Comunismo - Scintilla Rossa

Domanda -Stalin-

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view post Posted on 18/9/2023, 18:21
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Comunismo . Scintilla Rossa

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Organizzarsi intorno alle idee di Troschi mi risulta un tantinello difficoltoso, in quanto sono in aperta contraddizione con quelle di Lenin.
 
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view post Posted on 18/9/2023, 19:02
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CITAZIONE
la rivoluzione permanente è l'unica speranza per il comunismo!

Esatto, è una speranza, un'utopia puerile, i cui fautori si trasformano in controrivoluzionari quando questa puntualmente non si verifica. Invece Lenin, Stalin e la storia sono per la rivoluzione ininterrotta e per la possibilità dell'edificazione del socialismo in un solo paese
 
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view post Posted on 19/9/2023, 12:40

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Rivoluzione permanente significa nella migliore delle ipotesi riformismo, nella peggiore immobilismo o addirittura socialfascismo, perché tale teoria prevede che occorra attendere indefinitamente fintantoché la rivoluzione si verifichi in contemporanea in tutti i paesi del mondo, il che ovviamente non potrà mai essere. E nel frattempo bisognerà invece accordarsi con la borghesia.

Le teorie di Trotsky poi sono completamente anti-leniniste. Egli si oppone al concetto del partito leninista, si oppone alla possibilità che il proletariato possa guidare la rivoluzione democratica, si oppone alla possibilità che la rivoluzione socialista possa seguire alla rivoluzione democratica in un singolo paese, si oppone al fronte unito del proletariato con le altre classi rivoluzionarie, si oppone al fronte unito antifascista, si oppone alla possibilità di rivoluzione antimperialista di nuova democrazia nei paesi dipendenti. Poi i suoi seguaci si sono opposti alla condanna dei regimi revisionisti, si sono opposti alla rivoluzione culturale, si sono opposti alla condanna dell'imperialismo americano. Con ogni probabilità anch'egli si sarebbe opposto.

Edited by Pepito 17 - 9/19/2023, 01:57 PM
 
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view post Posted on 19/9/2023, 14:46
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CITAZIONE
Rivoluzione permanente significa nella migliore delle ipotesi riformismo, nella peggiore immobilismo o addirittura socialfascismo, perché tale teoria prevede che occorra attendere indefinitamente fintantoché la rivoluzione si verifichi in contemporanea in tutti i paesi del mondo, il che ovviamente non potrà mai essere. E nel frattempo bisognerà invece accordarsi con la borghesia.

Qui però bisogna essere più specifici. Trotsky non diceva che non bisognava fare la rivoluzione se non fosse scoppiata in tutti i paesi, invero partecipò a quella russa, ma che non si sarebbe potuto costruire il socialismo se prima non fosse scoppiata la rivoluzione in alcuni paesi capitalistici avanzati. Questo perché, a detta sua, la massa di contadini si sarebbe rivoltata contro il proletariato.
Tali predicazioni si sarebbero rivelate false e dal principio estranee al leninismo, facendo di Trotsky un controrivoluzionario

CITAZIONE
si oppone al fronte unito del proletariato con le altre classi rivoluzionarie

Grottesco che neghino ciò ma frattanto pratichino l'entrismo nei partiti socialdemocratici o addirittura, come nel caso della "Tendenza Marxista Rivoluzionaria" promossa da Comrade Mozza, nei principali partiti di centro-sinista social-liberali

CITAZIONE
si sono opposti alla condanna dell'imperialismo americano. Con ogni probabilità anch'egli si sarebbe opposto.

Se non altro però sulla guerra in Ucraina la pensate uguale :D

Edited by Shokut L - 19/9/2023, 17:47
 
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view post Posted on 19/9/2023, 15:10

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Nel caso dell'Ucraina si tratta di una coincidenza. Come si tratta di una coincidenza che sull'Ucraina voi la pensate uguale a Forza Nuova.
Ma queste coincidenze non hanno nessun significato.
 
