Comunismo - Scintilla Rossa

L'ufologia sovietica

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Zdanovista
view post Posted on 28/2/2024, 22:49 by: Zdanovista
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Eroe di Leningrado

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Gli UFO nell'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda


Traduzione di un
articolo di David Alvarez-Planas,
a cura di Zdanovista



Alcuni specialisti sostengono che fu intorno al 1947, in seguito all'incidente di Roswell nel New Mexico, che Stalin iniziò ad interessarsi alle notizie sempre più numerose ed inquietanti che giungevano al suo ufficio su strani oggetti non identificati che compivano strane evoluzioni nei cieli dell'Unione Sovietica. Alcune fonti suggeriscono che Stalin abbia ordinato a Sergei Korolev, il fondatore del programma spaziale sovietico, di analizzare le informazioni relative al presunto incidente di Roswell e di comunicargli le sue conclusioni. Dopo aver studiato attentamente i rapporti di cui era in possesso, Korolev informò il Cremlino che tutto sembrava indicare l'esistenza degli UFO e che le prove sembravano indicare che si trattava di navi pilotate da esseri intelligenti di origine forse non terrestre. Tuttavia, Korolev concluse anche che questi oggetti non rappresentavano una minaccia per la sicurezza dello Stato sovietico. A quanto pare, altri scienziati sono giunti a una conclusione simile, su richiesta dello stesso Stalin. Dopo aver ricevuto queste informazioni, il Cremlino fece la stessa cosa che avevano fatto altri governi, soprattutto quello nordamericano: negare ufficialmente l’esistenza degli UFO e, parallelamente e segretamente, creare un gruppo di ricerca composto da scienziati di alto livello che indagasse il fenomeno in tutti i suoi aspetti e che riferisse le proprie scoperte soltanto alle massime autorità dell'esercito.

