Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Kollontaj

view post Posted: 4/10/2023, 17:26 Era vaccinista - Bar Toto Cutugno
quando il lider maximo staccherà definitivamente la spina.
non credo manchi molto, ha il giocattolino nuovo "sovranista" e credo vorrà perseguire quello, se gli riesce di raccogliere un po' di consenso.
view post Posted: 4/10/2023, 17:24 omossessuali - Scienze Sociali
solite cazzate che vengono fuori quando si vuole interpretare il passato con i propri valori.
view post Posted: 27/8/2023, 04:26 Ucraina, scendono in campo gli Stati Uniti - Esteri
k7ygd quando definisci la classe dominante russa negli anni 90, compradora, e indichi Yeltsin come vertice politico di questa classe, cosa intendi di preciso o più che altro, quali sarebbero le differenze con la classe dominante attuale?
Gli anni di Yeltsin hanno avviato il processo di creazione della nuova borghesia, specie dell'altissima borghesia di solito legata allo sfruttamento di materie prime, ed è la stessa, identica classe dominante russa di oggi, la stessa che Putin rappresenta da 20 anni e che esercita la dittatura della borghesia nel contesto russo.
Putin stesso è parte di quella borghesia e la sua ascesa avviene proprio in quella fase, diciamo "generatrice" della nuova borghesia russa.
e proprio sotto l'ala di Yeltsin, e degli altri vertici politici ed economici di allora.
Il padrino politico di Putin era Sobchak, che prima di diventare sindaco di San Pietroburgo (città della borghesia russa per eccellenza), era nello staff di Yeltsin, era a capo della costituente che ha scritto la costituzione del 1993, e andava, con Putin, da Kissinger, a chiedere investimenti americani e magari un po' di soldi da USAID.


CITAZIONE
la Russia veniva spolpata dall'Occidente per mezzo di una borghesia monopolistica russa marcia e corrotta fino al midollo

la borghesia marcia e corrotta era quella di fine regime revisionista, che infatti crolla.
La borghesia russa post-sovietica nasce tutta negli anni 90, e ripeto, è ancora lì al suo posto, non è stata spodestata da una nuova, emergente borghesia che tu definisci "nazionale".
view post Posted: 24/8/2023, 23:11 Ucraina, scendono in campo gli Stati Uniti - Esteri
io mi sono un po' perso leggendo l'articolo, se Shoigu fa parte del fronte filo-occidentale e che vorrebbe finire la guerra, com'è che il fronte anti-imperialista e/o Putin ha iniziato la guerra con lui come ministro della difesa? e perché non lo hanno rimosso durante questo anno e mezzo?
può essere perché questo fronte filo-occidentale è quantomeno abbastanza potente da essere un contropeso per il fronte anti-imperialista?
la borghesia russa è così polarizzata? se lo è, si rischia un conflitto interno aperto, no?
view post Posted: 13/8/2023, 23:21 Intelligenza artificiale - Varie
aixo, lo sviluppo delle forze produttive è un tantino diverso tra le comunità umane dei cacciatori raccoglitori, e quelle del comunismo prossimo venturo, non credi?

non è che si è passati dal "comunismo primitivo" allo sviluppo delle prime società di classe, così per magia...
view post Posted: 13/8/2023, 20:47 Intelligenza artificiale - Varie
CITAZIONE
(alternativi ovviamente al denaro, che sara' scomparso)

ah k qua siamo molto avanti, io mi limitavo al socialismo.
non ho davvero idea di come potrebbe essere una società comunista completamente priva di classi e senza denaro.
view post Posted: 13/8/2023, 16:22 Intelligenza artificiale - Varie
per competizione intendete qualche forma di mercato?
ovvero che i "consumatori" possano scegliere tra varianti diverse di prodotti simili?
se è questo che intendete, secondo me non si potrà mai superare del tutto, per certi beni si può evitare competizione e puntare tutto sulla pianificazione totale, come ad esempio la casa.
ma per molti altri prodotti, io fatico a immagirare un sistema di distribuzione che eviti totalmente il fatto che i consumatori possano scegliere tra un articolo e un altro, e se possono fare questo, di fatto c'è competizione tra produttori.
al futuro sistema socialista semmai si dovrà pensare a come gestirla al meglio questa competizione.
view post Posted: 8/8/2023, 21:43 Intelligenza artificiale - Varie
CITAZIONE
Tipo?

