Comunismo - Scintilla Rossa

Partito Comunista

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view post Posted on 12/8/2013, 16:58
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Molto interessante, pare che la corrente M-L sia attiva. Che tipo di documento hai postato Kala?
 
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Oktyabr'skoy Revolyutsii
view post Posted on 12/8/2013, 19:03




L'ho visto anche io, l'ha pubblicato "Resistenza Como" su fb
 
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Ceskystev
view post Posted on 12/8/2013, 21:50




CITAZIONE (Oktyabr'skoy Revolyutsii @ 12/8/2013, 20:03) 
L'ho visto anche io, l'ha pubblicato "Resistenza Como" su fb

Quoto
 
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view post Posted on 12/8/2013, 23:30
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Adesso un bel documento sul revisionista Togliatti e sul socialdemocratico Berlinguer!
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 12/8/2013, 23:49




Tecnicamente abbozzano già una critica

Lo sviluppo delle alleanze sociali della classe operaia e delle lotte di massa, la creazione delle condizioni per una trasformazione rivoluzionaria e socialista della società sono biunivocamente connesse alla presenza di un forte Partito Comunista, capace di dirigere con successo la classe operaia verso il raggiungimento dei suoi obiettivi storici. Da un lato, costituiscono il risultato di un efficace lavoro politico del Partito, ma dall’altro lato sono la condizione per il rafforzamento del Partito stesso. Non possiamo aspettare di avere un partito perfettamente strutturato sulla carta per iniziare ad operare efficacemente nella realtà. Non ce lo consentono i tempi, ma non ce lo permette neanche la considerazione che un partito comunista che rinuncia a lottare non potrà mai crescere e presto muterà la sua natura. La crescita del Partito e dei suoi quadri dipende dalle lotte e, nello stesso tempo, la crescita dell’efficacia e la diffusione delle lotte dipendono dalla crescita del Partito.
Questa considerazione ci rende differenti da quanti, in Italia, parlano sulla necessità di ricostruire il Partito Comunista e lì si fermano.
Noi non soltanto parliamo di ricostruzione del partito, noi il Partito Comunista lo stiamo ricostruendo nei fatti, non a parole! Certo siamo coscienti di quante energie in carne ed ossa devono partecipare per ottenere il successo in questa impresa.
Lo stiamo ricostruendo chiamando la classe operaia e il popolo a mobilitarsi su obiettivi chiari e concreti. Lo stiamo ricostruendo attraverso lo sforzo e il sacrificio dei nostri militanti, in prima fila nelle lotte sociali e sindacali. Lo stiamo ricostruendo con la coerenza e la chiarezza di chi pensa quello che dice, dice quello che pensa e fa quello che dice.

Questo ci porta a fare alcune considerazioni sulla situazione in Italia.
I dirigenti del più grande partito comunista dell’Europa Occidentale, il PCI, hanno pesantissime responsabilità nell’affermazione del riformismo, del revisionismo e dell’opportunismo che hanno portato alla sua stessa dissoluzione e oggi sembrano essere largamente diffusi anche all’interno del MCI. Lo riconosciamo con amarezza e sincero senso autocritico. Si tratta di un processo degenerativo di lunga durata, che, nelle sedi opportune, andrà ulteriormente studiato e approfondito, e che ha le sue iniziali radici già nella ”svolta di Salerno”.
I partiti, PRC e PDCI, formatisi dopo l’autoscioglimento del PCI, hanno chiaramente fallito nell’intento di ricostruire una presenza comunista in Italia.
Privi di un saldo ancoraggio ideologico al marxismo-leninismo, a cui non fanno esplicito riferimento né nel Programma (dubitiamo che ne abbiano uno, dal momento che sui rispettivi siti non se ne trova traccia), né nello Statuto, entrambi i partiti hanno una quasi esclusiva vocazione istituzionale e, ormai, agiscono solo in funzione delle scadenze elettorali.
Il Partito della Rifondazione, che esplicitamente rifiuta il principio del centralismo democratico, non può essere certamente definito un partito di tipo leninista. Caratterizzato da un estremo eclettismo, al proprio interno comprende un po’ di tutto, dai buddisti, ai gandhiani, ai pacifisti generici, ai movimentisti dei centri sociali, fino ai trotzkisti. Sicuramente, al suo interno vi sono ancora compagni onesti e sinceri che, però, non hanno alcuna possibilità di influire da comunisti sulle scelte del gruppo dirigente, che oltre ad essere ondivago ha già dichiarato pubblicamente di esser disponibile a rinunciare ancora una volta (come nelle elezioni del 2008 con l’Arcobaleno) al simbolo della bandiera comunista con falce e martello per le elezioni politiche.
Il PDCI, si è sempre più caratterizzato per la forte vocazione “istituzionale” del suo gruppo dirigente e per l’estrema spregiudicatezza della sua condotta politica. E’ l’esempio tipico dell’opportunismo che, a differenza del revisionismo, non nega i fondamenti ideologici, ma semplicemente non li applica, agendo in modo diametralmente opposto a ciò che dice o scrive.
In entrambi i partiti si constata un fortissimo scollamento tra base e gruppi dirigenti, che sempre più spesso sono autoreferenziali e agiscono in base a logiche di pura convenienza personale. Bassissima, inoltre è la percentuale di militanti in rapporto agli iscritti.



http://www.comunistisinistrapopolare.com/2...obre-bruxelles/


E se ci fai caso fanno molto riferimento a secchia .

