Cina, sperimentate centrali nucleari di quarta generazione, China Daily, riducono costo energetico in maniera signficativa

Cina, sperimentate centrali nucleari di quarta generazione

La Cina ha annunciato oggi diaver effettuato con successo un esperimento su un reattore nucleare di quarta generazione. Lo scrive il China Daily.



Questi reattori sono molto diversi dai precedenti perché utilizzano il carburante in maniera ottimale, riducendo il costo energetico in maniera significativa. Con questa nuova tecnologia, le riserve di uranio cinesi, saranno capaci di fornire energia per oltre 1000 anni, mentre ora potranno soddisfare i bisogni per un solo secolo, facendo scendere l'uso dal 70% all'1%.



Per realizzare il reattore di ultima generazione, che rende la Cina l'ottavo paese al mondo che si dota di questa tecnologia innovativa, il governo di Pechino ha investito 2,5 miliardi di yuan, circa 260 milioni di euro. La Cina attualmente produce circa 750 tonnellate di uranio, con la domanda che dovrebbe superare le 10000 tonnellate nel 2015 e raggiungere le 30000 nel 2030. Grazie a questa tecnologia, si svilupperà maggiormente anche la domanda di energia pulita.



Il governo cinese ha pianificato la costruzione di 60 nuovi reattori nucleari e punta a una capacità produttiva nucleare dicirca 75 milioni di chilowatt. Il paese ha anche in costruzione 23 macchine per lo sfruttamento della potenza nucleare, il numero più elevato sulle 57 presenti in tutto il mondo.
ansa.it

da notare:
1) la velocita' con cui ci sono arrivati
2) il costo ridottissimo (260 milioni!) della ricerca
3) la economicita' dell'energia e il consumo molto minore di uranio derivante da questo tipo di entrale
4) che mentre la cina con un investimento del genere si pone ai primi livelli mondiali per ricerca scientifica l'italia si appresta a costruire (peraltro contro il parere del referendum) centrali gia' vecchie di vent'anni prima di essere costruite (III gen)

Beh, meno s'inquina e più si produce, meglio è per tutti.

Però le centrali nucleari mi fanno sempre un po' paura.

Ho una domanda riguardo le rinnovabili e ne approfitto per postare quì: La parte più settentrionale dell'asia (siberia ecc) potrebbe essere una buona zona per la produzione di energia eolica?

questo dimostra che non è la concorrenza a far avanzare tecnologicamnete

perchè secondo te non è la competizione con gli stati imperialisti che ha portato la cina a sviluppare esercito,tecnologie ed economia??

però secondo il tuo ragionamento,in un immaginario mondo totalmente comunista,il progresso si fermerebbe del tutto non esistendo piu competizione tra gli stati,e poi secondo me quella di risparmiare e salvaguardare sull'energia non è una grande battaglia dove gli stati cercano di primeggiare

non si fermerebbe perchè la concorrenza tra stati verrebbe sostituita da una ricerca continua di un benessere migliore per il Popolo e per il pianeta.
Sai quanto uranio risparmiano? sai quanto costa? sai quanto è scarso in natura? sai quanto ne serve per gli arsenali atomici?
I cinesi, diatribe ideologiche a parte, sanno guardare molto molto avanti..

secondo me però è assurdo che gli stati investano mille mila dollari in progetti puntando solo alla supremazia,secondo me questo ragionamento dovrebbe stare alla base di ogni investimento statale.
e temo che una civiltà come la nostra,abituata alla competizione e alla distruzione del piu debole,un ragionamento del genere non sarebbe mai in grado di concepirlo

Bè il fatto è che nessuno stato, tantomeno quelli socialisti, si trova in un pianeta singolo. Bisogna fare i conti con la realtà...e la realtà ci dice che c'è uno scontro totale tra il capitalismo e il socialismo (anche uno interno al capitalismo per dirla tutta).
E' inevitabile svilupparsi per esistere e resistere c'è poco da fare...

Per la seconda parte del tuo discorso: in una società comunista questi ragionamenti egoistici ed individualistici non esisteranno più, proprio perchè è una società qualitativamente differente, superiore

che brutto il mondo in cui viviamo,si antepone fare bella figura al g20 all'interesse dei cittadini