vengono usate molte ai nel settore della business analysis, nella consulenza strategica etc
quindi i vari giganti tipo McKinsey, Boston consulting etc, tutte usano ai per fare analisi e prendere decisioni, che offrono come servizi di consulenza strategica alle grandi aziende e multinazionali.
oltre a loro ci sono alcune big tech che offrono servizi del genere alle aziende loro clienti
infine ci sono tutte quelle fatte in casa dalle aziende stesse, assumendo data scientist e sviluppatori.

https://www.mckinsey.com/capabilities/quan...we-help-clients
https://www.mckinsey.com/capabilities/quan...ves-ai-playbook
www.bcg.com/capabilities/artificial-intelligence
www.bcg.com/beyond-consulting/bcg-gamma/overview
www.ibm.com/decision-management


a livello commerciale, per un pubblico "di massa", ci sono queste

https://digitate.com/
www.qlik.com/it-it/
www.sisense.com/
https://rationale.jina.ai/
www.askviable.com
www.tableau.com/
https://powerbi.microsoft.com/it-it/
https://aiconsultingtools.com
www.askstring.com
www.akkio.com/
https://h2o.ai/
view post Posted: 8/8/2023, 15:25 Intelligenza artificiale - Varie
CITAZIONE
La sua capacità di analizzare un' enorme quantitativo di dati

non fa niente del genere.
esistono ottime AI che fanno questo, certamente non chat gpt.

CITAZIONE
nell' intelligenza artificiale invece la macchina può sostituirsi anche al lavoro di un ricercatore e uno scienziato e fare scoperte nuove

non esiste niente del genere, non solo in gpt che proprio è un altro mondo, ma in tutto il settore delle AI.
esistono ai che vengono usate nel campo scientifico, ma non fanno quello che pensi tu.
e soprattutto NON C'ENTRANO NIENTE CON CHAT GPT E CON I GPT IN GENERALE.

www.nature.com/articles/s42254-022-00544-1

CITAZIONE
l' oggettività degli algoritmi

gli algoritmi sono una serie di istruzioni, create da umani, come fanno ad essere "oggettivi"?

CITAZIONE
generazione e traduzione testi, programmazione, cultura generale, ragionamento

le prime vanno benissimo e se hai problemi in questi posso aiutarti.
le altre due non hanno senso, la "cultura generale" forse per giocare un po' la capisco, il ragionamento NON HA SENSO.
ci credo che rimani deluso poi.
è come se provassi a usare una moka per fare la pasta, e poi te la prendi con la moka perché non riesci.

CITAZIONE
gia' il fatto che su futurepedia ne sono elencate cosi' tante invece di averne una addestrata su tutti i dati disponibili che risponde a qualunque richiesta a cui gia' si puo' rispondere con diverse AI, la dice lunga.

appunto, è quello che dico, si scelgono le ai da usare in base ai propri bisogni e obiettivi.
la parte in grassetto invece è un abbaglio, non esiste niente del genere, gpt non è addestrata su "tutti i dati disponibili", e certamente non ha la funzione di rispondere a qualsiasi richiesta, men che meno può sostituire altre ai.
la funzione di gpt è "indovinare" qual è la parola "migliore" che potrebbe scrivere, di volta in volta, parola per parola, e lo fa così bene che da l'impressione di chattare con qualcuno.
comparala ad altre chatbot e vedrai che è nettamente il miglior chatbot in circolazione.
ma questo è, un CHATBOT, non è HAL9000.

CITAZIONE
troppa roba, ma li conosci perche' ci lavori o hai fatto una semplice ricerca online senza approfondire?

lavoro con le ai, ma non direttamente quelle per videomaking.

CITAZIONE
So benissimo che sarebbe meglio chiedere ad un esperto ma non e' che c'ho sempre soldi-voglia-tempo per farlo.

bé manco chiedi al primo che passa per strada però.