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view post Posted on 19/9/2023, 16:46
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CITAZIONE
si tratta di una coincidenza che sull'Ucraina voi la pensate uguale a Forza Nuova.

Io non sto dalla parte della Russia, ma comunque le argomentazioni dei "comunisti" filo-russi sono diverse da quelle dei dirigenti di Forza Nuova

CITAZIONE
Ma queste coincidenze non hanno nessun significato.

Le argomentazioni strampalate del PMLI sulla guerra in Ucraina sono identiche e precise a quelle del Partito di Alternativa Comunista, per fare un esempio
 
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view post Posted on 19/9/2023, 18:57

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Non conosco la posizione del Partito di Alternativa Comunista, ma può capitare che su una specifica questione si giunga a conclusioni simili e anche che si utilizzino argomentazioni simili. Non gli attribuirei nessuna particolare importanza.
 
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QUOTE (aixo @ 9/18/2023, 07:20 PM) 
QUOTE (Comrade Mozza @ 18/9/2023, 16:18) 
Non penso che mi risponderai visto che sono passati 10 anni, ma voglio dire che da persona che è appena entrata su questo forum sono molto felice che qualcuno l'abbia finalmente detto! Compagni, leggete la teoria! Tutto il potere ai soviet! Agli operai! Organizziamoci attorno alle idee di Marx, Engels, Lenin e Trotskij e lottiamo veramente! Perché la rivoluzione permanente è l'unica speranza per il comunismo! Per il proletariato internazionale!

? Magari in mezzo a quel ciarpame qualcosa di giusto Trosky l' avrà anche detto, ma non credo che sia lui a fornire le idee teoriche della liberazione del proletariato,al massimo quelle del revisionismo

Ecco una cosa che non ho mai capito dell'anti-trockismo: definirlo revisionista.
Trotskij è stato il primo ad andare contro alle politiche della social-democrazia e ai partiti comunisti a parole e riformisti nei fatti. Semplicemente perché voleva fare fronte unito con la social-democrazia contro i nazisti.
È stato invece Stalin il revisionista, in primo luogo perché è andato contro a tutti gli ideali di Marx, Engels e Lenin rimanendo in un capitalismo di stato, in cui lo sfruttamento capitalista esiste ancora ma da parte della burocrazia statale (impendendo l'abolizione dello stato futura).
Ha inoltre ritenuto durante l'ascesa mondiale del fascismo più pericolosa la social-democrazia (facendo alleanza col partito nazional-socialista contro a questi ultimi, aiutando i nazisti ad andare al potere e pagandone le conseguenze dopo.
Ha pure fatto entrare il PC cinese nel kuomintang finita la rivoluzione borghese, infatti la rivluzione "socialista" cinese comincierà grazie allo spirito rivoluzionario delle masse, non di Stalin o di Mao.
E poi diciamocelo, ha rotto con l'internazionale rifiutando l'idea di esportare il socialismo, e questa è la cosa fondamentale della teoria marxista-leninista: il proletariato unito che fa la rivoluzione mondiale e crea un unica nazione sovietica in cui lo stato e l'economia vengono gestiti dai lavoratori dal basso, fino a quando tutti saranno lavoratori e quindi tutti sono lo stato, quindi teoricamente lo stato non esiste.
Te l'ho fatta breve.
E poi dai Stalin ha fatto uccidere tutti i membri del comitato centrale del partito bolscevico (anche gli anti-trockisti) tutti con la condanna di trockismo.
 
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view post Posted on 19/9/2023, 19:58
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CITAZIONE
rimanendo in un capitalismo di stato, in cui lo sfruttamento capitalista esiste ancora ma da parte della burocrazia statale (impendendo l'abolizione dello stato futura).

