Comunismo - Scintilla Rossa

Circa il Sig. Barbero

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view post Posted on 25/4/2020, 10:08
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compagno

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view post Posted on 25/4/2020, 10:30
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L'intervento di Barbero risulta scorretto storicamente e degno di un "personaggio" televisivo.
 
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view post Posted on 25/4/2020, 22:22
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Barbero riprende l'insulsa retorica dei campi di sterminio Staliniani, del totalitarismo e della repressione simili a quelli nazisti. Ci racconta la favola che anche gli Inglesi e i Francesi vorrebbero fermare Hitler all'inizio. Arriva anche a confondere il significato, molto chiaro, del patto Molotov-Ribbentrop. Come ha ben detto Carre è un personaggio televisivo, gli piacciono quei circoli e d'altronde è molto più semplice scrivere testi accademici in quel contesto lì, senza tralasciare il fatto che così vende molto più materiale divulgativo
.
Bene hanno fatto i compagni a precisare e sottolineare le sue corbellerie sebbene forse in modo fin troppo educato.
Forse sarebbe anche il caso di chiudere definitivamente ogni collaborazione con lo "storico" Barbero.

Edited by RedSioux - 26/4/2020, 10:48
 
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view post Posted on 26/4/2020, 05:46
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CITAZIONE (RedSioux @ 25/4/2020, 23:22) 
Barbero riprende l'insulsa retorica dei campi di sterminio Staliniani, del totalitarismo e della repressione simili a quelli nazisti. Ci racconta la favola che anche gli Inglesi e i Francesi vorrebbero fermare Hitler all'inizio. Arriva anche a confondere il significato, molto chiaro, del patto Molotov-Ribbentrop. Come ha ben detto Carre è un personaggio televisivo, gli piacciono quei circoli e d'altronde è molto più semplice scrivere testi accademici in quel contesto lì, senza tralasciare il fatto che così vende molto più materiale accademico.
Bene hanno fatto i compagni a precisare e sottolineare le sue corbellerie sebbene forse in modo fin troppo educato.
Forse sarebbe anche il caso di chiudere definitivamente ogni collaborazione con lo "storico" Barbero.

Il sistema non può tollerare un professore universitario che dica cose sensate. L'accesso ai dottorati di ricerca è riservato a provati servi del sistema. Forse l'ultimo storico decente è stato Losurdo.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Patto_di_n...tedesco-polacco

Edited by Ludovico - 26/4/2020, 06:49
 
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view post Posted on 26/4/2020, 05:56
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La storia parte dai punti di vista, quindi ognuno può avere la propria opinione, poi ovviamente sono i rapporti di forza a determinarli, e infatti la politica italiana nel dopoguerra dipendeva ovviamente dalla quantità di risorse economiche che disponevano i partiti, non certo solo da idealismi. Se la storia è stata determinata fino a ora dagli antagonismi tra classi sociali è assurdo criticare un sistema per le morti causate

QUOTE (Ludovico @ 26/4/2020, 06:46) 
QUOTE (RedSioux @ 25/4/2020, 23:22) 
Barbero riprende l'insulsa retorica dei campi di sterminio Staliniani, del totalitarismo e della repressione simili a quelli nazisti. Ci racconta la favola che anche gli Inglesi e i Francesi vorrebbero fermare Hitler all'inizio. Arriva anche a confondere il significato, molto chiaro, del patto Molotov-Ribbentrop. Come ha ben detto Carre è un personaggio televisivo, gli piacciono quei circoli e d'altronde è molto più semplice scrivere testi accademici in quel contesto lì, senza tralasciare il fatto che così vende molto più materiale accademico.
Bene hanno fatto i compagni a precisare e sottolineare le sue corbellerie sebbene forse in modo fin troppo educato.
Forse sarebbe anche il caso di chiudere definitivamente ogni collaborazione con lo "storico" Barbero.