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Anche i rapporti sugli UFO raccolti dai piloti dell'aeronautica sovietica furono nascosti al pubblico. Secondo i dati pubblicati dal giornalista americano George Knapp, tra la metà degli anni '50 e la metà degli anni '60, i piloti segnalarono più di 15.000 avvistamenti UFO. Come afferma Knapp, alcuni casi possono essere dovuti a fenomeni naturali, altri a incidenti tipici della Guerra Fredda (voli non autorizzati, satelliti spia, ecc), ma altri non possono essere spiegati. In non meno di quaranta occasioni, agli aerei da combattimento sovietici fu ordinato di decollare e inseguire oggetti volanti che non potevano essere identificati e che non obbedivano alle istruzioni di atterraggio del controllo aereo. Evidentemente, non poteva trattarsi di fenomeni di inversione termica e altre cose del genere, ma di vere e proprie navi che sorvolavano lo spazio aereo russo senza autorizzazione. Uno di questi casi si verificò nel 1968, a Riga, in Lettonia, e merita di essere sottolineato per la sua spettacolarità e l'elevato numero di testimoni, la maggior parte dei quali piloti dell'aviazione militare altamente qualificati. Mentre una troupe cinematografica stava filmando le evoluzioni di un caccia per un film di propaganda dell'esercito sovietico, il pilota del caccia notò la presenza di uno strano oggetto che volava ad alta quota. Il resto della squadra fu avvisato, puntò le telecamere verso quella zona del cielo e poté registrare un oggetto a forma di triangolo che compiva strane evoluzioni ad alta quota. A diversi combattenti della base fu ordinato di decollare per intercettare lo strano oggetto, ma esso si nascose all'improvviso dietro una nuvola e non fu più visto. Successivamente, si stimò che la nave si trovava a circa 11.000 metri di altezza. La registrazione fu inviata al Cremlino, che la nascose al pubblico per anni e fu classificata come top secret. Solo di recente è stato possibile recuperare e visionare nuovamente il nastro. A parte l'elaborata spiegazione che potrebbe trattarsi di un pallone sonda, nessuno è riuscito a dare una risposta a questo enigma.
Ma mentre il segreto più assoluto avvolgeva tutte le indagini governative sul fenomeno UFO, in URSS cominciò a formarsi un vero e proprio esercito clandestino di ufologi. Naturalmente anche loro furono costretti a mantenere i loro studi nel più stretto segreto. Coloro che studiarono casi di UFO in quel periodo si sentirono seriamente minacciati dalla polizia e dal governo sovietici poiché le loro azioni erano considerate al di fuori della legge. Tra questi ricercatori c'era il prestigioso scienziato Felix Ziegel, considerato il padre dell'ufologia sovietica. Ziegel aveva un dottorato in matematica e astronomia presso l'Istituto di aviazione di Mosca. Si dedicò a cercare di scoprire l'origine di quegli strani oggetti che attraversavano impunemente i cieli della Russia. Ziegel sfidò il sistema sovietico organizzando conferenze in cui spiegava a chiunque lo ascoltasse le conclusioni delle sue ricerche sugli UFO e chiedeva ai cittadini sovietici di denunciare eventuali avvistamenti. Ziegel e i suoi ricercatori crearono una rete di comunicazione artigianale per tenere informati i diversi ricercatori del Paese attraverso la redazione e la distribuzione di bollettini clandestini che erano, come altre pubblicazioni, severamente proibiti dal Cremlino. Si trattava di raccolte di osservazioni e scritti dei ricercatori di cui ciascun destinatario faceva 5 o 6 copie che doveva consegnare ad altrettanti ricercatori. Tutto questo materiale veniva dattiloscritto utilizzando carta carbone e distribuito da messaggeri fidati che ne trasportavano segretamente copie da una persona all'altra. Le informazioni sugli UFO circolarono in modo clandestino fino al 1967.
Nel 1967 sembrò che il governo avesse finalmente cessato di praticare la censura sulle informazioni relative agli UFO. Col senno di poi, si può presumere che si sia trattata niente altro che di una manovra, di un piano studiato dal governo per continuare a tenere sotto stretto controllo le informazioni sul fenomeno UFO. Quell’anno ci fu una vera e propria “ondata” di avvistamenti, soprattutto nella zona dell’Ucraina e nella valle vicino alla foce del Volga. Anche nelle montagne del Caucaso vi furono numerosi avvistamenti, e diversi astronomi che svolgevano il loro lavoro negli osservatori astronomici di quella zona riferirono di aver visto strani oggetti a forma di mezzaluna spostarsi da ovest verso est. Stranamente, e per ragioni che ancora oggi ci sono sconosciute, il governo dell’Unione Sovietica permise alla stampa di riferire la notizia e permise perfino che si formassero gruppi di lavoro indipendenti per studiare questi avvistamenti. Félix Ziegel ottenne dal governo l'autorizzazione a creare un comitato investigativo composto da più di 200 esperti scientifici e militari. Questo comitato si riunì nell'ottobre 1967 presso il quartier generale dei piloti e dei cosmonauti a Mosca per discutere e, se possibile, scoprire l'origine degli avvistamenti di massa. A Ziegel fu permesso di chiedere ai cittadini sovietici di riferire qualsiasi informazione sugli UFO. Fu una vera pietra miliare storica, perché per la prima volta in URSS si poté parlare liberamente del fenomeno UFO. Sfortunatamente, questa situazione non durò a lungo. Pochi mesi dopo l'appello di Zigel ai cittadini sovietici, fu ripristinata la censura sull'argomento e fu nuovamente vietata la segnalazione di avvistamenti UFO. Le autorità imposero nuovamente che la stampa non riferisse più alcun avvistamento e il comitato di Ziegel fu sciolto. Ma perché ciò avvenne? Alcuni credono che il governo fosse spaventato dalle massicce segnalazioni inviate dai cittadini, e temesse che la questione sfuggisse di mano. Altri pensano che il Cremlino abbia cercato di nascondere qualcosa, e che quel qualcosa fosse la certezza che i cieli dell’Unione Sovietica erano ripetutamente violati da navi di sconosciuta provenienza, che facevano orecchi da mercante ad ogni avvertimento dell’esercito e che, inoltre, erano completamente incontrollabili. Infine, c'è chi crede che, in realtà, ciò che si cercava di nascondere fossero le attività di alcune armi segrete sovietiche: aerei spia, satelliti e missili. L'unica certezza è che la faccenda fu gettata alle ortiche e, ancora una volta, gli ufologi sovietici furono costretti a tornare a lavorare in clandestinità. Nonostante i divieti, le informazioni esaustive raccolte dal Comitato Félix Ziegel furono pubblicate dalla stampa. Non appena vennero alla luce le prime notizie, il governo sovietico si rese conto che stavano venendo pubblicate informazioni sensibili (ricordiamo che si era in piena Guerra Fredda) che avrebbero potuto essere usate per compromettere la sicurezza nazionale. Quindi, alla fine il governo russo decose di vietare la pubblicazione di rapporti sugli UFO. Ancora una volta, la censura e l'ostracismo sembrarono prevalere per più di 10 anni in cui la gente smise di parlare pubblicamente di UFO.

