Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by primomaggio1945

view post Posted: 26/8/2021, 15:23 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Anche in URSS la legge del profitto non è stata interamente cancellata

Intendi la legge del valore...

Stiamo attenti con le categorie perché gli hoxhaisti seminano confusione...ad esempio nel testo da cui trae origine questa discussione citano scandalizzati mao quando dice:
CITAZIONE
in secondo luogo sarà possibile accelerare l’accumulazione di capitale

. Poi storpiano e falsificano le parole di mao aggiungendo
CITAZIONE
In questo caso, l'industria leggera come industria individuale ("nelle condizioni economiche attuali") era favorita per l'accumulazione di capitale (quindi profitto)!

Accumulazione di "capitale" significa profitto? Dovremmo intenderci su cosa intende mao per "accumulare capitale", con relativi problemi di traduzione...Perché la traduzione e soprattutto l'interpretazione degli hoxhaisti dovrebbe essere quella giusta?

Vi è accumulazione nella società socialista? In "cinque conversazioni con economisti sovietici (1941-1952)" edito dagli hoxhaisti di Piattaforma Comunista (p.13)si riporta che stalin nega vi sia accumulazione poiché "Se il profitto non viene spremuto, non c'è accumulazione" ma al contempo stalin afferma che "senza sovraprodotto non è possibile costruire il nuovo sistema. È necessario che i lavoratori capiscano che sotto il capitalismo essi sono interessati a cosa possono ricavarne. Nel socialismo, invece, essi si prendono cura dell'intera società, ed è questo che educa il lavoratore. Il reddito rimane, ma acquista un altro carattere. Il sovraprodotto esiste, ma esso non finisce nelle mani dello sfruttatore; esso va ad accrescere il bene della popolazione, a rafforzare la difesa, ecc. Il sovraprodotto viene trasformato." stalin ovviamente nega l'accumulazione capitalistica nel socialismo....

Nei "Fondamenti di economia politica" si scrive:

L'accumulazione socialista è la fonte di riproduzione espansiva del sistema.
Nella distribuzione e redistribuzione del reddito nazionale,
esistono rapporti proporzionali tra accumulazione e consumo che incidono direttamente sullo sviluppo del sistema
economico e del miglioramento della vita delle persone. Sia
i rapporti tra le due grandi categorie (accumulazione generale e consumo personale, ndr), sia i rapporti proporzionali tra agricoltura, industria leggera,
e industria pesante, sia i rapporti tra accumulazione generale e consumo generale sono anche rapporti complessivamente proporzionali.
Nel processo di distribuzione e ridistribuzione nazionale
reddito, la finanza socialista deve garantire una certa quantità di accumulazione da utilizzare per la riproduzione espansa. L'accumula-
zione è la fonte della riproduzione espansiva. Tuttavia, in società diverse, l'accumulazione ha caratteristiche diverse. In una
società capitalista, i lavoratori sono oppressi e marginalizzati
rispetto al consumo. Non hanno abbastanza da mangiare o da indossare, per non dire rispetto
all'accumulazione. Solo la classe sfruttatrice ha garantira l'accumulazione.
Ma questa accumulazione serve a favorire lo sfruttamento e l'op-
pressione dei lavoratori da parte della classe sfruttatrice. In una
società socialista, i lavoratori controllano il potere politico e
possiedono i mezzi di produzione. Possono così accumulare fondi
attraverso lo stato e le aziende collettive da utilizzare per espandere la produzione e per servire gli interessi dei lavoratori.
Più vi è ricchezza accumulata dalla società socialista, maggiore è la
scala e capacità di produzione sociale e maggiore è la
dardo della vita materiale e culturale. Il risultato sarà il complessivo
sviluppo morale, intellettuale e fisico, sul piano materiale e
spirituale che si accumuleranno gradualmente anche per il
passaggio alla società comunista.
Tuttavia, tutti gli opportunisti e i revisionisti hanno tentato di
sorvolare sulla differenza essenziale tra accumulazione e accumulazione capitalista. Hanno sostenuto una distribuzione completa
del reddito nazionale socialista. Più di cento
anni fa, un leader del movimento operaio tedesco, La Salle, ha proposto un cosiddetto ''reddito da lavoro non diluito''. Duhring
ha proposto un altro insensato "reddito da lavoro completo". La Salle, Duhring e altri sono truffatori della stessa razza di Liu
Shao-ch il quale disse'ho anche affermato a gran voce che socialismo significasse "più distribuzione'' e ''più paga da portare a casa''. Lin Piao maliziosamente
ha definito la Cina "uno stato ricco con gente povera". Ha attaccato
accumulazione socialista come ''sfruttamento mascherato'' e cospirato
liberarsi dell'accumulazione socialista. A tale ridicola propaganda, Marx ed Engels hanno inferto colpi frontali in Critica del Programma Gotha e nell'Anti-Duhring. Se gli errori revisionisti
fossero attuati, non ci sarebbe stato alcun accumulo sociale.
Di conseguenza, l'economia socialista non sarebbe in grado di sostenere
sulla riproduzione espansiva. Potrebbe solo mantenere una semplice riproduzione e l'accumulazione sarebbe trasferita
a interessi privati. In questo modo, il capitalismo verrebbe ripristinato.
Quindi, possiamo vedere che gli errori sulla distribuzione e sulla spesa, sostenuti da Liu Shao-ch 'i e Lin Piao rappresentano
un vano tentativo di minare l'economia socialista e ripristinare
capitalismo.


