Comunismo - Scintilla Rossa

Catastrofismo

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Ceskystev
view post Posted on 29/9/2012, 18:46




Il discorso di Marx fu interpretato in modo un po’ dogmatico dai cosiddetti “catastrofisti” (Kautsky), che affermavano l’inutilità della rivolta: il capitalismo dovrà crollare, quindi non resta che attendere questo crollo. Questa visione, rifiutata in seguito, tra gli altri, da Rosa Luxemburg e Lenin, fu moderata da un’interpretazione correttiva, formulata da Lucash e Gramsci

http://trucheck.it/filosofia/8811-marx.html

Chiedo ai compagni se riescono a procurarmi i testi in cui Lenin o Gramsci criticano questo fatalismo ed immobilismo Kautskiano poiché mi serve per esporlo alla professoressa di filosofia la quale da una simile interpretazione errata.

Ricordo che lo stesso Marx chiariva che non bisognava semplicemente aspettare la fine del capitalismo che crolla da sè poiché potrebbe portare il mondo intero nel fosso con lui, qualora i compagni riuscissero a trovare anche il testo in cui Marx dice questo ne sarei grato
 
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Andrej Zdanov
view post Posted on 29/9/2012, 19:16




La massima critica leniniana a Kautsky è contenuta ne La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky (Parte II, proveniente da una traduzione diversa). In questo scritto la critica non si focalizza specificamente sul catastrofismo, ma viene evidenziata la contraddizione tra l'approvazione formale della rivoluzione da parte di Kautsky e il suo rifiuto delle misure pratiche ad essa necessarie.

Sul problema da te sollevato è interessante anche uno scritto di Stalin (esposizione concisa e schematica delle principali idee del compagno Lenin, nelle parole dell'autore): www.resistenze.org/sito/ma/di/cl/madcqs.htm.
 
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view post Posted on 30/9/2012, 00:24
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compagno

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CITAZIONE (Ceskystev @ 29/9/2012, 19:46) 
Il discorso di Marx fu interpretato in modo un po’ dogmatico dai cosiddetti “catastrofisti” (Kautsky), che affermavano l’inutilità della rivolta: il capitalismo dovrà crollare, quindi non resta che attendere questo crollo. Questa visione, rifiutata in seguito, tra gli altri, da Rosa Luxemburg e Lenin, fu moderata da un’interpretazione correttiva, formulata da Lucash e Gramsci

http://trucheck.it/filosofia/8811-marx.html

Chiedo ai compagni se riescono a procurarmi i testi in cui Lenin o Gramsci criticano questo fatalismo ed immobilismo Kautskiano poiché mi serve per esporlo alla professoressa di filosofia la quale da una simile interpretazione errata.

Ricordo che lo stesso Marx chiariva che non bisognava semplicemente aspettare la fine del capitalismo che crolla da sè poiché potrebbe portare il mondo intero nel fosso con lui, qualora i compagni riuscissero a trovare anche il testo in cui Marx dice questo ne sarei grato

Per caso pensi di riferirti al secondo capoverso del capitolo I del "Manifesto" di Marx- Engels?
Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle corporazioni e garzoni, in breve, oppressori e oppressi, furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la comune rovina delle classi in lotta.
 
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Ceskystev
view post Posted on 30/9/2012, 11:00




CITAZIONE
Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle corporazioni e garzoni, in breve, oppressori e oppressi, furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la comune rovina delle classi in lotta.

No. Mi riferisco anche alla stessa critica che Nietsche mosse a Marx: La liberazione dell'uomo è un atto storico, non ideale, ma atto da condizioni storiche "necessarie". Friedrich Nietzsche difatti rimprovererà poi alla dottrina marxista l'aver mantenuto l'atteggiamento dogmatico e fatalista religioso, pur professando il materialismo.

Posizione che tempo fa tu mi criticasti ma che adesso non trovo più
 
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EdoardoBuso
view post Posted on 30/9/2012, 14:18




ho letto un piccolo volumetto in cui c'era scritto di questo "fatalismo catastrofismo" però si diceva anche della teoria "del tanto peggio tanto meglio" cioè del fatto che i marxisti più moderni,quelli che vivono nel mondo finanziario,hanno interesse che la finanza raggiunga il suo stadio supremo ed estremo...che sarebbe quello in cui si inizia a pagare 100 euro anche per un semplice panino condito...questo tema è stato affrontato anche dalla scuola di francoforte ed da Marcuse,che però propugnava il capital-socialismo,la scomparsa tramite una specie di eutanasia sociale,delle classi inferiori...d'altronde marcuse era una specie di radicale ecologista decrescitista ed antisovietico,ed antistaliniano,più che un marxista....la scuola di francoforte era propensa ad questa visione..cioè acuttizzare la finanza(sia chiaro non l'industria,che è un fatto precedente).



però come è nella natura umana se si accuttizza troppo un problema,come una malattia c'è il rischio di non poterla più curare.
 
