Comunismo - Scintilla Rossa

Palestina

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Bolshevik_Bear
view post Posted on 25/7/2014, 11:07 by: Bolshevik_Bear




Gaza: oltre 800 morti. Scene da Intifada a Ramallah.



Ore 9.10 I militari israeliani hanno ucciso un leader della Jihad Islamica in un raid condotto nelle prime ora della giornata a Rafah, città della Striscia di Gaza sul confine con l'Egitto. Lo hanno annunciato le Forze di Difesa dello "Stato ebraico" (definizione da tempo assunta nella Costituzione di Israele, che si qualifica quindi da solo come "stato confessionale", non multi-religioso), le quali hanno spiegato che, nell'operazione condotta insieme ai servizi dello Shin Bet, hanno fatto irruzione in casa di Salah Abu Hasnin, portavoce nonché membro del consiglio militare supremo della Jihad Islamica.

Ore 8.30 Il gabinetto di sicurezza israeliano si è riunito oggi per discutere della nuova proposta di cessate il fuoco per Gaza presentata dal segretario di stato americano John Kerry. Lo riferisce la Radio israeliana. La proposta è stata presentata da Kerry ad entrambe le parti. Il segretario di stato americano lascerà il Cairo questo pomeriggio per rientrare a Washington.

Ore 8.15 È di un palestinese morto e altri 150 feriti il bilancio degli scontri tra forze di sicurezza israeliane e manifestanti palestinesi esplosi ieri sera in Cisgiordania, nei pressi di un posto di blocco a Qalandiya. La manifestazione, a cui hanno aderito circa 10mila persone, è stata organizzata per protestare contro l'operazione militare che lo Stato ebraico conduce nella Striscia di Gaza. Il corteo di manifestanti è partito dal centro di Ramallah con il proposito di marciare fino a Gerusalemme.

Ore 8.00 Il segretario di stato John Kerry ha presentato alle parti una bozza di cessate il fuoco per il conflitto a Gaza. Lo riportano vari media secondo cui il testo come primo passo prevede, da domenica, una tregua temporanea di una settimana. Durante questo lasso di tempo, le parti - grazie alla mediazione internazionale - comincerebbero a negoziare su punti di sicurezza, economici e politici per un accordo duraturo.

Ore 00.30 Il bilancio delle vittime è salito a 800 morti dall'inizio dell'operazione israeliana nella striscia di Gaza. Lo rendono noto fonti mediche.



Fin qui le prime agenzie della mattina. Ora lasciamo volentieri la parola a Nena News, che ha il direttore, Michele Giorgio, sotto le bombe a Gaza.

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Ore 22.00 Hamas è pronto a firmare un accordo per il cessate il fuoco a patto che Israele metta fine al blocco di Gaza. Lo ha detto il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, parlando con i media arabi. «Cerchiamo il pieno impegno internazionale per mettere fine all'aggressione e all'assedio di Gaza», ha detto Meshal, aggiungendo che l'interesse di Hamas è che vi siano «vere garanzie della fine dell'assedio». Hamas, ha sottolineato Meshaal, «vuole un aeroporto internazionale, un porto marittimo, un'apertura verso il mondo esterno» e non più una situazione nella quale Gaza è stata trasformata in una «grande prigione».



Gerusalemme, 25 luglio 2014, Nena News – Il popolo gaawi entra nel 18esimo giorno di bombardamenti costretto a piangere 805 morti, 5.200 i feriti secondo il Ministero della Salute. Nella notte è salito il bilancio, dopo il bombardamento della scuola dell’Unrwa a Beit Hanoun, dove hanno perso la vita 16 persone, almeno 200 i feriti.

E mentre Israele tenta di giustificare un’azione gravissima – colpire una struttura dell’Onu dove si stavano rifugiando 1500 persone – i portavoce dell’agenzia Onu tornano a dire di non aver ricevuto alcun avvertimento da parte delle autorità militari e di aver più volte segnalato la presenza di sfollati nel loro edificio.

In queste ore sono ripresi i bombardamenti anche a Gaza City, mentre le zone di Shajaye e Zeitun si svuotano: centinaia le persone in fuga, molte accolte nella chiesa ortodossa di San Porfirio, come si vede nella foto di Michele Giorgio.

Nelle stesse ore a infiammarsi era anche la Cisgiordania e Gerusalemme: tutta a parte est della Città Santa è scesa in piazza nella notte che precede gli ultimi giorni di Ramadan, Leylat al-Qard (La notte del destino). Una notte importante per i musulmani, trascorsa a pregare e a leggere il Corano. Per i palestinesi la notte del destino dovrebbe essere trascorsa nella moschea di Al Aqsa, a Gerusalemme, ma le restrizioni imposte dall’occupazione israeliana non permettono più di farlo. E oggi la notte del destino arriva mentre Gaza è sotto attacco.

Così ieri da Shuafat a Silwan, da Wadi al-Joz a At-Tur scontri con le forze di polizia, che hanno lasciato feriti 5 poliziotti a causa del lancio di fuochi d’artificio; 39 palestinesi sono stati arrestati.

Scene da Intifada a Qalandiya, tra Ramallah e Gerusalemme. Ieri il gruppo 48ThosandMarch ha organizzato un marcia verso Gerusalemme, partita alle 21.30 dal campo profughi Al Amari di Ramallah. Migliaia di persone hanno partecipato, chi dice 10mila che 20mila. I ragazzi hanno lanciato molotov e pietre, incendiato copertoni e attaccato i simboli dell’occupazione in uno dei peggiori checkpoint della Cisgiordania, quello di Qalanidya.

L’esercito si era preparato prima chiudendo alcuni accessi alla città, per poi rispondere con il lancio di gas lacrimogeni, proiettili di gomma, granate stordenti, ma soprattutto pallottole vere: due giovani sono stati uccisi, Mohammad Al Araj, 19, and Majed Sufian, 27; oltre 200 i feriti, di cui circa 10 in gravi condizioni. Le ambulanze hanno fatto la spola da Qalandiya all’ospedale governativo di Ramallah fino a notte inoltrata. Secondo l’esercito i due palestinesi uccisi avrebbero sparato con i kalashnikov contro i soldati.

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