Nemmeno il tuo Trotsky sosteneva una panzana del genere

CITAZIONE
Ha inoltre ritenuto durante l'ascesa mondiale del fascismo più pericolosa la social-democrazia

In un periodo rivoluzionario come quello degli anni '20 la socialdemocrazia veniva considerata pericolosa perché, pur avendo una base di massa operaia, la teneva legata al capitalismo, come quando fece ammazzare Karl Liebknech e Rosa Luxemburg, rifiutò le lotte comuni proposte dai comunisti e spalleggiava i nazisti e coloro che sarebbero divenuti nazisti contro i comunisti. In Austria la socialdemocrazia era perfino disposta ad accettare la soppressione del Parlamento pur di mantenere uno status legale. Dunque sì, almeno fino alla salita al potere di Hitler, la socialdemocrazia e il fascismo combaciavano

CITAZIONE
Ha pure fatto entrare il PC cinese nel kuomintang finita la rivoluzione borghese

Era un'alleanza anti-imperialista. E sentiamo, come mai invece la strategia della tua "Tendenza Marxista Rivoluzionaria" di praticare l'entrismo nei partiti social-liberali sarebbe corretta?

CITAZIONE
infatti la rivluzione "socialista" cinese comincierà grazie allo spirito rivoluzionario delle masse, non di Stalin o di Mao

Ecco una manifestazione delirante dell'esaltazione trotskista dello spontaneismo anti-leninista! Gli operai che "fanno la rivoluzione senza un partito e guidate da un partito revisionista"! Leggi meno le boiate di Sinistra Classe Rivoluzione e più libri di storia

CITAZIONE
ha rotto con l'internazionale rifiutando l'idea di esportare il socialismo, e questa è la cosa fondamentale della teoria marxista-leninista: il proletariato unito che fa la rivoluzione mondiale e crea un unica nazione sovietica in cui lo stato e l'economia vengono gestiti dai lavoratori dal basso, fino a quando tutti saranno lavoratori e quindi tutti sono lo stato, quindi teoricamente lo stato non esiste.

Per citare Gramsci (Quaderno 6, § 138,): “Passaggio dalla guerra manovrata (e dall’attacco frontale) alla guerra di posizione anche nel campo politico. Questa mi pare la quistione di teoria politica la più importante, posta dal periodo del dopo guerra e la più difficile ad essere risolta giustamente.
Essa è legata alle quistioni sollevate dal Bronstein [Trotsky], che in un modo o nell’altro, può ritenersi il teorico politico dell’attacco frontale in un periodo in cui esso è solo causa di disfatta.



CITAZIONE
Stalin ha fatto uccidere tutti i membri del comitato centrale del partito bolscevico (anche gli anti-trockisti) tutti con la condanna di trockismo.

Molti di questi erano coglioni anti-bolscevichi congeniti, come il tuo Trotsky (che fino al 1917 era un kautskyano russo). Peraltro i criminali revisionisti venivano raggruppati in più categorie: oltre ai trotskisti, vi erano anche gli zinov'evisti e i buchariniani.

Edited by Shokut L - 19/9/2023, 21:12
 
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view post Posted on 19/9/2023, 20:03
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È stato invece Stalin il revisionista, in primo luogo perché è andato contro a tutti gli ideali di Marx, Engels e Lenin rimanendo in un capitalismo di stato, in cui lo sfruttamento capitalista esiste ancora ma da parte della burocrazia statale (impendendo l'abolizione dello stato futura).

E' impossibile organizzare uno stato (sopratutto se grande) senza una burocrazia, quando ci sarà l' esitinzione dello stato a opera del comunismo anche la burocrazia sparirà defintiivamente


QUOTE
Ha inoltre ritenuto durante l'ascesa mondiale del fascismo più pericolosa la social-democrazia (facendo alleanza col partito nazional-socialista contro a questi ultimi, aiutando i nazisti ad andare al potere e pagandone le conseguenze dopo.

