Comunismo - Scintilla Rossa

fascicoli falsificati alla base della propaganda anti staliniana

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view post Posted on 28/9/2010, 13:03

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Sulla liquidaizone dell'URSS:
fascicoli falsificati alla base della propaganda anti staliniana



TRADOTTA DALLO SPAGNOLO da Walter MadChef El Nagar il giorno martedì 28 settembre 2010 alle ore 3.14


www.youtube.com/CommunistPartyRF#p/u/64/QGr7eNmyPMY

Viktor Ilyujin (PCFR), vicepresidente del Comitato per lo Sviluppo Costituzionale della Duma e avvocato onorario della Russia, ha denunciato durante la sessione plenaria della Duma, tenutasi in giugno, la falsificazione su grande scala degli archivi sovietici. Ilyujin ha sollecitato ancora una volta, di fronte alla Duma, l'istituzione di un comitato d'indagine per chiarire una volta per tutte la verita sui fatti di Katyn. Infatti, Ilyujin ha proposto di modificare la legislazione e il codice penale russo perche venga introdotta la sanzione per la falsificazione e la frode degli archivi storici.

Ilyujin ha affermato che il suo gruppo parlamentare dispone di informazioni riguardanti la creazione, negli anni 90 del secolo passato, sotto la presidenza Yeltsin, di un poderoso gruppo di esperti in manipolazione e falsificazione dei documenti storici dell'Unione Sovietica e, ovviamente, di documenti inerenti al periodo staliniano.

“sono disposto a dimettermi dalla mia carica di deputato, se Serguéi Mirónenko dimostra che nessun documento di questo fascicolo si riferisce ai fatti storici degli anni 30 e 40 del secolo passato...” ha detto Ilyuhin poco prima che il suo microfono spento, come si puo vedere dal video.

Trascrizione della denuncia del deputato russo (PCFR):

“stimati colleghi: e' opinione comune che la storia la scrivano e la interpretino giornalisti e scrittori. Il qualche modo questa opinione e' corretta. Tuttavia noi disponiamo di tutte le prove per affermare che la storia moderna del nostro paese e' stata scritta anche da falsificatori.

Il nostro gruppo parlamentare dispone di prove che, ovviamente, vanno sottoposte ad un accurata e accorta investigazione parlamentare. Negli anni 90 del secolo passato, durante il mandato e l'amministrazione del presidente Yeltsin, e' stato creato un poderoso gruppo di esperti in falsificazione di documenti storici della Unione Sovietica e, in particolare, di documenti riguardanti il periodo staliniano. L'obbiettivo di questa attivita falsificatoria ha consistito nel discreditare l'opera del governo sovietico e nel creare il paragone tra stalinismo e fascismo.

Detto gruppo fu formato da membri del servizio segreto russo e vide implicato anche il 6º Instituto di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate. Questo gruppo occupava i locali degli edifici dell'ex Comitato Centrale del PCUS nella citta di Nagorniy, nella regione di Mosca. E' possibile che questo gruppo o alcuna delle sue diramazioni continui ad essere operativo tutt'oggi.

La sua maggiore attivita coincise con la declassificazione dei documenti del Politburo e del Comitato Centrale, effettuata nel principio degli anni novanta da una commissione governatita capeggiata da Mijail Potoranin. Secondo le informazioni in nostro possesso, questi manipolatori falsificarono migliaia di documenti che furono introdotti negli archivi.
E' gia chiaro che il cosidetto “testamento di Lenin” fu falsificato, cosi come molti altri documenti relativi alla rinuncia al trono da parte dello zar Nicola II o, per esempio, i documenti socondo cui lo stesso Stalin fosse un agente della Ojranka, la polizia segreta zarista, cosi come molti altri.

Oggi possiamo affermare che la famosa “lettera di Beria”, datata marzo del 1940, in cui Beria sollecita il Politburo del VKP (acronimo del futuro PCUS) ad autorizzare l'esecuzione di 27,000 prigionieri di guerra polacchi, sia una falsificazione.
Noi abbiamo gia presentato precedentemente un rapporto su di una investigazione di esperti per dimostrare documentalmente quanto ho appena affermato.
E' stata falsificata anche la nota riguardante la risoluzione del Politburo in cui si concedeva l'autorizzazione per l'esecuzione dei prigionieri polacchi.
Vi presento il rapporto degli esperti sulla falsificazione dei documenti riguardanti la presunta collaborazione tra la GESTAPO e la NKVD. Ecco qui il rapporto.

