Comunismo - Scintilla Rossa

Il femminismo

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dinodano93
view post Posted on 10/1/2009, 16:16




Siete per il femminismo ? o non lo siete ? io sono per il femminismo, poichè credo che tutti gli esseri umani abbiano gli stessi diritti, senza distinzione di sesso o di razza.
 
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Il Quarto Stato
view post Posted on 10/1/2009, 16:47




Ciò che affermi, ovvero uguaglianza dei diritti, è semplicemente un idealismo piccolo-borghese.
Non siamo tutti uguali, ognuno di noi ha bisogni diversi. Ogni proletario ha bisogno di cose diverse.
Un esempio stupido: non possiamo dire che un operaio, che non ha nè moglie nè figli, debba avere la stessa casa (in termini di metri quadri) di un operaio con moglie e 4 figli.
In Stato e Rivoluzione, Lenin ci parla del considerare un diseguale diritto nello stato socialista.

Riguardo il femminismo è una degenerazione di una lotta delle donne proletarie contro il capitale.
Inutile negare che le donne operaie siano più sfruttate dal padrone perchè accettano di lavorare in condizioni di lavoro peggiori di quelle in cui lavorano gli uomini, ma certamente questo non riguarda tutte le donne.
Le donne e gli uomini proletari sono accomunati dall'unico obiettivo che è quello di distruggere lo stato di cose presenti, ma non possiamo affermare che le donne sono superiori agli uomini.
Non mi pare che una donna borghese possa essere paragonata ad una donna operaia.
La distinzione è di classe non di sesso!

Edited by Il Quarto Stato - 10/1/2009, 23:03
 
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red pain
view post Posted on 10/1/2009, 16:51




CITAZIONE (Il Quarto Stato @ 10/1/2009, 16:47)
Ciò che affermi, ovvero uguaglianza dei diritti, è semplicemente un idealismo piccolo-borghese.
Non siamo tutti uguali, ognuno di noi ha bisogni diversi. Ogni proletario ha bisogno di cose diverse.
Un esempio stupido: non possiamo dire che un operaio, che non ha nè moglie nè figli, debba avere la stessa casa (in termini di metri quadri) di un operaio con moglie e 4 figli.
In Stato e Rivoluzione, Lenin ci parla del considerare un diseguale diritto nello stato socialista.

Riguardo il femminismo è una degenerazione di una lotta delle donne proletarie contro il capitale.
Inutile negare che le donne operaie siano più sfruttate dal padrone perchè accettano di lavorare in condizioni di lavoro peggiori di quelle in cui lavorano gli uomini, ma certamente questo riguarda tutte le donne.
Le donne e gli uomini proletari sono accomunati dall'unico obiettivo che è quello di distruggere lo stato di cose presenti, ma non possiamo affermare che le donne sono superiori agli uomini.
Non mi pare che una donna borghese possa essere paragonata ad una donna operaia.
La distinzione è di classe non di sesso!

Sottoscrivo, ottimo intervento compagno.
 
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Cane Sciolto
view post Posted on 10/1/2009, 17:06




non sono femminista, perchè penso che solo una donna può esserlo, hanno portato avanti battaglie importanti, questo sì, però, una femminista che odia gli uomini perchè tutti stupratori o tutti assassini, credo che siano uguali al più becero maschilista.
 
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kekkepunx
view post Posted on 10/1/2009, 17:11




CITAZIONE (Il Quarto Stato @ 10/1/2009, 16:47)
Riguardo il femminismo è una degenerazione di una lotta delle donne proletarie contro il capitale.
Inutile negare che le donne operaie siano più sfruttate dal padrone perchè accettano di lavorare in condizioni di lavoro peggiori di quelle in cui lavorano gli uomini, ma certamente questo riguarda tutte le donne.
Le donne e gli uomini proletari sono accomunati dall'unico obiettivo che è quello di distruggere lo stato di cose presenti, ma non possiamo affermare che le donne sono superiori agli uomini.
Non mi pare che una donna borghese possa essere paragonata ad una donna operaia.
La distinzione è di classe non di sesso!