Prove? se intendi il patto molotov non è una prova che Stalin simpatizzasse per i nazisti, sono compromessi che purtroppo quando ti tocca occuparti di politica internazionale possono accadere,ci sono diverse dichiarazioni che fanno capire che a Stalin i nazisti stavanno tutt' altro che simpatici, è un po' come criticarlo di essere antisemita, discorsi complottisti campati per aria senza prove valide che le sostengono



QUOTE
Ha pure fatto entrare il PC cinese nel kuomintang finita la rivoluzione borghese, infatti la rivluzione "socialista" cinese comincierà grazie allo spirito rivoluzionario delle masse, non di Stalin o di Mao.

Mao stesso dice che le masse sono protagoniste della storia, il problema quale sarebbe?

QUOTE
E poi diciamocelo, ha rotto con l'internazionale rifiutando l'idea di esportare il socialismo, e questa è la cosa fondamentale della teoria marxista-leninista: il proletariato unito che fa la rivoluzione mondiale e crea un unica nazione sovietica in cui lo stato e l'economia vengono gestiti dai lavoratori dal basso, fino a quando tutti saranno lavoratori e quindi tutti sono lo stato, quindi teoricamente lo stato non esiste.

Stalin lottava contro l' intera borghesia mondiale dato che a parte l' URSS tutti gli stati appoggiavano i capitalisti

QUOTE
Te l'ho fatta breve.

Proprio per niente, le cose vanno analizzate bene e spiegate dettagliatamente anche perchè stiamo criticando un modello economico che ha portato risultati concreti dal punto di vista economico

QUOTE
E poi dai Stalin ha fatto uccidere tutti i membri del comitato centrale del partito bolscevico (anche gli anti-trockisti) tutti con la condanna di trockismo.

Forse perchè erano realmente troskisti?

Edited by aixo - 19/9/2023, 21:57
 
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view post Posted on 20/9/2023, 12:06

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Ecco una cosa che non ho mai capito dell'anti-trockismo: definirlo revisionista.
Trotskij è stato il primo ad andare contro alle politiche della social-democrazia e ai partiti comunisti a parole e riformisti nei fatti. Semplicemente perché voleva fare fronte unito con la social-democrazia contro i nazisti.

Qui bisogna intendersi. Se per revisionismo intendiamo il revisionismo moderno, allora esso è un concetto storico ben preciso e rappresenta il rovesciamento della dittatura del proletariato da parte della borghesia mantenendo le forme esteriori dello stato proletario. In questa accezione Trotsky non è stato un revisionista per il semplice motivo che nel corso della sua vita il revisionismo moderno non era ancora emerso. Se invece si intende qualunque deviazione dal marxismo (es. alla Bernstein) allora sì, Trotsky è stato anche, tra le altre cose, un revisionista.
Ma egli è stato soprattutto un riformista, un sabotatore e un collaborazionista.
Trotsky è sempre stato ed è sempre rimasto per tutta la sua vita un menscevico riformista (come lo stesso Lenin ha ammesso poco prima della sua morte), ha sempre avversato il concetto di partito leninista e ha fatto di tutto per sabotare la rivoluzione e l'insurrezione. In ogni disputa tra bolscevichi e menscevichi si è sempre schierato con i menscevichi. Si oppose poi al fronte comune delle forze antifasciste nel momento in cui ciò divenne effettivamente determinante per le sorti della (futura) guerra, fornendo sostanza al sospetto che egli fosse in combutta con la Germania.

QUOTE
È stato invece Stalin il revisionista, in primo luogo perché è andato contro a tutti gli ideali di Marx, Engels e Lenin rimanendo in un capitalismo di stato, in cui lo sfruttamento capitalista esiste ancora ma da parte della burocrazia statale (impendendo l'abolizione dello stato futura).

