Comunismo - Scintilla Rossa

Poesia

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view post Posted on 8/10/2018, 14:55

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Duce 1922



‘Ccu ‘nna mmerda de vue
Dui quatrarielli
Facìenu priscarielli.

— Fitusi, cchi ffaciti? —Disse ru patre
‘Mparu I’appe bbisti.
-
-Oh pà, nu ru viditi,
Stamu faciennu
Prìscari fascisti! —.

— E ru Duce, dduv’è? —
— Nu’ ru facimu,
Ca cce vò troppu mmerda
E... nnunn’avimu! —

TRADUZIONE

Con cacca di vacca
due ragazzine
facean statuine.

Ma che state facendo?- disse il padre
appena l'ebbe viste.

- oh pà, ma non vedi?
stiamo facendo
statuine fasciste! -

-e il duce dov'è ?
- quello non lo facciamo,
ci vuole troppa merda
e non l'abbiamo!

(trad. di Antonio Coltellaro)

Video



http://vittoriobuterapoeta.blogspot.com/20.../duce-1922.html

Sempre di Butera

Consigli
Che debbo fare - chiese Mussolini
per aumentare la vendita
in Italia, dei vini?
Annunzia la tua fine...
gli disse un competente,
immediatamente
si svuoteranno tutte le cantine!
 
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view post Posted on 10/10/2018, 13:44

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Commento di un grande compagno sulla nostra pagina ;)

CITAZIONE
Bella la poesiola; però debbo dire che a me questa cosa è capitata a livello personale. Potevo avere 8-9 anni, quindi parliamo del 1955-56. A quei tempi in agricoltura non esistevano molti mezzi tecnici, e molti contadini erano usi utilizzare per i loro trasporti carretti trainati da enormi cavalli da tiro. Questi cavalli avevano la "sana" abitudine di depositare in strada le loro "evacuazioni". Ora dovete sapere che quel tipo di escremento, opportunamente miscelato con acqua, era un ottimo concime per il terreno nel quale si coltivavano soprattutto i fiori; e la mia nonna aveva l'abitudine, tutti i pomeriggi d'estate attorno alle 18, di aspettare il passaggio di un contadino che aveva un cascinotto pochi metri avanti la nostra abitazione, per raccogliere quel "bene" così prezioso per utilizzarlo il giorno seguente. Un mattino ero stato incaricato dalia nonna di preparare la "mistura" miracolosa per cui mi trovavo in cortile con il mio bel secchio di acqua e m***a ed un bastone per mescolare quando mio padre, un vecchio Compagno colpito dalla famosa scomunica "Latae sententiae" di papa Pacelli mi vide e, istintivamente mi domandò: "Massimo, cosa stai facendo?" Ed io, con tutto il candore che quell'età poteva concedermi, risposi: "La mia intenzione era quella di fare un prete, ma mi sono accorto di non avere m***a a sufficienza!". Già da allora il babbo intuì che ero un bimbo precoce!!!

in effetti il letame può avere valore a differenza delle schifezze del duce e del fascisti!

"Dai diamanti non nasce nulla, dal letame può nascere un fiore."
 
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view post Posted on 22/1/2019, 18:34

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Bertolt BRECHT.

CANTATA PER LA MORTE DI LENIN



I.
Quando Lenin fu morto
un soldato della guardia funebre, così raccontano,disse
ai suoi compagni: Non volevo
crederlo. Sono entrato dov’era disteso e
gli ho gridato all’orecchio «Il’ič,
arrivano gli sfruttatori! »Non s’è mosso. Ora so
che è morto.

2.
Se un uomo buono se ne vuole andare
con che cosa lo si può trattenere?
Ditegli a che cosa egli è necessario.
Questo lo tratterrà.

3.
Che cosa poteva trattenere Lenin?

4.
Il soldato pensava:
se sente che gli sfruttatori arrivano
può essere malato eppure si alzerà.
Forse verrà sulle stampelle,
forse si farà portare ma
si alzerà e verrà
per lottare contro gli sfruttatori.

5.
Perchè il soldato sapeva che Lenin
tuttala sua vita aveva lottato
contro gli sfruttatori.

6.
E quando il soldato ebbe dato una mano
a conquistare il Palazzo d’Inverno
e voleva tornarsene a casa perché là
già stavano dividendosi i campi dei latifondisti,
Lenin allora gli aveva detto: Rimani ancora!
Ci sono ancora sfruttatori.
E finché esiste sfruttamento
bisogna fargli la guerra.
E finché esisti tu
bisogna che sia tu a fargli la guerra.