CITAZIONE
Facebook nasconde i dati per venderli. Se fossero free, quanto rapidamente si svilupperebbe un AI che volesse studiare le relazioni umane?

non so, probabilmente non ho capito bene io, ma con le API di facebook puoi accedere alle info che vuoi.
view post Posted: 8/8/2023, 00:56 Intelligenza artificiale - Varie
bisogna capire che tipo di ai ti serve e cosa ci vuoi fare.
chat gpt è ottimo per fare quello che fa.
il problema è che la gente lo usa a caso.
tu che vorresti fare?
comunque fatti un giro qui, ci sono anche free, e puoi cercarle in base all'uso che ti serve

www.futurepedia.io/


CITAZIONE
questa tecnologia ha un' enorme potenziale ma il capitalismo non la sfrutta

che potenziale avrebbe e in che modo sarebbe limitato oggi?

CITAZIONE
Da vedere sono anche le intelligenze artificiali capaci di fare video realistici ne conoscete?

https://makeavideo.studio/
www.deepbrain.io/
www.colossyan.com/
www.synthesia.io/

www.unite.ai/best-ai-video-generators/
https://zapier.com/blog/best-ai-video-generator/
https://blog.hubspot.com/marketing/ai-video-generator
https://neilchasefilm.com/video-generators/
www.makeuseof.com/best-ai-video-generators-text-to-video/
www.elegantthemes.com/blog/business/best-ai-video-generators

CITAZIONE
della sua insistenza nel rimarcare che non ha dati post-2021

se te lo dice è perché glielo chiedi :D

Edited by Kollontaj - 8/8/2023, 07:38
view post Posted: 2/8/2023, 14:57 TV russa - Cinema & TV
CITAZIONE
L'utilità che hanno i trattati borghesi è definire temporanee relazioni internazionali che vanno bene fintanto che non conviene trasgredirle.

appunto.
view post Posted: 2/8/2023, 14:34 TV russa - Cinema & TV
CITAZIONE
Non vedo perchè dovrebbero valere trattati fatti in quel periodo,è ovvio che non sono imparziali

valgono perché se applichiamo il tuo principio, nessun trattato è mai valido, e in qualunque momento, chiunque può dire che un trattato non è più valido in base a un cruccio.
non può funzionare così.
tra l'altro quello che dici è oggettivamente falso ma lasciamo perdere che sarebbe una discussione inutile per entrambi.
view post Posted: 2/8/2023, 14:30 I comunisti e la guerra in Ucraina - Esteri
CITAZIONE
fare una guerra preventiva per allontanare i confini dell'alleanza imperialistica piu' forte e criminale della storia dal cortile di casa

se questo era l'obiettivo, mi sembra decisamente fallito, no?
e poi, se questo era il problema, perché non "denatoizzare" Estonia, Lettonia e Lituania?
view post Posted: 2/8/2023, 14:18 I comunisti e la guerra in Ucraina - Esteri
dai regà l'ho postato qua perché mi sembrava il meno OT possibile, e non volevo creare una nuova discussione solo per questo.
e concordo che i contesti sono differenti, non ho postato per dire che quanto scritto da Lenin allora, valga paro paro nel nostro contesto.

CITAZIONE
Sebbene Putin abbia negato l'esistenza dello stesso popolo ucraino, cosa gravissima

ecco, l'ho postato per questo, e non tanto per quello che dice Putin di cui mi frega il giusto.
l'ho postato perché in molti, anche molti cosiddetti comunisti, continuano a usare questa storiella che "l'ucraina non esiste", "gli ucraini non esistono", "sono tutti nazisti", sono "terre russe", e per ricordare che la "diffidenza ucraina" nei confronti della Russia ha quantomeno dei pregressi storici.
ho letto e sentito compagni usare il termine "khokhol" in scioltezza...

CITAZIONE
peraltro la conquista dell'intera Ucraina è lontanissima dalla sua portata

perché gli ucraini hanno combattuto e combattono, non certo per volontà russa.