L'accumulazione socialista non può dunque essere parificata all'accumulazione capitalistica così come il sistema delle merci, delle retribuzioni e del denaro. "Capitale" va inteso non come accumulazione di plusvalore ma sovraprodotto messo da parte ed investito per gli interessi collettivi.

Altro punto errato nel testo è quando si afferma che l'industria leggera in Cina fosse "individuale"...

L'industria leggera in cina è frutto dell'industrializzazione socialista.

Così si scrive nei "Fondamenti di economia politica"

La vecchia Cina era un paese semicoloniale e semifeudale. Sotto
l'oppressione dell'imperialismo, del feudalesimo e della burocrazia e del
capitalismo, il livello di produzione era estremamente arretrato.
C'erano pochissime industrie moderne. Le poche moderne in-
industrie che esistevano consistevano principalmente in industria leggera e
industria tessile. Quando il paese fu liberato nel 1949,
la produzione annua di acciaio era di sole 158.000 tonnellate. (...)
Di fronte a questa condizione (...) ereditata dalla vecchia
Cina, realizzare rapidamente l'industrializzazione socialista è stato un
problema urgente per il proletariato cinese nell'esercizio del potere politico. Per più di vent'anni sotto la brillante
direzione del presidente Mao, misure significative sono state
prese per accelerare la realizzazione dell'industrializzazione socialista.
Per realizzare l'industrializzazione socialista in Cina, è necessario
costruire un sistema industriale completo che combinava
grandi, medie e piccole imprese, equamente distribuito geograficamente
in modo complessivamente razionale, e in cui
l'industria siderurgica e l'industria meccanica
siano il centro. Questo sistema industriale nazionale si fonda sulla costruzione di impianti industriali in varie
regioni e province. Una volta che moderni sistemi industriali, relativamente indipendenti, ma che variano tutti a seconda
delle condizioni locali, sono stati impiantati, su base programmata, passo dopo passo, in ogni regione e in molte province, la formazione di un
sistema industriale nazionale avverrà molto rapidamente.
Come realizzare l'industrializzazione socialista? Il presidente Mao
ci ha insegnato che ''il problema di quale strada seguire in relazione all' industrializzazione si riferisce principalmente all'interrelazione tra
industria pesante, industria leggera e agricoltura.'' Per realizzare
dell'industrializzazione socialista, è ovviamente necessario dare priorità
oallo sviluppo dell'industria pesante. Ma, dando priorità a allo sviluppo dell'industria pesante non significa che l'agricoltura e l'industria leggera possano essere ignorate. Il presidente Mao ha sottolineato: In Cina
la costruzione economica ha al suo centro l'industria pesante. Questo va affermato.
Ma allo stesso tempo dobbiamo prestare
attenzione allo sviluppo dell'agricoltura e dell'industria leggera.''
Sulla base delle interrelazioni tra agricoltura, industria leggera,
e l'industria pesante, il presidente Mao ha formulato la linea rivoluzionaria per realizzare l'industrializzazione socialista con maggiori, più veloci,
e migliori risultati a costi inferiori, vale a dire, per sviluppare l'industria pesante sviluppando contemporaneamente l'industria leggera e l'agricoltura.
Attraverso questo metodo, l'agricoltura e l'industria leggera si sono sviluppate. Non solo esee possono fornire quantità sempre maggiori di
mezzi di sussistenza e migliorare la vita delle persone, ma su può anche
risolvere il problema dell'accumulazione di capitale e dei mercati per
l'industria pesante al fine di favorire lo sviluppo di
industria più stabile e affidabile. Da un punto di vista a lungo termine,
questo metodo porterà ad un maggiore e migliore sviluppo dell'
industria pesante.
In opposizione alla linea rivoluzionaria del presidente Mao, vi
era la linea revisionista sostenuta da Liu Shao-chi e Lin
Piao che ha avuto risultati minori, più lenti e più poveri a
costi più elevati, con lo sviluppo dell'industria pesante a scapito dell'agricoltura e dell'industria leggera. (...) questa linea di sbilancio a favore
dell'industria pesante non soddisfa la necessità di sviluppare l'economia collettiva nelle campagne; non si riesce a
prendersi cura del sostentamento delle grandi masse e tende a provocare malcontento tra le masse (...).
Sotto la guida della linea rivoluzionaria del presidente Mao,
la linea revisionista di Liu Shao-ch'i e Lin Piao è stata criticata
e ripudiata, le interrelazioni tra agricoltura,
l'industria leggera e l'industria pesante sono state gestite correttamente,
risultati brillanti sono stati raggiunti nell'industria socialista cinese e le basi di un autonomo e moderno
sistema industriale sono state sviluppate.