7.
I deboli non combattono. Quelli più forti
lottano forse per un’ora.
Quelli ancora più forti lottano molti anni. Ma
quelli fortissimi lottano per tutta la vita. Costoro
sono indispensabili.

8
(lode del rivoluzionario )

quando l’oppressione cresce
si scoraggiano molti
ma il suo coraggio cresce.

Organizza la sua lotta
per il soldo del salario, per l’acqua del tè
e per il potere nello Stato.

Chiede alla proprietà:
di dove vieni?
Chiede alle opinioni:
a chi servite?

Dove si è taciuto sempre
egli parlerà.
Dove regna oppressione e si discorre di destino
egli farà i nomi.

Dove egli siede a tavola
la scontentezza siede a tavola.
Il mangiare diventa cattivo
e si capisce che la stanza è stretta.

Dove gli danno la caccia, là
va la sommossa e là dove scacciato
resta l’agitazione

9.
Al tempo che Lenin morì e scomparve
la battaglia era vinta ma il paese era distrutto.
Le masse si erano messe in cammino ma
la strada era nel buio.
I soldati sedevano sul ciglio della strada e piangevano
e gli operai lasciavano le macchine
e agitavano i pugni.

10.
Quando se n’andò era come
se l’albero avesse detto alle foglie:
Io vado.

11.
Sono passati da allora quindici anni.
Un sesto della terra
è libero libero dalla sfruttamento.
Al grido di: «arrivano gli sfruttatori! »
tornano sempre a levarsi le masse
pronte al combattimento.

12.
Lenin è nello scrigno
del grande cuore della classe operaia.
Era il nostro maestro
ha combattuto con noi.
È stretto nello scrigno
del grande cuore della classe operaia.

Bertold Brecht
 
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view post Posted on 4/11/2019, 14:34
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compagno

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Ille ego sum Scorpus, clamosi gloria circi.
Plausus, Roma, tui deliciaeque breves.
Invidia quem Lachesis raptum trieteride nona.
Dum numerat palmas, credidit esse senem.

Marziale
 
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view post Posted on 4/11/2019, 21:45
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vietcong

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sempre in tema epigrafi romane:

"Io, cittadino franco dell'esercito di Roma, prestai sempre il mio braccio in guerra da prode, fui sconfitto dal fato non dall'avversario"
Milite Ignoto (da qualche parte a Roma, forse via Appia)
 
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view post Posted on 26/4/2020, 21:16
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compagno

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elogio_della_dialettica
 
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view post Posted on 3/6/2020, 10:27
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compagno

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3 GIUGNO 1963 moriva NAZIM HIKMET, il più importante poeta turco del Novecento.

IO SONO COMUNISTA

Io sono comunista

Perché non vedo una economia migliore nel mondo che il comunismo.

Io sono comunista

Perché soffro nel vedere le persone soffrire.

Io sono comunista

Perché credo fermamente nell’utopia d’una società giusta.

Io sono comunista

Perché ognuno deve avere ciò di cui ha bisogno e dare ciò che può.

Io sono comunista

Perché credo fermamente che la felicità dell’uomo sia nella solidarietà.

Io sono comunista

Perché credo che tutte le persone abbiano diritto a una casa, alla salute, all’istruzione, ad un lavoro dignitoso, alla pensione.

Io sono comunista

Perché non credo in nessun dio.

Io sono comunista

Perché nessuno ha ancora trovato un’idea migliore.

Io sono comunista

Perché credo negli esseri umani.

Io sono comunista

Perché spero che un giorno tutta l’umanità sia comunista.

Io sono comunista

Perché molte delle persone migliori del mondo erano e sono comuniste.

Io sono comunista

Perché detesto l’ipocrisia e amo la verità.

Io sono comunista

Perché non c’è nessuna distinzione tra me e gli altri.

Io sono comunista

Perché sono contro il libero mercato.

Io sono comunista

Perché desidero lottare tutta la vita per il bene dell’umanità.

Io sono comunista

Perché il popolo unito non sarà mai vinto.

Io sono comunista

Perché si può sbagliare, ma non fino al punto di essere capitalista.

Io sono comunista

Perché amo la vita e lotto al suo fianco.

