Comunismo - Scintilla Rossa

Proposta di discussione in 8 punti, di Amedeo Curatoli

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view post Posted on 18/9/2012, 00:22
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Abdullah Calahamed (EAU) Vladimir Sevchenko (Belarus)

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che non hanno stipulato mai compromessi con la feccia

Piano a buttarla giù così, perchè uno potrebbe obiettarti che Stalin si è alleato con Hitler.
Giuro è l'ultimo intervento serio che faccio oggi.
 
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Ceskystev
view post Posted on 18/9/2012, 13:49




credo che Stalin si sia ben sdebitato del suo compromesso dato che i nazisti furono sconfitti sopratutto per mano sovietica.
 
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babeuf
view post Posted on 18/9/2012, 14:13




Bravo. Stalingrado in ogni città. Caso mai qualche spiritoso l'avesse dimenticato.

CITAZIONE (Ceskystev @ 18/9/2012, 14:49) 
credo che Stalin si sia ben sdebitato del suo compromesso dato che i nazisti furono sconfitti sopratutto per mano sovietica.

 
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view post Posted on 18/9/2012, 14:25
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Abdullah Calahamed (EAU) Vladimir Sevchenko (Belarus)

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CITAZIONE
credo che Stalin si sia ben sdebitato del suo compromesso dato che i nazisti furono sconfitti sopratutto per mano sovietica.

Certamente, ma era per ricordare che se un patto col diavolo risulti esserre vantaggioso al raggiungimento di uno scopo è giusto stringerlo. Per questo dire che i socialisti non hanno mai fatto compromessi con la feccia non la trovo una proposizione degna di essere menzionata.
 
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Ceskystev
view post Posted on 18/9/2012, 14:59




Secondo lo stesso principio il compromesso con la DC era giusto. Probabilmente io ho sbagliato ad essere tanto assolutista, ma si preferisce sempre evitare di stringere simili patti se si può.
 
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Mikoyan89
view post Posted on 18/9/2012, 15:21




però il compromesso con la DC era inseguito da un partito ormai riformista più che comunista,o sbaglio?
 
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Ceskystev
view post Posted on 18/9/2012, 15:54




Ma il compromesso con la D.C era sbagliato perché non favoriva il partito comunista ma cercava di trovare un punto di accordo tra due linee opposte. Un partito M-L non lo avrebbe mai fatto e secondo me non dovrebbe mai farlo in nessun caso, non potrà mai andare a suo vantaggio un compromesso con i poteri stessi che deve abbattere, perché non sfrutta i contrasti all'interno della classe borghese ma anzi li appiattisce.
 
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view post Posted on 18/9/2012, 16:01
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compagno

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Il compromesso si fa se è utile al proletariato.
E in genere la cartina al tornasole per capire se gli è o se gli sarà utile, è il vedere chi ha la direzione egemonica del processo in questione.
 
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view post Posted on 18/9/2012, 16:39

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CITAZIONE (Kalashnikoba @ 18/9/2012, 01:22) 
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che non hanno stipulato mai compromessi con la feccia

Piano a buttarla giù così, perchè uno potrebbe obiettarti che Stalin si è alleato con Hitler.

è avvilente leggere in un forum comunista gente che chiama alleanza un patto di non aggressione.
 
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view post Posted on 18/9/2012, 19:10
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Abdullah Calahamed (EAU) Vladimir Sevchenko (Belarus)

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è colpa del sabbatucci-vidotto, prenditela con loro.
 
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view post Posted on 20/9/2012, 18:23
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QUOTE (Ceskystev @ 17/9/2012, 23:38) 
QUOTE
Ora alcune cose che ho detto in questo forum sono risapute , ma come possiamo far capire al comunista medio certe cose ? come possiamo far capire agli operai che ci vuole un partito lontano dalle posizioni delle dirigenze che si sono susseguite negli ultimi anni ? Come far capire a quella massa di partitelli comunisti che occorre rileggersi seriamente lenin , abbandonare istinti scissionisti e fondare un soggetto m-l ?

Un operaio difficilmente leggerà Lenin. Ma la rivoluzione russa non si è compiuta perché tutti i suoi partecipanti lessero Marx, ma perché i dirigenti sapevano comunicare alle masse il pensiero socialista, l'acculturamento avveniva anche non direttamente, e anche questo funziona. Ma quando non si hanno a disposizione gente che sa e con voglia di agire allora non si otterrà niente. Se si vuole organizzare qualcosa bisogna cominciare a smuovere le coscienze, all'inizio poche, poi sempre di più. Bisogna approfittare di qualsiasi situazione per lottare (e le situazioni di lotta non mancano) e continuare a diffondere il pensiero socialista, non è necessario diffonderlo con le stesse parole dei maestri, basta non modificarne i contenuti, sono i contenuti che devono essere trasmessi, non le frasi a memoria. Detto questo la situazione per ora può essere solo di preparazione, si potrà poi davvero instaurare un partito forte quando se ne sentirà un bisogno spasmodico ed inevitabile, quando la situazione sarà talmente al limite che bisognerà che la gente stravolga il suo modo di vedere e di pensare e capisca realmente che non avrà più niente da perdere ma tutto da guadagnare dalla rivoluzione. Ma non si può stare adesso con le mani in mano ad aspettare che arrivi poi questo periodo perché anche i demagoghi e populisti possono ingannare le masse e sviarle dal socialismo, quindi bisogna sempre lavorare, anche adesso, affinché quando sarà il momento tutti si ricordino che i socialisti hanno sempre detto certe cose a favore della popolazione, che non hanno stipulato mai compromessi con la feccia e che non sono stati a curare l'orticello privato finché questo non gli è stato tolto.