 
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view post Posted on 10/1/2009, 18:33
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compagno

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Questo è il "femminismo" che ci piace di più:
 
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NTW...16v
view post Posted on 10/1/2009, 18:45




CITAZIONE (Il Quarto Stato @ 10/1/2009, 16:47)
Ciò che affermi, ovvero uguaglianza dei diritti, è semplicemente un idealismo piccolo-borghese.
Non siamo tutti uguali, ognuno di noi ha bisogni diversi. Ogni proletario ha bisogno di cose diverse.
Un esempio stupido: non possiamo dire che un operaio, che non ha nè moglie nè figli, debba avere la stessa casa (in termini di metri quadri) di un operaio con moglie e 4 figli.
In Stato e Rivoluzione, Lenin ci parla del considerare un diseguale diritto nello stato socialista.

Riguardo il femminismo è una degenerazione di una lotta delle donne proletarie contro il capitale.
Inutile negare che le donne operaie siano più sfruttate dal padrone perchè accettano di lavorare in condizioni di lavoro peggiori di quelle in cui lavorano gli uomini, ma certamente questo riguarda tutte le donne.
Le donne e gli uomini proletari sono accomunati dall'unico obiettivo che è quello di distruggere lo stato di cose presenti, ma non possiamo affermare che le donne sono superiori agli uomini.
Non mi pare che una donna borghese possa essere paragonata ad una donna operaia.
La distinzione è di classe non di sesso!

Davvero un intervento di mirabile fattura...

Purtroppo però prendendo ad esempio il contesto moderno, si stà un pò travisando il concetto di femminismo...Bisogna avere si pari opportunità, ma senza dimenticare che esso è un concetto da applicare a tutto tondo.
Un esempio plausibile sono le quote rosa in parlamento, perchè dare dei posti prestanziati a delle donne che comunque in fase di elezione partono dallo stesso potenziale di vittoria?
 
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Towarish Francesco
view post Posted on 10/1/2009, 20:50




I movimenti interclassisti alla fine diventano tutti strumenti della borghesia
 
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sovietico
view post Posted on 10/1/2009, 20:52




io non mi depilo, sono ugale agli uomini, tsè, maschilista di merda [rutto]
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view post Posted on 10/1/2009, 22:56
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Il femminsimo è il contrario del maschilismo,ossia il prevalere della donna sull'uomo in un modo o nell'altro.

I comunisti sono per l'eguaglianza umana.Nessuno deve prevarre.Condannare l'arroganza da qualunque sia il sesso.
 
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Nikolaj
view post Posted on 10/1/2009, 23:31




Sono d'accordo con Il Quarto Stato, il femminismo è una corrente piccolo-borghese che sostiene che la contraddizione principale non è quella fra proletariato e borghesia, cioè quella di classe, bensì quella di sesso, e predica la "differenza sessuale" che di fatto non implica nessun cambiamento degli attuali rapporti di produzione e addirittura rivaluta la schiavitù domestica.
 
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_@L!0_
view post Posted on 11/1/2009, 00:43




Bhe ma non sempre è così. Mia madre, femminista convinta, mi diceva che negli anni '70 le femministe lottavano per la parità con gli uomini, sia in ambito lavorativo, sia in ambito di diritti(ad esempio in famiglia riguardo all' educazione, dove fino al 1975 era il marito a decidere, o battaglie come per l'aborto.)
Ora si preoccupano solo se un rapper dice "Figli di puttana" o se alcuni gruppi sono stati indirettamente coinvolti con uno scontro verbale con gruppi femmisti.
 
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Vale.Antifa
view post Posted on 11/1/2009, 01:03




La questione non è facile. Prima di tutto il "femminismo" è una forma di sessismo al pari del maschilismo, quindi non mi definirei MAI femminista. Mi definisco invece anti-sessista, nel senso che sono per la parità dei sessi. Purtroppo però le donne tendono a estremizzare la loro "condizione" subordinata (anche se ormai la donna, almeno in occidente, non ha molto da emanciparsi ancora) spesso cadendo nel ridicolo o nell'odioso...(se uno cade in terra, si rompe un ginocchio e dice "porca puttana" una femminista è capace di andare a rompergli le palle..)...quindi sono a favore della parità dei sessi, ma sono contro le femministe (o comunque quasi tutte) poichè nello stesso tempo si dicono femministe e quindi "per la donna" e poi predicano l'eguaglianza tra sessi...

