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In merito a quanto accaduto nelle scorse settimane e alla esclusione di Kappa Vu dallo stand della Regione Friuli-Venezia Giulia al Salone Internazionale del Libro di Torino, desideriamo esporre quanto segue, anche per rispondere a quanto ulteriormente affermato questa mattina in Consiglio regionale dall'assessore alla Cultura Tiziana Gibelli (come da video allegato), in risposta all'interrogazione presentata dal consigliere Furio Honsell. Il testo qui sotto è la lettera inviata già in data 14 ottobre al direttore del Messaggero Veneto, ma non ci risulta sia stata pubblicata: *** "Egr. Direttore del Messaggero Veneto. Sono comparsi sul suo giornale due articoli relativi all'esclusione della casa editrice Kappa Vu dallo stand della regione Friuli-Venezia Giulia dal Salone Internazionale del libro di Torino. Nel primo, motivato da un'interrogazione del consigliere regionale Furio Honsell, è stata contattata l'assessore Tiziana Gibelli, nel secondo interviene il deputato di Forza Italia Roberto Novelli. Chiediamo che sia fatto conoscere anche il parere di Kappa Vu, diretta danneggiata da questa esclusione: 1) L'assessore Gibelli definisce la casa editrice Kappa Vu “negazionista delle foibe”. Sarebbe interessante sapere in base a quali sue conoscenze dell'argomento l'assessore si permette di usare termini offensivi come “negazionista” nei confronti di una realtà editoriale che all'argomento ha dedicato numerose pubblicazioni, già dagli anni '90, sempre corredate da ampia documentazione di fonte italiana, britannica, statunitense e jugoslava. 2) L'assessore Gibelli non dice quali siano le sue “fonti”, ma ricorda “una mozione approvata dal Consiglio regionale”; immaginiamo si riferisca alla mozione 50/2019. Senza entrare nel merito di tale mozione, tanto è evidente l'inaccettabilità democratica del testo (facilmente rinvenibile in internet), rileviamo che Kappa Vu non vi è citata. Non si capisce quindi chi abbia deciso e in base a quali criteri, che Kappa Vu rientri nei casi previsti da questa mozione. Ci pare evidente l'arbitrarietà del tutto. 3) L'esclusione di Kappa Vu è avvenuta con una telefonata, non alla casa editrice diretta interessata, ma all'Associazione di editori di cui Kappa Vu fa parte, con la minaccia di esclusione di tutti gli altri editori appartenenti all'Associazione. Un metodo che si potrebbe definire, nel caso più benevolo, con l'aggettivo “ricattatorio”. Non c'è stato modo di avere una comunicazione scritta, il che la dice lunga sulla buona fede di chi ha condotto tutta questa operazione. 4) Il deputato Roberto Novelli cita diversi testi di Kappa Vu: – “Foibe, revisionismo di stato e amnesie della Repubblica”: tale testo, frutto di diversi contributi di importanti storici, corrisponde perfettamente all'articolo 1 della Legge 30 marzo 2004 n. 92, istitutiva del Giorno del Ricordo, trattando appunto di quella «complessa vicenda del confine orientale», dimenticata in tante occasioni, cerimonie, scritti in questo dopoguerra e che la legge dice che invece bisogna ricordare nella sua complessità; – “Operazione foibe tra storia e mito”: l'autrice Claudia Cernigoi sottopone la documentazione fino a quel momento (2005) conosciuta a un'analisi incrociata, e contemporaneamente analizza per la prima volta l'ampia documentazione statunitense (prima inedita), relativa alla foiba di Basovizza, dando così un fondamentale contributo alla conoscenza documentale della vicenda; non vediamo come questo possa essere definito “negazionismo”; – “Fenomenologia di un martirologio mediatico” di Federico Tenca Montini è il testo di una tesi di laurea conseguita presso l'Università di Milano-Bicocca, quindi non si vede come l'autore (con doppio dottorato, presso l'Università di Teramo e quella di Zagabria, autore recentemente di un importante libro sui rapporti tra Italia e Jugoslavia al tempo della questione di Trieste, pubblicato con Il Mulino) possa essere definito “sedicente intellettuale”. 5) I libri citati vengono definiti «di chiaro stampo riduzionista», ma bisognerebbe per lo meno chiedersi rispetto a quali numeri, cosa che nella mozione lo stesso Novelli che ne rivendica la paternità si è guardato bene dall'esplicitare. 6) Il deputato Novelli dice poi che Kappa Vu «in questa battaglia» ha ricevuto «prebende dalla Regione allora guidata dal PD». CIÒ È COMPLETAMENTE FALSO. KAPPA VU NON HA MAI RICEVUTO CONTRIBUTI DALLA REGIONE PER TESTI O RICERCHE DI CARATTERE STORICO, MA ESCLUSIVAMENTE, DAL 2006, PER LA SUA ATTIVITÀ DI RICERCA, PRODUZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA FRIULANE, avendo cominciato tale attività ben prima del riconoscimento come ente che valorizza e tutela la lingua e la cultura friulane, essendo l'interesse per la nostra cultura elemento fondativo della casa editrice (Cjantis e rimarolis pai frutins, primo libro di Kappa Vu, 1987, in collaborazione con l'Istituto di Didattica delle lingue dell'Università di Udine). 7) La produzione libraria di Kappa Vu consta, in 34 anni di attività, di oltre 300 titoli che spaziano in moltissime Collane, dalla Didattica in lingua friulana, alla Narrativa e alla Poesia in italiano e friulano, alla Saggistica su problemi ambientali, sociali e del mondo del Lavoro, alla Storia non solo del confine orientale. Escludendo Kappa Vu in manifestazioni come il Salone di Torino si discriminano tutti gli autori che la nostra Casa editrice ha pubblicato e valorizzato in questi anni. Le cose da aggiungere sarebbero ancora molte, per esempio riguardo alla violazione di libertà di pensiero e di stampa." *** Dopo aver sentito l'intervento dell'assessore, aggiungiamo che la presentazione del libro avvenuta al Salone di Torino è figurata, come stabilito precedentemente con i responsabili di Promoturismo, sotto l'egida dell'Associazione degli Editori del FVG, E NON COME Kappa Vu (che non è stata nemmeno nominata né presente con proprie effigie). Nel video qui presente, si può valutare anche il tono e le argomentazioni utilizzate dall'assessore Tiziana Gibelli, che ci sembrano poco consoni al ruolo da lei ricoperto.
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