Comunismo - Scintilla Rossa

L'insurrezione armata, A. Neuberg

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Public Enemy
view post Posted on 30/11/2012, 13:22 by: Public Enemy




1 Tutte queste osservazioni a proposito della fanteria e del suo impiego restano valide nncor oggi. È forse opportuno aggiungere, però, che il combattimento negli abitati (per cui è anche previsto, proprio per ragioni di sicurezza, l'impiego di reparti di polizia che ricevono il medesimo addestramento al combattimento della fanteria) comporta oggi l'im¬piego di mezzi blindati. Così si spiega, per esempio, l'uso dei famosi carri armati russi in Cecoslovacchia per prevenire la controrivoluzione nella primavera del 1968. I carri hanno nnche la funzione che una volta aveva la cavalleria. Si tenga presente questa nota nel leg¬gere quanto segue nel testo. [N.d.T.]
2 Anche queste osservazioni conservano oggi tutta la loro validità. Conviene però ag¬giungere che oggi anche i piccoli reparti di fanteria (al livello di compagnia) sono dotati di armi di reparto che, negli abitati, fanno efficacemente le veci dell'artiglieria (mortai da 60 e da 81 mm., cannoni senza rinculo da 75 e da 105, ecc.), senza parlare dei carri, che hanno le funzioni di bocche da fuoco semoventi. [N.d.T.]
3 Come si sa, messa definitivamente a punto dal generale Molotov nella guerra parti-giana contro i nazisti durante l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, quest'arma oggi esiste. Il nome esatto è "cocktail Molotov," altrimenti detto "bomba Molotov" o, più co-munemente, "bottiglia incendiaria." Si tratta di una normale bottiglia (di vetro non troppo grosso, però), riempita per due terzi di benzina e per un terzo di olio lubrificante (possi¬bilmente leggero e pulito) e tappata con un tappo di sughero (o cartaccia ben pressata) che tiene fermo uno straccio imbevuto di benzina, lungo una ventina di centimetri. Al momento del lancio si da fuoco allo straccio. La bottiglia, rompendosi sul bersaglio, spande intorno il liquido infiammabile che immediatamente si accende per azione della fiammata dello straccio. Il liquido in fiamme, penetrando nelle fessure del mezzo coraz¬zato, appicca a sua volta il fuoco al combustibile, alle munizioni o agli indumenti dei carristi. Naturalmente le bottiglie incendiarie erano conosciute anche prima di Molotov, ma è stato questo generale russo a definirne le dimensioni e l'impiego. A parte il "cocktail in¬cendiario," i mezzi corazzati sono anche vulnerabili alle bombe a carica cava che possono essere lanciate con un apposito tromboncino montato sulla valvola di presa dei gas di recupero dei fucili moderni. [N.d.T.]
4 Oggi sono in uso anche i bulldozer armati, i quali possono riempire i fossati anti¬carro qualora prima del fossato sia disponibile una sufficiente quantità di materiale di riempimento (terriccio, detriti, carcasse di auto, ecc.). [N.d.T.]
5 Solitamente il rastrellamento degli abitati con la fanteria appoggiata dai carri pro¬cede oggi come segue: all'imboccatura della strada si presenta un carro armato, da dietro il quale due file indiane di fanti, distanziati tra loro, vengono avanti sui due lati della via, rasente i muri. Gli uomini di un lato "coprono" quelli dell'altro, mentre il carro armato, fermo, ma con i motori che girano sempre, sorveglia con le sue armi l'intero percorso. Porta per porta, angolo per angolo, traversa per traversa, la via viene rastrellata. La tecnica degli uomini appiedati è una sola e molto semplice: bombe a mano nelle porte e nelle finestre, da posizione defilata, e sventagliata di armi automatiche all'interno dopo un balzo improvviso per entrare. Due sono gli inconvenienti: il primo deriva dalla mas¬sima "carro fermo, carro morto," principio che costringe il carro armato a procedere a piccoli sbalzi in avanti, mentre sarebbero necessarie lunghe soste. Il secondo è il grande numero di uomini necessario per l'operazione: per snidare una decina di cecchini è _spesso necessaria una intera compagnia di fucilieri. Il pericolo dei tiratori appostati sui tetti resta uno dei più gravi, anche se le armi di bordo del carro hanno soprattutto la funzione di battere a intermittenza le parti superiori degli edifici. [N.d.T.]