CITAZIONE
Secondo me Mao quando disponeva degli aiuti sovietici ha capito che la Cina poteva svilupparsi senza logiche capitaliste

In realtà è l'incontrario...
I russi ritirarono gli aiuti economici perché videro che lo sviluppo economico cinese seguiva altre vie rispetto a quelle che essi, assieme alla destra del pcc, volevano imporre e cioè:
-sviluppo unilaterale dell'industria pesante
- centralizzazione burocratica
-aggravio della contraddizione tra città e campagna, a detrimento della condizione dei contadini
- nessuna partecipazione decisionale diretta delle masse ai processi economici e produttivi
- nessuna attenzione alle contraddizioni tra lavoro manuale e intellettuale, tra diretti e subordinati
-rallentamento della collettivizzazione nelle campagne...

Tutti elementi che rafforzano la tendenza alla restaurazione del capitalismo.
Dopo la rottura con i revisionisti russi, mao e la sinistra del pcc approfondiranno la coscienza del revisionismo moderno come forza restauratrice del capitalismo nei paesi socialisti e la necessità invece di sviluppare il socialismo con la lotta di classe e le rivoluzioni culturali. La grande rivoluzione culturale proletaria lanciata nel 1966 fu l'apice, nella pratica, dello scontro con il revisionismo moderno russo e cinese.
Ovviamente gli hoxhaisti dovrebbero riflettere come le loro critiche a mao e alla Cina rivoluzionaria sul piano economico ricalcano, con fraseologia di "sinistra", quelle della destra di kruscev e liu...

Edited by primomaggio1945 - 26/8/2021, 17:03
view post Posted: 18/8/2021, 12:55 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Politica ed economia sono due cose strettamente connesse chiaramente, ma non sono la stessa cosa.

Povero compagno stalin...sei un pessimo difensore della sua opera...che tratta di economia politica socialista e di politica economica socialista...quindi il problema non si pone nei termini del fatto che Stalin, nell'opera in questione, tratta solo di affari economici ma che l'approccio che egli ha è politicamente economicista, produttivista, tecnicista...manca di visione politica complessiva soprattutto rispetto alla questione della transizione al comunismo...si occupa di economia e non di movimento delle masse...questa è la critica che gli fa mao...
CITAZIONE
Personalmente non mi sembra di aver detto che la politica delle comuni che acquistavano i trattori in Cina , era equivalente alla restaurazione del capitalismo.

Lo dice in ogni caso quella merda di testo che ha pubblicato uno della tua banda di hoxhaisti


CITAZIONE
Personalmente non mi sembra di aver detto che la politica delle comuni che acquistavano i trattori in Cina , era equivalente alla restaurazione del capitalismo. Il fatto che deng abbia smantellato le comuni non prova nulla ,se non che deng era più a destra di Mao. Poi certamente se in una comune ci sono kulaki pacificamente integrati e viene garantita la proprietà dei mezzi di produzione agricoli e della industria leggera e questa attraverso la gestione decentralizzata cerca di massimizzare i suoi profitti, poi capita che i kulaki si rafforzino e chiedano di smantellare le comuni per trasformare la proprietà statale e collettiva , nella loro proprietà privata personale...

