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| Nel "Libretto Rosso di Pertini" non si trovano smentite nè ripensamenti riguardo la figura di Stalin e sull'URSS di quegli anni.
In un discorso del 1980 Pertini invece condanna l'intervento sovietico in Afghanistan parlando di invasione e paragonando la guerriglia afgana alla lotta partigiana antifascista durante la Guerra Mondiale. Quindi Pertini critica l'Unione Sovietica del 1980 ma al contempo lo fa in funzione di celebrazione e ricordo della lotta partigiana in Italia, un ricordo che cercò sempre di tenere vivo il più possibile nella mente degli Italiani.
Anche se non posso dirlo con certezza mi viene da pensare che Pertini non si rimangiò mai quanto scritto negli anni '50, altrimenti avremmo probabilmente visto l'immediato intervento di qualche anima bella della "sinistra" pronta a ricordare prontamente l'accaduto meaculpa del Presidente-partigiano, a completare (tanto per proseguire il trend degli ultimi anni) l'opera di sputtanamento della Resistenza e degli ideali socialisti e comunisti, unico evidente motivo per cui è stato scritto l'articolo sul quotidiano reazionario e padronale Il Giornale. Inoltre il "pentimento" del Presidente sarebbe stato riportato anche dal Giornale a dimostrazione di quanto è corretto (secondo loro e i loro padroni) rinnegare il socialismo e tradire.
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