Vedi cara, da alcuni millenni la società umana è divisa in classi e per di più in classi antagoniste.
Non ti faccio la storia dell'umanità, che tu già conosci senz'altro.
Voglio dire che in una società divisa in classi ciò che è favorevole per una classe, è sfavorevole per la classe antagonista, ciò che è legittimo per una classe, è illegittimo per quella antagonista e così via.
Se non te ne fossi accorta, questa divisione in classi, che non ha inventato Marx, ma che esisteva millenni prima di lui (anche se non è sempre esistita!), perdura tutt'oggi. E persiste tutt'oggi aggravata, per di più, dalla purrefazione del capitalismo in capitalismo monopolistico o imperialismo.
Date queste premesse, è evidente che ci possa essere una lotta all'ultimo sangue e senza esclusione di colpi, tra paesi diretti (almeno nominalmente) da classi diverse e antagoniste. Tanto più che nella realtà avviene che un paese potente dominato dal capitale, non possa tollerare l'esistenza di paesi diretti dal proletariato. Pertanto è chiaro che chi voglia salvaguardare la propria incolumità e la propria indipendenza, soprattutto contro un nemico più forte e potente, non possa, anzi non debba tralasciare alcunché per difenderle. Sarebbe anzi criminale attenuare la sorveglianza, quando qualcuno vuole aggredirti. E i compagni coreani non sono certo criminali di tal fatta.
Date queste premesse inoltre, è altrettanto evidente che parlare di diritti umani così, tanto per parlare, così, in maniera idealistica, così, senza storicizzare le cose, è una banalità, è una sciocchezza.
Non solo è un banale e sciocco errore, ma è proprio il banale e sciocco errore che la classe dominante vuole che noi facciamo. Destoricizzare i cosiddetti diritti umani, decontestualizzarli, serve a renderli falsi, finti, inesistenti, innocui.
E ciò e tanto vero, in quanto i democraticissimi portatori di libertà (borghese) sono i primi a calpestare i cosiddetti diritti umani, dopo averli propagandati ai quattro venti, quando questi stessi diritti ostacolino il loro unico e vero interesse: il profitto.
Ora io non voglio entare nel merito specifico se la Corea sia un paese socialista o pienamente tale. Posso però osservare che i diritti umani, quelli veri, vengono rispettati molto di più lì che non nei paesi capitalisti, nei quali vengono rispettati soltanto i diritti di coloro che detengono i mezzi di produzione. E non potrebbe essere altrimenti, perché in una società basata sullo sfruttamento, è chiaro che i diritti di alcuni contrastano con quelli degli altri.
Secondo punto. Le definizioni di "wikipedia", nonostante gli indubbi meriti di questa enciclopedia sui generis, non sono il Corano né la Bibbia e neppure le verità dei TG. Inoltre la dittatura, come ogni altro concetto, non è un valore assoluto, non esiste per così dire "pura". Anch'essa va storicizzata.
Per esempio il dittatore dell'epoca romana schiavistica, non ha e non può avere la stessa valenza del dittatore dell'epoca del capitalismo.
Il termine dittatura del proletariato ha un significato suo proprio. E aggiungere o togliere la parola "proletariato" ha un'importanza fondamentale. Per esempio la dittatura del proletariato è concetto in contraddizione antagonista con quello di dittatura della borghesia.
Che cosa ha fatto la borghesia? Ha fatto credere che dittatura sia, di fatto, la mancanza di libertà democratiche borghesi, opponendosi in tal modo essa stessa al concetto di dittatura.
Invece noi sappiamo bene che la dittatura della borghesia è la forma politica del potere che il capitale esercita sulle masse popolari, indipendentemente dal fatto che sussista una parvenza di democrazia borghese, o che questa, in determinate circostanze utili alla borghesia stessa, sia stata momentaneamente abolita sempre dalla stessa borghesia.
Questo però è un concetto più complesso sul quale potremo tornare successivamente.
Che cos'è dunque la dittatura del proletariato? Te lo faccio spiegare da uno che ci capiva sicuramente un pochino più di me sulla questione:
Tra la società capitalistica e la società comunista vi è il periodo della trasformazione rivoluzionaria dell'una nell'altra. Ad esso corrisponde anche un periodo politico transitorio, il cui Stato non può essere altro che la dittatura rivoluzionaria del proletariato. (Marx) Quindi adesso che hai un punto di partenza, tra un cigno e l'altro, trova il tempo per approfondire un minimo le tue conoscenze in materia, onde evitare, tra l'altro di fare la figura della somara saccente.
Prendilo come un compito per le vacanze ...