E in urss kruscev rappresentava innanzitutto gli interessi della borghesia colcosiana...quindi? Fu sbagliato istituire i colcos? Fu sbagliata la gestione staliniana dei colcos? Kruscev era solo a destra di Stalin? Uno potrebbe rigirarti il tuo ragionamento poiché è basato su un pregiudizio astratto rispetto all'evoluzione dei processi reali, ai fatti e ai passaggi concreti...e soprattutto rispetto al fatto che non è il singolo provvedimento di politica economica (ci siamo?) a determinare l'essere di destra o di sinistra nel movimento comunista. Lenin era a destra di trotskij quando promosse la nep? Stalin era assimilabile a liu e deng quando promuoveva la priorità dell'industria pesante? Kruscev e breznev probabilmente sì...ma stalin no...
Quello che manca ad uno sparadogmi e negazionista dei fatti come te è fondamentalmente l'analisi concreta della situazione concreta. Ti è stato detto in tutte le lingue...
E ovviamente ti manca la concezione della lotta tra due linee...perché, come ti dicevo, è la collocazione del singolo provvedimento in una linea di avanzamento verso il comunismo o di retroattività verso il capitalismo che ci fa capire lo scontro con il revisionismo moderno nella storia dei paesi socialisti.
view post Posted: 16/8/2021, 15:24 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Sì ma questo limite del libro di Stalin è qualcosa che nella realtà poi non sussisteva , certo poteva far comodo che scrivesse anche dei problemi politici del socialismo in URSS...

Quindi politica ed economia sono dimensioni separate? Ma perché non la finisci di seminare queste cazzate?

CITAZIONE
Stalin non aveva sfiducia nei contadini , ma era anzi ben consapevole che dovesse essere messo al primo posto l'interesse del proletariato e dei contadini poveri , e non quello dei pochi contadini benestanti che potevano permettersi di acquistare le macchine e i trattori.

Ancora un delirio...erano le comuni che acquistavano i trattori e così avvenne...senza nessun cedimento al capitalismo...tanto che deng le smantello' come passo fondamentale di reintroduzione del capitalismo nelle campagne...

CITAZIONE
La rivoluzione culturale ( fenomeno complesso sul quale sarebbe sbagliato articolare un giudizio in questo singolo messaggio) non rimuove gli errori precedenti al 1966

La rivoluzione culturale fu la massima espressione storica della lotta di classe nel socialismo tra proletariato e borghesia. Non fu un superamento di "errori", ma rappresento' il superamento di contraddizioni del socialismo per il suo rafforzamento e per la transizione verso il comunismo.


Sulla mistificazione rispetto al "grande balzo in avanti" vedi:
https://paginerosse.wordpress.com/2013/08/17/8634/amp/

Come volevasi dimostrare tiri in ballo i denghisti per dimostrare che hai ragione.
Le tue fonti (denghisti, trotskijsti, revisionisti sovietici, hoxhaisti...) sono sempre indicative della tua qualità politica e del tuo unico fine in queste discussioni: sputtanare mao e il marxismo leninismo maoismo.

Dacci un taglio, dai...
view post Posted: 13/8/2021, 14:12 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Ad esempio : quando parlerebbe Stalin di concessione eterna della proprietà della terra ai colcos ?


Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato, tuttavia la produzione dei prodotti è proprietà dei singoli colcos, giacché nei colcos il lavoro, come le sementi, sono di proprietà dei colcos, mentre della terra, che è stata concessa ai colcos in uso eterno, i colcos dispongono di fatto come di una loro proprietà, benché non possano venderla, comprarla, darla in affitto o ipotecarla.


CITAZIONE
mentre Stalin nel suo libro si limita a trattare esclusivamente i tratti " economici

Appunto un limite, se si parla di transizione al comunismo doveva prendere in considerazione anche gli altri aspetti.

Dall’inizio alla fine Stalin trascura nel suo libro l’esistenza della sovrastruttura
nella società. Nelle sue analisi egli non considera l’uomo: considera solo le cose
e non l’uomo. Occorre discutere se l’attuale sistema di distribuzione favorisce lo
sviluppo economico. Il punto di vista di Stalin nella
sua ultima lettera
è praticamente del tutto sbagliato; il suo errore principale è la
sfiducia nei confronti dei contadini
.(...)

L’aspetto principale nella terza lettera di Stalin è la sua sfiducia nei confronti dei
contadini. In particolare egli non ha trovato una via per la trasformazione della
proprietà collettiva in proprietà di tutto il popolo. Noi manteniamo il sistema della
produzione mercantile e dello scambio di merci. Per quanto riguarda la legge del
valore, noi sosteniamo la pianificazione e poniamo la politica al posto di comando.
I sovietici invece parlano solo di rapporti di produzione e trascurano la sovrastruttura
della società; non considerano né la politica né il ruolo delle masse popolari. Senza
un movimento comunista non si raggiunge mai il comunismo.


