| juché nella tua rigidezza qualche concetto condivisibile l'hai anche detto, ma sono convinto che se vogliamo davvero combattere l'abuso di "droghe" è necessario avere un approccio scientifico all'uso di sostanze. questo vuol dire sapere cos'è una sostanza, quali siano i suoi effetti, a quali dosi, con quali conseguenze. se tu lo facessi, ti renderesti conto che la sostanza psicoattiva più diffusa nelle nostre società, e quella con i danni peggiori (sociali, sanitari, financo produttivi) è l'alcool, sostanza pienamente legale il cui uso è assai incentivato, e che nessuno si sogna di rendere illegale/illecita, nemmeno tu penso. paradossalmente ci sono varie sostanze psicoattive che, se utilizzate in modo razionale e intelligente, aiuterebbero moltissimo a combattere l'alcolismo, eppure quelle sono illegali tout-court.
per questo e non solo, ritengo che la generica "lotta alla droga" non solo non porti e non abbia mai portato alcun risultato concreto, ma alla fine si rivela uno strumento politico piuttosto grezzo con cui i politicanti commerciano un po' di consenso sfruttando ignoranze e paure. oltre a questo, bisogna considerare quale sia il ruolo sociale, politico ed economico della cosiddettà "criminalità" nel quadro del capitalismo e dei regimi borghesi, basta poco per rendersi conto di come i "criminali" vengano continuamente riprodotti come "classe sociale" proprio attraverso i mezzi con cui si dichiara di "combatterli", ovvero le carceri, i tribunali e ovviamente le leggi. i regimi borghesi da sempre producono continuamente leggi che evidentemente andranno a creare nuove tipologie di criminali, le popolazioni carcerarie di ogni parte del mondo continuano costantemente a crescere, e ci sono "avanguardie" come gli USA che hanno la più alta popolazione carceraria del mondo, in termini di percentuale sulla popolazione, con tendenze in costante aumento. praticamente un settore industriale, che produce criminali, sbirri, giudici, avvocati, giornalisti, politicanti, sicurezza privata etc... in ogni parte del mondo questo avviene sopratutto per fatti legati al narcotraffico, e colpisce perlopiù il proletariato, in particolare coloro che stanno peggio, in particolare minoranze etniche e/o immigrati. quindi per me si tratta, in ottica di classe, di capire come combattere efficacemente tutto ciò, e non penso di riuscire combatterlo dicendo genericamente che "la droga fa male"... bisogna conoscere, differenziare, "pesare" le sostanze, aiutare chi ne è dipendente o ne abusa a liberarsene, combattere chi ci lucra, aumentare la presa di coscienza di chi vi si avvicina, imparare a reagire alle logiche anestetizzanti e consumistiche imposte.
parlando della criminalizzazione della cannabis nello specifico, sostanza che in alcun modo può essere considerata "peggiore" dell'alcool, e che manda in galera parecchie persone, senza dimenticare tutte le sanzioni amministrative per chi ne fa uso, per i motivi che ho detto auspico non solo la depenalizzazione totale del suo uso, ma anche la legittimità di coltivazione per uso personale, mentre sono piuttosto contrario alla legalizzazione commerciale per esempio.
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