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Ma nel 1977 si verificò uno degli incidenti UFO più spettacolari della storia. Infatti, il 20 settembre 1977, prima che il sole sorgesse nella piccola città portuale russa di Petrozavodsk , uno spettacolare spettacolo di luci aeree illuminò il cielo. Questo evento sarebbe diventato uno degli avvistamenti UFO più spettacolari e studiati della storia sovietica. Intorno alle 4 del mattino, civili e militari videro enormi apparizioni a forma di stella muoversi nel cielo. Dapprima la strana formazione sembrò avvicinarsi alla città, per poi subito voltarsi e allontanarsi verso l'orizzonte. Le persone per strada videro quella che descrissero come una specie di medusa luminosa i cui tentacoli emergevano da un nucleo luminoso a forma di disco volante. Lo spettacolo impressionante durò circa 10 minuti. Contemporaneamente e secondo quanto riportato dai testimoni, l'avvistamento fu accompagnato da una serie di strani eventi accaduti sulla terraferma. Sono stati denunciati fenomeni anomali di ogni tipo: odore di ozono, dispositivi elettronici bloccati e guidatori che perdevano il controllo dei propri veicoli. Ma forse il fenomeno più difficile da spiegare è stata la comparsa di buchi perfettamente tagliati nei vetri delle finestre, nei muri degli edifici e nei marciapiedi delle città. Non c'è spiegazione a questo fatto, e non possiamo nemmeno affermare con certezza la relazione tra gli avvistamenti e quelle strane perforazioni, ma la coincidenza di tempo e di luogo è esatta. Non c'erano buchi prima dell'avvistamento, sono comparsi dopo. Era impossibile negare l'avvistamento di Petrozavodsk poiché le testimonianze si contavano a migliaia. Ma si è cercato di fornire una spiegazione ufficiale che calmasse gli animi turbati degli abitanti della zona, e si disse che quell'avvistamento fu provocato dal lancio di un satellite. Quella mattina, infatti fu lanciato un razzo da un centro spaziale segreto situato a nord di Mosca, presso il centro spaziale sovietico di Plesetsk, che trasportava il satellite spia Cosmos 955. A quanto pare, il lancio è coinciso con il momento in cui i testimoni hanno affermato di aver visto le norme UFO. I raggi del sole che stavano per sorgere illuminando da dietro la scia del razzo hanno creato un'immagine simile a quella di una medusa. Sebbene alcuni ufologi abbiano accettato il lancio di quel satellite come causa dell'effetto visivo riportato dai testimoni, molti altri ricercatori continuano ad affermare che questa teoria non spiega completamente l'incidente. Che spiegazione poteva esserci per i fasci di luce che perforavano i vetri delle finestre? Molto semplice: dopo aver analizzato i campioni, l'Istituto meteorologico di Mosca ha stabilito che questi fori erano il risultato di vetri difettosi. Ma allora, quali erano le cause dei buchi nei muri degli edifici o nella pavimentazione delle strade? E che dire dei guasti ai dispositivi elettrici? E gli strani odori che alcuni testimoni hanno riferito? Tuttavia, la cosa più rivelatrice di tutta questa vicenda inquietante è stata la decisione presa dal Cremlino, proprio in seguito al caso Petrozavosdsk, di creare un programma segreto per lo studio degli UFO.