Io sono comunista

Perché troppe poche persone sono comuniste.

Io sono comunista

Perché c’è chi dice di essere comunista e non lo è.

Io sono comunista

Perché lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo esiste perché non c’è il comunismo.

Io sono comunista

Perché la mia mente e il mio cuore sono comunisti.

Io sono comunista

Perché mi critico tutti i giorni.

Io sono comunista

Perché la cooperazione tra i popoli è l’unica via di pace tra gli uomini.

Io sono comunista

Perché la responsabilità di tanta miseria nell’umanità è di tutti coloro che non sono comunisti.

Io sono comunista

Perché non voglio potere personale, voglio il potere del popolo.

Io sono comunista

Perché nessuno è mai riuscito a convincermi di non esserlo.
 
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view post Posted on 18/6/2020, 16:20
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vietcong

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Sicuramente tra le mie preferite:

[..]
Noi semo quella razza
che l'è tra le più strane
che bruchi semo nati
e bruchi si rimane.

Quella razza semo noi
l'è inutile far finta:
c'ha trombato la miseria
e semo rimasti incinta.

(Bozzone)
 
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view post Posted on 17/12/2021, 10:30
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compagno

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“Unione Sovietica, se insieme raccogliessimo
tutto il sangue che hai versato nella lotta,
tutto quello che hai dato, come una madre, al mondo
perché la libertà agonizzante riavesse vita,
un nuovo oceano noi avremmo,
di tutti il più grande,
di tutti il più profondo.”
(Pablo Neruda,)
 
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view post Posted on 4/5/2022, 20:04
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Duce 1922

‘Ccu ‘nna mmerda de vue
Dui quatrarielli
Facìenu priscarielli.

— Fitusi, cchi ffaciti? —Disse ru patre
‘Mparu I’appe bbisti.
-
-Oh pà, nu ru viditi,
Stamu faciennu
Prìscari fascisti! —.

— E ru Duce, dduv’è? —
— Nu’ ru facimu,
Ca cce vò troppu mmerda
E... nnunn’avimu! —





TRADUZIONE

Duce 1922

Con cacca di vacca
due ragazzine
facean statuine.

Ma che state facendo?- disse il padre
appena l'ebbe viste.

- oh pà, ma non vedi?
stiamo facendo
statuine fasciste! -

-e il duce dov'è ?
- quello non lo facciamo,
ci vuole troppa merda
e non l'abbiamo!
trad. di Antonio Coltellaro

Butera, l'ingegnere poeta, fu definito il Trilussa calabrese ma tra i due ci fu una forte amicizia con un rapporto epistolare durato anni. Butera spedì i suoi nuovi versi a Trilussa per sottoporle al suo parere e questo rispose in dialetto calabrese: "o Vittò sunu gnu belli i tua ca i mia"
 
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view post Posted on 18/6/2023, 09:17
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compagno

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Pubblicato il 16/06/2023 da pennatagliente



Quando muore un operaio non muore nessuno,

apre il telegiornale la strage e la commozione

internazionale del Presidente del Consiglio.

Quando muore un operaio pochi sempre meno

ricordano che sotto la tuta c’era carne di uomo

carne non pregiata non curata spesso non quotata.

Quando muore un operaio meglio cambiare canale

guardare una partita di calcio un thriller americano

almeno lì muoiono dando spettacolo e si vede tutto.

Quando muore un operaio lascia figli che vedranno

sul comodino la foto del padre e madri tre volte

martirizzate e genitori che appassiranno di lavoro.

Quando muore un operaio non c’è lutto nazionale

non c’è politico che non pianga e mostri indignazione

scatarrando propositi e promettendo resurrezioni.

Quando muore un operaio si assume un altro

al suo posto lieto di avere un lavoro dopo il funerale

e le condoglianze di rito per la morte di un marito

di un figlio di un parente di un padre di un amico.

Quando muore un operaio qualcuno ride felice

tanto a morire sono loro e sono miliardi senza nome

e lavorano e comprano e continuano a non capire

e a morire e a lasciare vedove e posti vaganti.

Enrico Cerquiglini

Enrico Cerquiglini, scrittore, nato nel 1962, vive in Umbria. E’ fra gli organizzatori del Premio Nazionale di Poesia “Sandro Perna”. Si occupa di scrittura, teatro, politica e storia.

da operai contro
 
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