Nel marxismo la cosa importante per una analisi oggettiva non sono gli ideali, ma la questione di quale classe sociale sia al potere. Parlare di burocrazia al potere non è un'analisi marxista per il semplice motivo che la burocrazia non è una classe sociale. Le classi sociali sono la borghesia e il proletariato. Quindi tu ritieni che durante il periodo staliniano la borghesia sia stata al potere in URSS. Questo un falso storico di proporzioni gigantesche. La borghesia è stata invece combattuta ed espropriata in ogni modo durante tale periodo e nemmeno un soldo di profitto industriale è entrato nelle tasche della vecchia borghesia o dell'aspirante nuova borghesia.

QUOTE
Ha inoltre ritenuto durante l'ascesa mondiale del fascismo più pericolosa la social-democrazia (facendo alleanza col partito nazional-socialista contro a questi ultimi, aiutando i nazisti ad andare al potere e pagandone le conseguenze dopo.

Prima dell'ascesa al potere di Hitler al contrario è stata invece la socialdemocrazia a ritenere preferibili i nazionalsocialisti rispetto ai comunisti, che erano ritenuti il nemico principale. In questa fase in un certo senso la socialdemocrazia è stata più pericolosa del nazionalsocialismo, perché ne ha spianato la strada togliendo combattività al proletariato e indicando i bolscevichi come l'obiettivo principale da combattere. Sono stati i socialdemocratici (socialfascisti) ad aiutare i nazisti ad andare al potere. Le conseguenze le hanno pagate sia i nazisti stessi, che sono stati debellati nel corso degli eventi successivi, che i socialdemocratici, che da quel momento in poi hanno perso ogni credibilità come partito proletario.

QUOTE
Ha pure fatto entrare il PC cinese nel kuomintang finita la rivoluzione borghese, infatti la rivluzione "socialista" cinese comincierà grazie allo spirito rivoluzionario delle masse, non di Stalin o di Mao.

Il fronte unito antimperialista tra comunisti e nazionalisti è la pià pura espressione della strategia leninista della lotta antimperialista nei paesi coloniali e dipendenti. E' stato Lenin a esporre la teoria dell'imperialismo moderno e a indicare la necessità dell'alleanza tra il proletariato dei paesi avanzati e le lotte nazionali antimperialiste dei paesi dipendenti. E a puntualizzare che tali lotte antimperialiste devono unire tutte le forze antimperialiste di tali paesi.
La rivoluzione cinese e la guerra popolare di lunga durata sono state un'opera colossale e magistrale accuratamente pianificata, organizzata e diretta da Mao applicando, come sempre da lui riconosciuto, alla realtà cinese i fondamentali insegnamenti di Lenin e di Stalin.

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E poi diciamocelo, ha rotto con l'internazionale rifiutando l'idea di esportare il socialismo, e questa è la cosa fondamentale della teoria marxista-leninista: il proletariato unito che fa la rivoluzione mondiale e crea un unica nazione sovietica in cui lo stato e l'economia vengono gestiti dai lavoratori dal basso, fino a quando tutti saranno lavoratori e quindi tutti sono lo stato, quindi teoricamente lo stato non esiste.

Stalin non ha rotto con l'internazionale, bensì è stato il leader dell'internazionale per 20 anni. Il socialismo non è una merce e non si esporta con le armi. Ogni popolo deve fare la propria rivoluzione, compito dell'internazionale è di supportare, coordinare ed educare, non certo di "esportare" il socialismo. La rivoluzione è quindi sempre nazionale, la "rivoluzione mondiale" è un processo fatto di rivoluzioni nazionali che rompono singoli anelli delle catene del capitalismo e dell'imperialismo. Questo concetto è stato spiegato da Lenin molto efficacemente.
Anche oggi sono (quasi) tutti lavoratori ma i lavoratori non sono affatto lo stato. Lo stato non è affatto un ente che "gestisce" l'economia o organizza il lavoro. Questa è una visione idealistica dello stato. Lo stato invece è una cosa ben precisa ed è l'apparato repressivo di una classe sociale verso un'altra classe sociale per poter esercitare il proprio dominio. Se la classe al potere è la borghesia tale dominio consente l'estrazione indisturbata del plusvalore, se la classe al potere è il proletariato tale dominio realizza la repressione della vecchia borghesia e dell'aspirante nuova borghesia, impedendo loro di tornare in sella. Nella dittatura del proletariato l'economia viene gestita sia "dall'alto" che "dal basso" in un'unità dialettica di centralismo e democrazia, altre visioni sono idealistiche e unilaterali. Lo stato proletario quindi si estingue non "quando tutti saranno lavoratori", bensì quando non ci saranno più rischi di restaurazione posti dalla borghesia (vecchia o nuova che sia). Questo verosimilmente avverrà dopo molte generazioni. "Un'unica nazione sovietica" poi non ci potrà essere finché tutti i popoli del mondo non avranno fatto la loro rivoluzione. E potrebbe anche trattarsi di un'alleanza di stati socialisti piuttosto che di un'unica nazione. Questa è una questione di forma, non di sostanza, e non possiamo prevedere in dettaglio.