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La notizia dell'incidente di Petrozavosdsk ha avuto rilevanza internazionale ed è stata oggetto di notizie e commenti nei media occidentali. Nelle settimane successive all'avvistamento diversi Paesi europei chiesero spiegazioni sulla natura di questo strano evento. In risposta, l’Accademia delle Scienze dell’URSS chiese al Cremlino il permesso di creare un gruppo di ricerca che avrebbe svolto il proprio lavoro nella massima segretezza. Si è ammesso che la reale natura di molti degli avvistamenti UFO segnalati non era nota, ma si sarebbe cercato di studiarli e di fornire una risposta da un punto di vista strettamente scientifico. Fu così che venne avviato il programma scientifico ufficiale per lo studio dei fenomeni anormali e degli oggetti volanti extraterrestri. E fu così che nel 1978 venne creato quello che posteriormente fu conosciuto come Istituto 22, il cui lavoro, svolto sempre nel più stretto segreto, durerà 13 anni. La ricerca dell'Istituto 22 è stata condotta congiuntamente dall'Accademia delle Scienze dell'Unione Sovietica e dal Ministero della Difesa. Da parte sua, all'esercito è stato ordinato di indagare sull'influenza degli UFO sul funzionamento delle apparecchiature elettroniche militari e se potessero rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale. Il Ministero della Difesa aveva un’enorme capacità di osservare e monitorare tutto ciò che accadeva nei cieli dell’Unione Sovietica poiché disponeva di unità militari dislocate in tutto il Paese. Inoltre, bastava un ordine militare per trasformare tutti i soldati in potenziali osservatori. E così fu: centinaia di migliaia di marinai, soldati e piloti furono mobilitati per monitorare e segnalare gli avvistamenti di UFO nei cieli dell'URSS. Naturalmente a nessuno è stato detto il motivo per cui sono state richieste queste relazioni. E tutte queste informazioni sono state classificate e analizzate dagli scienziati dell'Accademia delle Scienze assegnati al cosiddetto Istituto 22. Il personale del laboratorio non era numeroso. Non c'erano più di 10 persone e quel numero non è mai stato superato. Si trattava di specialisti altamente qualificati in vari campi della scienza. Dai fisici agli esperti di radioelettronica, meteorologia, astrofisica, ecc. Quasi tutte le discipline scientifiche erano rappresentate e il fenomeno UFO veniva studiato da tutte le angolazioni possibili.
Il 4 ottobre 1982 si verificò un incidente che mise il mondo sull’orlo della guerra nucleare. In quegli anni di tensione politica, l’Armata Rossa disponeva di silos sparsi in tutta l’Unione Sovietica che ospitavano missili nucleari a lungo raggio puntati su obiettivi strategici in Occidente. In uno di questi silos, attualmente abbandonato, si verificò un incidente UFO che per poco non provocò la terza, ed ultima, guerra mondiale. Tutto è iniziato intorno alle 18:00 quando gli abitanti della città di Byelokoroviche e alcuni soldati della vicina base militare hanno potuto vedere uno strano oggetto nel cielo. Era un enorme UFO a forma di disco di circa 900 metri di diametro. Nello stesso momento, all'interno del silo, sul pannello di controllo si è accesa una luce di emergenza, collegata direttamente a Mosca. Quella luce indicava che un missile nucleare era in modalità di lancio. Il tenente colonnello Vladimir Plantonev, un ingegnere specializzato in missili che si trovava all'interno del bunker quando si verificarono i fatti, è energico quando afferma che, in qualche modo, qualcosa aveva inserito il codice di lancio corretto. Ma Mosca non aveva ordinato alcun lancio, né nessuno nel bunker aveva toccato il pannello di controllo. Per 15 interminabili secondi i tecnici tentarono in tutti i modi di fermare il lancio, ma la verità era che avevano perso il controllo delle armi nucleari. All'improvviso, senza alcuna spiegazione logica, la sequenza di lancio venne interrotta. L'UFO scomparve e il modulo di controllo del lancio ritornò nella sua posizione normale. La domanda è inevitabile: un UFO potrebbe aver interferito con il controllo del lancio di un missile nucleare? Un team di ricercatori dell'Istituto 22 , il gruppo segreto di ricerca sugli UFO finanziato dallo Stato, si è immediatamente recato alla base missilistica. In brevissimo tempo, esattamente mezza giornata, si constatò che in una vicina base aerea era stata effettuata un'esercitazione militare. Gli investigatori hanno scoperto che l'avvistamento è avvenuto nello stesso momento e nello stesso luogo in cui i militari stavano testando i razzi. Lanciati dagli aeroplani, i razzi fornivano dai 5 ai 7 minuti di illuminazione. Con questa spiegazione (razzi) si è cercato di liquidare l'avvistamento da parte di decine di testimoni dell'enorme UFO a forma di disco di 900 metri di diametro. Inoltre, chi o cosa ha attivato la sequenza di lancio nucleare? Successivamente, i tecnici hanno smontato pezzo per pezzo il sistema di controllo missilistico ma non hanno riscontrato alcun difetto che potesse spiegare l’anomalia. Lo strano incidente non può essere attribuito a un guasto elettronico. Tutto sembrava indicare che in qualche modo qualcosa avesse attivato i codici di lancio corretti.