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view post Posted on 30/9/2012, 19:35

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CITAZIONE (EdoardoBuso @ 30/9/2012, 15:18) 
ho letto un piccolo volumetto in cui c'era scritto di questo "fatalismo catastrofismo" però si diceva anche della teoria "del tanto peggio tanto meglio" cioè del fatto che i marxisti più moderni,quelli che vivono nel mondo finanziario,hanno interesse che la finanza raggiunga il suo stadio supremo ed estremo...che sarebbe quello in cui si inizia a pagare 100 euro anche per un semplice panino condito...questo tema è stato affrontato anche dalla scuola di francoforte ed da Marcuse

veramente è quello che diceva Marx stesso:
www.deriveapprodi.org/2002/06/discorso-sul-libero-scambio
"Ma in generale ai nostri giorni il sistema protezionista è conservatore, mentre il sistema del libero scambio è distruttivo. Esso dissolve le antiche nazionalità e spinge all'estremo l'antagonismo fra la borghesia e il proletariato. In una parola, il sistema della libertà di commercio affretta la rivoluzione sociale. È solamente in questo senso rivoluzionario, signori, che io voto in favore del libero scambio."
www.resistenze.org/sito/ma/di/cm/mdcmbc12-008516.htm
 
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EdoardoBuso
view post Posted on 1/10/2012, 13:42




si ma fosse stato a quei tempi...vuoi mettere farlo adesso?con i sistemi di controllo da parte del potere?dalle superbombe,ai sistemi computerizzati...come http://it.wikipedia.org/wiki/ECHELON ....per non parlare del potere dell'industria farmaceutica che potrebbe iniettare ogni sorta di stregoneria,per impedirci di rivoltarci??

e poi un altra cosa....di sicuro il liberoscambismo mondiale,rimane più nell'alveo delle utopie...non si è mai realizzato,nemmeno con l'ausilio dei carri armati...se fossimo ad uno stadio di globalizzazione seppur liberista,vorrebbe dire che c'è la possibilità deterministicamente di un passaggio verso il socialismo ed poi il comunismo...ecco perchè questa lettura un pò deterministica per non dire poco concreta della società rimangono più nell'alveo degli utopismi,come il trotzkismo..non che siano sbagliati mettiamo in chiaro...è che con tutti i propositi globalizzatori del mercato ancora oggi,dopo 2 secoli dalla nascita di Adam Smith..siamo ancora ad una situazione di Sglobalizzazione,cioè di mancanza di un ordine mondiale,ed allo stesso tempo il liberoscambismo è ancora un rapporto di competizione tra le nazioni,più che un sistema universalmente accettato facente parte di una sovrastruttura che si sta delineando certamente in molti aspetti oggi,di amministrazione globale,però vincolata ancora ad situazioni monopolistiche aggregate ad interessi od nazionali od continentali ed non ancora globali!!

Una lettura del marxismo in tal senso sarebbe una lettura che ritarda di molto la rivoluzione,ed sarebbe addirittura di stampo spontaneista..cioè non servirebbe più la formazione del partito rivoluzionario in senso leninista.

io penso che seppur sarrebbe una grande visione politica per noi,allo stesso tempo,dobbiamo ancora una volta fare i conti con la natura umana...il reflusso dell'eccesso di liberoscambismo,potrebbe trasformarsi in tentativi protezionistici fascisti od nazisti,ed poi in condizioni di guerra permanente tra i popoli ed le nazioni...ecco pechè il monito di Marx secondo me è da interpretarsi in questo senso "meglio il liberoscambismo ed la pace oggi,ed il marxismo domani" ,piuttosto " delle guerre globali tra imperi geopolitici,od regionali"...oggi vediamo però la seconda situazione attuarsi..



http://www.scienzaevita.org/soci_fondatori...ca=&R_pagina=3&
 
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view post Posted on 2/10/2012, 17:00
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compagno

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Mi riferisco anche alla stessa critica che Nietsche mosse a Marx: La liberazione dell'uomo è un atto storico, non ideale, ma atto da condizioni storiche "necessarie"

Posso permettermi di affermare che se Nietsche ha detto questo del marxismo, vuol dire che non aveva capito nulla di Marx?
 
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Ceskystev
view post Posted on 2/10/2012, 17:28




Si, comunque sto cercando proprio questo, una frase di Marx che appunto faccia notare come il socialismo non sia una fatalità. La critica è proprio questa, che dal momento che il capitalismo impone sempre più concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi e sempre più nulla-tenenti e salariati, arriverà il momento in cui la lotta di classe sarà inevitabile e quindi trionferà il socialismo.

Questa concezione è sbagliata perché fatalista e evangelica, ma non posso certo dire che è sbagliata senza portare una chiara affermazione di Marx sull'argomento, altrimenti sembrerebbe che voglia avere ragione senza prove.
 
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view post Posted on 2/10/2012, 23:04
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sto cercando proprio questo, una frase di Marx che appunto faccia notare come il socialismo non sia una fatalità

E lo so. Tocca studiare....
 
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EdoardoBuso
view post Posted on 4/10/2012, 14:04




A Cekistev:basta parlare di "determinismo storico scientifico" per far capire che nella storia come nella scienza l'uomo cerca di addattarsi all'ambiente soppravivendo ed quindi dominando l'evoluzione,questo ha portato dall'abolizione della servitù della gleba,alla rivoluzione francese,fino al socialismo ed al comunismo.Cioè questo vuol dire che la "liberazione dell'uomo" in quanto termine fraseologico non esiste,sarebbe cadere nell'idealismo,mentre esiste il determinismo economico dei processi materiali,che porta come nel curare le malattie ad cercare di curare anche i problemi sociali.Quindi va specificato come la liberazione dell'uomo nel marxismo non stia ad indicare una accurata fraseologia grammaticale per creare stupore,ed vaneggiare strani utopismi,ma sia un termine Non Grammaticale,per spiegare l'evoluzione totale del genere animale.
 
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view post Posted on 4/10/2012, 17:51
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Abdullah Calahamed (EAU) Vladimir Sevchenko (Belarus)

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Si, comunque sto cercando proprio questo, una frase di Marx che appunto faccia notare come il socialismo non sia una fatalità.

Mi pare dicesse che fosse storicamente inevitabile.
 
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