E noi consideriamo molto importante il fatto che questo messaggio dell’internazionalismo proletario possa diffondersi anche in Italia, grazie agli sforzi avviati dai compagni del Partito Comunista-CSP, per la costruzione di un partito comunista con una strategia rivoluzionaria, sradicando il lavoro sporco ed eversivo dell’eurocomunismo e dell’opportunismo moderno.

http://www.comunistisinistrapopolare.com/2...a-sezione-dell/

Anchio gradirei critiche più esplicite , comunque tra breve faranno il congresso e sarebbe interessante sfruttare questa occasione , parteciparvi
 
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view post Posted on 21/8/2013, 22:02
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Rizzo ha capito che oggigiorno basta dire viva Stalin e si è marxisti-leninisti. Cretinetti chi ci casca.

CITAZIONE
Questa considerazione ci rende differenti da quanti, in Italia, parlano sulla necessità di ricostruire il Partito Comunista e lì si fermano.
Noi non soltanto parliamo di ricostruzione del partito, noi il Partito Comunista lo stiamo ricostruendo nei fatti, non a parole!

a me risulta invece che in Italia ognuno si fa il suo bello partitello da vetrinetta. PMLI, PC m, i trotskijsti di Ferrando, i trotskijsti non di Ferrando, la miriade di partitini atomistici dei bordighisti, il Pci Ml dell'arzillo vecchietto (senza contare gli ultraopportunisti del Prc e del Pdci), adesso pure il "pelato servo della Nato" che da piccolo stava a cavalcioni ora di Berliguer ora di Breznev e ora è divenuto un puro marxista leninista da far paura. I Carc ne hanno fatto due per non sbagliare, ma poi si affidano a Grillo. E per gli operai e per le masse popolari, per la causa e la strategia rivoluzionaria non cambia niente, se non una svalutazione di un patrimonio che non fa bene a nessuno.

Edited by primomaggio1945 - 21/8/2013, 23:38
 
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Ceskystev
view post Posted on 22/8/2013, 06:53




E' ovvio che nascano miriadi di partitini comunisti, in Italia c'e' autoreferenzialismo e quindi si preferisce sempre scindersi e formare un gruppetto a parte pur di stare in prima posizione. Comunque non e' solo in Italia, i comunisti si dividono molto facilmente, ci sono quasi sempre almeno 3 partiti comunisti in ogni paese, uno maoista, uno hoxhaista, uno marxista leninista e basta ecc.

Lo si puo' notare anche in rete, ci si divide per scocchezze, in parte per volonta' di prevaricare sull'altro, in parte perche' si preferisce il proprio tornaconto, piuttosto che accettare di scendere a compromessi sulle minuzie (minuzie, non sui valori, c'e' differenza).

Comunque e' sempre bene tenere a mente quel che disse Gramsci, pessimisti con l'intelligenza, ottiministi con la volonta'.
 
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view post Posted on 22/8/2013, 08:35
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CITAZIONE
E' ovvio che nascano miriadi di partitini comunisti, in Italia c'e' autoreferenzialismo e quindi si preferisce sempre scindersi e formare un gruppetto a parte pur di stare in prima posizione. Comunque non e' solo in Italia, i comunisti si dividono molto facilmente, ci sono quasi sempre almeno 3 partiti comunisti in ogni paese, uno maoista, uno hoxhaista, uno marxista leninista e basta ecc.

il problema non sono solamente le scissioni in sè (Che fare docet) ma ancor di più la pretesa che di ogni soggettività, fondata sull'utilizzo di un patrimonio che viene regredito a formule vuote, di essere partito comunista. Ricordiamoci che il partito è lo strumento della rivoluzione, lo stato maggiore della classe operaia, l'ordine cavalleresco del proletariato e non un aggregato sempre scindibile di senilità autoreferenziali e giovani onesti illusi. Si è realizzato così uno scenario in cui persino un furbone come Rizzo è riuscito a riciclarsi: gli è bastato dire in due anni tutto l'opposto di quanto ha detto negli ultimi 30 o 40, tra l'altro, schizofrenicamente, parlando proprio di se stesso (
CITAZIONE
Il PDCI, si è sempre più caratterizzato per la forte vocazione “istituzionale” del suo gruppo dirigente e per l’estrema spregiudicatezza della sua condotta politica. E’ l’esempio tipico dell’opportunismo che, a differenza del revisionismo, non nega i fondamenti ideologici, ma semplicemente non li applica, agendo in modo diametralmente opposto a ciò che dice o scrive

).
 
