Comunismo - Scintilla Rossa

Tributo a Gheddafi

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Staliznev
view post Posted on 21/10/2011, 15:36 by: Staliznev




Epitaffio a Muʿammar Gheddafi






è morto il 20 Ottobre 2011, lui che aveva liberato il popolo libico dal giogo della monarchia, dell'arretratezza e del colonialismo è stato brutalmente eliminato senza processo dai sedicenti amanti della libertà, della giustizia e della democrazia, a riprova di quanto potesse essere d'impaccio per quei servi dell'imperialismo e del colonialismo europeo. Questi sorci insorti, credendo che l'eliminazione di un uomo possa spalancargli la strada verso la conquista e il dominio di un paese, hanno commesso l'ennesimo, grossolano, errore strategico e hanno reso un uomo già grande tra il suo popolo un vero emblema della lotta contro l'imperialismo e martire per l'indipendenza africana. A nulla sono valse le ingiurie, le demonizzazioni, le falsificazioni e mistificazioni dell'informazione occidentale, egli saldo ha guidato il suo popolo fino alla morte, non è fuggito quando ne aveva la possibilità, non si è arreso quando le bombe dilaniarono il suo paese, non ha abbandonato i suoi figli acquisiti libici nonostante la morte dei suoi veri figli, egli è nato ed è morto proprio come un vero beduino, un vero combattente del deserto pronto a sacrificarsi per la sua terra.

Tutti noi dobbiamo prendere ad esempio Muʿammar Gheddafi, il leone del deserto, che ha guidato verso l'emancipazione e la modernizzazione un paese reso schiavo da anni di colonialismo europeo. Non era solo un patriota che unì il suo paese profondamente diviso da differenze etniche ed economiche abissali, condannato dalle guerre intestine tribali e con differenze tra costa ed entroterra non paragonabili a nessun altro paese se non la Cina di Mao o la Russia di Lenin e Stalin. Anche in questo cammino difficile lui non si è fermato, ha continuato e come vero stratega e amico dei popoli arabi e dell'indipendenza di un continente intero, quello africano, si è battuto per unirli economicamente e politicamente affinché insieme potessero opporsi alle ingerenze degli sfruttatori e moderni negrieri. Chi non riconosce questi meriti a Gheddafi non è solo un falso o un ignorante, è anche un nemico dell'emancipazione di tutti i popoli e amico dello sfruttamento che da secoli viene perpetrato nei continenti arretrati e appositamente mantenuti in queste condizioni, sacrificati in cambio del benessere di quella minoranza europea di cui noi facciamo parte.

Gheddafi nel bene e nel male ha sempre fatto l'interesse del suo popolo, per un simile eroe e liberatore possiamo tralasciare le pecche ideologiche e lodarlo per meriti che nessuno di noi può neanche sognare di raggiungere. Egli è riuscito a realizzare in soli quarant'anni quasi tutti gli obbiettivi che si era prefissato, ha tolto dalle mani straniere le risorse libiche, ha reso fertili zone desertiche incoltivabili, ha dato pari diritti alle donne in una nazione araba, ha reso gratuite scuole ed ospedali, ha resistito ai boicottaggi ed ai sabotaggi occidentali, ha lottato, sempre lottato e per quarant'anni ha sempre vinto e anche la sua morte è stata una vittoria. Si perché Gheddafi è riuscito a trarre una vittoria anche da un apparente sconfitta, è riuscito a diventare un simbolo per tutti i libici di buona volontà e desiderosi di emancipazione dalla schiavitù e dall'aggiogamento occidentale che presto si abbatteranno sul paese, ed ogni rivolta, ogni protesta, ogni lotta in Libia adesso porterà il suo nome ed il suo marchio, il marchio del beduino di Sirte, della guida del popolo libico verso l'indipendenza che è diritto inalienabile di ogni popolo.

Per questo tutti coloro che si ritengono sostenitori della vera libertà di decisione, dell'autodeterminazione dei popoli, della lotta contro l'egemonia occidentale che condanna tutto e tutti alla miseria ed al servaggio devono riconoscere e ammirare ciò che Gheddafi ha rappresentato e rappresenterà sino alla fine dell'oppressioni che ogni popolo potrà mai esercitare su di un altro, e tutti coloro che si ritengono nemici del colonialismo, del vassallaggio moderno, del potere della minoranza sulla maggioranza e dell'oppressore sull'oppresso devono continuare a sventolare la sua bandiera e perpetrare le sue azioni per sconfiggere questi nemici che oggi ci sembrano invincibili ma che non sono altro che tigri di carta.

Tremino gli imperialisti e i loro servi nel ricordarlo e rabbrividiscano al solo pronunciare il suo nome, perché da oggi egli è ufficialmente entrato nei cuori di ogni rivoluzionario e militante della libertà e il suo esempio lo guiderà nel suo operato finché avrà respiro e facoltà di pensiero. Gheddafi è stato ucciso dagli stessi servi della monarchia che lui sconfisse, dalla tribù che prima controllava la Libia dei tempi idrisini e da tutti quei paesi che mai si sono dati pace per non poter affilare i loro artigli e mettere le mani sulla ricca regione africana, forti di una benevolenza e ammirazione per la libertà apparenti, ciechi verso la scontentezza dei loro popoli e imperterriti ad arricchirsi alle spalle di intere masse che da oggi grideranno per ottenere la vera libertà dei popoli sconosciuta anche ai nostri paesi. Gheddafi morendo ha acquistato una forza ed una qualità che da vivo non avrebbe mai potuto ottenere, di questo ringraziamo gli stolti ratti che oggi pensano di aver vinto ma che in realtà hanno segnato la loro condanna e quella di un intero paese, svendendo ciò che per un popolo è più importante sopra ogni altra cosa, l'indipendenza. Il leone non è morto in vano e il suo ruggito continuerà ad echeggiare per il deserto, infondendo speranza in tutti i popoli oppressi di tutti i continenti (primo tra tutti l'Africa) e paura in quelli degli schiavisti moderni.

Edited by carre - 7/12/2022, 10:02
 
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