Il sistema non può tollerare un professore universitario che dica cose sensate. L'accesso ai dottorati di ricerca è riservato a provati servi del sistema. Forse l'ultimo storico decente è stato Losurdo.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Patto_di_n...tedesco-polacco

Su questo sono d' accordo, e nelle facoltà umanistiche più di quelle scientifiche, nonostante in teoria sono quelle che dovrebbero più stimolare a riflettere
 
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view post Posted on 26/4/2020, 10:48
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vietcong

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Molti lo equivocano per alcune sue uscite felici e condivisibili, ma mi pare evidente che non sia un compagno, e di questo va preso atto. E' stato comunque apprezzabile il fatto di aver partecipato ad una iniziativa simile confrontandosi anche con mondi distanti dal suo, e che grazie alla sua presenza può aver portato un po' di pubblico in più, il che non guasta.
 
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view post Posted on 26/4/2020, 11:13
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Ripristinare la verità storica è condizione indispensabile per lo sviluppo teorico del materialismo storico. Non uso il termine marxista-leninista, perché mi va un po' stretto. Barbero ha di fatto condannato il periodo storico più vincente e di maggior espansione del movimento rivoluzionario con la solita trita e ritrita retorica sui gulag. Di fatto ha dato ragione all risoluzione della Commissione Europea, equiparando periodo stalinista e nazismo, salvando invece l'ideale comunista utopico, quello dei quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo. Io avrei messo in piedi un contraddittorio con compagni più preparati, magari senza dottorati e ordinariati, per vedere come reagiva. Eppure il materiale storico non manca. Tra i commenti si potevano leggere le solite stronzate sulle clausole segrete del Patto Molotov Ribentropp. Sì, è vero, esistevano e furono una genialità, così come fu una genialità chiedere a Yalta di poter muovere guerra al Giappone.... Com'era già la storiella del socialismo in un solo paese?
 
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view post Posted on 26/4/2020, 11:29
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Ludovico mi ha tolto le parole di bocca.

A proposito, ci sarà un'altra diretta del PC alle 11 per il I maggio.
 
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view post Posted on 26/4/2020, 14:32
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Sinceramente condivido poco alcune posizioni sull'intervento di Barbero.
Nel senso che lui ha parlato di metodi di repressione simili tra Stalin e Hitler ma con fini diversi e spinti da un'ideologia ed un obiettivo totalmente differenti. Sicuramente si poteva dire meglio, ma fatico a vedere il falso storico in queste frasi: Stalin ha dovuto usare dei metodi repressivi in alcuni momenti per combattere i nemici interni al socialismo, perché si ritrovò vittima delle azioni di Ezhov. Qual è il problema? Sappiamo che è così, sappiamo cosa dice Marx in merito.
Poi è ovvio che Barbero non possa dire: "Vorrei che oggi si utilizzassero quei metodi per fare la rivoluzione" per via dei suoi ruoli istituzionali e della sua figura pubblica, ma ce ne fossero di personaggi preparati e coerenti come lui!

Stessa cosa sul patto Molotov-Ribentropp, del quale ha parlato in chiave storicamente perfetta: gli inglesi preferivano Hitler piuttosto che Stalin, i polacchi dissero "Con i tedeschi perderemo la nostra libertà, con i sovietici la nostra anima". Dunque Stalin non aveva altre opzioni a livello di politica internazionale, anche qui Barbero ha sottolineato quando il georgiano fu cinico ma anche quanto quel cinismo era l'unica soluzione e ha pagato dei dividendi importantissimi per il futuro dell'Europa intera.

La cosa che mi è piaciuta meno è stata la considerazione sul "Socialismo in un solo paese", visto che comunque in quel momento storico si era arrivati a ben 15 repubbliche (correggetemi se sbaglio) e si era deciso che per il momento fosse meglio rafforzare il Comunismo in quei paesi piuttosto che espanderlo, non che si dovesse fare in un unico paese.

Però nel panorama italiano lo reputo comunque una personale affidabile e che sa quel che dice, oltre uno dei pochi che hanno analizzato (come uno storico deve fare) Stalin senza diffamarlo e soprattutto facendo una netta con differenza con Hitler, mossa non tanto dall'essere una persona migliore del fuhrer, quanto dall'ideologia che li spingeva (che Stalin fosse o meno una brava persona a me sentirlo dire cambia a interessa davvero poco, a me interessa solo che fosse un marxista-leninista).
 