Siamo enormemente allarmati e preoccupati per una serie di ragioni, principalmente per la falsificazione dei documenti, i quali sono stati utilizzati in pubblicazioni accademiche; questi documenti sono presentati come autentici nella letteratura storica, in documentari e opere d'arte, creando nella popolazione una visione distorta del nostro passato recente.
Ci saremmo astenuti dal fare queste dichiarazioni se non sapessimo che al principio degli anni novanta le porte degli archivi russi si aprirono liberamente alla fuori uscita di questi documenti e che lo Stato non si oppose ma anzi fomento questo disastro.
La nostra tesi si rafforza per il fatto che l'ex consigliere di Yeltsin, Dmitri Volkogonov, consegno alla Biblioteca del Congresso degli USA centinaia di documenti d'archivio, copie come originali, bollati come “Segretissimo” e “Segreto”

Oggi questi documenti circolano per tutt'Europa

Disponiamo di timbri e postille falsificate, stampe falsificate con la firma di Stalin, di Beria e di altri. Cosi come di formati in bianco degli anni 30 e 40, materiale utilizzato per fabricare i documenti falsi.

Qui vi presento il fascicolo con i documenti d'archivio: e' la corrispondenza del NKVD, del NKGB e del Commissariato del Popolo per la Difesa dell'URSS dell'epoca di Stalin. Questo fascicolo fu creato con un unico proposito: legalizzare una documentazione falsa, includendo la lettera creata a nome dello Stato Maggiore Generale dell'Armata Rossa. Per disgrazia, questa legalizzazione fu compiuta e questi documenti falsificati circolano liberamente, anche tra gli ambienti accademici.

Nel fascicolo ci sono timbri che dicono “proibita la declassificazione” e “secretare in eterno”. Quindi la domanda e': come e' possibile che questi documenti non si trovano piu negli archivi, come e' possibile che circolino liberamente e che siano accessibili a una gran quantita di persone?
In relazione alle mie dichiarazioni alla stampa, il direttore dell'Archivio Statale del paese Serguei Mironenko ha dichiarato che questo fatto sia impossibile e si tratti di una speculazione. Da questa latta tribuna dichiaro che: sono disposto a dimettermi dalla mia carica di deputato, se Mironenko dimostra che nessuno dei documenti di questo fascicolo si riferiscono ai fatti storici degli anni 30 e 40 del secolo passato e non era obbligatorio che rimanessero negli archivi. E se lui non e' capace di dimostrarlo che si dimetta dai suoi incarichi.
Torniamo a perorare la necessita di effettuare una investigazione parlamentare sull'esecuzione dei prigionieri di guerra polacchi vicono a Smolensk, cosi come sulla falsificazione dei documenti storici. In un futuro prossimo che si introducano modifiche al Codice Penale in materia di responsabilità per frode e falsificazione di documenti d'archivio che hanno valenza storica
se qualcuno pensa che tutto questo sia relazionato con il passato si sbaglia profondamente, tutto ha a che fare con il presente.”




www.forocomunista.com/forum.htm

testo trascritto in spagnolo
SPOILER (click to view)
Top Secret: Denuncian falsificación a gran escala de documentos históricos en Rusia

Viktor Ilyujin, vicepresidente del Comité de Desarrollo Constitucional del Parlamento y abogado honorario de Rusia, denunció durante sesión plenaria de la Duma del Estado en nombre del grupo parlamentario del PCFR (junio, 2010) la falsificación a gran escala de documentos de archivo rusos. El diputado Ilyujin solicitó formalmente una vez más a la Duma Estatal el inicio de una investigación parlamentaria sobre las verdaderas circunstancias del caso Katyn. Además, Ilyujin propuso eliminar el vacío legal existente en la legislación rusa y modificar el Código Penal para que éste contemple la responsabilidad por fraude y falsificación de archivos de importancia histórica.