Dopo aver esaminato l’episodio del silo del missile balistico intercontinentale, il team di ricercatori dell'Istituto 22 ha analizzato diversi avvistamenti in tutto il Paese. Tra i testimoni che hanno affermato di aver visto degli UFO c'erano anche alcuni cosmonauti. Per esempio, lo stesso Yuri Gagarin affermò con forza, nei documenti ZEBRA 3, che gli UFO esistono. Inoltre, il secondo uomo sovietico a viaggiare nello spazio, il cosmonauta Gherman Titov, ha detto di aver visto sette UFO danzare attorno alla sua capsula durante il suo breve volo spaziale. Tuttavia, attualmente e ormai da anni, i cosmonauti, seguendo i rigidi protocolli di sicurezza imposti dalle agenzie spaziali, sono riluttanti a parlare di qualsiasi fenomeno insolito a cui hanno assistito nello spazio. D'altro canto, il timore di essere ridicolizzati e che la loro carriera professionale possa esserne influenzata spinge molti a rifuggire dal parlare chiaramente del fenomeno UFO e delle esperienze vissute nello spazio. Tuttavia alcuni astronauti non esitano a raccontare al mondo le loro esperienze. Per esempio,, l'ex comandante Vladimir Kovalenok della stazione spaziale Salyut-6 ha rivelato di aver visto un oggetto irriconoscibile illuminato da una delle finestre della sua nave, il 5 maggio del 1981. Disse: "L'oggetto aveva una forma ellittica e volò con noi. Volò in linea retta finché non si verificò una specie di esplosione che produsse una bellissima luce dorata. Poi si verificò una seconda esplosione e apparvero due sfere, ma non potevamo più vedere perché eravamo entrati nell'oscurità dell'ombra della Terra". Nella missione MIR del 1991, il cosmonauta Musa Maranov riuscì a registrare uno strano oggetto in video durante un'operazione di attracco di routine. In seguito disse: "Stavo guardando fuori dalla finestra più grande. Era proprio di fronte a me. Conosco tutti i tipi di astronavi, ma quella era diversa". Il dibattito sugli avvistamenti effettuati dagli astronauti americani e russi è ancora vivo. Gli scettici insistono sul fatto che ci siano abbastanza detriti spaziali in orbita da innescare una cascata di avvistamenti di strani oggetti.
A metà degli anni ’80, i leader degli Stati Uniti e dell’URSS tennero diversi vertici con l’obiettivo di ridurre le loro armi nucleari e la tensione tra le due superpotenze. Poco dopo uno di questi incontri, il presidente Ronald Reagan dichiarò che lui e Mikhail Gorbaciov avevano discusso di incontri con extraterrestri. Reagan fece cinque dichiarazioni pubbliche, inclusa una davanti alle Nazioni Unite in cui affermò che se gli UFO rappresentassero una minaccia per la Terra, tutti i Paesi dovrebbero unirsi. Dopo la caduta del regime sovietico, nel 1993 George Knapp si recò in Russia e incontrò Boris Sokolov, il coordinatore dell'istituto 22. Come molti dei progetti scientifici dell'epoca sovietica, il governo ritirò i finanziamenti dopo il crollo dell'URSS e il progetto venne sospeso. Sokolov ha fornito a Knapp alcuni dei file UFO declassificati più recentemente. File che contenevano informazioni sui casi più difficili da spiegare. A quanto pare, l'obiettivo finale dello studio degli avvistamenti UFO da parte dell'esercito sovietico era la speranza di poter ottenere informazioni sulla loro tecnologia e prendere così l'iniziativa nella corsa allo spazio contro gli americani. Il clima di distensione che esisteva a metà degli anni ‘90 permise a Sokolov e allo scienziato Yulii Platov di pubblicare un rapporto con le scoperte dell'istituto 22 intitolato "Storia della ricerca statale sugli UFO in URSS". Questo rapporto afferma che tra il 90 e il 95% dei 3.000 avvistamenti UFO indagati possono essere attribuiti a fenomeni che coinvolgono l'uomo (soprattutto lanci di missili e palloni aerostatici da ricerca), mentre il restante 5-10% non può essere spiegato. Ma nel rapporto si afferma anche che non ci sono ragioni per sostenere che gli avvistamenti inspiegabili abbiano una natura extraterrestre. Tuttavia, questo rapporto ha rivelato solo una parte delle informazioni esistenti. Secondo George Knapp, esiste una vera e propria miniera di documenti del KGB su questo argomento che nessuno ha visto, anche se questa organizzazione ha pubblicato alcuni documenti all'inizio degli anni Novanta. Ma sono in molti a sostenere che i migliori resoconti siano ancora nascosti negli archivi dei servizi segreti russi, eredi degli archivi del KGB. Cos'è successo ai file? Una cosa è certa: solo una minima parte è venuta alla luce e i ricercatori hanno avuto accesso solo alla punta dell'iceberg. Finché non saranno disponibili tutte le informazioni e non saranno esaminati tutti i dossier, non si potrà affermare che quanto pubblicato da Sokolov e Platov sia tutta la verità.

Fonte originale: www.dogmacero.org/2011/01/05/ovnis-en-la-union-sovietica/
 
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