CITAZIONE
Semmai sono i russi di cittadinanza ucraina ad essere oppressi

certamente, e il regime ucraino ha fatto errori giganteschi in questo, e li pagherà tutti perdendo per sempre un pezzo del proprio territorio e avendo creato una frattura profonda nella propria popolazione, che resterà per decenni.
Poroshenko è stato un presidente orribile, il suo governo ha fatto una marea di errori e di ingiustizie, ed ha enormi responsabilità nell'aver portato alla situazione di oggi, mica dico che è solo colpa dei russi.
view post Posted: 1/8/2023, 20:59 I comunisti e la guerra in Ucraina - Esteri

Sull'orgoglio nazionale dei Grandi-Russi



Lenin (1914)

Quanto parlare, argomentare e vociferare c'è ai giorni nostri riguardo la nazionalità e la madrepatria! Ministri liberali e radicali in Inghilterra, un esercito di giornalisti "avanzati" in Francia (che si sono mostrati in pieno accordo con i loro colleghi reazionari), ed uno sciame di ufficiali Cadetti e scribacchini progressisti in Russia (inclusi parecchi Narodniki e "marxisti") - tutti hanno effusivi elogi per la libertà e l'indipendenza dei loro rispettivi paesi, per lo splendore del principio dell'indipendenza nazionale.

Qui uno non può dire dove finisce il mercenario elogiatore del macellaio Nicola Romanov o del brutale oppressore di neri e indiani, e dove comincia il comune filisteo, che per pura stupidità o debolezza si lascia trasportare dalla corrente. Né questa distinzione è importante.

Noi vediamo innanzi a noi un'estesa e profonda tendenza ideologica, le cui origini sono strettamente interrelate agli interessi dei proprietari terrieri e dei capitalisti delle nazioni dominanti.
Centinaia di milioni vengono spesi ogni anno per la propaganda di idee vantaggiose per queste classi: si tratta di un mulino piuttosto grande che prende la sua acqua da tutte le fonti - da Menshikov, uno sciovinista per convinzione, a sciovinisti per ragioni d'opportunismo o debolezza come Plechanov e Maslov, Rubanovich e Smirnov, Kropotkin e Burtsev.

Permetteteci, a noi socialdemocratici Grande-Russi, di tentare di definire la nostra attitudine verso questa tendenza ideologica.
Sarebbe sconveniente per noi, rappresentanti di una nazione dominante dell'estremo est europeo e di una buona parte d'Asia, dimenticare l'immensa importanza della questione nazionale - specialmente in un paese che è stato giustamente definito "prigione dei popoli", e particolarmente in un periodo in cui, nell'estremo est europeo ed in Asia, il capitalismo sta risvegliando alla vita e all'autocoscienza un grande numero di "nuove" nazioni, grandi e piccole; in un momento in cui la monarchia zarista ha chiamato alle armi milioni di Grandi-Russi e non-russi, così da "risolvere" un certo numero di problemi nazionali in concordanza con gli interessi del Consiglio della Nobiltà Unita [1] e dei vari Guchkov, Krestovnikov, Dolgorukov, Kutler e Rodichev.

è il senso d'orgoglio nazionale alieno per noi, proletari coscienti della Grande Russia? Certamente no! Noi amiamo la nostra lingua e il nostro paese, è noi stiamo facendo del nostro meglio per far innalzare le sue masse che duramente lavorano (ovvero i nove decimi della sua popolazione) ad un livello di coscienza democratica e socialista.

A noi è assai più penoso vedere e percepire le violenze, l'oppressione e le umiliazioni che il nostro amato paese soffre per mano dei macellai dello zar, i nobili ed i capitalisti. Noi prendiamo orgoglio della resistenza a queste violenze che è scaturita dalle nostre file, dai Grandi-Russi; in quelle file essendo stati prodotti Radishchev [2], i Dicembristi [3] ed i rivoluzionari comunardi degli anni settanta [4]; la classe operaia Grande-Russa che ha creato, nel 1905, un potente partito rivoluzionario delle masse; ed i contadini Grande-Russi che hanno iniziato a volgersi verso la democrazia per accingersi a rovesciare il clero ed i proprietari terrieri.