MAO TSE TUNG, ANNOTAZIONI A
PROBLEMI ECONOMICI DEL SOCIALISMO NELL’URSS
DI STALIN
(1958)


CITAZIONE
ma nei fatti la mobilitazione delle masse mi viene difficile da credere che sia avvenuta in misura inferiore nell' URSS staliniana che nella Cina maoista

Basta guardare alla rivoluzione culturale...

CITAZIONE
inizialmente nelle comuni agricole in Cina i kulaki erano stati integrati e ricevevano profitti in base a quante terre avevano integrato pacificamente nella comune e a quanti mezzi di produzione avevano fornito ...

Nell’Unione Sovietica, durante il periodo della Nuova Politica Economica (NEP),
dato che si aveva bisogno dei cereali dei contadini ricchi (kulak), si sono adottati
provvedimenti non coercitivi nei loro confronti, provvedimenti che somigliavano un
po’ a quelli che noi abbiamo preso nei confronti della borghesia nazionale durante
il primo periodo dopo la Liberazione. Solo quando la produzione totale dei cereali
nelle cooperative di produzione agricola (kolkhoz) e nelle fattorie di Stato (sovkhoz)
raggiunse i 400 milioni di pud si cominciò ad affrontare i kulak. Si adottarono allora
politiche e misure per la loro eliminazione e per l’attuazione della collettivizzazione
totale. Per parte nostra ci siamo già praticamente sbarazzati dell’economia dei
contadini ricchi nel corso della riforma agraria.


Mao tse tung, NOTE DI LETTURA DEL
MANUALE DI ECONOMIA POLITICA, 1960

CITAZIONE
Mentre per quanto riguarda l'elevazione della produzione sia della industria che delle comuni agricole si torna al punto di partenza: sicuramente in Cina ci furono anche degli ottimi risultati in alcuni periodi , ma il paragone con l'URSS staliniana o anche con l'Albania per quanto riguarda la elevazione della produzione non credo vada a vantaggio della Cina , anzi ...

Anzi cosa? Innanzitutto la questione dell'elevazione della produzione non va posta in termini unilaterali...vuoi nuovamente provarci con la fandonia revisionista dei "disastri economici maoisti"?

Edited by primomaggio1945 - 13/8/2021, 15:59
view post Posted: 12/8/2021, 17:32 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Continui a sostenere che l'articolo in questione ignora il rapporto tra la proprietà collettiva e la proprietà di tutto il popolo , ma non si capisce su quale base visto che l'articolo su questo punto cita Stalin in persona.

Citare una questione non significa affrontarla. Se le questioni vengono affrontate come dati di fatto e non come realtà in movimento, cioè se non viene adottato un metodo dialettico, ci si limita a declamare dogmi (come fanno i sinistri) o ad opporre il dato concreto alla necessità della trasformazione rivoluzionaria. Come fanno i destri.
Se non si entra nella contraddizione tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo non si coglie né quello che dice stalin né quello che dice mao. Citare è da filistei, analizzare dialetticamente è da marxisti. Stalin ad esempio afferma che la terra è una proprietà di fatto dei colcos anche se sottratta alla circolazione mercantile. Addirittura egli parla di concessione eterna della terra ai colcos.
La contraddizione tra la teorizzazione di Stalin e quella di mao è sui rapporti tra proprietà socialista statale e proprietà collettiva delle cooperative agricole che, dato assolutamente non trascurabile, in cina avevano prerogative più vaste rispetto all'urss in tutti i campi (da quello produttivo a quello amministrativo).
Secondo stalin la contraddizione tra proprietà socialista di tutto il popolo e proprietà socialista dei colcos, che si concretizza nel permanere della legge del valore nei loro rapporti di scambio, si risolve unilateralmente aumentando la produzione industriale della proprietà socialista di tutto il popolo. Secondo mao invece l'integrazione economica socialista dei due settori può avvenire elevando la produzione di entrambi e mobilitando politicamente le masse contadine. In questo rientrava la proprietà dei trattori che altrimenti sarebbero stati sotto affitto delle comuni nei confronti dello stato. Questa diversità va interpretata anche alla luce del fatto che le comuni secondo mao dovevano svilupparsi anche industrialmente mentre secondo Stalin i colcos rimanevano esclusivamente unità produttive agricole.
view post Posted: 22/7/2021, 15:11 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
Sotto la guida della linea rivoluzione proletaria del presidente Mao, e specialmente dopo la Grande Cultura Proletaria Rivoluzione, c'è stato un rapido sviluppo nell'agricoltura cinese in termini di meccanizzazione. Confrontando il 1970 con il 1965,il consumo di energia elettrica nelle aree rurali è aumentato di 1,6 volte, il drenaggio e l'irrigazione più che raddoppiate, la proprietà di trattori grandi e medi è aumentata di oltre 70 per cento, la proprietà di trattori a mano è aumentata di quasi 20 volte, e l'area arata dalle macchine rappresenta quasi il 20% della superficie coltivabile.

