Comunismo - Scintilla Rossa

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SkateRed
view post Posted on 24/7/2014, 20:08 by: SkateRed

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Strage in una scuola dell'Unrwa In evidenza



Strage in una scuola dell’Unrwa a Beit Hanun. Almeno 17 vittime, un centinaio i feriti. In 17 giorni di offensiva i palestinesi uccisi sono più di 750. Washington parla di tregua vicina, ma Hamas non accetta il disarmo dei gruppi armati. Un giovane ucciso a Betlemme dai soldati israeliani.
E' da ricordare che soltanto ieri l'Onu aveva dichiarato possibile un'inchiesta contro Israele per "crimini di guerra". Non è escluso, insomma, che si tratti di un attacco intenzionale contro un presidio umanitario delle Nazioni Unite. (nota della redazione Contropiano).

ORE 17.45 – ESERCITO:”FORSE SU SCUOLA UNRWA RAZZI DI HAMAS”. GIURA IL NEOPRESIDENTE ISRAELIANO RIVLIN

L’esercito israeliano ha dichiarato che alcuni razzi lanciati da Hamas sono caduti su Beit Hanoun e che potrebbero essere stati questi a provocare le vittime della scuola dell’Unrwa: lo rende noto Haaretz. Intanto, alla Knesset giura il neopresidente israeliano Reuven Rivlin.

La stessa menzogna usata in molti altri precedenti, A Cana, in Libano nel 1996 e poi successivamente, gli aerei israeliani colpirono gli edifici dell’Onu con i profughi che vi si erano rifugiati, altri due stragi. Anche in quel caso Peres parlò della scuola come di un "rifugio di Hezbollah".

ORE 17 – STRAGE BEIT HANOUN, 17 VITTIME. UNRWA: “ISRAELE AVEVA LE COORDINATE DELL’EDIFICIO. MAI CONCESSA UNA FINESTRA DI FUGA PER I CIVILI”

Il bilancio delle vittime dell’attacco alla scuola dell’Unrwa a Beit Hanun è salito a 17 vittime e oltre 200 feriti. Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa, ha dichiarato via Twitter che ”precise coordinate del rifugio dell’UNRWA a Beit Hanoun erano state formalmente comunicate all’esercito israeliano”. Ha poi aggiunto che “nel corso della giornata, l’UNRWA ha provato a coordinare con l’esercito israeliano una finestra per la fuga dei civili, ma non è mai stata concessa”. Gunness ha detto di non poter né confermare né smentire la presenza di Hamas all’esterno dell’edificio, aggiungendo che comunque “Israele e Hamas devono rispettare l’inviolabilità dell’Onu e della legge umanitaria”.

Ore 16:25 – DALLA FRANCIA 11 MILIONI DI EURO PER GAZA

Il Presidente francese Hollande ha dichiarato che il suo Paese donerà 11 milioni di euro agli abitanti di Gaza. I fondi saranno distribuiti ad organizzazioni non governative attive nella zona.

Secondo fonti palestinesi Israele non permetterebbe ai soccorritori di raggiungere Khan Yunis per poter evacuare i feriti e raccogliere i cadaveri.

ore 16:10 - Razzi su Ashkelon. I media israeliani riferiscono di duri scontri tra i gruppi armati palestinesi e i soldati di Tel Aviv nel quartiere Shujaiyya a est della città di Gaza.

Salgono a 15 le vittime del bombardamento della scuola dell’Unrwa a Beit Hanun. 150 i feriti. Un bilancio che, visto l’alto numero di feriti, appare provvisorio. E’ la quarta volta, da quando è iniziata l’offensiva israeliana su Gaza, che viene colpita una struttura dell’Onu. E’, però, la prima volta che si registrano vittime.

ore 15:44 – I GRUPPI ARMATI PALESTINESI PROMETTONO VENDETTA PER LA STRAGE DI BEIT HANUN. TV AL-MAYADEEN: “770 LE VITTIME DALL’INIZIO OFFENSIVA”

I “Comitati di resistenza” palestinesi hanno detto poco fa che «la strage di Bait Hanun avrà una risposta. Ci vendicheremo per il sangue dei martiri»

Secondo la rete panaraba al-Mayadeen le vittime palestinesi dall’inizio dell’offensiva israeliana sono 770. Più di 4700 feriti.

Ore 15:25 – MASSACRO NELLA SCUOLA UNRWA A BEIT HANUN. LE VITTIME SONO GIA’ 13. DECINE I FERITI.

Decine di vittime e feriti nel bombardamento di una scuola dell’Unrwa a Beit Hanun nel nord della Striscia di Gaza. La scuola ospitava coloro che avevano dovuto lasciare le loro case da quando è iniziata l’operazione “Bordo Protettivo”.

Il Dottor Ashram al-Qidra, portavoce del Ministero della Sanità a Gaza, ha detto che al momento sono già 13 le vittime. Decine i feriti.

