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| una ‘condanna’ ridicola La signorina Daniela Garnero sedicente Santanché condannata a giorni 4 di galera e 4 giorni di galera e 100 euro di ammenda. Pena sostituita con una ammenda complessiva di 1100 euro.
Forse allora è vero, non è soltanto un sogno: il ventennio più nero della Repubblica Italiana sta finendo; dopo la condanna definitiva – a quattro anni, per il reato di frode fiscale – del Delinquente di Arcore, si cominciano a vedere le prime crepe nel muro di assoluta impunità dietro al quale loschi personaggi legati al Criminale Lombardo fino a ieri si permettevano di fare ciò che meglio credevano. Lunedì due dicembre è finalmente il caso della signorina Daniela Garnero sedicente Santanché alla quale viene comminata una pena – giorni quattro di galera ed Euro cento di multa, convertiti in Euro millecento di sanzione pecuniaria – per manifestazione non autorizzata. Nel 2009 si arrogò il diritto di convocare, nel giorno della festa musulmana di fine Ramadan, un’adunata per protestare contro l’uso del burqah: naturalmente pensò bene di non chiedere i necessari permessi alla Questura. La Prostituta della Granda, nel commentare la ridicola sentenza – per lei millecento Euro di multa equivalgono a molto meno di un caffé – si lamenta per aver “ricevuto lo stesso trattamento di centri sociali e No Tav”. A parte il fatto che un reato resta tale a prescindere da chi lo commette, trovo altamente offensivo lo sproloquio della Fascista Cuneese: le persone a cui si paragona, spesso per aver fatto molto meno, subiscono procedimenti giudiziari e condanne infinitamente più pesanti di quella a lei appioppata dalla Giustizia borghese. fonte http://pennatagliente.wordpress.com/2013/1...danna-ridicola/
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