QUOTE
E poi dai Stalin ha fatto uccidere tutti i membri del comitato centrale del partito bolscevico (anche gli anti-trockisti) tutti con la condanna di trockismo.

Non è vero che tutti i membri del comitato centrale siano stati condannati. Quello che è vero è che esisteva una estesissima rete di cospirazione mirante al sabotaggio, terrorismo, tradimento verso nazioni straniere (Germania e Giappone) e abbattimento dello stato proletario. Trotsky è stato il capofila di questa strategia ed aveva un enorme numero di seguaci ed alleati. Se questa rete di cospirazione non fosse stata sgominata in tempo (ed era in corso una corsa disperata contro il tempo) allora con assoluta certezza l'URSS sarebbe crollata in breve tempo a seguito dell'invasione tedesca e la storia successiva avrebbe preso una piega completamente diversa. E' molto probabile che la Germania avrebbe vinto la guerra e che a tutt'oggi il fascismo e il nazismo avrebbero il dominio del mondo.

Edited by Pepito 17 - 9/20/2023, 02:00 PM
 
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QUOTE (Comrade Mozza @ 19/9/2023, 20:19) 
Ecco una cosa che non ho mai capito dell'anti-trockismo: definirlo revisionista.

Il troschismo vede la nuova-borghesia come dominante già a partire da Stalin, facendo un errore di valutazione enorme perché confonde la contraddizione secondaria con quella principale, di fatto facendo un favore alla nuova-borghesia. Per questo diciamo che gli ultra-sinistri altro non sono che dei destri, perché a forza di paroloni estremisti finiscono per fare gli interessi del nemico, come storicamente è accaduto.

QUOTE
È stato invece Stalin il revisionista, in primo luogo perché è andato contro a tutti gli ideali di Marx, Engels e Lenin rimanendo in un capitalismo di stato, in cui lo sfruttamento capitalista esiste ancora ma da parte della burocrazia statale (impendendo l'abolizione dello stato futura).

Questa è una tesi non da poco che va dimostrata con tanto di dati, se tu lo facessi ne saremmo tutti contenti. Non farlo significa scrivere frasi luccicanti e sonore, ma prive di contenuto.
Certamente la nuova-borghesia stava già formandosi, non è che la cricca revisionista se ne uscì fuori dal cappello di Krusciov. Ma che già ai tempi di Stalin essa avesse il potere statale è tutto da dimostrare. Come spiegare altrimenti le purghe contro la burocrazia, e la lotta aperta alla vecchia borghesia? Perché purgare se stessi? E perché combattere il sistema capitalistico di mercato invece che sfruttarlo se tanto erano già loro una classe dominante contro il proletariato?

QUOTE
Ha inoltre ritenuto durante l'ascesa mondiale del fascismo più pericolosa la social-democrazia (facendo alleanza col partito nazional-socialista contro a questi ultimi, aiutando i nazisti ad andare al potere e pagandone le conseguenze dopo.