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view post Posted on 26/4/2020, 16:30
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CITAZIONE (Majakovskij @ 26/4/2020, 15:32) 
Sinceramente condivido poco alcune posizioni sull'intervento di Barbero.
Nel senso che lui ha parlato di metodi di repressione simili tra Stalin e Hitler ma con fini diversi e spinti da un'ideologia ed un obiettivo totalmente differenti. Sicuramente si poteva dire meglio, ma fatico a vedere il falso storico in queste frasi: Stalin ha dovuto usare dei metodi repressivi in alcuni momenti per combattere i nemici interni al socialismo, perché si ritrovò vittima delle azioni di Ezhov. Qual è il problema? Sappiamo che è così, sappiamo cosa dice Marx in merito.

Dovrei riascoltare, ma sono quasi sicuro che Barbero abbia detto che Hitler e Stalin adottarono metodi repressivi comuni e che anche il totalitarismo del sistema sovietico in epoca stalinista era simile a quello della Germania nazista. Già questa è un'affermazione errata a meno che non si voglia comparare i lager nazisti con i campi di rieducazione, attraverso il lavoro, sovietici. Ma in realtà è andato ben oltre, infatti, ha anche detto che i fini del comunismo sono diversi da quelli del nazismo, ciò che NON ha detto è che tali strumenti si sono resi necessari dalla lotta di classe interna al paese, aggravata dalla minaccia e dal concreto pericolo di essere aggrediti invasi e annientati, elementi che hanno caratterizzato la storia dell'Unione Sovietica all'epoca della dirigenza staliniana. In realtà Barbero dice il contrario nella parte in cui auspica che i compagni vadano incontro alla risoluzione del Parlamento UE quando equipara il nazismo allo stalinismo. Ciò non è possibile ovviamente né in linea di principio né comparando gli strumenti di concreta applicazione.
CITAZIONE
Stessa cosa sul patto Molotov-Ribentropp, del quale ha parlato in chiave storicamente perfetta: gli inglesi preferivano Hitler piuttosto che Stalin, i polacchi dissero "Con i tedeschi perderemo la nostra libertà, con i sovietici la nostra anima". Dunque Stalin non aveva altre opzioni a livello di politica internazionale, anche qui Barbero ha sottolineato quando il georgiano fu cinico ma anche quanto quel cinismo era l'unica soluzione e ha pagato dei dividendi importantissimi per il futuro dell'Europa intera.

Idem come sopra, dovrei risentire, ma a me non pare che Barbero abbia affermato che il patto di non aggressione fosse la mossa più sensata o addirittura inevitabile per porsi in una posizione di vantaggio rispetto al nemico. Anche dopo aver chiosato sulla errata interpretazione fornita dagli anticomunisti continua, impropriamente, a parlare di alleanza tra sovietici e nazisti.ma è quando parla di fare il bilancio che supera se stesso. Insomma, Barbero vuole veramente utilizzare la stessa misura per pesare il danno d'immagine provocato ai danni del comunismo internazionale (tutto da provare) con la necessità tattica di vincere contro un nemico che intendeva invadere il primo paese socialista della Storia imponendo una terribile accelerazione all'oppressione delle masse?
 
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view post Posted on 26/4/2020, 17:30
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Barbero racconta una storia in cui la lotta di classe appare un fenomeno di contorno ed in cui la "dittatura", che sia di un pugno di capitalisti oppure dell'intero proletariato, è più o meno la stessa cosa.
Poi, come dice il compagno Majakovskji sopra, su Stalin fautore e propugnatore del socialismo in un solo paese, la spara proprio grossa, dimostrando una grossolana ignoranza della storia, almeno di quella dal 1917 al 1953. E non mi pare periodo di poco conto!
 
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view post Posted on 26/4/2020, 17:31
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addàrivenì baffone

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CITAZIONE
Poi è ovvio che Barbero non possa dire: "Vorrei che oggi si utilizzassero quei metodi per fare la rivoluzione" per via dei suoi ruoli istituzionali e della sua figura pubblica, ma ce ne fossero di personaggi preparati e coerenti come lui!