Ilyujin afirmó que su grupo parlamentario dispone de información sobre la creación en los años 90 del siglo pasado, durante el mandato de la administración del presidente Yeltsin, de un poderoso equipo de expertos en falsificación de documentos históricos de la Unión Soviética y, fundamentalmente, de documentos correspondientes al período estalinista.

“Estoy dispuesto a dimitir de mi cargo de diputado, si Serguéi Mirónenko demuestra que ningún documento de este tomo se refiere a los acontecimientos históricos de los años 30 y 40 del siglo pasado…”, dijo Ilyuhin, cuando le cierran el micrófono, según puede apreciarse en el video.


Transcripción de las palabras del diputado ruso durante denuncia

“Estimados colegas: Existe una opinión generalmente aceptada según la cual la historia la escriben y formulan periodistas y escritores. En cierto modo esto es correcto. Pero nosotros disponemos de todas las pruebas para afirmar que la historia moderna de nuestro país también la escriben los falsificadores.

Nuestro grupo parlamentario dispone de información que, evidentemente, necesita ser cuidadosamente revisada por una investigación parlamentaria. En los años 90 del siglo pasado, durante el mandato de la administración del presidente Yeltsin, se creó un poderoso equipo de expertos en falsificación de documentos históricos de la Unión Soviética y, fundamentalmente, de documentos correspondientes al período estalinista. El objetivo de estas actividades consistió en desacreditar la gestión del gobierno soviético y equiparar el estalinismo con el fascismo.

Dicho grupo estuvo formado por miembros de los servicios secretos rusos, viéndose también implicado el 6º Instituto del Estado Mayor General de las Fuerzas Armadas del país. Ese grupo ocupaba los locales de las casas rurales del ex Comité Central del PCUS en la población de Nagorniy, en el extrarradio de Moscú. Es posible que ese grupo o algunas de sus partes sigan aún operativos hoy en día.

Su mayor actividad coincidió con el período de la desclasificación de documentos del Politburó y del Comité Central, efectuada a principios de los 90 por una comisión del gobierno liderada por Mijail Poltoranin. Según la información que obra en nuestro poder, estos manipuladores falsificaron miles de documentos que fueron introducidos en los archivos.

Ya quedó determinado que el denominado "Testamento de Lenin” fue falsificado, así como algunos otros documentos relativos a la renuncia al trono de parte del zar Nicolás II o, por ejemplo, los documentos según los cuales Stalin era un agente de la Ojranka [policía secreta zarista, n. de. T], así como muchos otros documentos.

Hoy en día podemos afirmar que la famosa “Carta de Beria” fechada en marzo de 1940, en la que Beria supuestamente solicita al Politburó del VKP (b) [siglas del partido comunista antes de pasar a llamarse PCUS, n. de T.] que diese su consentimiento para ejecutar a 27.000 prisioneros de guerra polacos, es una falsificación.

Nosotros presentamos un informe procedente de una investigación de expertos (Ilyujin muestra el documento) para demostrar documentalmente lo que acabo de decir.

También fue falsificada la nota de la resolución del Politburo en la que supuestamente da su consentimiento para la ejecución de los polacos.

Les presento el informe de los expertos sobre la falsificación de documentos acerca de la presunta colaboración entre la GESTAPO y el NKVD. Aquí está el informe (Ilyujin muestra los documentos).

Estamos enormemente alarmados y preocupados por una serie de razones, principalmente por la falsificación de documentos, los cuales han sido introducidos en circulación científica; estos documentos son presentados como auténticos en la literatura histórica, en documentales y obras de arte, creando en la población una visión distorsionada de nuestro pasado reciente.

Lo más probable es que nosotros nos hubiéramos abstenido de hacer tales declaraciones si no fuera por tener conocimiento de que a principios de los 90 muchos archivos rusos abrieron sus puertas para que los documentos se extraviasen libremente, y que el Estado no se opuso a estos hechos, sino que incluso fomentó este desastre.

