Cane Sciolto |
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| Esponenti cristiani di terra santa: Hamas non è un mostro necessario il dialogocomunicato del 6/01/2008 delle 3:14 "Hamas non è un mostro ma un movimento di resistenza contro l'occupazione israeliana dei Territori palestinesi e ora più che mai è necessario dialogarvi per porre fine al tragico conflitto israelo-palestinese": lo ha detto all'agenzia di stampa italiana ANSA padre Raed Abushalia, parroco di Taybeh, unico villaggio interamente cristiano nei Territori Palestinesi a 15 chilometro da Ramallah (Cisgiordania), ex-portavoce del Patriarcato di Gerusalemme, figura di riferimento della chiesa cattolica in Palestina e direttore della prima Radio cristiana di Terrasanta che sarà in onda dal prossimo mese. Il vescovo di Nazareth, monsignor Giacinto Boulos-Marcuzzo, secondo l'Ansa, ha in particolare esortato Israele a negoziare con Hamas, se vuole veramente una soluzione duratura. Il presule, vicario patriarcale latino di Gerusalemme per i cristiani d'Israele, ha anche osservato che il protrarsi delle violenze a Gaza mette a rischio la prossima visita del Papa poiché la Santa Sede "saprà certamente tirare le opportune conseguenze". Per quanto riguarda la linea del dialogo con Hamas - "un partito democraticamente e legittimamente eletto" afferma il parroco Abushalia, essa non è nuova negli ambienti cattolici della Terra Santa. Durante la guerra israelo-libanese di due anni fa fu l'allora vescovo coadiutore e ora patriarca di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, ad invocarla. Oggi è ancora più urgente, secondo Abushalia, che sottolinea di non voler "giustificare in alcun modo le violenze di Hamas" ma ricorda che il partito "non chiede l'impossibile: da quando sono arrivati al potere hanno detto di essere pronti a una lunga tregua purché Israele si ritirasse nei confini del '67". Inoltre, aggiunge il parroco, "Hamas ha accettato il piano della Lega Araba nel 2006 e lo ha confermato due mesi fa a Damasco. Chiedono di vivere in pace". Gli israeliani, però, secondo padre Abushalia "non hanno dato ad Hamas la possibilità di governare", mentre all'origine dell'attuale drammatica situazione c'é "l'occupazione da parte di Israele dei Territori Palestinesi... la strada per arrivare alla pace e alla libertà è molto semplice: terminare l'occupazione". L'azione israeliana nella Striscia di Gaza è, secondo padre Abushalia, "del tutto sproporzionata perché arriva da un esercito armato fino ai denti e tra i più potenti al mondo"; quando cesserà non avrà portato altro che "morte e distruzione e non sicurezza né pace". www.misna.org
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