Un testimone oculare ha raccontato all’agenzia Ma’an: “eravamo seduti nel cortile della scuola quando ci sono piovute addosso le bombe”. Alcuni presenti parlano di 5 bombe sganciate dagli israeliani.

Ore 15:15 – MINISTRO AFFARI STRATEGICI ISRAELIANO, YUVAL STEINITZ:“POSSIBILITA’ DI ALLARGARE OPERAZIONE MILITARE”

Il Ministro israeliano degli Affari Strategici, Yuval Steiniz, ha detto che “Israele sta vagliando la possibilità di allargare l’operazione militare”.

La tv al-Mayadeen sostiene che Israele ha arrestato circa 150 giovani palestinesi nella zona di Khaza’a e li ha portati a Sufa. 4 feriti (di cui 2 in condizioni gravi) in un raid dell’aviazione israeliana a Shajaiyya, ad est di Gaza.

Le brigate al-Qassam hanno attacco con diversi missili mezzi corazzati israeliani che erano penetrati nella zona est di al-Tuffah. Non è ancora noto l’esito dell’offensiva.

ore 15:10 BREAKING, DECINE DI MORTI E FERITI IN SCUOLA UNRWA A BEIT HANOUN COLPITA DA TIRI ISRAELIANI

ore 15:00 MINISTERO INTERNI PALESTINESI: “ISRAELE ARRESTA FERITI E SOCCORRITORI”

Bombardamenti in corso nella parte occidentale di Beit Lahya e nel campo profughi di Maghazi.

Secondo il Ministero degli interni palestinesi Israele avrebbe arrestato diversi soccorritori e feriti a Khaza’a a est di Khan Yunis. La notizia è confermata dal corrispondente del tv panaraba al-Mayadeen che aggiunge: “Israele sta arrestando i feriti che erano in un’ambulanza”.

Prosegue il lancio di razzi su Israele. Un missile caduto nei pressi di Sha’ar HaNeghev ha provocato un incendio.

ore 14:00 – 746 VITTIME. LA MINISTRA ISRAELIANA LIVNI: “FINE OPERAZIONE QUANDO NON CI SARA’ PIU’ PERICOLO TUNNEL” Intervistato da Sky News, il ministro delle finanze israeliano, Naftali Bennet, ha accusato Hamas di usare i civili come scudi umani. Sulla crescita di consensi per Hamas tra la popolazione locale, il leader di “Casa Ebraica” ha detto che i sostenitori del movimento islamico sono “immorali” e poi ha aggiunto: “noi vogliamo vivere fianco a fianco con loro, sono loro ad inseguirci. Abbiamo consegnato la terra [si riferisce al ritiro dei coloni dalla Striscia nel 2005, ndr], e loro l’hanno resa un fortino del terrore”. La ministra di giustizia, Tzipi Livni, ha ribadito stamane che “Israele deve continuare l’operazione su Gaza. Quando non ci sarà più il pericolo dei tunnel, allora si discuterà di una fine”.

Ore 13.15 – UNRWA: “UCCISE TRE NOSTRE INSEGNANTI” Il portavoce dell’agenzia Onu Unrwa, Chris Gunness, ha fatto sapere oggi che tre delle insegnanti del loro staff sono state uccise in un attacco israeliano, due nella loro casa e una mentre tornava dopo un giorno di lavoro in un rifugio dell’agenzia: “Tre insegnanti dell’Unrwa sono state uccise. Il mio cuore si spezza per ogni cooperante umanitario che paga un simile prezzo, morire aiutando gli altri”.

Ore 12.45 – SCONTRI A GERUSALEMME E IN CISGIORDANIA. STASERA MARCIA VERO GERUSALEMME DA QALANDIYA

Nella notte di ieri scontri tra manifestanti palestinesi e forze militari israeliane a Gerusalemme, nei quartieri di Ras al-Amoud e Silwan. Scontri anche a Ramallah, Nablus e Betlemme in Cisgiordania. Per stasera il neonato gruppo 48ThousandMarch ha organizzato un’azione a Ramallah: alle 9.30 di stasera una marcia partirà dal campo profughi di Al Amari e si dirigerà verso il checkpoint di Qalandiya, dove è prevista una preghiera per le vittime di Gaza. Poi i manifestanti tenteranno di raggiungere Gerusalemme, attraverso il checkpoint israeliano. Si attendono scontri.

