Comunismo - Scintilla Rossa

Campagna di raccolta firme in sostegno di Leyla Zana

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Cane Sciolto
view post Posted on 23/2/2009, 20:04






L'8 dicembre 1994 Leyla Zana, parlamentare turca di etnia kurda, perseguitata per aver auspicato in Parlamento la fratellanza tra il popolo kurdo ed il popolo turco, con affermazione proferita sia in turco che in kurdo, fu condannata in Turchia a 15 anni di carcere da una sentenza che per ben due volte e' stata dichiarata contraria alla convenzione europea per i diritti dell'uomo dalla Corte Europea di Strasburgo.

La Corte Europea ritenne infatti che la condanna inflitta fosse conseguenza di processo non giusto, condotto da un organo giudiziario non imparziale per la presenza di giudici militari e nel quale il diritto di difesa era stato del tutto negato (gli imputati non poterono neppure presentare testi a discarico).

Per adeguarsi alla pronuncia della Corte Europea la Turchia scelse di rifare il processo nel 2003, ma anche in questo caso, come documentato alla relazione finale della ICJ/CIJL (International Commission of Jurists'/ Centre for the Independence of Judges and Lawyers), risultarono nuovamente violati i diritti degli imputati ad un tribunale imparziale, alla liberta' e alla sicurezza.



Dei 15 anni di reclusione inflitti, Leyla ne ha scontati 10, a conclusione dei quali ha ripreso la sua battaglia a favore dei diritti della minoranza curda ottenendo tra l’altro riconoscimenti come il premio Sakharov per la Pace.



Lo scorso aprile è stata nuovamente condannata a 2 anni di reclusione "per aver affermato di nuovo di non ritenere il Pkk un gruppo terroristico e di considerare il capo terrorista Ocalan come un leader del popolo curdo''.

Leyla arringando la folla durante il Newroz, dichiarò: "I curdi hanno tre leader: Massoud Barzani, Jalal Talabani e Abdullah Ocalan" e "Sono grata a questi tre leader. Tutti loro hanno un posto nei cuori e nelle menti dei curdi".



5 dicembre 2008: il tribunale turco di Diyarbakir condanna in primo grado Leyla Zana a dieci anni di reclusione a causa dei contenuti di nove suoi discorsi pubblici ritenendola colpevole di "affiliazione e sostegno al Pkk", il Partito del Lavoratori del Kurdistan.



Su questa sentenza deve pronunciarsi ora la Corte di Cassazione.

Una raccolta firme è stata lanciata per chiedere l’annullamento della condanna di primo grado.

Ne traduciamo in italiano il testo invitando tutti a sottoscriverla e a propagandarla.



Alleghiamo ad essa l’intervento di Leyla durante la settima udienza del processo che nel 2003 con la conferma del giudizio di colpevolezza decretò al tempo stesso la condanna delle Corti di giustizia turche dinanzi alla storia







Campagna di raccolta firme in sostegno di Leyla Zana




Leyla Zana è una persona che ha vissuto tutte le difficoltà di essere kurda e donna.



Si è sposata assai giovane e ha avuto dei bambini. Ben presto, suo marito fu imprigionato ed essa attese per anni davanti alle porte della prigione. Si è impegnata nella vita politica.



Voleva dar voce al suo popolo nell' Assemblea nazionale.

Ma è stata imprigionata a causa della politica senza uscita sul problema kurdo.

Fu condannata a 15 anni.



In prigione, si ammalò. Nonostante l'esistenza del rapporto medico-legale che le avrebbe permesso di essere liberata, essa rifiutò la liberazione in queste circostanze.



Uscita di prigione, si ricongiunse ai suoi bambini da cui era rimasta separata per lunghi anni. Allo stesso tempo, iniziò a condividere le sue idee con la società. Ma i seguaci della violenza ancora una volta non hanno sopportato la sua presenza. Leyla è stata condannata a dieci anni di prigione per i suoi interventi. Il suo dossier si trova attualmente davanti alla Corte di Cassazione.



Non permettiamo che sia nuovamente imprigionata!



Perché fintantoché Leyla Zana e tutti coloro che danno voce alla contestazione saranno in prigione, non saremo liberi neppure noi.



Firmando questo testo, chiamiamo la Corte di Cassazione ad annullare il giudizio contro Leyla Zana ed esigiamo dai parlamentari l’eliminazione di tutti gli ostacoli giuridici alla libertà di espressione e di opinione.





Per firmare:



http://leyla-zana.blogspot.com/


 
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