Non sapendo se è la discussione giusta, vi propongo letture sul tema del "binary proletariat" (non me lo fa linkare).
Oltretutto una precisazione doverosa sul materialismo dialettico e storico, già intuita dal baffone ma utile da ripetere per ricordarsela.
Non sta scritto da nessuna parte che la materia "inevitabilmente" procede verso stadi superiori "rivoluzionandosi", ma non è proprio vero oggettivamente. Innanzitutto, nelle scienze "rivoluzione" è un termine attribuibile solo ad introduzioni esogene artificiali (rivoluzione medica, rivoluzione scientifica, etc etc). La materia, in natura, reagisce. Non esistono "rivoluzioni dentro la materia", ma solo reazioni. L'evoluzione della materia non porta a nessun risultato certo "per natura", anzi, è molto probabile che venga a decadere. "Rivoluzione" è tutto ciò che, attraverso l'intervento umano dall'esterno, può essere artificialmente portato a stadi superiori.
La materia può anche morire, decadere, scomporsi. "Per natura" si sono estinte molte specie, e anche gli stessi esseri umani, se fatti ritornare alle tendenze di istinto (come vuole la ricerca sociale neoliberale), si estinguono: la materia umana può benissimo decadere.
Quindi nel socialismo e nel comunismo non c'è niente di "inevitabile" in natura: quello che è inevitabile è la
necessità del comunismo come unico modo per salvare la materia (in questo caso l'essere umano, ma anche ambiente, ecc ecc) dal decadimento.
Nell'Ottocento, quando la società europea e nordamericana consolidavano il capitalismo, in alcune parti del mondo esistevano ancora le tribù, le danze animiste, i cannibali. Semmai è vero che, laddove si inneschi un processo rivoluzionario, è più facile farlo proseguire. Esistono tre concezioni della storia evolutiva dell'umanità:
1)
Provvidenziale: l'evoluzione è un processo verticale, verticale. Concezione tipica delle religioni monoteiste e delle società fortemente gerarchiche. Le masse sono un "gregge" da educare verso una "retta via". Era la concezione storica delle società pre-capitalistiche e, oggigiorno, di quelle ancora parzialmente feudali o imperiali.
2)
Ciclica: l'evoluzione è un processo orizzontale e ciclico, come tanti cerchi concatenati. La struttura si ripete in eterno, e a cambiare sono solo la "cultura" e istanze sovrastrutturali. E' la concezione storica della società borghese.
3)
"Spiralica" (ovvero marxista): l'evoluzione è un processo paragonabile a una spirale che procede da uno stadio più piccolo espandendosi via via fino a uno più largo e alto. L'avanguardia catalizza il processo di sviluppo.
Eppure, senza questa avanguardia, il mondo può anche contrarsi: la storia "peggiora", come una struttura molecolare che può disgregarsi se lasciata in balia dell'ambiente circostante e delle incertezze del caso.
Qui Cohen ha scritto alcune riflessioni interessanti sul materialismo storico, da prendere con le pinze, ma la riflessione sull'inevitabilità della necessità è sua.
Edited by MK23 - 13/12/2021, 15:58