world in conflict
Il gioco è ambientato in un 1989 alternativo, in cui l'Unione Sovietica decide di ricattare l'ONU, chiedendo pesanti sovvenzioni per evitare di collassare. Le Nazioni Unite rifiutano, così le forze sovietiche invadono Europa occidentale. Il giocatore assume il ruolo del tenente Parker, un ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti, insieme al capitano Bannon, sotto il comando del colonnello Sawyer.
L'URSS lancia un'invasione a sorpresa di Seattle, Washington. Un gruppo di soldati e della Guardia Nazionale li affrontano, mentre i civili sono evacuati. Ritirandosi a sud sotto il comando del Colonnello Sawyer, vincono a Pine Valley, costringendo i sovietici ad arrestare la loro avanzata. Un mese dopo l'Armata Rossa attacca nuovamente verso est in direzione di Fort Teller per disattivare lo Scudo Spaziale. La difesa della struttura ha la massima priorità (lo Scudo Spaziale protegge gli USA da un attacco atomico), e Sawyer e le sue forze s'impegnano in una serie di battaglie per ritardare l'avanzata russa verso il Forte.
Un flashback rivela che i diplomatici di entrambe le parti avevano lavorato per un mese pur di evitare una nuova guerra mondiale, ma avevano fallito miseramente. Sawyer, Parker e Bannon sono in Francia come parte di una controffensiva della NATO per scacciare l'invasione sovietica vicino a Marsiglia. In seguito, vengono inviati in missione segreta all'interno dell'Unione Sovietica per recuperare un prototipo schiantato, che li porta ad un cantiere navale sovietico dove distruggono sottomarini da usare in un'invasione degli USA. Durante l'operazione, Bannon accidentalmente uccide civili sovietici.
Tornando alla guerra negli USA, dopo l'attacco nucleare, la Repubblica Popolare Cinese è entrata in guerra come alleato sovietico. La Cina lancia attacchi dall'Asia, attaccando Corea del Sud, Taiwan e India ed invia una flotta d'invasione per rafforzare la testa di ponte a Seattle. Sawyer, disperato, per evitare un altro Cascade Falls su una scala più grande, ordina alle sue forze un attacco prima che i cinesi possano attraccare. Riescono a sfondare la difesa perimetrale dell'Armata Rossa di istanza a Seattle, e catturano una nave da guerra russa per utilizzare un missile in dotazione contro la flotta cinese. I battaglioni di rinforzo degli Stati Uniti lanciano il loro contrattacco, guidato dal V Battaglione. Seattle viene riconquistata prima che la flotta arrivi. I cinesi sono così costretti a tornare indietro. Il gioco finisce con una dichiarazione di Parker riguardo al fatto che possono essere chiamati a combattere in futuro.
ECCO L'ESPANSIONE DOVE SI PUò GUIDARE LE FORZE SOVIETICHEWorld in Conflict: Soviet Assault ha l'aggiunta di una campagna sovietica, combinata con la campagna esistente negli Stati Uniti. Il giocatore assume il ruolo di Romanov, un tenente dell'esercito sovietico sotto il comando del colonnello Vladimir Orlovsky, che comanda anche due altri subalterni nel suo battaglione, il capitano Nikolai Malashenko che è anche il nipote e il maggiore Valeriy Lebedjev, un ufficiale del KGB allegato al battaglione. Poiché entrambe le campagne sono intrecciati insieme, il giocatore può iniziare una nuova campagna con gli Stati Uniti e si possono giocare la campagna sovietica, anche se la campagna sovietica ha un minor numero di missioni che la campagna americana. La prima missione sovietica ha luogo quattro mesi prima della pianificata invasione sovietica di Seattle. L'esercito sovietico si sta preparando per il suo attacco a sorpresa a Berlino Ovest nelle prime ore del mattino. Un team d'elite Spetsnaz comandata dal Romanov è stato incaricato dell'"Operazione Odessa", che coinvolge i soldati Spetsnaz infiltrante un avamposto degli Stati Uniti a Berlino Ovest e di esplosivi in un impianto su posizioni anti-aereo nel campo. Questa volta, i sovietici sono pienamente impegnati nel garantire Berlino Ovest, a