Nuestra tesis se refuerza por el hecho de que el ex asesor de Yeltsin, Dmitri Volkogónov, entregó a la Biblioteca del Congreso de EEUU centenares de documentos de archivo, tanto copias como originales sellados como "Ultra secreto" y "Secreto".

Tales documentos hoy en día circulan por toda Europa.

Disponemos de sellos y apostillas falsificados, estampas falsificadas de la firma de Stalin, de Beria y de otros (Ilyujin muestra la bolsa). También de formularios “en blanco” de los años 30 y 40, que fueron utilizados para fabricar documentos falsos.

Aquí les presento (Ilyújin muestra la carpeta) el tomo con los documentos de archivo: ésta es la correspondencia del NKVD, del NKGB y del Comisariado del Pueblo de Defensa de la URSS de la época de Stalin. Este tomo fue creado con un único propósito: legalizar una documentación falsa, incluyendo la carta creada en nombre del Estado Mayor General del Ejército Rojo. Por desgracia, esa legalización tuvo lugar y estos documentos falsificados circulan libremente, incluso entre los organismos científicos.

En el tomo (Ilyújin muestra la carpeta) hay un sello que dice "guardar eternamente”, “prohibido descalificar”. Entonces, la pregunta es: ¿Cómo es posible que estos documentos no estén en los archivos, que circulen fuera libremente y que sean accesibles a una gran cantidad de personas?

En relación con mis declaraciones a la prensa, el director de los Archivos Estatales del país Serguéi Mirónenko ha declarado que esto era imposible y que supuestamente estoy especulando. Desde esta alta tribuna declaro lo siguiente: estoy dispuesto a dimitir de mi cargo de diputado, si Mirónenko demuestra que ningún documento de este tomo se refiere a los acontecimientos históricos de los años 30 y 40 del siglo pasado (aquí le cortan el micrófono) y no era obligatorio que permaneciese en los archivos. Y si él no es capaz de demostrarlo, que dimita de su cargo.

Volvemos a plantear la necesidad de efectuar una investigación parlamentaria sobre el fusilamiento de los prisioneros de guerra polacos cerca de Smolensk (Katyn), así como sobre la falsificación de documentos históricos. En un futuro próximo vamos a proponer que se introduzcan modificaciones en el Código Penal en materia de responsabilidad por fraude y falsificación de documentos de archivo que tienen importancia histórica.

Si alguien piensa que todo esto está relacionado con el pasado está profundamente equivocado. Todo esto tiene que ver con el presente."

Fuente: http://accioncomunista.blogspot.com/2010_09_01_archive.html
 
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view post Posted on 28/9/2010, 17:52
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compagno

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Grazie, Tiziano, per questa preziosa comunicazione.
La metto in link, se non ti dispiace, anche nella discussione "Stalin".
 
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view post Posted on 28/9/2010, 19:51

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grazie a te dell'apprezzamento e ovvio puoi fare quello che vuoi..
 
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cizikov
view post Posted on 29/9/2010, 02:10




concordo. finalmente si ode qualche timido "dissenso" autorevole sul can can antisovietico in auge da decenni.
 
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Joseph3
view post Posted on 30/9/2010, 16:10




Queste accuse sono credibili?
E sì ciò mi farebbe piacere che lo siano! :)
 
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LudovicoPiero
view post Posted on 30/9/2010, 16:16




Bellissima discussione e documentazione
 
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view post Posted on 1/9/2016, 10:20

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Sottotitoli in Italiano! attivarli!

Video

 
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seit
view post Posted on 1/9/2016, 17:20




E per quanto riguarda gli archivi di Krushev su Stalin ci sono dati che lasciano pensare che anche lì ci siano stati delle falsificazioni?
 
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Mekong
view post Posted on 2/9/2016, 15:36




qualche editore dovrebbe invece pubblicare in italiano come è già stato fatto per Furr, il libro russo "Il successore segreto di Stalin". Ci sono dei passaggi interessanti, soprattutto sulla condotta in guerra di Chruscev e sulle sue follie di voler concedere ai baltici molti piu spazi territoriali (tipo come fece con la Crimea)
 
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8 replies since 28/9/2010, 13:03   1349 views
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