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babeuf
view post Posted on 22/8/2013, 13:32




..Sono d'accordo..il settarismo del mondo m-l attuale non c'entra nulla con un giusto spirito di scissione.
Qui siamo ormai in un mondo di scolastica medievale che poco ha a che fare con il marxismo.
L'italia e la Francia sono il simbolo assoluto di questo decadente barocco.
Almeno in Spagna, Grecia comunisti che contino qualcosa ci sono.

CITAZIONE (Ceskystev @ 22/8/2013, 07:53) 
E' ovvio che nascano miriadi di partitini comunisti, in Italia c'e' autoreferenzialismo e quindi si preferisce sempre scindersi e formare un gruppetto a parte pur di stare in prima posizione. Comunque non e' solo in Italia, i comunisti si dividono molto facilmente, ci sono quasi sempre almeno 3 partiti comunisti in ogni paese, uno maoista, uno hoxhaista, uno marxista leninista e basta ecc.

Lo si puo' notare anche in rete, ci si divide per scocchezze, in parte per volonta' di prevaricare sull'altro, in parte perche' si preferisce il proprio tornaconto, piuttosto che accettare di scendere a compromessi sulle minuzie (minuzie, non sui valori, c'e' differenza).

Comunque e' sempre bene tenere a mente quel che disse Gramsci, pessimisti con l'intelligenza, ottiministi con la volonta'.
 
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Ceskystev
view post Posted on 22/8/2013, 14:00




Primomaggio, non dici nulla che non sia stato pensato, puoi offrirci qualcosa che non sia ancora stato fatto?
 
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view post Posted on 22/8/2013, 14:40
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CITAZIONE (Ceskystev @ 22/8/2013, 15:00) 
Primomaggio, non dici nulla che non sia stato pensato, puoi offrirci qualcosa che non sia ancora stato fatto?

Stai sbarellando? Che frase hai scritto! Che sei diventato il piccolo chimico?
Primomaggio ha perfettamente ragione. Quanto a Rizzo però mi riserverei il giudizio. D'altro così come nella storia abbiamo conosciuto grandi marxisti trasformarsi in sublimi opportunisti, altrettanto potremmo anche aspettarci che grandi opportunisti diventino dei veri marxisti.
 
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babeuf
view post Posted on 22/8/2013, 15:02




D'accordo. Difficile ma non impossibile. In più quel partito cresce e non è più solo il partito di Rizzo. Soprattutto tra i giovani sembra le cose si muovano in modo interessante.

CITAZIONE (carre @ 22/8/2013, 15:40) 
CITAZIONE (Ceskystev @ 22/8/2013, 15:00) 
Primomaggio, non dici nulla che non sia stato pensato, puoi offrirci qualcosa che non sia ancora stato fatto?

Stai sbarellando? Che frase hai scritto! Che sei diventato il piccolo chimico?
Primomaggio ha perfettamente ragione. Quanto a Rizzo però mi riserverei il giudizio. D'altro così come nella storia abbiamo conosciuto grandi marxisti trasformarsi in sublimi opportunisti, altrettanto potremmo anche aspettarci che grandi opportunisti diventino dei veri marxisti.
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 22/8/2013, 17:31




Aspettare il messia è da bordighisti , e io come ceskistev voglio provare a costruire il partito , se riesce col csp bene , altrimenti si riprova
 
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view post Posted on 23/8/2013, 14:49
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CITAZIONE
Non sbarello. Dico solo che io, come altri, non posso contraddire primomaggio, perche' ha ragione, ma allo stesso tempo non posso aspettare il messia che fondi il partito che primomaggio chiede, partito che desidero anch'io, ma non essendoci le condizioni, non puo' nascere dal nulla e forse questa esperienza potra' rivelarsi utile, in un modo o nell'altro.

La mia voleva essere, per l'appunto, una protesta contro i troppi messia, specie se arrivano diretti diretti dalle schiere del demonio, com'è uno come Rizzo. Per uno come lui l'autocritica potrebbe voler dire il karakiri... Dopodichè ben venga la "voglia di partito" tra i compagni onesti e volenterosi: essa è l'elemento positivo che emerge da questa e altre discussioni e penso che tutti facciano bene a mettersi in gioco come meglio credono.
La mia non vuole essere una critica liberale, ma svolta da parte di un compagno che da anni, magari con mille difetti e limiti, prospetta la necessità del partito e tenta di adoperarsi in tal senso, ma con molta sfiducia verso le soggettività (chiamarli partiti nel senso marxista-leninista-maoista del termine mi sembra assolutamente fuori luogo) che si proclamano tali nel nostro paese.
La discussione in proposito potrebbe essere lunga e complessa, non è questo l'argomento del topic. Dico ancora solo che se ci sarà mai l'organizzazione di avanguardia, le avanguardie vi si ritroveranno.
 
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babeuf
view post Posted on 23/8/2013, 15:06




...Anche per me l'lemento principale è la voglia dei giovani comunisti di organizzarsi in un Pc...per anni è stata una bestemmia.
Poi sicuramente ci saranno disillusioni...ma questa discontinuità è un otiimo segnale.
 
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1537 replies since 24/8/2009, 18:18   48476 views
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