matteo.morganti |
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| La mia posizione è quella di un lavoratore molto precario che studia da ormai 10 anni il marxismo (5 molto intensamente); non sono professore di niente, non mi vanto d'essere laureato e ribadisco sempre ai giovani di non avventurarsi mai in università umanistiche perchè sono solo una perdita di tempo; è molto naturale scrivere di queste cose in modo abbastanza fluido (la complessità del testo è doverosa perchè non so con chi ho a che fare e cerco di procedere per perifrasi in modo da portare chi legge verso l'obiettivo con calma) perchè le tratto da parecchio tempo; è un modo per chiarirmi le idee perchè sono un convinto sostenitore del metodo collettivo nella critica delle teorie borghesi e per l'elaborazione di teorie marxiste; tutto qua. Se mi sarà concesso del tempo vorrei approntare uno studio su 2 temi che ritengo correlati per scrivere 2 volumi paralleli (che non pubblicherò ma metterò a disposizione di chi li vorrà, non è questo il mio lavoro, campo di altro), uno sulla transizione al socialismo bloccata in URSS dalla reazione capitalista degli anni '30-'40, l'altro sull'odierna forma dell'imperialismo monopolistico finanziario-transnazionale, perchè il problema della transizione e quello del modo di produzione vanno sempre a braccetto. Non sono nè scrittore, nè professore, nè insegnante, sono solo un marxista che difende l'ortodossia marxista-leninista, questo voglio essere e questo cerco di essere (e difendere vuol dire lotta di classe, perciò pratica rivoluzionaria in tutti i campi).
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