Noi ricordiamo ciò che Chernyshevsky, il democratico Grande-Russo che dedicò la sua vita alla causa della rivoluzione, disse mezzo secolo or sono: "Una nazione disgraziata, una nazione di schiavi, dall'alto verso il basso - tutti schiavi" [5].
Ai manifesti e nascosti schiavi Grande-Russi (schiavi in rapporto alla monarchia zarista) non piace ricordare queste parole. Eppure, nella nostra opinione, queste erano parole di genuino amore per il nostro paese, un amore afflitto per l'assenza di uno spirito rivoluzionario nelle masse del popolo Grande-Russo.
Non c'era tale spirito all'epoca. C'è ne è poco adesso, ma c'è. Noi siamo pieni di orgoglio nazionale perché la nazione Grande-Russa, anche, si è mostrata capace di fornire il genere umano di grandi modelli di battaglia per la libertà e il socialismo, e non solo di grandi pogrom, patiboli, segrete, grandi carestie e grande servilismo verso i preti, i proprietari terrieri ed i capitalisti.

Noi siamo pieni di un senso di orgoglio nazionale, e proprio per questa ragione noi odiamo particolarmente il nostro passato schiavista (quando la nobiltà terriera guidò i contadini in guerra per soffocare la libertà dell'Ungheria, della Polonia, della Persia e della Cina), ed il nostro presente schiavista, quando proprio questi stessi proprietari terrieri, aiutati dai capitalisti, ci stanno guidando in una guerra per strangolare la Polonia e l'Ucraina, abbattere i movimenti democratici in Persia e Cina, rafforzare i Romanov, i Bobrinsky ed i Purishkevich, che sono il disonore della nostra dignità nazionale Grande-Russa. Nessuno è colpevole di essere nato schiavo.

Ma lo schiavo al quale non solo sono estranee le aspirazioni alla libertà, ma che giustifica e dipinge a colori rosei la sua schiavitù (che chiama, per esempio, " difesa della patria " dei grandi russi lo strangolamento della Polonia e dell'Ucraina), un tale schiavo è un lacchè e un bruto che desta un senso legittimo di sdegno, di disgusto e ripugnanza.

"Nessuna nazione può essere libera se opprime altre nazioni", dicevano Marx ed Engels, i più grandi rappresentanti della coerente democrazia del diciannovesimo secolo, che divennero i maestri del proletariato rivoluzionario. E, pieni di un senso d'orgoglio nazionale, noi, operai Grande-Russi, vogliamo, qualunque cosa accada, una libera ed indipendente, democratica, repubblicana e orgogliosa Grande-Russia, una che basi i suoi rapporti con i suoi vicini sul principio umano di uguaglianza, e non sul principio feudalista del privilegio, così degradante per una grande nazione.

Proprio perché noi vogliamo ciò, noi diciamo: è impossibile, nel ventesimo secolo ed in Europa (persino nell'estremo est d'Europa), "difendere la madrepatria" in altro modo che non sia l'utilizzo di ogni mezzo rivoluzionario per combattere la monarchia, i proprietari terrieri ed i capitalisti della propria madrepatria, cioè, i peggiori nemici del proprio paese.

Noi diciamo che i Grandi-Russi non possono "difendere la madrepatria" in altro modo che desiderando la sconfitta dello zarismo in qualsiasi guerra, questo essendo il male minore per i nove decimi degli abitanti della Grande-Russia. Perché lo zarismo non solo opprime economicamente e politicamente i nove decimi, ma in più demoralizza, degrada, disonora e prostituisce essi insegnando loro ad opprimere altre nazioni e a coprire questa vergogna con frasi ipocrite e quasi-patriottiche.

Si potrebbe avanzare l'obiezione che, inoltre allo zarismo e sotto la sua ala, un'altra forza storica è cresciuta ed è divenuta forte, ovvero il capitalismo Grande-Russo, che sta portando avanti un'attività progressista centralizzando economicamente e unendo tra di loro vaste regioni. Quest'obiezione, però, non scusa, ma al contrario condanna ancora di più, i nostri social-sciovinisti, che dovrebbero esser chiamati socialisti zaristi-Purishkevichi [6] (giusto come Marx chiamava i lassalliani socialisti regi-prussiani).