Qua l'unica considerazione da fare è che Barbero non è comunista, non ha una concezione del mondo marxista ma borghese. Poi magari è simpatico, pop, "coerente" etc...ma questo è: uno storico borghese, coerente con quella visione del mondo e con quei dogmi lì. Gli si può dare merito, ed è l'unico che ha, di non essere un anticomunista con la bava alla bocca a differenza di molti suoi colleghi (specie i contemporaneisti che devono prostituirsi), bene, ma un po' poco per essere eletto "eroe popolare".
 
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view post Posted on 26/4/2020, 18:25
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[/SPOILER]OTE=Majakovskij,26/4/2020, 15:32 ?t=56711047&st=255#entry444242894]
Sinceramente condivido poco alcune posizioni sull'intervento di Barbero.
Nel senso che lui ha parlato di metodi di repressione simili tra Stalin e Hitler ma con fini diversi e spinti da un'ideologia ed un obiettivo totalmente differenti. Sicuramente si poteva dire meglio, ma fatico a vedere il falso storico in queste frasi: Stalin ha dovuto usare dei metodi repressivi in alcuni momenti per combattere i nemici interni al socialismo, perché si ritrovò vittima delle azioni di Ezhov. Qual è il problema? Sappiamo che è così, sappiamo cosa dice Marx in merito.
Poi è ovvio che Barbero non possa dire: "Vorrei che oggi si utilizzassero quei metodi per fare la rivoluzione" per via dei suoi ruoli istituzionali e della sua figura pubblica, ma ce ne fossero di personaggi preparati e coerenti come lui!

Stessa cosa sul patto Molotov-Ribentropp, del quale ha parlato in chiave storicamente perfetta: gli inglesi preferivano Hitler piuttosto che Stalin, i polacchi dissero "Con i tedeschi perderemo la nostra libertà, con i sovietici la nostra anima". Dunque Stalin non aveva altre opzioni a livello di politica internazionale, anche qui Barbero ha sottolineato quando il georgiano fu cinico ma anche quanto quel cinismo era l'unica soluzione e ha pagato dei dividendi importantissimi per il futuro dell'Europa intera.

La cosa che mi è piaciuta meno è stata la considerazione sul "Socialismo in un solo paese", visto che comunque in quel momento storico si era arrivati a ben 15 repubbliche (correggetemi se sbaglio) e si era deciso che per il momento fosse meglio rafforzare il Comunismo in quei paesi piuttosto che espanderlo, non che si dovesse fare in un unico paese.

Però nel panorama italiano lo reputo comunque una personale affidabile e che sa quel che dice, oltre uno dei pochi che hanno analizzato (come uno storico deve fare) Stalin senza diffamarlo e soprattutto facendo una netta con differenza con Hitler, mossa non tanto dall'essere una persona migliore del fuhrer, quanto dall'ideologia che li spingeva (che Stalin fosse o meno una brava persona a me sentirlo dire cambia a interessa davvero poco, a me interessa solo che fosse un marxista-leninista).
[/QUOTE][SPOILER]

Evidentemente abbiamo sentito due discorsi diversi. Barbero dice che il comunismo esiste da 150 anni mentre il nazismo e morto con Hitler nel bunker di Berlino. Poi dice : con Stalin e in parte anche e nelle esperienze asiatiche si sono verificate delle storture e degli orrori come nel nazismo. Ma quello non era comunismo. Quello di Stalin non lo era.

Ho riascoltato l'intervento di Barbero. Riascoltalo, è disponibile su Facebook.

Barbero è un opportunista.

Confermo il mio precedente post.
 
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view post Posted on 26/4/2020, 18:52
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Il fatto che Barbero sia un professore universitario (credo che lo sia non è che sia informato sulla sua vita) non implica che sia per lui impossibile parlare bene di Stalin, semplicemente in un società capitalista sono le idee capitaliste a dominare quindi è abbastanza normale
che certi pensieri considerati estremisti dal mainstream faticano a essere visti in modo positivo anche negli ambienti più intellettuali.

