da
Partito ComunistaIL MANIFESTO" DELLA VERGOGNA
Il quotidiano “il Manifesto”, giornale assai modesto, continua nella sua campagna denigratoria su Cuba e sul suo governo.
I continui attacchi lanciati dalla stampa serva del patto euro-atlantico hanno assoggettato anche la testata che come denominazione ha: quotidiano comunista.
Di comunista il Manifesto ha ben poco, e non riusciamo a vedere una differenza tra lui e giornali come “la Stampa” o “Repubblica” che diffondono notizie sempre e solo dalla parte dei potenti di turno.
Il quotidiano attacca Cuba e il suo governo, asserendo che l'Isola ormai è spaccata in due fazioni, tra chi sostiene il governo rivoluzionario socialista e chi invece invoca una (finta) libertà diretta e dettata dagli USA. L'articolo in questione si schiera apertamente sulle posizioni in favore di una democrazia liberale targata USA che riporterebbe inevitabilmente l'isola ad essere sotto il pieno controllo americano e lo fa dando spazio alle parole del dissidente portavoce di “Arcipelago”.
Mentre la piccola isola di Cuba manda medici in aiuto alle popolazioni in tutto il mondo (compresa l'Italia), il Manifesto, che dovrebbe che si (auto)dichiara ancora Comunista monta su un'inchiesta contro il modello socialista che in 70 anni di embargo da parte degli USA e del mondo occidentale è riuscito ad eccellere nella ricerca, nella medicina e nell'istruzione dando una nuova prospettiva al suo popolo che fino a prima della rivoluzione era confinato ad essere uno stato schiavo dell'America dove regnava solo prostituzione, crimine e gioco d'azzardo.
Il Manifesto dovrebbe solo vergognarsi nel pubblicare articoli denigratori e falsi contro Cuba e dovrebbe immediatamente togliere la denominazione “quotidiano Comunista”, almeno per onestà intellettuale