Permetteteci anche di assumere che la storia decida a favore del capitalismo dominante Grande-Russo, e contro le cento e una piccole nazioni. Ciò non è impossibile, poiché l'intera storia del capitale è una storia di violenza e saccheggi, di sangue e corruzione. Noi non sosteniamo la causa di difendere le piccole nazioni a tutti i costi; fermo restando tutte le altre condizioni, noi siamo decisamente per la centralizzazione e ci opponiamo all'idea piccolo-borghese di relazioni federaliste. Anche se tali assunti fossero veri, però, non è, prima di tutto, nostro dovere, né dei democratici (lasciati soli dai socialisti) quello di aiutare i Romanov-Bobrinsky-Purishkevich a strangolare l'Ucraina, ecc.

nel suo modo da Junker, Bismarck ha compiuto un lavoro storicamente progressivo, ma sarebbe un bel "marxista" colui che, su questo terreno, pensasse di giustificare un appoggio socialista a Bismarck! Inoltre, Bismarck promosse lo sviluppo economico mettendo assieme i disuniti tedeschi, che erano oppressi da altre nazioni. La prosperità economica ed il rapido sviluppo della Grande-Russia, però, richiede che il paese venga liberato dall'oppressione Grande-Russa su altre nazioni - questa è la differenza che sfugge agli ammiratori dei veri-Russi aspiranti Bismarck.

In secondo luogo, se la storia dovesse decidere in favore del capitalismo dominante Grande-Russo, ne segue quindi che il ruolo socialista del proletariato Grande-Russo, essendo la principale forza motrice del comunismo generata dallo stesso capitalismo, ne risulterà assai rafforzato.

La rivoluzione proletaria richiede una prolungata educazione degli operai allo spirito della più piena fratellanza ed eguaglianza nazionale. Conseguentemente, gli interessi del proletariato Grande-Russo richiedono che le masse siano sistematicamente educate a difendere - con la massima decisione, coerenza, forza ed in modo rivoluzionario - completa uguaglianza dei diritti e diritto di autodeterminazione per tutte le nazioni oppresse dai Grandi-Russi.

Gli interessi dell'orgoglio nazionale dei Grandi-Russi (inteso non in senso servile) coincide con gli interessi socialisti dei proletari Grandi-Russi (e di tutti gli altri paesi). Il nostro modello sarà sempre Marx, che, dopo aver vissuto per decenni in Inghilterra ed esser divenuto mezzo inglese, richiese libertà ed indipendenza nazionale per l'Irlanda, negli interessi del movimento socialista degli operai inglesi.

Nel secondo caso ipotetico da noi considerato, i nostri social-sciovinisti fatti in casa, Plechanov, ecc., ecc., si dimostrerebbero traditori non solo del loro stesso paese - una libera e democratica Grande-Russia - ma anche della fratellanza proletaria di tutte le nazioni della Russia, cioè, della causa del socialismo.


Note

1. Il Consiglio della Nobiltà Unita è un'organizzazione controrivoluzionaria di proprietari terrieri fondata nel maggio 1906. Tale Consiglio esercitò una considerabile influenza sulle politiche del governo zarista. Lenin lo definiva Consiglio dei Feudalisti Uniti.

2. Radishchev, A. N. (1749-1802), scrittore e rivoluzionario russo. Nel suo famoso lavoro Un viaggio da San Pietroburgo a Mosca, egli lanciò il primo pubblico attacco contro la schiavitù in Russia. Per ordine di Caterina II fu per questo scritto condannato a morte, ma la pena fu poi commutata in dieci anni d'esilio in Siberia. Ritornato dall'esilio grazie ad un'amnistia, si suicidò quando venne paventata una nuova persecuzione. Lenin considerava Radishchev un insigne rappresentante del popolo russo.

3. Dicembristi, nobiluomini rivoluzionari russi che nel dicembre 1825 si rivoltarono contro l'autocrazia ed il sistema della servitù della gleba.

4. Comunardi (raznoehintsi in Russo), intellettuali russi, facenti parte della piccola borghesia cittadina, del clero, delle classi mercantili e contadine.

5. Citazione dalla novella di Chernyshevsky Il prologo.

6. Purishkevich, V. M. (1870-1920), grande proprietario terriero, monarchico e reazionario dei Cento Neri.

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