Comunismo - Scintilla Rossa

Quel tarocco di Paolo Borsellino: vergogna!

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LokiTorino
view post Posted on 21/3/2010, 20:20 by: LokiTorino




CITAZIONE (carre @ 21/3/2010, 16:07)
Risparmiati di dimostrare ancora la tua scarsa propensione alla conoscenza della borgesia. Nevsky è morto nel 1263!
Io credo che quando si dicono delle fesserie, bisognerebbe avere il buon gusto - non pretendo il senso marxista - di ammetterle, o almeno di tentare di modificarne l'imprecisione.

Infatti nel tuo piccolo la prima cosa che dovresti fare è imparare a leggere. Lo so che il tuo copia-incolla non necessita di capire quello che si scrive, però sul forum funziona così: uno legge e poi risponde.

Mi autocito mettendo in grassetto i passaggi visto che più volte hai mostrato difficoltà a leggere periodi mediamente complessi: "Nostri possone essere gli eroi non solo della borghesia, ma pure dell'epoca feudale.
Aleksandr Nevskij ad esempio, eroe per l'URSS di Stalin".
In Italiano quando si fa un esempio non specificato ci si riferisce all'ultimo argomento affrontato.

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Questo è l'ordine di Nevskij soppresso nel 1917 e ripristinato sotto Stalin.


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Questo è un manifesto sovietico di propaganda dove si spinge ad emulare Nevskij, eroe nazionale.


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Il testo recita: Splendidly and desperately do we fight — the issue of Suvorov and Chapayev do it all right! E' del 1941, per chi non lo sapesse i personaggi rappresentati sono quelli di Nevskij , Suvorov e Chapayev. Chapayev era un glorioso soldato dell'Armata Rossa, Suvorov era un nobile russo alla corte dello Zar (quindi sicuramente, se non propriamente un "borghese moderno", quanto meno un fervente zarista nemico del popolo). Si parla non del 1200 ma della seconda metà del 1700 fino all'800, di un periodo in cui l'Europa era corsa dalla rivoluzione francese (che lui combattè in Italia).
Diciamo che si tratta di un personaggio che difficilmente potrebbe essere considerato un "amico del socialismo". Nonostante ciò nel 1942 fu creato l'Ordine di Suvorov nel medagliere sovietico.

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Suvorov attraversa le Alpi nel 1799 per dare battaglia ai repubblicani francesi.


CITAZIONE (KevinBeijing @ 21/3/2010, 20:12)
Secondo me tra gli esempi portati da Loki e Borsellino c'è differenza.
Nevskij fu un difensore della sovranità nazionale, respinse i cavalieri dell'Ordine Teutonico in epiche battaglie. Che problema c'è ad ammirarlo come grande eroe in Russia?
Con Garibaldi stesso discorso, fu un "fondatore" dell'Italia.
Robespierre da un punto di vista materialista storico diede origine ad una rivoluzione borghese contro la vecchia società del feudalesimo, per cui fu nel giusto. Come esempio rivoluzionario "in astratto" può essere ammirato tranquillamente, ma ovviamente non esaltando il suo idealismo.
Vi porto un altro esempio altrettanto rilevante.
Sun Yat-sen. L'atteggiamento del PCC nei suoi confronti è sempre stato di rispetto e ammirazione. Anche lui era un fautore della rivoluzione democratica borghese.

Il fatto a mio avviso è che un Partito Comunista non può rinnegare tutta la storia della sua nazione precedente al socialismo solo perchè il socialismo è superiore agli altri ordinamenti sociali, non si può ripartire dall'anno 0 come in Cambogia. Un Partito Comunista dovrebbe ammirare gli esempi progressisti e rivoluzionari come Sun Yat-sen o Robespierre e distinguerli da quelli reazionari e oppressori, in linea con il materialismo storico.

Questo parlando in generale. Poi, entrando nel merito, Borsellino non fu nè un grande personaggio patrio nè un progressista, per me. Per la lotta alla mafia molto meglio ricordare Impastato (non uno sbirro o un magistrato!).

Concordo sul ragionamento, ma le parole hanno un senso preciso in italiano.
Se viene scritto questo: "Compagni evitiamo però di assumere per nostri, gli eroi della borghesia" si sta traslando un ragionamento di un certo tipo (Borsellino eroe nostro? E perché?) ad uno molto più generale (eroi nostri quelli della borghesia? E perché?).
Se sulla prima parte si apre una discussione di un certo tipo, ovvero legata alla figura storica di Borsellino, il secondo ragionamento, quello di generalizzazione, apre solo un delirio organizzato perché, come dici giustamente tu, non si può fare ripartire da zero la storia di un paese annullando quello che è avvenuto prima.
Infatti, per fare un altro esempio, nella Resistenza italiana vengono ricordati in eguale misura combattenti e patrioti di qualsiasi estrazione di classe, compresa quella borghese.
 
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37 replies since 21/3/2010, 11:27   1207 views
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