Fondamenti di economia politica,a cura di c. Wang, 1975.


Bisogna tener presente la differenza tra colcos sovietici e comuni cinesi...queste ultime erano univano anche allo sviluppo agricolo quello industriale...il modello è diverso anche se parte dalle stesse premesse teorico-pratiche, in particolare il rapporto tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo, sostanzialmente ignorato nell'articolo.

Ovviamente adesso mi attendo le contestazioni sulla fonte da parte di qualche rimbecillito hoxhaista che cita trotskijsti, denghisti e Rockefeller...oltre che deliranti fonti hoxhaisti su piani quinquennali diretti dall'aldilà...

Il socialismo si basa sul superamento delle condizioni di arretratezza non sulla considerazione che esse sono immutabili.
view post Posted: 21/7/2021, 18:48 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Quali sono le obiezioni di Mao? Nei suoi appunti non è chiaro, parla della sfiducia di Stalin verso i contadini ma non elabora oltre. Forse riteneva eccessivo un simile livello di centralizzazione per l’economia cinese del tempo, in cui la circolazione mercantile non era ancora d’ostacolo allo sviluppo sociale come in URSS? È un dubbio legittimo, visto che tutti gli altri esponenti antirevisionisti (Hoxha, Che Guevara, Molotov, Kim Jong Il, Kurt Gossweiler, ecc.) hanno difeso la posizione di Stalin sul tema e denunciato lo smantellamento delle stazioni di macchine e trattrici come uno dei primi passi del revisionismo in economia.

Nell'ottica di kruscev lo era...kruscev ruppe la pianificazione e reintrodusse il controllo della borghesia burocratica sui mezzi di produzione...ma la proprietà collettiva dei mezzi di produzione, che non equivale alla proprietà di tutto il popolo, non può essere paragonata alla proprietà capitalistica. In Cina la comune era un'unità produttiva agricola e industriale che deteneva in molti casi propri mezzi di produzione. L'obiezione che mao fa a stalin è questa: come si può superare la legge del valore nello scambio tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva se quest'ultima non sviluppa appieno le proprie forze produttive e la proprietà di tutto il popolo pesa finanziariamente sulla proprietà collettiva (con i costi di affitto dei macchinari)?
view post Posted: 18/7/2021, 16:14 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Ma Stalin sostiene che convivano proprietà statale e di tutto il popolo per quanto riguarda: " la produzione dei prodotti è proprietà dei singoli colcos, giacché nei colcos il lavoro, come le sementi, sono di proprietà dei colcos", certamente non per quanto riguarda i mezzi di produzione , tanto che anche sulla terra dice:" benché non possano venderla, comprarla, darla in affitto o ipotecarla." E " Nelle aziende colcosiane, invece, benché i mezzi di produzione (la terra, le macchine) appartengano pur essi allo Stato".

