.
Durante la prima guerra mondiale Zetkin, con Karl Liebknecht, Rosa Luxemburg e altri importanti esponenti del SPD, rifiutò la politica del Burgfrieden (un armistizio col governo, con la promessa di astenersi da qualsiasi sciopero durante la guerra) del proprio partito.
Ricordo alle compagne ed ai compagni, alle amiche ed agli amici, ai semplici lettori della mia pagina, che fra le varie attività anti-militari, Zetkin organizzò a Berlino una conferenza internazionale delle donne socialiste contro la guerra nel 1915.
Tale iniziativa ed a causa di queste sue posizioni, fu arrestata diverse volte durante la guerra.
Nel 1916 fu fra i co-fondatori della Lega Spartachista (Spartakusbund) e dell'USPD (Partito Socialdemocratico Indipendente di Germania) che nel 1917 si distaccò dal partito madre, l'SPD.
Partito quest'ultimo, che aveva assunto atteggiamenti molto favorevoli alla guerra imperialista.
Nel gennaio del 1919, dopo la Rivoluzione tedesca avvenuta nel novembre del 1918, fu fondato il KPD (Partito Comunista di Germania); Zetkin ne entrò a far parte rappresentandolo anche dal 1920 al 1933 nel Reichstag.
Tra le altre cose, la Zetkin, intervistò Lenin nel "The Women's Question" del 1920.
Fino al 1924, Zetkin fece parte dell'ufficio centrale del KPD; dal 1927 al 1929 fu membro del comitato centrale del partito.
È stata anche membro del Comitato esecutivo dell'Internazionale Comunista dal 1921 al 1933.
Nel 1925 divenne presidente nell'ala sinistra tedesca dell'organizzazione solidale "Rote Hilfe" (Soccorso rosso).
Nell'agosto del 1932, come presidentessa del Reichstag per anzianità, incitò i tedeschi a combattere il nazismo.
Quando Adolf Hitler e il partito nazionalsocialista presero definitivamente il potere, il partito comunista tedesco fu bandito dal Reichstag, in seguito all'incendio del 1933.
La compagna Zetkin andò nuovamente in esilio, questa volta in Unione Sovietica, e qui morì nel 1933, all'età di 76 anni.
Le sue spoglie sono sepolte nella necropoli delle mura del Cremlino.
Il Parco Clara-Zetkin di Lipsia porta il suo nome dal 1955.
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