Comunismo - Scintilla Rossa

IOSIF STALIN: Le elezioni nel socialismo, Discorso alla riunione elettorale della Circoscrizione "Stalin'' di Mosca

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Lepontico
view post Posted on 12/2/2007, 16:38 by: Lepontico




CITAZIONE
Segretario generale del PC(b)US, 1922-1953
Presidente del Consiglio dei Ministri, 1941-1953
Supremo Comandante dell'Armata Rossa, 1940-1953
Non vedo cosa ci sia di male.

ci vedo di male il fatto che uno Stato in cui una persona accentra su di sè tutte queste cariche non dimostra certo il massimo della democraticità. E' gravissimo per esempio che il potere politico si mischi a quello militare, o che l'uomo vertice del partito che dirige lo Stato in ogni suo livello sia al contempo comandante militare, ma vi immaginate se una cosa simile capitasse in Italia?? Non parleremmo forse di dittatura?

CITAZIONE
Queste sono tutte le menzogne che già gli imperialisti lanciavano all'URSS all'indomani della fine della guerra e che gli sono state lanciate da Kruscev. Eppure anche quest'ultimo non poteva tirarsi indietro dal dire che i processi ai trotzkisti-buchariniani erano stati la salvezza del paese dei Soviet...

allora, io sto cercando di fare una discussione di carattere storico e non ideologico: dire che certe cose sono menzogne dei capitalisti non rientra certo nei migliori metodi di indagini storiche, citami le fonti e di quelle parleremo, altrimenti tutto ciò ricorda molto il negazionismo filo-nazista, con cui a priori viene negata una verità storica e tacciata di "invenzione" o "menzogna" di nemici politici, tuttavia il fatto stesso che neghi l'esistenza di certe situazioni (le deportazioni) significa che ne riconosci l'implicita gravità..è già qualcosa, ma vengo ai dati: dei 2.270.000 prigionieri di guerra rimpatriati in Urss, solo il 20% circa fu autorizzata a tornare a casa, i rimanenti furono inviati per un periodo non inferiore ai 5 anni, ai lavori forzati o pene detentive nei campi. Un decreto pubblicato nelle "Izvestja" il 26 luglio 1946 annunciò la deportazione, per crimini di tradimento collettivo, dei ceceni, ingusci e Tatari di Crimea, la soppressione della Repubblica autonoma Ceceno Inguscia, e la degradazione della Repubblica autonoma di Crimea a regione; tra l'ottobre '43 e il giugno '44 altri sei popoli furono deportati in Siberia e in Asia centrale per "collaborazionismo" con l'occupante, tra cui gli ingusci, i calmucchi, i karacaj, i balkari. Stiamo parlando di persone, migliaia di persone, non soldatini. Ho poi citato il "complotto dei medici" come esemplificativo delle campagne di persecuzioni interne alla società, su questi episodi esistono poche giustificazioni.
E comunque anche io potrei dirti che tutte le notizie lusinghiere e bonarie su Stalin sono in realtà solo delle menzogne di ultra-conservatori-bolscevichi o di politici da quattro soldi...ma non lo dico.

Tuttavia quello che mi sembra più significativo della rottura e del ritorno ad un leninismo più puro dopo la morte di Stalin, è il fatto che per ben 13 anni, dal 1939 al 1952, nessun Congresso del partito venne riunito, quando invece i regolamenti parlavano chiari, nessun Plenum del Comitato centrale venne riunito per 5 anni ('47 - '52), il Politjuro (10 titolari e 4 supplenti) non si riuniva quasi mai al completo, perchè Stalin aveva introdotto "commissioni ristrette", del tutto illegali, ripeto ILLEGALI, secondo gli Statuti allora vigenti, con competenze imprecisate. Le istanze dirigenti non venivano più elette dal '39 fino al '52 se non sbaglio.
 
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