partire da completare tre obiettivi distinti: distruggere il 6 ° Battaglione corazzato statunitense, che fissano il ponte Moltke sulla Sprea e garantire la conquista di 17th June Street. Dopo una feroce battaglia tra i Sovietici e gli USA/Forze NATO, i sovietici escono vittoriosi e continuano la loro invasione della Germania Ovest, che segna l'inizio della Terza Guerra Mondiale. La campagna passa poi verso l'attacco sovietico a Seattle e la sua campagna circostante. Le missioni successive hanno luogo nella campagna degli Stati Uniti, dove i membri della resistenza della guerriglia hanno vinto con successo agli attacchi sulle unità sovietiche, alimentando l'odio e la vendetta di Malashenko contro gli americani. Nella prima missione, Romanov è richiesto di effettuare la ricognizione per la forza principale, ma prima di poter avanzare con Malashenko, un ponte viene erroneamente bombardato da un aereo russo, che taglia fuori da Malashenko Romanov. Romanov deve ora aggirare il tutto, ma la sua strada è bloccata dalle forze di guerriglia. Lui sfonda le forze della guerriglia e si raggruppa con Malashenko in preparazione per l'assalto finale al posto di comando della guerriglia. Durante la fine di questa missione, Orlovsky colpisce Malashenko in un tentativo di massacro di civili tramite fucilazione per demoralizzare i guerriglieri e le truppe degli Stati Uniti, favorendo la loro resa. Tuttavia, ha avvertito che se farà nuovamente un passo falso ancora una volta, sarà rimandato in Russia. Un flashback mostra un certo tempo prima dell'invasione di Seattle, quando i russi stavano ancora combattendo in Europa. Orlovsky e i suoi ufficiali hanno il compito di condurre in un raid sulla costa norvegese. Romanov ha il compito di distruggere una stazione radar e aprire un corridoio per i bombardieri sovietici e attivare le rotte di bombardamento diretto in Europa del Nord e Gran Bretagna. Dopo aver difeso con successo il mestiere, a Romanov viene ordinato di fare un avanzamento veloce su una collina prima che i bombardieri NATO possano arrivare. Riesce a garantire la collina e viene poi dato il permesso di testare una nuova arma sovietica: una bomba incendiaria. Utilizzando questa bomba i sovietici riescono a distruggere le forze NATO e si ferma il contrattacco, solo per apprendere che durante la battaglia, una task force NATO ha effettuato un'incursione verso l'Unione Sovietica. Dopo una campagna di successo in Norvegia, Orlovsky e i suoi ufficiali viene dato l'ordine di tornare in Russia, dove è necessario per difendere un campo di prigionia da una forza d'attacco NATO. Malashenko riceve la notizia che la moglie e la figlia sono stati uccisi in un raid delle forze NATO, ed è motivato a riprendere il comando. Malashenko gli rende chiaro che non può lavorare con persone di cui non si può fidare, come egli crede che il GRU si trova non solo per i civili russi, ma anche per l'esercito. Orlovsky crede che possano essere frustrati a causa della morte della sua famiglia all'inizio della campagna degli Stati Uniti. La missione finale per la campagna sovietica ha luogo dopo il flashback e dopo gli eventi di Cascade Falls. Le forze sovietiche in ritirata da Cascade Falls sono tutte pronte a tornare a Seattle per respingere il contrattacco inevitabile degli Stati Uniti. A Romanov viene dato il comando dell'aviazione frontale e comanda alla difesa del camion carichi di feriti truppe sovietiche da parte delle forze statunitensi. Durante la missione, Malashenko spara e uccide Orlovsky che gli ordina di tornare in Russia, invece di tentare una difesa impossibile di Seattle. A Lebedjev viene dato il comando delle forze sovietiche rimanenti e si rende conto ben presto, come Orlovsky, che Seattle non può essere più considerata e incomincia a ideare i piani per le unità di Orlovsky per una ritirara. Malashenko, tuttavia, procede per Seattle, dove è sicuro di incontrare una morte certa.