Concordo in pieno con la frase sottolineata. Il terreno è un deserto che va prima irrigato, concimato ( anche la merda ha la sua utilità e sottostà alle leggi della dialettica), etc. Per ora sembra di stare nel Sahara e non si vede neanche una piccola oasi.

Edited by Ludovico - 21/9/2012, 21:03
 
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Felix12
view post Posted on 22/11/2012, 00:45




Mi trovo d'accordo su tutti i punti, tranne uno. Sulla cosiddetta (in russia) 'ezovshina' mi ripropongo di scrivere un commento a parte.

Il punto su cui non sono per nulla d'accordo, anche se il compagno Curatoli non lo elenca esplicitamente fra di discussione, è sul considerare la Cina un grande 'paese Socialista'.

Obbiettano in molti che la Cina sarebbe un paese Socialista perchè 'c'è la pianificazione economica', oppure perchè molte industrie sono tuttora statali.
Tuttavia le industrie statali e un qualche grado di 'pianificazione' c'erano anche nell'Italia degli anni 50 e 60. Non a caso l'Italia del miracolo economico, fatto che può essere messo in parallelo al 'miracolo economico' che sta vivendo la Cina negli ultimi venti anni.

Ciò che si può dire a mio avviso è che al più la Cina è un paese ad economia di tipo 'misto', come l'Italia fino a 30 anni fa, ma pur sempre rientra nelle econoame capitalistiche, non certo socialiste.

Questo non vuol dire che bisogna parlarne male, ma che si può parlarne bene allo stesso modo dell'Egitto di Nasser, o della Libia di Gheddafi, o del Venezuela di Chavez. ma niente più.
L'unica differenza è che la Cina e' stato un paese socialista, ma che 30 anni fa, per incapacità dei governanti (non tutti dispongono di uno Stalin..) ma anche per impossibilità reale (il paese era troppo arretrato come condizioni di partenza, e dopo la rottura con L'URSS, Krusciov ritirò tutti gli esperti sovietici che stavano aiutando i cinesi a costruire un sistema industriale su basi socialiste)
ha avuto come unica possibilità per colmare il gap tecnologico con i paesi capitalistio più avanzati di
inserirsi nel circuito capitalista stesso, offrendo manodopera a basso costo, ma contemporaneamente acquisendo le tecnologie più moderne.
La strategia ha avuto successo, ma il prezzo è stato l'abbandono della via Socialista.



Certo sono del tutto falsi i luoghi comutni sulla Cina che circolano da noi in occidente, dove si crede che gli operai cinesi siano degli 'schiavi' e non esistano i sindacati. A propostito di quest'ultima leggenda occidentale (che ricorda le altre sula cina come quella che i cinesi mangiano i cani o gli scarafaggi) gli si potrebbe obbiettare, giusto per chiudere la discussione in fretta, che anche ,
se fosse vero che i sindacati in Cina non esistono, tuttavia in un paese in cui il governo aumenta per decreto gli stipendi degli operai, sembrerebbe non essercene bisogno....

Sul fatto della 'schiavitù' degli operai cinesi, non solo è una stupidaggine ma semmai schiavi sono oramai, semmai, gli operai italiani, non certo quelli cinesi. E' che non si considera la politica meonetaria della Cina: lo yuan viene tenuto artificialmente basso proprio per attrarre investimenti dall'estero.
Discutendo con una persona (italiana) che vive in Cina, dove fa il professore in una Università privata,
sono venuto a sapere che egli guadagna 2500 euro netti al mese, ma vive in na casa in affitto di 80 metri quadri pagando una pigione di 250 euro al mese (penso che molti conoscano i prezzi degli affitti
in Italia, e possano fare un paragone). Un operaio guadagna 350 euro al mese, quindi se andasse ad abitare nella casa di 80 metri quadri del primo esempio, pagareherebbe circa i 2/3 dello stipendio in affitto casa (e quindi staarebbe come un operaio italiano....) ma tutavvia esiste per lui una vasta gamma di appartamenti in affitto con 30 euro.
Questo fa capire il livello del costo della vita in cina.














 
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