Sarebbe stato meglio pagarne le conseguenze subito quando l'esercito non era ancora pronto per affrontare i tedeschi?

QUOTE
la rivluzione "socialista" cinese comincierà grazie allo spirito rivoluzionario delle masse, non di Stalin o di Mao.

Le masse da sé non fanno rivoluzioni ma rivolte. Per fare una rivoluzione serve un partito che la guidi. Queste sono le basi del leninismo. Quindi la tua affermazione è, se non falsa, quantomeno anti-leninista.


QUOTE
E poi diciamocelo, ha rotto con l'internazionale rifiutando l'idea di esportare il socialismo

Ciononostante alla sua morte un terzo del pianeta era socialista. Quante rivoluzioni hanno esportato i troschisti?

QUOTE (Pepito 17 @ 20/9/2023, 13:06) 
e nemmeno un soldo di profitto industriale è entrato nelle tasche della vecchia borghesia o dell'aspirante nuova borghesia.

QUOTE
E' molto probabile che la Germania avrebbe vinto la guerra e che a tutt'oggi il fascismo e il nazismo avrebbero il dominio del mondo.

Queste mi sembrano delle esagerazioni.
 
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view post Posted on 20/9/2023, 14:22
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Sarebbe stato meglio pagarne le conseguenze subito quando l'esercito non era ancora pronto per affrontare i tedeschi?

Il pivello non si riferisce al Patto Molotov-Ribbentrop, bensì alla definizione del social-fascismo applicata dal Comintern prima del VII congresso che avrebbe, a detta sua, favorito l'ascesa del nazismo alleandosi con esso. Comunque smettiamola di parlare del Patto Molotov-Ribbentrop: siamo già stati fortunati che abbia dimenticato di citarlo nel suo intervento, non vorrei che se ne ricordi citandolo nel prossimo partorendo chissà quale giudizio

CITAZIONE
E' molto probabile che la Germania avrebbe vinto la guerra e che a tutt'oggi il fascismo e il nazismo avrebbero il dominio del mondo.

CITAZIONE
Queste mi sembrano delle esagerazioni.

Ucronie irrealistiche kautskiane. Non siamo nel videogioco Wolfenstein
 
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view post Posted on 20/9/2023, 14:32

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QUOTE (Shokut L @ 20/9/2023, 15:22) 
Il pivello non si riferisce al Patto Molotov-Ribbentrop, bensì alla definizione del social-fascismo applicata dal Comintern prima del VII congresso che avrebbe, a detta sua, favorito l'ascesa del nazismo alleandosi con esso.

Ah giusto, leggendo veloce pensavo fosse il patto M-R, classico cavallo di battaglia troschista.

QUOTE
Comunque smettiamola di parlare del Patto Molotov-Ribbentrop: siamo già stati fortunati che abbia dimenticato di citarlo nel suo intervento, non vorrei che se ne ricordi citandolo nel prossimo partorendo chissà quale giudizio

Troppo tardi ormai, gliel'ho servito su un piatto d'argento.

QUOTE
Ucronie irrealistiche kautskiane. Non siamo nel videogioco Wolfenstein

C'era anche una serie tv altrettanto irrealistica, forse è The Man in the High Castle, ma smisi di guardarla al primo episodio.
 
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view post Posted on 20/9/2023, 15:30

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Senza le condanne dei sabotatori, l'URSS sarebbe crollata dopo l'invasione. In assenza del fronte orientale è assai improbabile che gli alleati avrebbero tentato uno sbarco in Europa. Probabilmente Regno Unito e USA avrebbero resistito e alla fine si sarebbe giunti a un trattato di pace tra le potenze dell'Asse da un lato e USA e Impero Britannico dall'altro. Il mondo quindi sarebbe stato forse spartito tra le potenze dell'Asse (coalizione dominante) e quelle anglosassoni (coalizione di livello inferiore). Di sicuro l'Europa sarebbe restata indefinitamente ad egemonia tedesca.
 
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