Edited by aixo - 26/4/2020, 20:18
 
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view post Posted on 26/4/2020, 21:21
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CITAZIONE (Ludovico @ 26/4/2020, 19:25) 
[QU
[/SPOILER]OTE=Majakovskij,26/4/2020, 15:32 ?t=56711047&st=255#entry444242894]
Sinceramente condivido poco alcune posizioni sull'intervento di Barbero.
Nel senso che lui ha parlato di metodi di repressione simili tra Stalin e Hitler ma con fini diversi e spinti da un'ideologia ed un obiettivo totalmente differenti. Sicuramente si poteva dire meglio, ma fatico a vedere il falso storico in queste frasi: Stalin ha dovuto usare dei metodi repressivi in alcuni momenti per combattere i nemici interni al socialismo, perché si ritrovò vittima delle azioni di Ezhov. Qual è il problema? Sappiamo che è così, sappiamo cosa dice Marx in merito.
Poi è ovvio che Barbero non possa dire: "Vorrei che oggi si utilizzassero quei metodi per fare la rivoluzione" per via dei suoi ruoli istituzionali e della sua figura pubblica, ma ce ne fossero di personaggi preparati e coerenti come lui!

Stessa cosa sul patto Molotov-Ribentropp, del quale ha parlato in chiave storicamente perfetta: gli inglesi preferivano Hitler piuttosto che Stalin, i polacchi dissero "Con i tedeschi perderemo la nostra libertà, con i sovietici la nostra anima". Dunque Stalin non aveva altre opzioni a livello di politica internazionale, anche qui Barbero ha sottolineato quando il georgiano fu cinico ma anche quanto quel cinismo era l'unica soluzione e ha pagato dei dividendi importantissimi per il futuro dell'Europa intera.

La cosa che mi è piaciuta meno è stata la considerazione sul "Socialismo in un solo paese", visto che comunque in quel momento storico si era arrivati a ben 15 repubbliche (correggetemi se sbaglio) e si era deciso che per il momento fosse meglio rafforzare il Comunismo in quei paesi piuttosto che espanderlo, non che si dovesse fare in un unico paese.

Però nel panorama italiano lo reputo comunque una personale affidabile e che sa quel che dice, oltre uno dei pochi che hanno analizzato (come uno storico deve fare) Stalin senza diffamarlo e soprattutto facendo una netta con differenza con Hitler, mossa non tanto dall'essere una persona migliore del fuhrer, quanto dall'ideologia che li spingeva (che Stalin fosse o meno una brava persona a me sentirlo dire cambia a interessa davvero poco, a me interessa solo che fosse un marxista-leninista).

[SPOILER]

Evidentemente abbiamo sentito due discorsi diversi. Barbero dice che il comunismo esiste da 150 anni mentre il nazismo e morto con Hitler nel bunker di Berlino. Poi dice : con Stalin e in parte anche e nelle esperienze asiatiche si sono verificate delle storture e degli orrori come nel nazismo. Ma quello non era comunismo. Quello di Stalin non lo era.

Ho riascoltato l'intervento di Barbero. Riascoltalo, è disponibile su Facebook.

Barbero è un opportunista.

Confermo il mio precedente post.
[/QUOTE]

Ho riascoltato ed effettivamente quella parte è davvero brutta. Però io non dimentico la sua lezione sul "Molotov-Ribentropp" al Festival di Sarzana nel 2014 in cui elogiò la politica estera di Stalin, non dimentico che è andato nelle scuole e nelle TV a parlare di "lotte di classe", che è stato l'unico intellettuale di spicco che sulla buona scuola di Renzi ha parlato di "skills spendibili sul mercato=servilismo del capitale".

Barbero non è un filosofo, un economista, un politico. Stavolta ha pestato una merda e sono deluso, ma anche in questo caso ha specificato che comunque Stalin e Hitler sono divisi da una profonda differenza ideologica.

Però Barbero io lo perdono perché in un mondo che è il regno del mainstream, come il suo, è stato l'unico capace di usare determinati termini e di illustrare un determinato schema di pensiero. Sono troppo buono? Forse, se qualcuno come te lo ritiene un opportunista dopo queste frasi, non posso biasimarlo.
Ma Barbero su Stalin ha sempre espresso giudizi storicamente accurati e, pur sottolineandone tutte le azioni che ad oggi da chi non conosce il marxismo possono essere ritenute negative, ha sempre messo un punto esclamativo sulle conseguenze positive e sui risultati raggiunti dal magnifico georgiano...
 
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