"Problemi economici del socialismo nell'urss" ruota principalmente sulla contraddizione tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva che, secondo stalin, di fatto nei colcos riguarda anche la terra. Il fatto che, nel testo di cui stiamo parlando, ci di fermi alla "titolarità" dei mezzi di produzione è piuttosto stupido, direi superficiale e formale, atto a corroborare semplicemente la tesi precostituita dell'hoxhaista che ha scritto quella grande cazzata.
Una cazzata che parte in tromba fin dall'inizio con l'idiozia del rinnegato gao gang che avrebbe diretto il primo piano quinquennale che andò dal 1953 al 1957 ma il suddetto si suicidò nel 1954. Ma i vermi hoxhaisti ci hanno insegnato che non vi è limite alle cazzate che possono uscire dalle loro bocche...
Nell'introdurre il testo si scrive addirittura che in cina presero il potere i "krusceviani" dagli anni '50...la verità storica, più volte ribadita su questo forum difronte alle vostre idiozie, è che kruscev saboto' lo sviluppo della cina proprio dopo il primo piano quinquennale che evidentemente, aldilà del delirio hoxhaista, ebbe il sostegno sovietico. Tra l'altro fa specie come l'unilateralismo dell'industria pesante era la linea della destra del pcc, quindi dei kruscev cinesi liu e deng...come si è visto su altri frangenti il dogmatismo di sinistra degli hoxhaisti e il revisionismo di destra arrivano alle stesse conclusioni...
Sul punto dei trattori, mao riteneva che andassero ceduti direttamente nelle mani delle comuni perché ciò avrebbe consentito lo sviluppo delle forze produttive e dunque il superamento dell'efficacia della legge del valore nei rapporti tra proprietà collettiva e proprietà di tutto il popolo.
view post Posted: 15/7/2021, 23:14 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
Che mao sostenesse la proprietà collettiva delle comuni sui trattori è cosa risaputa...è cosa piuttosto strampalata che la proprietà collettiva dei mezzi di produzione sia un fattore che indichi "la strada verso il capitalismo"...visto che stalin stesso sostiene che nel socialismo le due forme di proprietà convivano...ma chiedere conto agli hoxhaisti della loro coerenza è come chiedere ad un maiale di non sporcarsi...
view post Posted: 15/7/2021, 20:21 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Rifiutando sia la completa titolarità statale dei mezzi di produzione nella società socialista

Sei tu il coglione perché non ti rendi conto che questa formula utilizzata nel brano postato da Adam c. è completamente vuota e tradisce l'analisi che fa stalin della contraddizione tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva (tra cui la proprietà di fatto della terra da parte dei colcos) e che mao riprende sviluppandola alla luce della condizione reale della cina e facendo un bilancio dell'esperienza sovietica.
view post Posted: 15/7/2021, 16:07 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
Ho capito che il dogmatismo nuoce fortemente al cervello ma tu sei un caso disperato...la terra...stiamo parlando di cooperative agricole GENERICO RIMBAMBITO!
view post Posted: 15/7/2021, 15:01 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
CITAZIONE
Vero, ma come disse anche Stalin, ci sono alcuni principi che sono universali. Altrimenti perché critichiamo Togliatti e Tito? Proprio perché li hanno violari

L'hoxhaismo viola la concezione dialettica del mondo quindi è paragonabile al titoismo e al togliattismo solo che si presenta con vesti di sinistra come il trotskijsmo.
Il fatto che pubblicate un testo che contraddice tutto quello che afferma stalin in "problemi economici del socialismo nell'urss" e poi continuate a riempire le vostre bocche con stalin fa alquanto ridere.
Stalin ad esempio distingue tra proprietà di tutto il popolo e proprietà collettiva e analizza il socialismo sovietico anche sulla base di questa contraddizione. Mentre nelle conclusioni del testo pubblicato dal vostro sodale adam c. si parla dogmaticamente di esclusività della proprietà statale nel socialismo...solo per fare un esempio della schizofrenia ideologica che vi connota...
view post Posted: 15/7/2021, 14:40 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
Nel 1975 dobbiamo portare a termine o superare il quarto piano quinquennale,
al fine di gettare una base ancora più solida che ci permetterà di portare a
compimento, prima del 1980, la prima fase così come l’abbiamo prevista. Considerando la situazione interna e internazionale, i dieci anni a venire saranno anni decisivi
per la realizzazione delle due fasi suddette. In questo periodo noi dovremo non solo
costruire un sistema industriale e un sistema economico nazionale indipendenti e relativamente completi, ma anche avanzare verso il raggiungimento del grandioso obiettivo concepito per la seconda fase. Conformemente a questo obiettivo, il Consiglio di Stato elaborerà un programma decennale, ossia un programma a lungo termine, piani quinquennali e piani annuali. I ministeri e le commissioni dipendenti dal Consiglio di Stato, i comitati rivoluzionari locali ai diversi livelli e anche le imprese industriali e minerarie, le squadre di produzione e le altre unità di base dovranno mobilitare le masse ed elaborare, attraverso ampie discussioni, i loro rispettivi piani,perché il nostro grandioso obiettivo sia raggiunto prima del previsto.
Per dare un impulso ancora maggiore alla nostra economia socialista, dobbiamo
persistere nella linea generale consistente nell’edificare il socialismo in base al
principio di adoperare tutte le energie, di mirare alto e di ottenere risultati
maggiori, più rapidi, migliori e più economici; dobbiamo continuare ad applicare
il principio di prendere l’agricoltura come base e l’industria come fattore guida
e la serie di misure politiche consistenti nel “camminare sulle due gambe”.
Dobbiamo organizzare il piano dell’economia nazionale nell’ordine di priorità
seguente: agricoltura, industria leggera, industria pesante. Dobbiamo valorizzare
appieno, nel quadro della pianificazione unificata dello Stato, l’iniziativa delle
autorità sia centrali che locali. È necessario applicare ancora meglio la Carta della
acciaieria di Anshan e approfondire il movimento di massa: “Che l’industria impari
da Taching e che l’agricoltura impari da Tachai”.
Nell’affrontare il lavoro economico, i nostri compagni dirigenti ai diversi livelli
devono prestare molta attenzione alla rivoluzione socialista nella sovrastruttura
e attribuire una grande importanza alla lotta di classe e alla lotta tra le due linee.
Solo facendo bene la rivoluzione, si può far progredire la produzione. Bisogna criticare in profondità il revisionismo, le tendenze al capitalismo, le idee sbagliate
e le cattive abitudini, come il servilismo verso ciò che è straniero, la teoria dei passi
da lumaca, la prodigalità e lo spreco.
Il presidente Mao ha sottolineato: “Noi dobbiamo contare principalmente sulle
nostre forze e considerare l’aiuto esterno come un fattore ausiliario; dobbiamo porre
fine ai vecchi miti e intraprendere in modo indipendente la produzione industriale e agricola e la rivoluzione tecnica e culturale; dobbiamo eliminare il servilismo e seppellire il dogmatismo; dobbiamo imparare con impegno dalle esperienze positive
degli altri paesi e studiare anche le loro esperienze negative per trarne delle lezioni:questa è la nostra linea”. Questa linea ci ha messi in grado di rompere il blocco
imperialista e di resistere alle pressioni del socialimperialismo e la nostra economia
ha continuato a svilupparsi in modo sicuro e vigoroso nonostante l’ondata della crisi
economica nel mondo capitalista. Dobbiamo sempre seguire questa linea.


