Scuderi si supera nell’analisi di classe e sul revisionismo
"Il PMLI è il frutto fedele della vittoria in Italia contro il revisionismo moderno e il neorevisionismo contemporaneo, queste due ondate che erano state chiamate dalla borghesia per allontanare la classe operaia, il proletariato e le masse popolari dal socialismo e dal comunismo sostituendole con diverse teorie-fantoccio, tutte anticomuniste e che non hanno torto un capello al capitalismo, anzi lo hanno rafforzato."
"La Cellula ritiene che il rapporto teorico, pratico e numero si è quasi capovolto e che è oggi il PMLI a dettare la linea vincente spesso seguita da altri partiti nel mondo""Non finiremo mai di ringraziare Scuderi e i fondatori del PMLI per il coraggio con cui hanno smascherato il pensiero di Gramsci, considerato a livello mondiale come la stella polare dei progressisti."
"Spazzati via Bordiga - da Lenin - e Togliatti - da Mao - non rimaneva altro che affrontare la questione Gramsci: “è un pensiero revisionista, non manifestamente tale e perciò non facilmente individuabile, specie nei Quaderni del carcere, se non si ha un'alta conoscenza del marxismo-leninismo e delle divergenze all'interno del movimento comunista internazionale ai tempi di Gramsci”, ricorda Scuderi. D’altronde il capo dei revisionisti del PCC, Deng Xiaoping, prima di dimettersi definitivamente, riesumato dopo la morte di Mao Gramsci, affermerà senza pudore che nell'antologia degli scritti gramsciani pubblicata nel 1992, “Gramsci fu il teorico della rivoluzione proletaria e del marxismo-leninismo in Italia”. Trattasi di un falso storico e come dimostrato da Scuderi, Gramsci era completamento contaminato dall’idealismo; si pensi alla scarsa conoscenza della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre che attaccò in un fondo giornalistico dal titolo “La rivoluzione contro Il Capitale”, apparso su “l’Avanti!” nel 24 novembre 1918 definendo i rivoluzionari bolscevichi addirittura come “non marxisti”: “La rivoluzione dei bolscevichi è materiata di ideologia più che di fatti [...] essa è la rivoluzione contro il Capitale di Carlo Marx. Il Capitale di Marx era, in Russia, il libro dei borghesi, più che dei proletari. Era la dimostrazione critica della fatale necessità che in Russia si formasse una borghesia, si iniziasse un'era capitalistica, si instaurasse una civiltà di tipo occidentale prima che il proletariato potesse neppure pensare alla sua riscossa, alle sue rivendicazioni di classe, alla sua rivoluzione. I fatti hanno superato le ideologie. I fatti hanno fatto scoppiare gli schemi critici entro i quali la storia della Russia avrebbe dovuto svolgersi secondo i canoni del materialismo storico [...] se i bolscevichi rinnegano alcune affermazioni del Capitale, non ne rinnegano il pensiero immanente, vivificatore. Essi non sono «marxisti», ecco tutto; non hanno compilato sulle opere del Maestro una dottrina esteriore di affermazioni dogmatiche e indiscutibili. Vivono il pensiero marxista, quello che non muore mai, che è la continuazione del pensiero idealistico italiano e tedesco, che in Marx si era contaminato di incrostazioni positivistiche e naturalistiche”.
D’altronde da tempo Gramsci aveva virato verso altri lidi e non accettato il leninismo: “la ricerca di Gramsci (fin dalla famosa lettera del 14 ottobre 1926 al Comitato centrale del Partito comunista russo) si indirizzò alla determinazione di un'altra idea di ortodossia, che poi era un tentativo di ricostruzione, sin dalle fondamenta, del marxismo teorico, diverso e opposto rispetto a quello che oramai prevaleva nel comunismo internazionale a opera di Stalin e, in tale periodo in tutte le organizzazioni (compresa quella italiana) dominate dal Komintern. […] Questo tratto originale trovò un indice riassuntivo in una formula, filosofia della praxis”.
Che dire, in ultimo del magnifico scritto del compagno Scuderi? Che va studiato subito e divorato, sedimentato ed espresso in piazza
con il volantinaggio, soprattutto durante le manifestazioni più importanti.
W il nostro Segretario generale Giovanni Scuderi!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!"