SPOILER (click to view)
diciamocelo : so delle rompicojoni :D
 
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dinodano93
view post Posted on 11/1/2009, 10:47




CITAZIONE
Il femminsimo è il contrario del maschilismo,ossia il prevalere della donna sull'uomo in un modo o nell'altro.

Allora comincio col dire che femminismo non vuol dire prevalere della donna sull' uomo. Lo state confodendo con il maschilismo, che è una cosa totalmente diversa dal femminismo.

Con il termine femminismo, in modo semplificativo, si può indicare:

* la posizione di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, ritenendo che le donne siano state e siano tuttora, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate;
* la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona;
* il movimento politico che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che - in vari modi - si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere.
da wikipedia

Riguardo all' intervento del Quarto Stato, sai benissimo che con parità di diritti non intendo quelle minchiate la. Io intendo cose come in molti paesi arabi, dove per una stupida tradizione le donne sono costrette a portare quel burka o come cavolo si chiama. Inoltre in arabia saudita, per fare un esempio, le donne non possono votare, NON POSSONO GUIDARE, ma vi rendete conto ??!!!
 
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view post Posted on 25/5/2021, 20:04
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compagno

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da I Maestri del Socialismo

IL MITO REAZIONARIO DELLE DONNE CASA E CHIESA NELL'IDEOLOGIA PATRIARCALE E MASCHILISTA DEL FASCISMO


"Ai fascisti non erano mai piaciute le donne lavoratrici, così come non apprezzavano le donne che studiavano e pretendevano di esercitare una professione. "Riconosco", aveva confidato Mussolini a una giornalista francese che lo intervistava, "che molte donne si trovano sotto la pressione di difficili condizioni economiche e sono per conseguenza obbligate a cercare un lavoro fuori della propria casa. Ma il loro vero compito è soprattutto quello di spose e di madri. Il vero posto della donna, nella società moderna, è, come nel passato, nella casa". [...]
Il settore della pubblica amministrazione fu quello investito in modo più diretto dalla politica fascista di discriminazione e scoraggiamento dell'occupazione femminile. Prima di tutto si provvide a limitarne la presenza nella scuola, dove pure le donne erano presenti ormai da qualche decennio. Con tre decreti, uno del 1923, uno del 1926 e uno del 1940, si vietava alle donne di essere presidi di scuole o di istituti di istruzione media. Ma fu loro vietato anche l'insegnamento della storia, della filosofia e dell'economia sia nei licei classici che negli istituti tecnici.
Poi ci si occupò dei ministeri, degli enti statali e parastatali, con altrettanta severità e misoginia: un decreto del 1933 autorizzava le singole amministrazioni a stabilire nei bandi di concorso l'esclusione totale delle donne o i limiti entro cui contenerne l'assunzione; un decreto immediatamente successivo, del 1934, escludeva le donne da una serie di uffici e incarichi pubblici (era loro proibito ad esempio fare il segretario comunale). Infine - fu l'ultimo passo - si dettarono norme analoghe anche per i privati: con un decreto dell'ottobre del 1938 si decise che negli impieghi pubblici e privati le donne non potevano comprire più del dieci per cento dei posti. Le lavoratrici che già fossero state in servizio avrebbero dovuto essere collocate a riposo quando avessero raggiunto il minimo di anzianità.
Nel settore privato non si concedeva nemmeno questa dilazione: al massimo entro tre anni le donne avrebbero dovuto essere sostituite da colleghi maschi. Ma i tre anni posti come limite ci avrebbero portati nel pieno della guerra, quando dunque la mancanza di mano d'opera avrebbe consigliato di non dar seguito a questi provvedimenti."
(M. Mafai, Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale, Mondadori, Milano 1987, p.53-56)
E' bene ricordare che tutto questo obbrobrio fu spazzato via dalla Resistenza a cui le donne diedero un contributo fondamentale, lottando in prima fila in primo luogo con le organizzazioni comuniste che sostenevano la parità totale dei diritti tra uomo e donna, come poi venne sancito formalmente dalla Costituzione italiana.
 
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