Ore 12.40 – KERRY DAL CAIRO: TURCHIA E QATAR FACCIANO PRESSIONE SU HAMAS PER TREGUA. MOSCHEA DI AL AQSA: VENERDÌ INGRESSO VIETATO AGLI UNDER 50 Prosegue la campagna diplomatica del Segretario di Stato Usa che oggi è di nuovo in Egitto, dopo la visita di ieri in Israele e Cisgiordania. Al Cairo ha incontrato i ministri degli Esteri di Turchia e Qatar e ha chiesto loro di premere su Hamas affinché si giunga a un cessate il fuoco. Kerry avrebbe avuto anche un’altra conversazione telefonica con Netanyahu. Oggi il sistema di difesa israeliano Iron Dome ha intercettato cinque razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Tel Aviv. Domani vietato l’ingresso alla moschea di al Aqsa, Gerusalemme, ai minori di 50 anni. Israele teme scontri.

fonte

Roma. "Stop bombing Gaza"



«Stop bombing gaza. Palestina libera». Dietro lo striscione d'apertura, sostenuto dai membri della comunità palestinese di Roma, alcune migliaia di persone (diecimila, secondo le prime stime) stanno manifestando a Roma contro il massacro dei palestinesi di Gaza. Il corteo è partito da piazza Vittorio, diretto verso San Lorenzo. "Per rompere il silenzio mediatico e istituzionale sul massacro degli uomini e delle donne di Gaza". Forte anche la presenza di altre comunità arabe, solidali con i fratelli di Gaza.

Fumogeni e slogan:«Siamo tutti palestinesi» e «Free Gaza», soprattutto. Ma anche uno striscione con su scritto "Israele minaccia per l'umanita". Bandiere della Palestina, kefiah e foto dei bambini feriti nei bombardamenti. Uno schieramento esagerato di poliziotti non è servito a spaventare quanti - e sono davvero tanti - ritengono che non si possa essere "equidistanti" tra massacratori e aggrediti.

Ilcomunicato di convocazione recitava:

“In pochi giorni sono state distrutte migliaia di case e assassinate intere famiglie. Vengono colpite moschee, ospedali, mezzi di soccorso, giornalisti. E’ stata ordinata l’evacuazione di ospedali e di almeno centomila persone, che non sanno dove andare a ripararsi, perché non esiste un posto in cui ripararsi. Mancano elettricità ed acqua. 1.750.000 Palestinesi, che Israele ha già rese profughi con la presa della loro terra dal’ 48 ad oggi, sono rinchiusi da un assedio che dura da 8 anni. Quante vite ancora devono essere date perché il mondo agisca e tutto ciò finisca?
Da Gaza arriva l’appello a non voltare loro le spalle ma a reagire esigendo:
• Immediata protezione internazionale dei civili a Gaza e in Cisgiordania
• Embargo militare su Israele e sanzioni ai paesi, in primis Stati Uniti ed Europa, che garantiscono ad Israele le forniture militari con cui commette i suoi crimini di guerra.
• Processare per crimini di guerra Israele e chiamarlo a renderne conto.
• Intensificare il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni per costringere Israele al rispetto dei diritti umani, alla protezione della popolazione sottoposta ad occupazione militare e ad adempiere al parere della Corte Internazionale che 10 anni fa ha chiesto l’abbattimento del muro perché illegale”.

“E’ certo che, senza pressione e isolamento, Israele continuerà con i massacri, l’occupazione militare e l’apartheid in Palestina. Per questo, riteniamo responsabili gli USA e l’Europa, compreso il Governo Italiano, che ne detiene la Presidenza, per l’impunità che continuano a garantire a questo stato canaglia. E riteniamo responsabile gran parte della stampa, completamente asservita alla propaganda sionista”.

fonte

MILANO - LA SOLIDARIETA’ COL POPOLO DI GAZA SOTTO LA SEDE RAI PER DENUNCIARE LA DIS/INFORMAZIONE AL SERVIZIO DEL GENOCIDIO ISRAELIANO



Un combattivo e determinato presidio di un centinaio di compagni e compagne, palestinesi e magrebini, ha gridato forte sotto gli studi di Corso Sempione contro l’indecenza della cosiddetta stampa e TV italiane.

Oggi pomeriggio non sono risuonati slogan che facevano leva sull’aspetto umanitario, oggi gli slogan era tutti incentrati sulla controinformazione ovvero: “che a Gaza è un corso un genocidio” “che i media occidentali, RAI in testa, sono complici di questo massacro” “che Israele non è la più grande democrazia del Medio Oriente, ma è uno stato nazista” “ che la Resistenza c’è l’ha insegnato che cancellare Israele non è reato”.

Al grido di vergogna vergogna e altri slogan, continui, una troupe è stata “costretta” ha scendere e intervistare alcuni dei manifestanti e con “l’impegno” che avrebbero riservato 52 secondi al tg regionale.

Ma nessuno non solo non era contento di questo risultato, ma nessuno aveva voglia di smobilitare e così senza un segnale alcuno il presidio si è spostato su Corso Sempione occupando la strada per 20 minuti creando allarmismo tra i digossini e finanzieri in tenuta antisommossa.

Quindi si è ritornati sotto la sede Rai ed è stata dura sciogliere ilpresidio, nessuno ne aveva voglia. Infine ci si è dati appuntamento er domani in via Padova e sabato a Porta Venezia per un corteo cittadino.

Un compagno del Circolo di proletari comunisti, Milano

FONTE E FOTO
 
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579 replies since 27/6/2011, 17:01   11525 views
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