6 Oggi l'elicottero è l'arma aerea più micidiale in funzione antinsurrezionale. La sola difesa contro gli elicotteri è il sangue freddo. Si potrebbe quasi parafrasare l'espressione prima citata a proposito dei carri: "elicottero fermo, elicottero morto." Oltre che per il mitragliamento dall'alto, l'elicottero serve oggi anche per lo spostamento rapido di piccoli reparti da un punto all'altro della zona di operazioni. Quando però si conoscano le caratteristiche tecniche e d'impiego del mezzo, la calma di chi è esposto all'attacco suggerisce di volta in volta i metodi migliori per opporvisi. [N.d.T.]
7_ Qui si allude evidentemente ai gas asfissianti, che avevano dato tragica prova durante la prima guerra mondiale. Oggi gli aggressivi chimici vanno dai lacrimogeni agli irritanti, ai paralizzanti, sotto forma di gas o di spray. Le forze regolari si astengono però, quando possono, dal loro impiego, sia per la causa ricordata nel testo, sia per timore del cosid¬detto "effetto boomerang," nel caso di un cambiamento di vento o di un rovesciamento di posizioni. I candelotti lacrimogeni appena "sparati" possono essere anche rilanciati a mano (eventualmente con l'uso di guanti da sciatore) contro chi li ha lanciati. Il vero pericolo dei candelotti lacrimogeni sta nell'abitudine, ormai invalsa presso molte polizie di tutto il mondo, di lanciarli non a parabola, come prescritto, ma direttamente ad altezza d'uomo, trasformandoli così in proiettili micidiali. Ma questo pericolo vale soltanto per le mani¬festazioni di gran massa, mentre nel combattimento insurrezionale i combattenti agiscono in piccoli gruppi opportunamente distanziati. [N.d.T.]
8 L'autore dimentica la grande utilità dei natanti militari per il trasporto di truppe ove la situazione lo consenta. [N.d.T.]
9 Nella traduzione abbiamo accolto, come si sarà già notato, il francesismo, ma spesso lo abbiamo sostituito con "carabinieri," sia pure in modo sbrigativo. Il fatto è che la distinzione tra police e gendarmerie è quella che esisterebbe tra "pubblica sicurezza" e "polizia d'ordine pubblico," oppure tra "pubblica sicurezza" e "polizia militare." Poiché in tempo di "pace" la polizia militare (carabinieri in Italia, carabineiros in Spagna, ecc.) _ha prevalentemente funzioni di repressione dei moti di piazza, e, in genere, di difesa dell'ordine costituito, la distinzione tra essa e i reparti "celeri" di P.S. si riduce a ben poco. [N.d.T.]
10 Esattamente al contrario della P.S. italiana, per esempio, la quale, è bene ricor¬darlo, "porta le stellette," il che significa che è parte integrante delle forze armate dello Stato. [N.d.T.]
11 Oggi questo sistema è comune a tutte le polizie di tutto il mondo. [N.d.T.]
12 Per un'ottima trattazione di questo lungo lavoro preliminare, abbondantemente docu¬mentato, delle giornate d'Ottobre e degli avvenimenti che immediatamente seguirono, fino alla fuga di Kerenski, si veda JEAN-PAUL OLLIVIER, Quando farà giorno, compagno? Storia della Rivoluzione d'Ottobre, trad. di R. Petrillo, Feltrinelli, Milano, 1967.
13 ANULOV, Sinossi della tattica del combattimento urbano, nella raccolta II combatti¬mento urbano, Mosca 1924, p. 77.
14 Regolamento sul servizio campale dell'Armata rossa, paragrafo X, p. 10.
15 ANULOV, op. cit., p. 88.
16 LENIN, Le opere, cit. Gli insegnamenti dell'insurrezione di Mosca, p. 440.
17 ANULOV, op. cit., p. 83.
18 Cfr. K. MARX-F. ENGELS, Rivoluzione e controrivoluzione in Germania, in II 1848 in Germania e in Francia, Roma, Edizioni Rinascita, 1948, p. 99. LENIN, Le opere cit p. 973.
19 LENIN, Le opere, cit., Consigli d'un assente, p. 974. Cfr. anche nota precedente.
20 Queste informazioni ci vengono da un articolo anonimo del "Giornale politico e militare," pubblicazione comunista tedesca, 1923, n. 2.
22 A questo punto il piano tattico insurrezionale generale deve anche prevedere la dislocazione dei principali posti di medicazione e di ricovero dei feriti. È stato dimostrato che questo provvedimento, da portare a conoscenza di tutti i capi delle unità grandi e piccole, avrebbe oggi, contrariamente a quanto si pensava una quarantina d'anni fa, anche un positivo effetto psicologico sugli uomini dei reparti. In una grande città la cosa non è difficile, ma va prevista a tempo debito. [N.d.T.]
 
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