Chou en lai, rapporto sull'attività di governo, 1975


Un tanto per smentire le minchiate degli hoxhaisti sulla continuità tra periodo maoista e periodo revisionista in cina...
view post Posted: 14/7/2021, 15:44 L'economia Cinese e la sua strada Anti-Marxista - Marxismo
I primi segretari dei comitati di partito a livello delle province devono prendere
l’industria nelle loro mani. “Pianificazione unificata (cioè centralizzata), ammini-
strazione decentrata ai diversi livelli; progetti di costruzione prioritari; i rami e le
foglie devono sostenersi a vicenda”. La prefettura di Tientsin ha avviato un
laminatoio di acciaio da 40 mila tonnellate e questo è il suo progetto prioritario.
I livelli amministrativi inferiori sottostanno alla pianificazione centralizzata. Una
piccola parte del totale dei progetti, diciamo due su dieci, devono essere
amministrati direttamente dal Centro (sia gli investimenti sia i profitti saranno
affare del Centro); la maggioranza dei progetti, diciamo otto su dieci, sarà affidata
all’amministrazione dei livelli inferiori. Nel 1962 produrremo X tonnellate di
acciaio. Il sistema amministrativo che avremo all’epoca, non lo possiamo stabilire
ora. La scelta delle località nelle quali insedieremo i nostri progetti prioritari
dipenderà dai luoghi nei quali riscontreremo le condizioni più adatte.
Il decentramento senza direzione centrale non funziona. Se dobbiamo proseguire con una certa rapidità, l’acciaieria di Wuhan potrà funzionare un po’ più
velocemente. Ma se tutti i distretti e tutte le comuni popolari si lasciano prendere
dalla frenesia per l’acciaio, sarà un disastro. Dobbiamo avere il controllo, non
possiamo parlare solo di democrazia. Dobbiamo combinare i metodi di Marx e
quelli di Shih Huang-ti.
L’intero partito deve gestire l’industria, ogni livello deve gestire l’industria, ma
tutti devono sottostare alla pianificazione unificata e le priorità devono essere ben
precisate. Devono esserci rami e foglie. Tutto ciò che non interferisce con le
priorità stabilite può essere intrapreso a ogni livello, ma tutto ciò che interferisce
deve essere deciso centralmente. Ogni livello deve gestire solo le cose che è
effettivamente in grado di gestire.


Mao tse tung, conferenza di petahio, secondo discorso, 1958

Edited by primomaggio1945 - 14/7/2021, 16:55
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